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Ministero della Giustizia UFFICIO STAMPA

Roma, 21 dicembre 2001

Comunicato stampa

Giustizia: varato un Ddl per snellire il processo civile

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, su proposta del Ministro della Giustizia Roberto Castelli, un disegno di legge recante “Modifiche urgenti al processo civile”, che mira appunto a snellire alcune fasi dei procedimenti. Ciò avverrà attraverso interventi precisi che, senza snaturare la struttura di riferimento, adattano meglio l'esistente alle esigenze diffusamente avvertite dagli operatori pratici.

Sinteticamente, la proposta di riforma è diretta a:

     

  • potenziare, attraverso l'aumento della competenza per valore, l'istituto del giudice di pace;
  • snellire la fase iniziale del processo di cognizione, consentendo alle parti di evitare il doppio passaggio udienza di prima cognizione-udienza di trattazione, e a rafforzare l'efficacia dei provvedimenti idonei a definire il giudizio (ordinanza ingiunzione e ordinanza post istruttoria);
  • semplificare le modalità di notifica degli atti giudiziari, sia attraverso l'ampliamento del novero dei destinatari (art. 145), che attraverso la previsione della sufficienza della notifica di un solo atto al legale che assista più parti nel medesimo giudizio;
  • rendere potenzialmente stabile il provvedimento d'urgenza emanato ante causam, attraverso il meccanismo della inversione dell'onere della proposizione del giudizio di merito, sul modello del referèe francese;
  • razionalizzare il processo esecutivo, consentendo l'intervento ai soli creditori muniti di titolo esecutivo, assommando nel giudice dell'esecuzione la competenza a decidere di tutte le controversie insorte in sede di distribuzione ed elevando l'opposizione agli atti esecutivi (di cui si è raddoppiato il termine per la proposizione) a rimedio generale avverso le decisioni del predetto giudice;

     

  • deflazionare il contenzioso attraverso la previsione della inappellabilità della sentenza sul merito possessorio e della non impugnabilità dell'ordinanza ammissiva dell'azione di accertamento giudiziale di paternità.