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 8 marzo 2011 > Orazio Melita

Colleghi iscritti al LISUG, sovvenzionare con la propria tessera chi in questi anni ha remato contro la nostra professione oppure sovvenzionare l'AUGE non mi sembra differenza da poco, so benissimo che in quel sindacato (che ha sbandierato dati falsi in Commissione Giustizia per buttare fumo negli occhi a colleghi e senatori) militano persone degnissime che hanno sinceramente a cuore la professione, ma per amore della vostra intelligenza, siate coerenti con quello che il cuore vi detta!!!

Chi è così candido che possa pensare di .... LEGGI TUTTO.

 

7 marzo 2011 > Arturo D'Alterio <L’Ufficiale giudiziario  elemento insostituibile di una giustizia efficiente

A differenza dell’Italia, nell’Europa della finanza e del libero scambio di merci il funzionamento della giustizia rappresenta uno degli assi della strategia UE 20-20,soprattutto in relazione al cosiddetto”business enviroment”il contesto,cioè, nel quale si trova ad operare chi fa impresa e chi con essa interagisce a vario titolo. In particolare, è stata posta attenzione al tema del “enforcement” cioè alla  lunga durata del recupero di un credito. Le soluzioni  principali adottate sono  state quelle di richiedere ai singoli Stati strumenti alternativi di risoluzione delle controversie e la creazione di organismi professionali deputati alla conciliazione stragiudiziale. 

Prima o poi il movimento normativo di armonizzazione dovrà includere anche le modalità dell’esecuzione forzata con conseguenti modifiche sull’organo preposto all’attività esecutiva. Se ci faremo trovare divisi a tale appuntamento, forniremo l’alibi alla politica per relegarci in Cancelleria a inviare notifiche telematiche e  chiamare  testimoni all’udienza, a prescindere dal profilo professionale rivestito di funzionario o ufficiale giudiziario.

Personalmente non ho preclusioni ideologiche,però per alterare il mio punto di vista qualcuno dovrebbe spiegarmi come sarà possibile fronteggiare  la giurisdizione domestica introdotta dalla media conciliazione,ove anche commercianti, medici ,amministratori di condominio e altri soggetti autorizzati costituiranno dei titoli esecutivi. Sino ad ora ho sentito parlare solo di soppressione di sedi di tribunale e conferma del blocco delle assunzioni, e mai di maggiori poteri all’ufficiale giudiziario. Personalmente penso che non ci siano alternative,l’unica possibilità è quella di rivendicare tutti insieme l’ufficiale giudiziario quale elemento insostituibile di una giustizia efficiente (così come è stato per secoli), nella nuova veste del libero professionista sul modello dell’huisseur de justice francese.

 

3 marzo 2011 > Gabriele

Ciao Angelo, sono Gabriele. Ho appena letto la lettera pubblicata sul sito; nonostante continui a lavorare con impegno e serietà, sono fortemente demotivato, demoralizzato e.... rassegnato. Sono iscritto al Lisug, ma questo conta poco....Pensavo che l'interessamento di Berselli e quel breve "momento di gloria" che abbiamo avuto dinanzi alla Commissione Giustizia del Senato, potesse quanto meno, aprire qualche spiraglio per migliorare la nostra situazione. Ora, al di là delle analisi e delle proposte che ciascuno di noi si affanna a formulare, vorrei capire se all'orizzonte ci siano nuove iniziative, nuovi contatti e/o rapporti da aprire per ottenere una autentica e tanto sospirata RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE  che tutti noi aspettiamo. A quasi  37 anni, pensare che la mia carriera lavorativa, invece di seguire un processo di evoluzione, miglioramento e, perchè no, di maggiore soddisfazione economica (come tutte le carriere lavorative e professionali del resto), sembra essere destinata al contrario

E' VERAMENTE DEPRIMENTE!!!

Ti saluto cordialmente, sperando di ottenere una tua risposta.

ANGELO > Caro Collega - non ho indicato il nome perchè l'e-mail era indirizzata a me personalmente e posso farlo solo se mi autorizzi - che la situazione sia difficile per la nostra categoria è sotto gli occhi di tutti.

Il fatto poi che tu sia iscritto al LISUG non è vero che conta poco visto e considerato che in commissione giustizia il tuo sindacato era in prima fila per screditare la nostra iniziativa verso la liberalizzazione della professione.

il collega Vincenzo, nel messaggio che segue, mi invita a trovare dei punti comuni e uniti "fare battaglia". Potrei rispondere che non rifiuterei certo delle attività stragiudiziali a regime di compensi anche in un contesto statale, ma per rispondere a questa domanda basterebbe leggere tutti i documenti congressuali del lisug degli ultimi decenni.

Cosa dicono:

Rivendicare nuove attività!

... e cosa abbiamo ottenuto?

l'esatto contrario!

Pertanto sono convinto che occorre un salto di qualità, un rinnovamento radicale, un'armonizzazione della nostra professione con quella degli altri paesi europei ...  occorre aprire gli occhi e capire che se non serviamo o se non riusciamo a garantire un servizio efficiente siamo destinati all'estinzione, e tutto questo è indipendente dal colore dei politici che ci governano.

Cosa fare quindi?

Noi dell'AUGE andiamo avanti, e se paesi in via di sviluppo sono stati capaci di trovare una vera dignità professionale dell'Huissier, perchè noi italiani non possiamo aspirare a tanto?

L'Auge non è ferma, noi parliamo solo quando vi sono parole seguite da fatti concreti ....

L'AUGE oggi è parte integrante delle più importanti organizzazioni internazionali degli Huissiers e isolarsi da quello che succede oltre il nostro confine nazionale è un errore che costerà caro a tutti quei paesi che non lo faranno ...

Noi l'abbiamo capito già da un pezzo ... e tu?

rifletti!

ciao

3 marzo 2011 > Vincenzo.

Caro Angelo, sono un collega mi chiamo Vincenzo. Sono stato assunto con l'ultimo concorso, quello per il quale hai organizzato delle manifestazioni a Roma dove ci siamo conosciuti.

Sono iscritto alla Lisug ma ho sempre seguito le tue battaglie e apprezzato la tua tenacia. Non condivido alcuni punti della tua proposta di riforma della professione e sono contento del fatto che con l'ultimo integrativo si siano finalmente separate le due figure professionali che, a mio parere, sarebbe stato iniquo mescolare. Ti dico ciò per farti capire come la penso su alcuni argomenti. Condivido le tue osservazioni espresse nella tua lettera aperta. Sei un validissimo esponente della categoria. Non solo un uomo di pensiero ma anche di azione e i fatti lo dimostrano. Ti sei speso tantissimo per la libera professione ma, a mio parere, appoggiandoti ad un'area politica sbagliata. E mi sembra che la conclusione della tua lettera aperta riconosca questo dato, se non ho capito male. Mai come oggi il mondo delle professioni è forte e protetto. Sai bene che il nostro punto debole sono sempre state le divisioni interne. Mi è sembrato di cogliere un'apertura nelle tue parole, quando hai parlato della Germania, a considerare la possibilità di accettare l'idea che la riforma della nostra professione possa essere fatta conservando il rapporto di pubblico impiego. Oggi sarebbe improponibile chiedere di avventurarsi in una professione privata. I tempi sono duri e, a mio parere, lo rimarranno a lungo. A questo punto, perchè non cercare una coesione su pochi punti e dare battaglia su quelli. La ragione è dalla nostra parte. Bisogna trovare gli appoggi politici e cercare consenso nella pubblica opinione. Ma la cosa più importante è l'unione. Ce la fai a fare il primo passo? Sono state dette da tutti tante parole per dividere. E' il tempo di dire parole per unire. Tu puoi contare sulla stima di tanti colleghi che, anche se non hanno condiviso in toto il tuo pensiero, hanno apprezzato la tua energia ed il tuo tentativo di fare qualcosa per la categoria. Continuerò a seguirti sul sito. Ciao Enzo

 

14 febbraio 2011 > Angelo AUGE > Lettera aperta > Parodia Politica Italiana

 

27 aprile 2010 > Lettera Aperta > Orazio Melita > Grandiosa manifestazione

 

19 aprile 2010 > Lettera aperta > Io sono per la libera professione e per questo motivo il 24 Aprile non protesterò > di Giuseppe Marotta

 

8/1/2010 >UIHJ> La Commission Europeenne Pour L'efficacite De La Justice (CEPEJ) fissa gli standards europei della professione dell'Ufficiale Giudiziario

 

7 dicembre 2009 > Giovanni de Filippo

E' arrivato il regalo di Natale della nostra amministrazione !
Gli straordinari risultati prodotti dalle strategie sindacali degli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti ! Gli attuali Ufficiali giudiziari B3 (rectius : Assistenti UNEP) resteranno per sempre tali ( e potranno effettuare solo notificazioni, senza essere titolari del relativo servizio).

Idem per gli Ufficiali giudiziari C1 (rectius : Funzionari UNEP), atteso che la progressione di carriera é prevista solo per i Cancellieri.

Alla mancata riqualificazione si accompagna quella che definirei un' impresa  storica : la "dequalificazione". Per accedere al ruolo di Funzionario UNEP non occorrerà più il diploma di laurea, ma la c.d. "laurea breve".

Per la prima volta in Italia ( e, forse, nel mondo) si assiste insomma alla consacrazione ufficiale di una "involuzione professionale" : impresa a dir poco straordinaria !

Credo che sia giunto il momento di riflettere seriamente sul nostro futuro.

Giovanni de Filippo

 

2 dicembre 2009 > Angelo

 

Quello che oggi è sotto gli occhi di tutti è quanto avevamo detto e scritto mille volte ... cosa fare?

Aggrapparci all'illusione o maledire coloro che per anni hanno condotto una politica sindacale senza un traguardo? 

In questi ultimi tempi la politica sindacale è stata quella di contrastare la libera professione o di difendere il proprio orticello.

Da difendere ormai resta ben poco ... l'unica vera via di uscita per far sopravvivere la nostra professione è quella di liberalizzarla per far sì che si adegui al progresso, alle mutazioni del mercato, all'avanzamento inesorabile della globalizzazione.... solo con la trasformazione della figura da pubblico statico a privato dinamico possiamo sperare di rivestire un ruolo importante nel sistema giudiziario ed economico.

Tutto il resto è solo "ipocrisia" e non sarà certamente l'interfungibilità a condizionare in positivo o negativo la nostra sopravvivenza.

La libera professione è e rimane l'unica vera proposta seria per uscire da una situazione diventata critica e che rischia di portare alla deriva tutti quanti ..... altro che interfungibilità ....

Mi è stato chiesto da alcuni colleghi dell'AUGE di esprimere una mia personale opinione su quanto è stato pubblicato nel forum del sito lisug. Sono andato a leggermi tutti i messaggi e tra lo sconcerto l'unica nota degna di attenzione è quanto ha scritto una certa Alice - scrive che non è un UG - la quale ha capito ciò che alcuni UG non hanno ancora recepito.....

 

Autore: Alice. E’ imbarazzante leggere commenti di questo tipo. Personaggi che si nascondono dietro la patetica retorica del "titolo di studio", scagliandosi contro colleghi che svolgono le stesse (oramai insignificanti) mansioni privi del fatidico pezzo di carta che in qualunque azienda privata non avrebbe alcun significato. Quella dell’ufficiale giudiziario è una professione che non ha più nè senso nè valore nè alcuna utilità pratica...rientra semplicemente nell’ambito del carrozzone della pubblica amministrazione e del "posto sicuro"che i cittadini vedono col fumo negli occhi. La sola speranza che avete di recuperare un minimo di dignità professionale è quella di trasformarvi in liberi professionisti e di offrire, finalmente, un servizio all’utente. Ma immagino che per la maggior parte di voi, che si fregia di pseudo lauree di facciata senza neppure saper utilizzare un computer nella maggior parte dei casi, quella della libera professione sia un’ipotesi terrorizzante e da allontanare il più possibile. Continuate quindi la vostra "guerra delle mansioni" e traete pure le vostre soddisfazioni professionali dal ricacciare i colleghi "inferiori" nel ghetto.

 

Caro Ufficiale Giudiziaro C1, come avrai avuto modo di notare, il mio commento sui fatti e misfatti della categoria non era in prima persona. ...Non faccio l’Ufficiale Giudiziario ma l’argomento mi appassiona perchè emblematico e rivelatore della grettezza di talune categorie (umane e dello spirito). A proposito...naturalmente il socio illimitatamente responsabile è l’accomandatario...reminescenza della mia laurea in scienze politiche (sic!) che molto ha fatto per la mia cultura personale ma sicuramente non è stata fondamento della mia carriera professionale (di qualche rispetto, permettimi di sottolinearlo con una vaga e autoironica supponenza) nel settore privato.

Leggendo i commenti mi viene da dire che...congiuntivi ne sbagliano tutti, laureati e non, C1 e B3...a riprova del fatto che non sempre "il pezzo di carta" è garanzia di cultura e conoscenza (senza i, ne son certa!). La cultura la fanno le persone...i loro interessi, le lore letture, la passione e l’onestà che mettono nel loro lavoro, la voglia di crescere professionalmente, di aggiornarsi. Tutte qualità per le quali l’eventuale laurea non funge certo da discriminante. Non sono convinta che quella dell’Ufficiale Giudiziario sia propriamente una vocazione; credo che, come avviene per la maggior parte delle professioni, la maggior parte di voi, laureati compresi, "ci si sia trovato". Forse l’esame da notaio o da procuratore era troppo difficile per alcuni...probabilmente l’alea insita nella libera professione era eccessivamente stressante per altri...il miraggio del posto fisso ha ancora un fascino potentissimo su noi italioti. Fatto sta che oggi vi trovate a svolgere un lavoro che a breve/medio termine dovrà subire un cambiamento radicale perchè non più rispondente, nelle attuali modalità, alle necessità dei cittadini/utenti. Quindi, forse, è su questo che dovreste concentrarvi, su come rendere compatta una categoria che, altrimenti, rischia di scomparire o di essere relegata allo svolgimento di mansioni per le quali la licenza elementare sarebbe sprecata!! (fonte lisug.it)

 

Con poche parole Alice ha saputo spiegare il perchè ci troviamo in questa situazione ... parole che devono portare a riflettere tutti coloro che si nascondono dietro sigle e siglette e che non hanno avuto il coraggio di dire!

 

In merito al mio silenzio "scritto" di questi ultimi tempi sul disegno di legge Berselli è noto a tutti che il governo ha imposto alla commissione giustizia la discussione con priorità assoluta su determinate questioni.... Il Senatore Berselli ha dato assicurazione che la proposta non è stata accantonata bensì è stata messa in coda per la relativa discussione .... Lo so cosa pensano molti di voi ... ma come ben sapete l'AUGE non si illude mai e non vende fumo ...  i nostri progetti sono ambiziosi e ci crediamo ..... con determinazione andiamo avanti fino alla fine.... arrendersi non è da .... AUGE!

 

20 novembre 2009 > Julie Sferlazzo > Articolo sul tema della ricerca delle informazioni.

 

15 ottobre 2009 > Julie Sferlazzo < Lettera aperta per il Forum libera professione

 

3 agosto 2009 > Antonio Caradonna < Presidente AUGE Padova.

Cari colleghi,segnalo alla vostra attenzione la sentenza n.1 6874 del 21 luglio 2009,di cui si riporta il testo.Con questa sentenza,la S.C.ha voluto segnare un altro punto nella lotta all'evasione fiscale,stabilendo che l'accertamento dei conti bancari del contribuente,finalizzato appunto alla verifica di eventuali illeciti,puo' prescindere dalla autorizzazione del Comando GdF competente,ove non si abbia  un concreto e grave pregiudizio per chi e' sottoposto alle indagini,anche alla luce della recente normativasulla abolizione del segreto bancario.

Ritengo che dovremmo far tesoro dei principi di fondo sanciti in questa decisione della Cassazione e fruirne magari in sede di riforma del codice di rito,ovvero in materia di accertamenti patrimoniali ex art.492 cpc(con le ovvie doverose cautele). Sarebbe un enorme passo in avanti nella nostra professione,infatti,poter svolgere le ricerche dei beni pignorabili focalizzando l'attenzione sui conti bancari e perciò razionalizzando tempi e risultati di questo nostro delicato quanto spesso infruttoso compito accertativo. Ogni tentativo del legislatore di novellare la materia della esecuzione forzata,a mio parere,e' destinato al fallimento se non si supera positivamente il vaglio dell'accertamento patrimoniale del debitore. Questo strumento,cosi' come un uso intelligente dell'esame delle scritture contabili dell'imprenditore, previsto sempre dall'art. 492 c.p.c. va quindi assolutamente rivisto e migliorato. Magari dando noi stessi un decisivo contributo.....che ne dite?

Leggi la sentenza..clicca qui.
 

 

  29 luglio 2009 > Mattia Della Vittoria Scarpati < Presidente AUGE Ventimiglia

E' trascorso più di un mese da quando Angelo ha pubblicato l'iter per inoltrare la richiesta assicurativa Kasko e la categoria,ancora una volta, ha manifestato la compattezza che la caratterizza.....
     Solo in 20 o poco più abbiamo aderito all'iniziata dedicando 10 minuti per modificare il file e spendendo qualche euro per la spedizione agli uffici destinatari.

     Nonostante la pappa fosse già pronta anche il deglutirla diventa un lavoro massacrante. Laddove dovremmo dimostrare alla nostra cara Amministrazione quanto siamo uniti ed intransigenti, ecco che l'intera categoria sfodera tutto il suo modus operandi storico......non fare nulla, non
azzardarsi a rivendicare dei diritti sacrosanti, lasciare le cose come stanno....apatia cronica.

     Come pretendiamo di essere ascoltati su temi che hanno del rivoluzionario se poi non siamo in grado di inondare il Ministero da richieste e controrichieste da diventare quella spina nel fianco, quel brufolo fastidioso nelle parti basse, da portarli all'esasperazione e chissà, magari in un prossimo futuro lasciarci liberi di evadere dalla fogna in cui siamo.

     Un proverbio napoletano recita;" Dicett ò pappece vicino à noce..... damme ò tiemp che ti sprtoso"......tradotto:" un verme disse ad una noce dammi tempo che prima o poi ti buco.

     Ebbene noi dobbiamo avere la costanza del verme che pian piano e con iniziative mirate deve costringere l'Amministrazione a rivedere le sue posizioni nei confronti degli Ufficiali Giudiziari.
      L'invito lo rivolgo a quanti non hanno messo mano a questa lodevole iniziativa, non dimentichiamo mai, cari colleghi che il nostro silenzio alimenta quel cancro chiamato sindacato, il quale si alimenta e cresce grazie al disinteressamento e alla mancanza di unità.

     L'Auge, i suoi iscritti e quant'altri aspirano alla libera professione non si identificano con lo stereotipo dell'ufficiale Giudiziario presente nelle menti retrograde dei sindacalisti e dell'Amministrazione giudiziaria. Prova ne è la neonata Scuola di Formazione e tutte le altre iniziative intraprese.

 

17 giugno 2009 > KASKO > Pagina dedicata all'iniziativa AUGE sull'assicurazione Kasko > Aderisci! > primo passo: Tentativo di Conciliazione > Leggi la nota informativa.... clicca qui!

 

15 giugno 2009 > Inaugurata la Scuola di Formazione AUGE < Presenti il Senatore Domenico Benedetti Valentini e Rose-Marie Bruno dell’UIHJ 

 

2 giugno 2009 > Giuseppe Marotta > Aspettando la riforma, iniziamo a formarci.

Lo avevamo detto alcuni mesi orsono che presto avremmo dato avvio alla Scuola di formazione targata AUGE e quel presto è arrivato.  

Venerdi 12 giugno 2009 presso l’Università di Perugia prenderanno avvio i corsi di formazione per gli ufficiali giudiziari..... LEGGI TUTTO.  

 

30 maggio 2009 < Auguri Andrea

Auguri Andrea,
non posso regalarti il più bel sogno che desideri: il sogno di vedere la nostra professione raggiungere il prestigioso traguardo della libera professione ma, come ben sai … siamo ancora in battaglia e contro il peggior nemico che si poteva incontrare: l’ignoranza! Ma siamo dei moschettieri, come ci hanno soprannominati e quindi …. Mai ci piegheremo…. Perché abbiamo l’arma vincente!
A parte questo, ti volevo invece esprimere un altro sentimento più forte di quello che ci unisce come compagni di battaglia: l’amicizia.
Aver incontrato nel corso della mia vita una persona come te, mi ha dato modo di capire il vero senso dell’amicizia,che va oltre la fratellanza .. avere
Un amico che ti sta vicino nei momenti peggiori della tua vita,
un amico con cui liberare i più profondi dolori
un amico per piangere e ridere,
un amico che non ti volta mai le spalle, che non ti stringe mai con una mano sudata, che divide il suo pane con te,
un amico che una volta ha detto “ Angelo … cerca di essere felice perché altrimenti mi sento triste per te…. “ …
è un amico che ti resta fedele per tutta la vita.
Andrea, credo che non ci sono parole per descrivere l’universo della nostra amicizia, ma … quello che voglio augurarti oggi, giorno del tuo compleanno, è una sola:
la tua totale felicità con quella meravigliosa donna che è al tuo fianco:Irene!

Angelo

25 maggio 2009 > Forum Libera professione < Angelo Auge > il silenzio è d'oro!

Cari amici,

mi rivolgo prima di tutto ai colleghi che non approvano il silenzio AUGE e stanno ad ascoltare coloro che ne fanno un’arma per disinformare la categoria con conclusioni infondate.

Il silenzio dell’AUGE non è immobilismo come succede da qualche altra parte, ma in questa delicata fase dell’iter parlamentare è quasi un obbligo.

Lo so che la sete di notizie è tanta, ma dovete capire che quanto più si va avanti, sempre maggiori saranno le resistenze di coloro che si sentono minacciati dall’istituzione di un Ufficiale Giudiziario libero professionista.

Non mi riferisco ai colleghi.... leggi tutto.

 

26 maggio 2009 > fonte:  http://www.ufficialegiudiziario.it

Le piante organiche, sia pur provvisorie, sono state rese note. Ciò che si diceva è stato confermato. Le posizioni C2 e C3 sono state azzerate incrementando qua e là di alcune unità le posizioni ex B3 e C1. Inoltre sono state azzerate e convogliate in quelle degli operatori giudiziari B2, quelle degli operatori UNEP.

La scomparsa dei C2 e dei C3, rientra nel, più generale, disegno del governo di effettuare una poderosa "cura dimagrante" che riguarda tutti i dipendenti ministeriali; prova ne sia la riduzione di circa 2/3 delle posizioni C3 cancellieri.

Cosa succede da domani?

Si vocifera che l'integrativo(ovviamente di la da venire), prevedrebbe ad un ritorno a rigorosi compiti e mansioni e, quindi, la fine della cosiddetta interfungibilità, fra B3 e C1.

Il risultato a cui porterebbe tale soluzione, in spregio, ovviamente, dell'art. 6, 7, 8, 9 e 10 del CCNL, sarà un collasso degli uffici e la perdita di quel barlume di efficienza che ancora vi brilla.

È inutile nascondercelo: non vi è alcuna intenzione di far funzionare la macchina giudiziaria; se ne sono rese conto sinanco le pietre.

Intanto la magistratura del lavoro di Torino ha condannato il Ministero a risarcire il danno da mancata progressione economica del personale. Si è in attesa del giudizio di Appello, ma una considerazione molto semplice da fare c'è: i giudici considerano la nostra amministrazione dolosamente inadempiente.

Altra questione, di non secondaria importanza, c'è da fare e riguarda gli operatori B2.

Tutti sappiamo quanto siano necessarie queste figure professionali nei nostri uffici. Sgravandoci di molto lavoro burocratico e di secondaria importanza, ci permettono di svolgere con più efficienza i nostri compiti.

Ma domani il più piccolo dei cancellieri del più piccolo dei Tribunali, potrà prendersi l'operatore per farlo lavorare nella sua cancelleria sottraendolo all'UNEP. Non varranno a nulla le proteste dei dirigenti perchè il potere del cancelliere in questi casi, supportato dal magistrato, è enormemente più grande di quello di un ufficiale giudiziario e c'è da giurare che se ne serviranno.

Quindi, anche con questa operazione, oltre al generale ridimensionamento del personale, si incide in maniera marcata sugli ufficiali giudiziari e siamo certi, se non in questa legislatura, ove dovesse rimanere in carica questo governo(ma forse, anzi sicuramente anche con altro di segno opposto), si arriverà a decretare la fine della nostra figura professionale.

Ciò che neppure i barbari si sognarono di fare, sarà fatto nell'era moderna.

Angelo > Non conosco il collega che cura il sito da cui ho estratto questa riflessione, ma ha tutta la mia stima, indipendentemente se è favorevole o meno alla libera professione, perchè scrive una verità che in tutti questi anni è stata nascosta dai Vostri rappresentanti  sindacali ..... in malafedede ovviamente..

….  continuate a dare fiducia a questi signori ….

 

25 maggio 2009 > Orazio Melita

Cari amici,

la segnalazione del collega Consoli sugli emendamenti, ventilati ma non definiti, che Tarquini & C. vorrebbero apportare al progetto Berselli e al disegno Patarino, mi ha portato a visitare il sito in oggetto e l'occhio mi è caduto su un breve articolo "Ufficiali Giudiziari e Notai - problematiche sulla libera professione".  ...leggi tutto

 

 

22 maggio 2009 > Aggiornata h. 18.20 >  Locandina "Giornata di Formazione " con il programma completo > 12 giugno 2009 > Università di Perugia. Consiglio Ordine degli Avvocati di Perugia > La partecipazione è gratuita ed è stata accreditata per n. 3 crediti formativi.

15 maggio 2009 > Angelo AUGE.

Cari colleghi,

vi volevo informare che i lavori in commissione procedono e bene, anche se il tempo che viene dedicato in questo periodo elettorale è limitato. I lavori della commissione in questa fase  sono concentrati sugli  emendamenti per la  stesura del testo completo da approvare e inoltrare nelle aule parlamentari.

Per correttezza non posso divulgare gli emendamenti attualmente allo studio della commissione in quanto come ben capite sono ancora all'esame dei membri, ma vi posso assicurare che dai numerosi e incessanti incontri  di questi ultimi tempi - ultimo ieri mattina in Senato - la direzione intrapresa è quella giusta ... è quella da noi auspicata, senza trascurare tutti coloro che non opteranno per la libera professione.

A parte questo... resta l'amarezza del comportamento in controtendenza dell'amministrazione che se pur con qualche spiraglio di apertura, grazie alla complicità di alcune sigle sindacali, hanno intrapreso una direzione ... molto preoccupante.

Sinceramente colleghi iscritti a queste sigle .....quale ragione vi spinge a dare ancora fiducia a queste persone? Non riuscirò mai comprendere l'utilità per gli ufficiali giudiziari di questi sindacati che oltre a contrastare progetti prestigiosi come il nostro, sta letteralmente affossando la categoria in una voragine senza via di uscita.

Ve ne state rendendo conto? Vi rendete conto che il vostro silenzio autorizza questi signori a non fare o fare solo danni!

Una cosa è certa colleghi, e credo che sia chiaro a tutti … lo status quo .. non durerà a lungo … lo dicono ovunque, amministrazione compresa.

Quindi prendete una decisione! Ora o mai più!

 

5 maggio 2009 > Angelo

... passate le audizioni... cosa sta succedendo?

è la domanda che mi fanno in tanti .... stiamo andando avanti colleghi ... con più forza di prima e grazie anche al grande aiuto che ci hanno dato i sindacati contrari a questa riforma ... molte loro critiche sono state prese in considerazione, oltre che per confermare che la nostra proposta non ha alternative anche per la necessità  di un cambiamento radicale della nostra figura ....

meglio di così!

un abbraccio a tutti .... l'orizzonte non è tanto lontano.

 

29 aprile 2009 < Tratto dal sito: http://www.ufficialegiudiziario.it/

Sul sito dell'AUGE(Associazione Ufficiale Giudiziari Europei - www.auge.it), è stato pubblicato il resoconto della riunione svoltasi il 16 e 17 aprile scorsi del Consiglio Europeo dei Presidenti delle associazioni e delle Camere nazionali degli ufficiali giudiziari a cui la predetta associazione ha partecipato.

Da quanto emerge dalla relazione, pare che a rappresentare gli ufficiali giudiziari italiani sia stata la sola AUGE, mancando qualsivoglia notizia in merito proveniente sia dal LISUG, che si fregia sia del titolo di membro fondatore dell'UIHJ, sia di sindacato maggiormente rappresentativo della categoria C1(mentre i B3 sarebbero divisi i mille rivoli), sia da altri sindacati o associazioni.

Sorvolando sul contenuto della discussione parigina(su cui ci sarebbe, comunque, da riflettere), dobbiamo evidenziare come, ancora una volta, la nostra categoria appaia divisa anche agli occhi dei nostri colleghi europei.

Infatti l'unione si è risolta a riconoscere come unico interlocutore italiano l'AUGE, la quale si batte per l'istituzione della libera professione nel nostro paese, in linea con quanto già avvenuto nella quasi totalità dei paesi aderenti alla Comunità europea.

Il dibattito in seno alla categoria è praticamente inesistente, e se si eccettua il gran lavoro di proselitismo messo in atto dall' AUGE, è inesistente la chiamata di partecipazione dei sindacati su un argomento di vitale importanza per l'intera categoria.

Ciò, ovviamente, gioca a favore di che ha ben capito le potenzialità di lavoro(e conseguente guadagno economico) delle le attività sottratteci e che stanno per esserlo.

Noi tutti, in primis, e i nostri rappresentati sindacali di conseguenza, stiamo assistendo passivamente ad una pericolosissima deriva indirizzata a spogliarci delle nostre funzioni in favore di soggetti privati, creando, così, una contraddizione lapalissiana: i sindacati dicono no alla libera professione argomentando con l'illegalità che funzioni pubbliche siano esercitate da privati, mentre, nei fatti, ciò è già avvenuto per moltissime attività(notificazione degli avvocati - vendite immobiliari - vendite mobiliari - recupero dei crediti di giustizia ecc.).

È giunto il momento di una seria riflessione che chiami a raccolta tutta la categoria? Oppure dobbiamo subire passivamente e rassegnarci?    

 

23 aprile 2009 > Marsiglia 7 - 12 settembre 2009Congresso Internazionale degli Huissiers de Justice e Ufficiali Giudiziari

Cari colleghi, cari amici, nel mese di settembre dal 7 al 12 a Marsiglia si terrà il 20° congresso internazionale dell’Unione Internazionale Huissiers de Justice e Ufficiali Giudiziari, tutti voi siete invitati a partecipare, è una buona opportunità per tutti gli ufficiali giudiziari rendersi conto di persona delle potenzialità di un futuro da liberi professionisti …………. A breve vi forniremo ulteriori dettagli.

22 aprile 2009 < Conférence des Présidents de la zone Europe de l'UIHJ au siège de l'U.I.H.J. à Paris les 16 et 17 avril 2009

 

22 aprile 2009 > Angelo AUGE

Colleghi ...calma! Ero semplicemente in ferie.... anche se non posso negare che le numerose e-mail ricevute in questi dieci giorni mi hanno fatto piacere. 

Il progetto libera professione va avanti .... e ricordatevi che non tutto è ufficiale e pubblicabile nel sito.... e nell'AUGE, come vi ho già scritto ... a volte il silenzio è d'oro! 

State tranquilli l'AUGE non molla... mai ci arrenderemo.... la sopravvivenza della nostra categoria inevitabilmente oggi è legata all'approvazione di questo progetto ... un progetto che ci consentirà non solo di sopravvivere, ma accenderà i nostri cuori ... il cuore dell'ufficiale giudiziario italiano protagonista ed in prima linea per garantire la difesa dei diritti violati con efficienza, efficacia, trasparenza e competitività in tutto lo scenario mondiale.

Ti confermo Adriana il mio convincimento che ti ho già espresso in altre occasioni, specialmente dopo le audizioni in Senato: i sindacati sono sempre stati una palla al piede per la nostra la categoria .... Farebbero bene a riflettere di cosa significa fare il bene, non degli impiegati dello Stato, ma degli ufficiali giudiziari....così come farebbero bene a riflettere i pochi colleghi che ancora finanziano certe sigle che portano avanti progetti di "protezionismo" di una categoria che senza l'AUGE sarebbe destinata ad essere soppressa.

.... per non parlare poi..... lasciamo perdere! .... è fiato sprecato perchè non hanno neanche la correttezza di informare adeguatamente su cosa dicono di noi tra le quattro mura ministeriali.

Ad ogni modo amici e colleghi .... sono  ancora qui ... con voi ...e voi con noi dell'AUGE .... siamo una bella e nuova realtà .... 

UNITEVI tutti all'AUGE ... noi siamo la tua vera famiglia!  

 

Valentina D'Aurora < Io non sono vittima delle circostanze, ma sono in grado di apprendere da esse. Non mi faccio abbattere dall'apparente fallimento, ma lo uso come gradino per elevarmi al di sopra di esso. Questo è l'atteggiamento che scelgo di assumere di fronte alle difficoltà, all'incertezza e al dubbio.

 

10 aprile 2009 > Orazio Melita 

Carissimi colleghi,  forse l'oggetto di questa lettera non rientra propriamente in alcuno degli oggetti dei nostri forum, tuttavia, di fronte all'immane disastro che è accaduto in Abruzzo, vorrei mostrare la mia vicinanza a quanto accaduto ai nostri concittadini, ai nostri colleghi, insomma a tutti quanto stanno patendo, in un modo o nell'altro, per tale evento sismico... LEGGI TUTTO

 

10 aprile 2009 > Alberto Monari < Piacenza

Altro discorso emerso nei nostri contatti su Facebook, sottolineato dall’amico Antonio Caradonna di Padova qualche giorno fa (e che dovrebbe interessare un po’ tutti…), era quello del “prezzo” delle nostre prestazioni di liberi professiononisti… e se c’è una cosa interessante nella “cervellotica” relazione UILPa è il richiamo (sembra autorevole) alle tariffe dei colleghi francesi… che mi sembrano molto interessanti in quanto applicate in un Paese giuridicamente e socialmente abbastanza simile al nostro e adeguate (per assicurarci un reddito più che dignitoso) al fatto che lo Stato non ci sarà più nel garantirci un minimo stipendiale nel nuovo regime… a partire, infatti, dalla consulenza in studio a 50 euro (quante ne facciamo gratis allo sportello o in esecutivis?), per andare alla redazione (“almeno decente” vedendo come scrivono certi “principi del foro”) degli atti (che sono, tecnicamente e non solo, “atti dell’Ufficiale Giudiziario”) dai 200 ai 250 euro, fino a un totale di circa 800 euro per uno sfratto (dall’intimazione alla richiesta della forza pubblica…), “tariffa” che non mi farebbe sentire a disagio quando vedo il fabbro che per la sola chiamata si fa pagare cash 80 euro (senza ricevuta), senza nemmeno aver sostituito la serratura… in caso di rinvio (quando io mi “fregio” di 6,71 euro e scrivo un “atto pubblico”…?).

Una notifica “in die”, fatta col metodo della “significazione” (descrizione delle operazioni di ricerca del destinatario con processo verbale/atto pubblico) e con attenzione e professionalità adeguate agli interessi in gioco, non mi sembra possa essere considerato un delitto farla pagare anche 150 euro. O vogliamo continuare a sentire questo complesso d’inferiorità per cui in Italia non potremmo mai avere i prezzi della Francia dove il sistema funziona?

Dobbiamo continuare a umiliarci per pochi centesimi o dobbiamo ricercare (come dice Angelo D’Aurora) orgoglio e dignità? Professionisti anche mentalmente… o sempre “figli della serva”? Imperativo categorico: LA LEGGE DEVE PASSARE AL PIU’ PRESTO!! Prima iniziamo la transizione e meglio è!

Buona Pasqua di riflessione per tutti in questo ennesimo momento difficile per il nostro Paese…

10 aprile 2009 > Antonio Caradonna > Padova

Mentre Uilpa o,se preferite, S.M.R. (ossia Sindacato Maggiormente Rappresentativo) e' impegnata a far di conto su presunti quanto improbabili risparmi per le casse erariali,qualora passasse il DDL Berselli,i soliti noti (stavolta non mi riferisco ai SOLITI noti) sono impegnati a godersi i frutti del prossimo prevedibile scippo. Mi riferisco al DDL approvato il 1 aprile scorso dal Senato,in materia di sovraindebitamento e composizione delle situazioni di esposizione da
parte di soggetti qualificati. Considerato il giorno della approvazione non volevo credere ai miei occhi. Ma poiché non dubito della serieta' delle news pubblicate sul sito ,ho dovuto far ricorso ai..sali. Leggo l'art.22 comma 4.La composizione delle anzidette situazioni debitorie e' affidata a costituendi organi di Enti pubblici e..udite udite,ai
soliti avvocati,notai,commercialisti e revisori(credo di aver già letto da qualche parte questi nomi),addirittura di diritto!! Non solo.L'art.25 scioglie ogni mia riserva sul senso della nostra professione. L'accesso a banche dati affidato a questi signori e' esteso anche ai flussi delle informazioni creditizie, pur nel rispetto delle solite doverose cautele.

Capito colleghi?

Trovo alquanto disgustoso (e' l'unico termine che mi soccorre) discutere se 30 euro per una notifica farebbero colare a picco l'economia nazionale quando altri continuano a sbucciarci come foglie di carciofo(perdonate l'irriverente paragone)

In questo momento non serve polemizzare.ancora su tutto. Smettiamola perché la fine e' vicina e,se proprio non riusciremo a insinuarci tra gli organismi di composizione di cui all'art 22 del DDL(e' pur sempre un disegno di legge..)non ci resta che incrociare le dita affinché il progetto Berselli segua serenamente il suo corso e venga approvato quanto prima.


10 aprile 2009 > Giuseppe Marotta AUGE < I conti strampalati della UILPA < Parte seconda

Che tutti possano commettere degli errori è fuori dubbio: la vita è dura e a volte gioca brutti scherzi, e capita quindi che più ci intestardiamo a voler dimostrare una verità e più questa verità ci sfugge di mano. Sembra incredibile, ma è così. Riflettete, sarà accaduto anche a voi certo .... LEGGI TUTTO.

 

6 aprile 2009 > Giuseppe Marotta AUGE < I conti strampalati della UILPA.

   Che la UILPA avesse fatto carte false pur di bloccare il DDL Berselli lo avevamo messo in conto, ma a volte il pregiudizio fa brutti scherzi, e quando la frittata è fatta, risulta poi difficile ricomporre le uova.  Quello che stiamo per rilevarvi ha sì del ridicolo e del grottesco ......... LEGGI TUTTO

 

4 aprile 2009 > Angelo AUGE 

Colleghi questa è troppo forte.... ... la prendo a ridere e penso che farete lo stesso anche voi dopo aver letto la relazione della UIL_PA nella parte in cui fa una stima dei costi per lo Stato e per il cittadino con l'approvazione del DDL Berselli.

Secondo questo sindacato "maggiormente rappresentativo" la proiezioni dei costi della giustizia per l'attività d'istituto di 3588 UG se affidati agli ufficiali giudiziari liberi professionisti in base al ddl. 749 "Berselli"   saranno i seguenti:

 

 Costo per l'evasione di circa 22.000.000 di notifiche a carico dello Stato  

     civile          750.000.000,00

      penale       104.000.000,00

 Costo per l'evasione di 375.053 atti di esecuzione a carico dello Stato: 

               187.526.500,00

 Spese a carico di privati per l'espletamento di circa 10.000.000 atti di notifica ad una media di 80 euro ad atto 

               800.000.000,00

 Spese a carico di privati per l'espletamento di 2.060.155 atti di esecuzione ad una media di 500 euro ad atto 

           10.300.775.220,00

TOTALE

          12.142.301.720,00

n. di Ufficiali Giudiziari 

3.588

Quota pro-capite

                    3.384.142,06

Oltre tre milioni a testa per i 3588 ufficiali giudiziari liberi professionisti e arrivano a 5 milioni di euro annuali se riduciamo l'organico ..... azz ....  quindi,  colleghi iscritti a questo sindacato, state molto attenti .... con la libera professione, secondo la vostra rappresentante, rischiate di diventare milionari e perdere quei quattro centesimi delle trasferte forfetizzate al lordo delle spese vive sostenute per l'utilizzo della vostra macchinina. 

... ma colleghi!

 

3 aprile 2009 > Angelo AUGE 

Non credo sia necessario ripercorrere la cronaca di una audizione dalla durata di meno di due ore dei soliti noti sulle solite note perché, oltre a quanto potrete leggere nel resoconto pubblicato nel sito del Senato,  tutto si può sintetizzare nella frase di una Signora sindacalista: ........ LEGGI TUTTO

 

3 aprile 2009 < Legislatura 16º - 2ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 52 del 31/03/2009

 

 3 aprile 2009 > Questionario AUGE al DDL 749 Senato depositato in commissione giustizia Senato

 

3 aprile 2009 < Relazione depositata dalla UIL_PA in commissione giustizia ....  Questa Organizzazione Sindacale, rappresentativa della maggioranza degli ufficiali giudiziari esprime ... (vi consiglio di leggerla attentamente ... capirete molte cose ....)

 

27 marzo 2009 < Angelo < Orgoglio e Dignità!

Tra pochi giorni l'ultima audizione in Senato .... non immaginavo che ci fossero tante sigle e siglette ... credo che ognuno di loro dovrebbe ringraziare l'AUGE, indipendentemente dal pro o contro la libera professione, se nelle aule parlamentari si parlerà di noi, del nostro futuro .... che a quanto pare da notizie provenienti dal D.O.G. non sono confortanti .... 

Antonio non ho letto comunicati sindacali ufficiali sull'incontro tra i sindacati e il Dr. Birritteri  in merito alla questione da te prospettata, sulla eventuale mobilità nelle cancellerie di parte del personale UNEP per esubero di personale con l'introduzione della notifica telematica ... Posso solo dirti che, come ho già più volte scritto su questo sito (leggi qui.) e senza presunzione, ma senza l'AUGE la categoria sarebbe destinata a .......  

In una recentissima relazione il DOG scrive: i benefici attesi dalle notifiche telematiche obbligatorie sono in sintesi: b. risparmio del tempo di lavoro degli ufficiali giudiziari (dal 30% al 40%).

Antonio, mi dispiace che un collega come te ancora si illude di mantenere lo status quo .... così come mi dispiace che il tuo sindacato ci remi contro  ...... Noi puntiamo a valorizzare la nostra professione .... so che sei contrario alla nostra proposta, ma dimmi in questi ultimi anni cosa è stato fatto di realmente serio per migliorare le condizioni di lavoro di gran parte della categoria ..... 

Noi non molliamo Antonio.... abbiamo la certezza che se il nostro futuro lo lasciamo nelle mani di tutte queste sigle e siglette non ci resterebbe che ..... piangere.

Gli ex sognatori hanno ora i piedi per terra! Consapevoli che lo smantellamento dell'UNEP è una realtà e ...  se l'unica difesa contro la nostra proposta è quella di valorizzare il sacrificio personale di tutti noi di notificare gratis o a pochi centesimi di euro direi ... che siamo veramente caduti in basso!

 

27 marzo 2009 > Orazio Melita < Lettera aperta > Praticanti Ufficiali Giudiziari

Gentili colleghe, egregi colleghi, innanzitutto vorrei ringraziare il direttivo A.U.G.E. Per tutto il lavoro svolto in questi giorni, non mi dilungo in auguri perché, come noto, portano jella, passo quindi ad affrontare un tema che mi è particolarmente caro e che a tutt'oggi non è stato oggetto di dibattito su questo forum non foss'altro perché oggi non esistono ancora i diretti interessati ovvero i praticanti ufficiali giudiziari....LEGGI TUTTO

 

19 marzo 2009 > Angelo AUGE

Colleghi siamo al giro di boa ... con la giornata di oggi si sono conclusi gli interventi dei rappresentanti (?) di categoria ....  il prossimo e ultimo appuntamento è stato fissato in notturna per il 31 marzo 2009 con inizio alle ore 21 ... nottata che ci consentirà di rispondere alle domande poste dai Senatori nonché a coloro che hanno fornito tanti .... tanti numeri!

Siamo tranquilli... siamo più che mai convinti che questo progetto di legge taglierà il traguardo per una semplice ragione: la giustizia non è contrattazione ... la giustizia è giustizia! 

Non possiamo non ringraziare la CISL e l'UNSA e UIUG per aver preso una posizione di responsabilità nei confronti dei propri iscritti ...

Sinceramente non me lo aspettavo ..... e mi auguro che tutti i colleghi iscritti ai sindacati non citati prendano una posizione e decisione chiara sulle persone o sigle e siglette cui affidare il proprio destino.

Il rappresentante CISL ci ha tenuto a precisare che una parte dei propri iscritti è contraria alla liberalizzazione della professione ma, dopo aver ben analizzato la drammatica situazione che si prospetta per gli ufficiali giudiziari, ha capito che  ... se oggi all'interno del Parlamento si è parlato del nostro futuro ... fuori di quelle mura cosa ci aspetta?

Quale futuro?

Sono troppo felice per essere polemico con tutto quello che ho sentito dalla viva voce dei nostri oppositori ... alcuni di loro credo che non abbiano letto fino all'ultimo articolo la proposta Berselli .... ma va bene così .... ci stanno dando un notevole sostegno con il loro fumo ......  per avvalorare giorno dopo giorno che la nostra idea è quella vincente .... vincente non certamente contro le loro idee ... 

Siamo giunti a capolinea .... indietro non si torna ... la commissione è stata chiara su questo!

A voi colleghi la scelta!

19 marzo 2009 > Legislatura 16º - 2ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 49 del 19/03/2009 <Audizione in commissione Giustizia del Senato <  Indagine conoscitiva sulla disciplina dell'attività di ufficiale giudiziario: audizione dell'Associazione ufficiali giudiziari in Europa, della UIL - lisug e dell'Associazione nazionale istituti vendite giudiziarie.

 

 

12 marzo 2009 < AUGE in commissione Giustizia < La riforma si farà!

E' questa la sintesi  della prima seduta.  

Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla disciplina dell'attività di ufficiale giudiziario la Commissione Giustizia , oggi giovedì 12 marzo alle ore 8,30, c'è stata l'audizione dell'Associazione ufficiali giudiziari in Europa unitamente ai colleghi della UIL - Libero sindacato ufficiali giudiziari e dell'Associazione nazionale istituti vendite giudiziarie.

Per l'AUGE, rappresentata da Arcangelo D’Aurora, Andrea Mascioli,  Paolo Pesa , Giuseppe Marotta , Adele Carrera e  Corrado Macchia, è stato un altro momento storico ... quelli che non si dimenticano... che restano nel cuore ... nel cuore di ufficiali giudiziari liberi professionisti.

Siamo giorno dopo giorno sempre più vicini al traguardo .... Non è un miracolo colleghi se il mondo politico si è accorto finalmente di noi ... La verità è che siamo usciti allo scoperto con le idee finalmente chiare, su chi siamo e dove vogliamo arrivare!

L'idea è quella di ottenere un riconoscimento della nostra professionalità e dignità .... e contribuire a realizzare una giustizia degna per il nostro Paese e competitiva nello scenario internazionale.

La prima seduta ... la prima perchè è stata aggiornata a giovedi prossimo .... ci ha fatto capire che il sogno non è più un sogno .... va oltre la realtà... supera ogni nostra aspettativa circa i tempi e l'ostruzionismo di coloro che contrastano questo fantastico disegno di legge.

Nel breve dibattito vi segnalo alcuni passaggi importanti .....che ci fanno capire che il DDL 749 presto diventerà legge!  

La commissione dopo avere precisato che questo governo è intenzionato a riformare la figura dell'UG per le ragioni ormai note .... ha invitato tutti i presenti a non fare ipocrisia e ad astenersi dal proporre lo status quo dell'UG. Lo scopo di queste audizioni, secondo la commissione, è quello di ricevere,da tutti i soggetti coinvolti nella riforma, delle proposte concrete sul come migliorare questo progetto. 

Anche i Senatori dei gruppi di opposizione (PD e IVD) non hanno manifestato contrarietà al progetto, ma hanno semplicemente chiesto ai diretti interessati di documentare l'effettivo risparmio per lo Stato. Questo è l'argomento che andremo a discutere nella prossima seduta.

Colleghi vicini e lontani alla nostra idea .... è giunto il momento di prendere coscienza .... che possiamo diventare GRANDI! 

Uniti però sarà più bello! Aderisci alla più bella realtà degli ultimi decenni ..... l'AUGE! ..... iscriviti!

 

A breve, sul sito del Senato, sarà possibile leggere la trascrizione degli interventi.... e vi renderete direttamente conto ..... da che parte stare! .... altro che .....comma 1 dell’art.8 del vigente CCNL ... Per favore smettetela con queste cavolate! Forse a qualcuno è sfuggito che siamo stati tutti convocati in commissione giustizia per discutere non di funzionari dello Stato, ma di un solo ed unico argomento: la liberalizzazione della figura dell'UG! niente altro!  

Disinformate pure ... è tempo perso perchè non vi crede più nessuno!

L'AUGE dopo il riconoscimento dell'Unione Internazionale degli Huissiers de Justice è stata legittimata anche dalla commissione giustizia .... e sapete perchè?

un abbraccio a tutti!

 

marzo 2009 > E' ufficiale! > W l'AUGE > Giovedì 12 marzo alle ore 8.30 < Audizione in commissione Giustizia del Senato <  Indagine conoscitiva sulla disciplina dell'attività di ufficiale giudiziario: audizione dell'Associazione ufficiali giudiziari in Europa, della UIL - lisug e dell'Associazione nazionale istituti vendite giudiziarie...


9 marzo 2009 < Alberto Monari UG Piacenza < Ufficiale Giudiziario libero professionista: il "falso" problema dei costi…

Qualche riflessione sul principale "problema" che si presenterebbe di fronte alla riforma libero-professionale dell’Ufficiale Giudiziario italiano, e che preoccupa gli stessi Parlamentari impegnati nell’iter legislativo della legge "Berselli" e cioè a dire quello dei "costi del servizio" dell’Ufficiale Giudiziario..... LEGGI TUTTO.


2 marzo 2009 > Lello Imperatore > Petizione Ufficiale Giudiziario libero professionista < http://www.firmiamo.it/ufficialigiudiziari


2 marzo 2009 > Mattia Della Vittoria Scarpati < Presidente Sez. AUGE-Ventimiglia
.......e le stelle stanno a guardare. Ad ulteriore sostegno di quanto anticipato dal collega Caradonna invito i colleghi a leggere la nota dell'ANSA sulle attività che gli onnipresenti notai intendono acquisire.

E noi?

Noi continuiamo, imperterriti a discutere tra C1 e B3, laurea si laurea no, adeguamento delle trasferte ed altre c....      Noi come le stelle stiamo a guardare......... gli altri fanno fatti ... leggi comunicato ANSA


2 marzo 2009 > Alberto Monari < Presidente Sez. AUGE- Piacenza < Per una riforma libero-professionale dell’Ufficiale Giudiziario < articolo pubblicato su http://www.kultunderground.org:80/articoli.asp?art=1212


2 marzo 2009 > Saverio Arcuraci < UNEP Asti.

... nel congratularmi in maniera sincera e riguardosa con te e con gli altri amici Ufficiali Giudiziari che prestate parecchio del vostro tempo e delle vostre risorse dietro a questo importante progetto di assoluto cambiamento per la nostra categoria, non posso però non approfittarne per alcune mie, credo opportune, osservazioni.

Si è parlato tanto della libera professione .... LEGGI TUTTO


26 febbraio 2009 > Antonio Caradonna > UG Padova

cari colleghi,riporto testualmente alcuni passi di un articolo pubblicato su Italia Oggi del 26 febbraio che ci impongono serie riflessioni sul nostro immobilismo..."trasferire le competenze in materia di divorzi,separazioni e volontaria giurisdizione ai notai..,"..," l'onorario di un notaio non è più alto di quello di un avvocato con la differenza che con il primo si eviterebbero le lungaggini processuali della nostra giustizia civile " (lo dice Pier Gian Maria Fara presidente dell'Eurispes ) e ancora..: "una pratica gestita da lui si può risolvere in 2 o 3 sedute al massimo "l'articolo continua.. "senza contare il contesto:quello di uno studio notarile alimenterebbe probabilmente una minore conflittualità rispetto al tribunale e faciliterebbe una più serena e rapida risoluzione delle questioni.."infine .."un effetto deflativo per lo stato sia per numero di procedimenti iscritti,pendenti e definiti che per budget risparmiato e riconvertibile in altre aree grigie del settore. "capito colleghi? Ancora una volta l'arrembaggio di notai commercialisti ed avvocati  verso settori particolarmente delicati del diritto può e deve servirci da monito. Penso in questo momento al procedimento di ingiunzione, ma ritengo che le prospettive siano ben più vaste e che la nostra collaudata terzietà rispetto ad opposti interessi possa essere fruibile in tantissime situazioni analoghe e con costi sociali accessibili per il cittadino .Spero che in commissione giustizia queste legittime aspettative vengano tenute in considerazione....


26 febbraio 2009 > Vincenzo Gattullo < in risposta a V. Corvasce

Ho letto con vivo interesse la sua lettera e non mi soffermerò sulle considerazioni da lei fatte, a questo ha provveduto Andrea, Tralascio, quindi, di dilungarmi sull’argomento. Mi preme solo fare una riflessione ... LEGGI TUTTO


19 febbraio 2009 > Angelo AUGE < Gli illusionisti ovvero ogni riferimento ai soliti noti è puramente casuale!


 19 febbraio 2009 > Video YouTube < Intervento del Presidente Senatore Berselli al Congresso AUGE.


19 febbraio 2009 > Vincenzo Corvasce < UNEP Trieste

Caro Angelo, sono un collega C1 di Trieste e ti scrivo per esprimere il mio parere sulla tua proposta di soppressione degli UNEP e di istituzione della figura dell’ufficiale giudiziario libero professionista. Prima di tutto approfitto per ringraziarti ancora una volta per quanto hai fatto per noi ... leggi tutto.


10 febbraio 2009 > Mattia Della Vittoria Scarpati < Riflessioni di un simpatico burlone.

Il  1° congresso  AUGE tenutosi  a Rimini il 24 e 25 u.s. ha lanciato il guanto di sfida. Gli autorevoli ospiti esteri ,la rappresentanza della politica italiana, i magistrati e i docenti intervenuti, da un lato hanno evidenziato la tendenza internazionale nel valorizzare la figura dell’Ufficiale Giudiziario.... LEGGI TUTTO


10 febbraio 2009 > Raffaele Imperatore >UG  Unep Sala Consilina (Sa)

Caro Antonio. E’ un piacere avere tue notizie. Ricordo ancora i pomeriggi passati insieme a studiare di notifiche e titoli cambiari. Approfitto per salutare don Vincenzo De Gennaro, ex UG di Capri e nostro mentore. I suoi insegnamenti sono stati, sono e saranno sempre utilissimi per me. Grazie don Vincè. Vorrei solo fare alcune precisazioni di carattere generale in merito alla tua risposta (?) alla mia lettera al Lisug pubblicata al forum auge il 31/01/09. Ma quanta negatività!!!... LEGGI TUTTO


5 febbraio 2009 > Paolo Pesa < Lettera aperta > Egregio Signor Nino Laganà 

mi è stata segnalato uno scritto pubblicato sul Suo sito, del quale riconosco di non essere affatto un assiduo frequentatore, da Lei redatto in “risposta (?)” ad un articolo pubblicato in data 25 gennaio u.s. dal quotidiano “il Messaggero” (giornale, che, questo sì, gode di ampio prestigio e di ottima visibilità) ad opera del giornalista dr. Massimo Martinelli........ LEGGI TUTTO.


5 febbraio 2009 > Direttivo AUGE < Relazione finale Congresso AUGE

Se la freschezza di un’idea si misura dai consensi, non possiamo allora che rallegrarci per tutti coloro che hanno voluto manifestarci il loro appoggio e il loro consenso al Congresso che si è appena concluso.... LEGGI TUTTO


5 febbraio 2009 > Relazione di Giuseppe Marotta < congresso il giorno Dopo > Un successo che in fondo ci aspettavamo.

Non è presunzione la nostra ma quello che è accaduto nei due giorni riminesi che ci lasciamo alle spalle è qualcosa che va al di là di quello che noi stessi potevamo prevedere e vi possiamo assicurare che pur avendo previsto un discreto successo non eravamo  preparati a tanta considerazione.... LEGGI TUTTO


 

5 febbraio 2009 > Alberto Granieri Galilei UG Caltagirone < lettera aperta < Maggiormente rappresentativo? … mah!

Caro Angelo, se su Google si inserisce la frase “sindacato maggiormente rappresentativo”, si resta sorpresi dalle innumerevoli pagine di sindacati che si proclamano, ossessivamente, “maggiormente rappresentativi”; e non soltanto .... LEGGI TUTTO

 


 5 febbraio 2009 > Deborah Minasi > Lettera aperta al sindacato.

Cari colleghi, rispondo alla vostra accorata lettera con una domanda: ma vi siete accorti o no che la nave UNEP è affondata? Continuare a lamentarsi, a parlare di mistificazione della realtà, di tiro al bersaglio… LEGGI TUTTO


 5 febbraio 2009 > Relazione di Arcangelo D'Aurora > il congresso AUGE < Il giorno dopo.

Cari amici e colleghi, il primo Congresso AUGE non è stato solo un successo ma … molto di più ….L’AUGE, la nostra AUGE, è una bella realtà riconosciuta e stimata da tutto il mondo politico, istituzionale e internazionale. L’isolamento dell’Ufficiale Giudiziario è finito!.... LEGGI TUTTO


 3 febbraio 2009 < Relazione del Presidente dell'U.I.H.J. jacques Isnard (in francese)


3 febbraio 2009 < Antonio Celentano

In risposta alla lettera di Lello Imperatore , che saluto caramente in virtù di un ‘amicizia nata sui libri di preparazione al concorso, vorrei sottolineare un punto di vista che prescinde dalle varie posizioni delle varie sigle a cui si può appartenere... LEGGI TUTTO.


2 febbraio 2009 > < Vincenzo Gattullo - UNEP Bari

Carissimi Amici  AUGE e Colleghi tutti. Dopo il 1° congresso AUGE,  devo confessare che sono stato un po’ restio a mettere mano a quanto sto per scrivere. Non restio per dubbi o incertezze sul futuro della nostra figura professionale (quelli, ove ne avessi ancora, li ha fugati la due giorni riminese), ma più per un senso di inadeguatezza culturale.

Ho avuto modo di conoscere e confrontarmi con colleghi che .... LEGGI TUTTO

 

2 febbraio 2009 > Alberto Granieri Galilei UG Caltagirone 

Che si sia favorevoli o contrari alla libera professione, una cosa è certa: l’Auge, dopo il Congresso di Rimini, si è  affermato come soggetto politico rappresentativo degli Ufficiali Giudiziari Italiani. Mi preme sottolineare quanto appena affermato perché, vedete, i fatti parlano chiaro:

 - i fatti che parlano chiaro stanno, in primo luogo, nei numeri: circa 600 Ufficiali Giudiziari oggi aderiscono all’Auge e, si prevede, cresceranno;

- i fatti che parlano chiaro stanno nella partecipazione al Congresso di Rimini di numerosi colleghi provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa;

- i fatti parlano chiaro quando il Sen. Berselli afferma pubblicamente che il progetto di legge 749 “andrà avanti”;

- i fatti parlano chiaro quando Egli afferma che, in occasione delle audizioni, “in commissione Giustizia sarà ascoltata anche l’Auge”;

- i fatti parlano chiaro, infine, quando persino l’Ufficio Legislativo del Ministero si riserva di effettuare ogni ulteriore approfondimento dopo aver “lette attentamente le osservazioni formulate al parere reso dal medesimo ufficio in data 17 novembre 2008 .

 Questi sono i fatti, i documenti, i risultati cui ci hanno condotto gli attuali dirigenti dell’Auge: ci vuole ben altro che un diktat di Comitato Centrale…!!

Mi spiace ma chi, dopo tutto ciò, si ostina ancora ad affermare che l’Auge è formata da “quattro gatti” al solo fine di delegittimarne il pensiero; chi si ostina ancora a dire che la libera professione è rifiutata dalla categoria, dice il falso!

 Un caro saluto a tutti i colleghi

2 febbraio 2009 > Veniero Sala UG Como

Sorpreso dalla presenza di Magistrati, Rettori dell'Università, Avvocati , Professori di Diritto, Giornalisti e ben tre Senatori. Incoraggiato dallo scambio avuto con oltre duecento colleghi provenienti da "tutta" Italia, di ogni età, comunque favorevoli ad abbandonare il posto fisso e certi delle buone e dignitose aspettative che darà la libera professione.
Rassicurato dall'esperienza portata dai colleghi d'oltralpe i quali hanno spiegato dettagliatamente in cosa consiste l'attività libero professionale dell'ufficiale giudiziario, facendola praticamente vivere attraverso la loro esperienza ed invitandoci presso i loro studi (Francia, Olanda e Lussemburgo).
Ben impressionato, non ultimo, da un organizzazione veramente professionale del Convegno svolta dall' AUGE in cui finalmente ho scoperto chi seriamente tutela i miei interessi e diritti.
Sono tornato da Rimini con la netta convinzione che l' unica strada praticabile per riprendere Dignità, Professionalità e vera certezza per il futuro è che il ddl Berselli venga approvato al più presto e che si venga così messi in condizione di poter partecipare attivamente alla riforma della Giustizia di cui tanto sentiamo la necessità anche come Cittadini Italiani.
Dopo 23 anni di lavoro nella Pubblica Amministrazione ho recuperato la speranza di potere fare ancora qualche cosa in cui credo.

31 gennaio 2009 > Raffaele Imperatore >UG  Unep Sala Consilina (Sa)

Il sindacato è un organismo che raccoglie i rappresentanti delle categorie produttive. Esistono sindacati dei lavoratori e sindacati dei datori di lavoro, anche se la storia dei sindacati coincide con quella dei lavoratori (operari, contadini, impiegati) che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie. Caro collega Nino Laganà, premesso che non ti conosco personalmente e che non conosco personalmente il collega di Bressanone “… certo Paolo Pesa” .... leggi tutto..

 

31 gennaio 2009 > Antonio Caradonna < AUGE Padova.

Il masochismo può raggiungere vette impensabili di raffinatezza...E' questo ciò che pensavo mentre scorrevo le "accademiche" elucubrazioni di un illuminato professore di diritto medievale sul sito Lisug. E si..c ome se non bastasse il non rispettato impegno di dare alla luce un valido progetto di legge, alternativo a quello del Sen. Berselli (non doveva essere pronto a novembre?...),come se non bastasse il mancato riconoscimento del degrado in cui un certo sindacato ci ha condotto, come se non bastasse tutto cio', ci voleva anche la lezione di diritto da parte di chi, come altro mio collega ha detto, non mi pare possa fregiarsi di titoli accademici. E' ora di finirla con questi attacchi che non approdano a nulla, se non metterci l'uno contro l'altro. Possibile che non ci si renda conto della fine imminente che ci aspetta?

Egregio sig. Laganà,la prego ,il diritto di critica è costituzionalmente garantito ma che sia una critica costruttiva.

Attendiamo ansiosi una vostra soluzione. Firmato:un "simpatico burlone"

 

30 gennaio 2009 > Giuseppe Candura <AUGE Caltanissetta

Durante il viaggio di ritorno, dalla due giorni di congresso riminese, insieme a Orazio, Alberto e Francesco, il mio primo pensiero è stato rivolto ai tanti colleghi siciliani rimasti a casa. .... leggi tutto.

 

30 gennaio 2009 > Orazio Melita < Ufficiale giudiziario - U.N.E.P. Grammichele,

Gentili colleghe, Egregi colleghi, mi è certamente difficile condensare in poche parole le emozioni e gli spunti di riflessione che ha suscitato in me il nostro primo congresso nazionale, mi limiterò quindi a quelli che emergono per primi..... leggi tutto.

30 gennaio 2009 > Giovanni de Filippo < residente sezione AUGE di Varese <ex coordinatore LISUG provincia di Varese.

Egregio signor Lagana', con riferimento alle sue ultime osservazioni (per molti aspetti abbastanza incomprensibili) pubblicate sul sito LISUG in risposta all'articolo del giornalista Massimo Martinelli, le ricordo che circa 600 Ufficiali giudiziari sono iscritti all'AUGE e che al nostro Congresso c'erano avvocati,esponenti della classe politica,professori universitari e giornalisti. Non siamo insomma
un gruppetto di quattro persone.
Premesso peraltro che sono pienamente d'accordo con lei sul fatto che la composizione del 113 non sia una condizione propedeutica all'esercizio della professione di Ufficiale giudiziario, occorrendo a mio parere una buona preparazione giuridica,le chiedo : lei che titoli ha ?  Con simpatia

21 gennaio 2009 < Congresso Nazionale > - 3

... pochi giorni ancora ...

Non è un ultimo appello, l’entusiasmo è alle stelle e non credo che finiremo nelle “stalle” se manchi tu caro collega che hai preferito la comoda poltrona invece di seguire l’esempio della collega Annamaria, tanto per citarne una, che si metterà in viaggio per tutta la notte per essere puntuale al primo grande appuntamento storico dell’Ufficiale Giudiziario italiano.

 

A te non ti frega niente se Politici, Giudici, Avvocati, Accademici, Huissiers e Giornalisti si sono stretti intorno all’AUGE per contribuire a dare una svolta a questa professione, all’Ufficiale Giudiziario come elemento essenziale dello Stato di diritto.

 

Non ti preoccupare più di tanto, perché per tua fortuna c’è Mario. Mario è un collega nettamente contrario alla libera professione, ma ha deciso di ascoltare quelle che secondo lui sono solo sogni, e ti riferirà a dovere su quello che succederà o non succederà a Rimini.

Mario è convinto che tanto non cambierà nulla, ma nello stesso tempo è curioso di ascoltare ed è molto preoccupato della situazione che si creata al di là anche della proposta AUGE.

 

Ad ogni modo caro collega ti chiedo: non sei curioso di sapere come andrà a finire questa categoria ?

O forse credi, come hai sempre fatto, che delegare agli altri il nostro futuro sia un bene per la nostra categoria?

Noi dell’AUGE ci crediamo nella svolta … ed andremo avanti fino in fondo … fino all’ultimo respiro …

Nel bene o nel male, fai tu, siamo al centro di un interesse generale …. Siamo usciti allo scoperto … per far capire che senza di noi non esisterà mai una giusta giustizia …

Attendi pure pazientemente, ma stai attento …. Mettiti al riparo:  è in arrivo un tornado ..

 

RIMINI 24 e 25 gennaio 2008 > Primo Congresso Nazionale AUGE 

20 gennaio 2009 > Angelo AUGE > Idioti o autolesionisti o cosa?

Cosa siamo diventati?

Dopo aver letto le dichiarazioni rese dai vertici della nostra Amministrazione alla commissione Giustizia della Camera circa tre mesi fa, mi chiedo con quale coraggio certi personaggi ancora si vantano di rappresentare la nostra categoria?

Si cari amici colleghi, tutti, leggendo queste dichiarazioni ... leggi tutto.

 

20 gennaio 2009 > Carlo Adorno

E bravo De Filippo che ha capito tutto!

Ha dato tutto sè stesso all'interno un sistema che ha prodotto solo ritardi e costi ed ora si sente pronto a risolvere i problemi della giustizia semplicemente con una targa bronzea al fianco del portone del suo"premiato studio" prossimo venturo.

Secondo il collega(?) la... scarsa efficienza nello svolgimento degli atti... , unita alla convenienza economica ...a ...sbrigare male le pratiche...,  sarebbe all'origine di certe disfunzioni e, sempre secondo lo stesso, il profitto le risolverebbe.

Ne conosco a decine di colleghi che sanno parlare solo di soldi.

Fortunatamente conosco ed apprezzo anche tanti colleghi - amici che hanno sempre, senza se e senza ma, privilegiato la qualità di quello che producevano lavorando con efficienza nello svolgimento degli atti e sbrigando bene le pratiche.

Prima di sputare nel piatto occorre evere l'umiltà di sapersi spietatamente giudicare. 

Risponde  Giovanni De Filippo

Non so se son degno di rispondere a certe critiche, essendo un collega con il punto interrogativo. Ricordo tuttavia di aver superato a suo tempo il concorso.

Personalmente ho sempre cercato di evadere le pratiche nel miglior modo possibile, assolutamente senza mezzi Gli stessi avvocati hanno mostrato grande fiducia nei miei confronti.

Dico solo che non é una semplice questione di profitto, ma di competenze e di responsabilità.
E' inutile dire che questo sistema non responsabilizza l'Ufficiale giudiziario. Non ritengo peraltro corretto che la giustizia debba andare avanti in modo stentato e con il sacrificio personale di chi giustamente cerca di fare il proprio dovere pur di fronte a mille difficoltà, sacrificando anche la propria vita privata, facendo il gioco di chi continua a snobbarci e di chi affida le nostre funzioni ad enti con sigla s.r.l.

Chi mi critica ammette che il sistema ha prodotto al suo interno soltanto ritardi e costi.

Non ritengo che i problemi della giustizia possano essere risolti con una targa bronzea, alla quale francamente potrei tranquillamente rinunciare. Non ritengo altresì che il profitto risolverebbe certe disfunzioni.
Credo piuttosto che il processo esecutivo abbia bisogno di un organo svincolato da meccanismi arcaici e da un sistema retributivo unico al mondo. Credo che il processo esecutivo abbia bisogno di professionalità, di libera professionalità.

Le motivazioni del mio appoggio al d.d.l. Berselli non possono ridursi ad una interpretazione blanda e superficiale.

Per carità, nessuna colpa attribuisco al collega che mi critica e con il quale mi scuso di definirlo tale e senza punto interrogativo (non essendone evidentemente e dal suo punto di vista meritevole).

Quando parlo di professionalità, dico che la particolarità delle nostre funzioni richiede la conservazione della qualifica di pubblico ufficiale in regime tuttavia libero-professionale e ritengo che una riforma nel senso prospettato, unita ad un accrescimento reale delle funzioni dell'Ufficiale giudiziario possa far migliorare la qualità della nostra vita ( e non certo per il maggior profitto), la giustizia e,di riflesso,l'economia generale. Ne discuto quotidianamente con i colleghi e con gli avvocati. Ne parlo nel mio sito in modo ben più approfondito di quanto abbia potuto fare nelle poche righe di un giornale. E sarei sempre felice di poterlo fare anche con chi propone qualcosa di diverso.Non ho mai sputato nel piatto dove mangio. Chiedo scusa a tutti i Colleghi (che mi permetto di definire tali e con la C maiuscola) che non condividono il mio punto di vista se mi permetto di esprimere semplicemente la mia opinione. Giovanni de Filippo

 

18 gennaio 2009 > Francesco Ranieri AUGE Milano

Per quanto riguarda la forte convenzione tra il Ministero della Giustizia e poste Italiane SPA le poste stanno già

chiedendo ai postini (inutilizzati in quanto il recapito della posta ordinaria è stato delegato ai corrieri partner di

Poste Italiane) chi vuole partecipare alla sperimentazione del servizio di notificazione atti giudiziari.

9 gennaio 2009 > Lello Imperatore < Unep Sala Consilina (Sa) 

Requisito fondamentale per la professione intellettuale dell’Ufficiale Giudiziario è appunto l’intelletto. Per quanto l’intelligenza caratterizza il genere umano e lo differenzia dal mondo animale .... leggi tutto.

 

9 gennaio 2009 > Angelo

Caro Collega, è giunto anche il tuo momento!

Non ci sono più scuse per rifugiarsi nel silenzio delle quattro mura o strillare quando il soffitto crolla ... e non ci possono essere paure che possano giustificare l'immobilismo, la rassegnazione o la tolleranza e lasciare tutto nelle mani di alcuni personaggi il nostro futuro.

 

Mi rivolgo a te in qualità di ufficiale giudiziario .... non mi frega niente se sei iscritto a questo o a quel sindacato .... tu come me sei un ufficiale giudiziario … e questo basta per capire che ognuno di noi ha il diritto di dire la sua sul proprio futuro e sostenere la propria idea … confrontarsi lealmente con chi la pensa diversamente e …. decidere uniti.

 

Nessuno si deve più permettere di rivendicare ciò che non siamo …. Siamo Ufficiali Giudiziari e abbiamo un ruolo fondamentale in questa società … In questi anni ho dedicato ... forse anche troppo .... parte della mia vita a questo sogno ... al sogno di vedere un ufficiale giudiziario capace di essere un protagonista in un mondo in cui noti "personaggi" hanno capito il business delle nostre funzioni - meno che una buona parte di noi e ci vogliono mettere le loro mani per i propri tornaconti o per risanare i loro bilanci passivi .... e noi intanto lavoriamo per loro ... cercando di dare il massimo dell'inefficienza per giustificare il loro subentro in funzioni che in tutta Europa sono affidate all'Huissier de Justice ...  colleghi che come noi ... e non meno di noi ... svolgono la stessa attività ma con una immagine onorata, stimata, gratificante sia moralmente che economicamente e … scusate se è poco!

 

Questo obiettivo oggi è raggiungibile! MAI COSI ’ VICINI AL TRAGUARDO!

Al congresso di Rimini parteciperanno oltre ai colleghi dell'Unione Internazionale anche i massimi esponenti politici, istituzionali, forense e accademico … tutti a Rimini per Noi, per capire chi siamo veramente e in che modo possiamo dare una svolta e un contributo per far uscire da una crisi “esistenziale” tutto il sistema giustizia ed economico.

Noi siamo tutto questo! … non siamo né postini né schiavetti di nessuno … siamo i professionisti del processo esecutivo … ed è giunta l’ora di dimostrarlo.

 

Se non capisci questo caro collega credo che ho sbagliato tutto nella mia vita.

 

Qualcuno si è lamentato delle spese per partecipare al congresso .... qualcun altro perchè la domenica è sacra ... Cosa devono dire allora i quattro cristi dell’AUGE che a proprie spese e sacrificando la propria famiglia in questi mesi e anni si sono prodigati per sensibilizzare la categoria, per portare a “viva voce” il più bel sogno a cui può aspirare la nostra categoria!

La nostra è una missione storica e per favore, almeno per una volta, coloro che fino ad oggi hanno perso la parola e l’orgoglio, si facciano avanti e si uniscano al coro dei colleghi che a gran voce fanno sentire tutto il loro peso e la loro determinazione a cambiare una tendenza pericolosa per la nostra professione: l’estinzione!

 

O forse devo essere io a vergognarmi per aver tolto tempo prezioso ai miei figli ... e pagarmi di tasca mia tutte le trasferte anche oltre confine?

No… non ho rimpianti! La passione e amore per questa professione compensano ogni sacrificio e dopo aver constatato che la maggioranza dei colleghi, non solo quelli iscritti all’AUGE, si sono veramente svegliati da un brutto sogno e hanno alzato la testa verso un orizzonte diverso .... pieno di luce..... mi basta, per il momento questo, per andare avanti e non mollare.

 

Pertanto  ... so che non mi deluderai ..... in fondo un debito nei confronti di tutti noi lo devi pur pagare …… è giunto il momento di ricambiare .... ti aspetto a Rimini collega!

Nessuna scusa!

Prenota la tua partecipazione ..... oggi stesso! (per ragioni organizzative, anche senza pernottamento)

Un abbraccio, Angelo.  

Prenotazione  on-line

Nb1. Per cortesia, se sei un iscritto all’AUGE provvedi oggi stesso a stampare a colori su formato A3 la locandina ed affiggerla nel tuo ufficio. Le relative spese puoi tranquillamente detrarle dalla quota associativa del 2009. Ho paura di non farcela ad inviare in tutta Italia le locandine in corso di stampa. .... LOCANDINA

 

 NB2. A tutti i Presidenti di sezione ... ai soci AUGE ... a coloro che non dormono ... cortesemente prendete in mano il telefono e contattate tutti i colleghi che conoscete per informarli del congresso ... non tutti navigano su internet ... Provvedete voi stessi, dopo aver ricevuto il loro consenso, a prenotare la loro iscrizione al primo congresso AUGE. grazie.

 

 

6 gennaio 2009 > Rinviato a Rimini per il giorno 23 gennaio 2009 ore 18 (Hotel Holiday Inn) il Consiglio dei presidenti di Sezione già fissato per il 10/1/2009 a Bordighera.


5 gennaio 2009 > Risposta AUGE alla nota dell'Ufficio legislativo Giustizia su > S749 Berselli: Delega al Governo per la istituzione e la regolamentazione della professione intellettuale di Ufficiale Giudiziario. 


5 gennaio 2009 < Giuseppe Marotta < responsabile Nazionale AUGE

Il video che potrete vedere cliccando su  http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiParlamento%5E17%5E110626,00.html è dedicato a tutti quelli che hanno esultato leggendo il parere negativo nei confronti del DDL S749 emesso dall’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia.

Ogni commento è superfluo: guardatelo attentamente e capirete perché è ora di dire basta con i sindacati che sventolano le riqualificazioni e il FUA come grandi conquiste, abbiamo ben altro da difendere e la libera professione è l’unico strumento che ci rimane se non vogliamo avviarci dritti, come dinosauri, verso l’estinzione.

Guardate il video e capirete perché è ora di dire basta a chi ci vorrebbe immobili in attesa di essere spazzati via da chi ha compreso chiaramente come speculare legalmente sulle nostre inefficienze, e questa volta EQUITALIA non c’entra.

Questo video è dedicato a chi ancora difende questo nostro modo arcaico di essere ufficiale giudiziario perché comprenda che con questo modo arcaico non ci sarà futuro.


31 dicembre 2008 < Giovanni De Filippo < AUGE Varese < lettera aperta al segretario LISUG


31 dicembre 2008 > Alberto Monari > UG UNEP Piacenza

"...Era inevitabile, infatti.... che tendesse a prevalere rispetto alla figura del magistrato-professionista, quella del magistrato-impiegato; e cioè quella del magistrato-burocrate, il quale, intimidito dagli attacchi esterni alla sua indipendenza ed indifeso per la sostanziale inerzia dei propri organismi rappresentativi, si rifugia nelle comode e tranquillizzanti certezze di una carriera ispirata al criterio dell'anzianità senza demerito."(da...Giuseppe Ayala "Chi ha paura muore ogni giorno-i miei anni con Falcone e Borsellino", Mondadori 2008, pag.157)

 Ho trovato queste parole di Giovanni Falcone (Milano 5/11/1988) e riferite alla situazione della Magistratura, come abbastanza adatte anche all'attualità degli Ufficiali Giudiziari, combattuti fra una volontà di "professionismo" (per "riqualificarsi" nel futuro), e una realtà di "burocrazia-impiegatizia" (oramai fuori dalla realtà)...intimiditi "dagli attacchi esterni alla sua indipendenza" (leggi le costanti privazioni di funzioni e prerogative),  indifesi dalla "sostanziale inerzia dei propri organismi rappresentativi" (leggi i sindacati, concentrati sul "riconoscimento degli arretrati" e su un trasfertismo "d'altri tempi", atteso che altro non si può nè pretendere nè ottenere dall'Amministrazione, sopratutto in questo momento).

Non rimane che sperare che la maggioranza dei colleghi capisca l'unica opzione concreta che ci aspetta e sia disposta ad affrontare quello sforzo concreto ed intellettuale che il nuovo status richiederà certamente. Auguri a tutti.

 

24 dicembre 2008 < Parere dell'Ufficio legislativo sul disegno di legge Berselli.

Vi invito a leggere il parere "contrario" dell'Ufficio Legislativo e ... capirete perchè questo parere rappresenta un punto di forza per noi dell'AUGE .... intanto leggete anche, sempre con parere contrario, cosa scriveva lo stesso ufficio legislativo nel 1998 ... a breve seguirà una risposta AUGE ... Buon Natale Colleghi.

Parere ufficio legislativo del 2008 (data illeggibile... fonte www.lisug.it)

Parere ufficio legislativo 1998 (stralcio ... fonte www.ufficialigiudiziari.net)


 24 dicembre 2008 < Consoli Francesco < AUGE Giarre

In occasione del Santo Natale mi è gradita l’occasione per rivolgere a tutti i colleghi l’augurio di Buon Natale e di un sereno 2009, nel contempo intimo e faccio precetto (dall’ultima lettera di San LISUG apostolo del 23/12/2008) a :

Tutti gli Ufficiali Giudiziari che sperano con la libera professione in un futuro migliore,...... continua... clicca qui!


 23 dicembre 2008 > Relazione di Giuseppe Marotta e Paolo Pesa > L’AUGE conclude gli incontri per il 2008 in contemporanea in tre città diverse: Torino, Bologna, Livorno ... AUGURI!


23 dicembre 2008 < Vincenzo Gattullo - UNEP Bari > Lettera aperta al Collega Francesco Floccari


23 dicembre 2008 > Incontri AUGE: 22 novembre 2008 Unep di MONZA  


22 dicembre 2008 > Angelo..

Amici e colleghi cari, a pochi giorni dal Santo Natale ...desidero augurare a TUTTI un buon Natale ed un felice anno nuovo e ... si sà ... questo periodo, dedicato al perdono e all'amore verso il prossimo, dura poco perché intorno a questo evento divino troppa ipocrisia regna in una buona parte dell’umanità.

A fine anno poi ognuno di noi fa il proprio bilancio di vita e professionale e spera che nell'anno nuovo il mondo cominci a girare dalla parte giusta e ..... e si finisce per rimandare la speranza nell'anno successivo, come recita una famosa canzone.

La mia speranza invece è che nel nuovo anno tutti gli ufficiali giudiziari prendano coscienza della situazione attuale e abbandonano quel senso di rassegnazione, di resa, di tolleranza, di insicurezza, di paure che ci hanno fatto perdere di vista la nostra vera natura…. e si combatta con forza, cuore e passione per far sentire la nostra voce… per far sentire il nostro dissenso dall’esclusione di ambiziosi progetti di questi ultimi decenni.

La libera professione fa paura?

La paura è in questo caso ignoranza e illusione che la situazione possa cambiare senza muovere un dito ……… il futuro oggi più che mai è nelle nostre mani…. I colleghi che aderiscono all’AUGE hanno capito che l’Ufficiale Giudiziario non è più una semplice pedina -  come dice Giuseppe …. Hanno capito che il bivio della vita dell’Ufficiale Giudiziario è molto vicino … ed intendono evitare che in quel bivio ci sia una sbarra e un obbligo di prendere un senso unico che ci condurrà in un vicolo chiuso senza possibilità di tornare indietro … 

 L’anno che verrà è arrivato ….. e grazie a Dio siamo in tantissimi ora a dire basta e lottare per far scacco matto a tutti quei parassiti che ruotano intorno a noi  …… vogliamo essere noi i protagonisti del nuovo corso e rinnovazione di una giustizia che non può continuare ad essere considerata da terzo mondo … sfruttata fino ad ora da chi ha interesse a non farla funzionare.

Colleghi, auguriamoci un futuro meraviglioso … tutti insieme … uniti e consapevoli del momento storico in cui stiamo per approdare ….. nel 2009.

 ”Meglio aver combattuto e perso che non avere neanche combattuto.”Arthur Hugh Clough

Buon Natale … fratelli Ufficiali Giudiziari.

 

22 dicembre 2008< Giovanni de Filippo < AUGE Varese

Siamo alle solite !
Il segretario regionale del Veneto del nostro sindacato sedicente maggiormente rappresentativo della categoria parla della evidente fragilità tecnica, storica e giuridica del Disegno di legge Berselli.
Non una parola sul processo di esecuzione,ormai obsoleto. Ma questo naturalmente non é un problema che riguarda i sindacati. 
Un ipotetico Ufficiale giudiziario "libero professionista" viene paragonato agli avvocati ed ai commercialisti per affermare che non avremo più garanzie di reddito, dimenticando il previsto numero chiuso necessariamente abbinato alla qualifica di pubblico ufficiale e che ci avvicina in realtà più ai notai che non alle categorie predette.
Si continua a parlare di vanificazione della terzietà (l'Ufficiale giudiziario diventerebbe un servetto degli avvocati).
Non dimentichiamoci che oggi le funzioni dell'Ufficiale giudiziario sono già state in larga parte privatizzate ed attribuite ad altri soggetti che non garantiscono alcuna terzietà. Le notifiche a mezzo posta possono essere effettuate dagli stessi avvocati. Non parliamo poi dei poteri che hanno ormai acquisito gli Istituti Vendite giudiziarie, le agenzie di recupero crediti, le Esattorie e dell'ingresso nel processo di esecuzione degli stessi notai.
Il processo di esecuzione si é trasformato in un grande mercato dal quale sono stati tagliati fuori soltanto gli Ufficiali giudiziari.
Tutto questo grazie alle grandi vittorie del LISUG.
E' necessario rimettere il processo esecutivo sui giusti binari, evitando pericolose spartizioni di potere e dando la possibilità all'Ufficiale giudiziario "moderno e privatizzato" di essere allo stesso tempo protagonista e garante di imparzialità tra due parti che non si trovano per definizione su un piano di parità, essendo già state accertate le ragioni del creditore.
E non si tratta di un problema politico, ma esclusivamente tecnico.
Si dà poi il caso che tra le sirene dell'AUGE che di tasca propria si pagano i viaggi per il futuro della categoria ci sono anch'io, con due abilitazioni (tra cui quella di avvocato) ed una famiglia.
Non credo che valga la pena di scrivere molte altre righe su argomenti ormai evidenti. Gli iscritti all'AUGE aumentano.
In 21 Paesi della Comunità europea gli Ufficiali giudiziari sono già liberi professionisti ( e nessuno invidia le nostre  trasfertucce e la nostra gratificante attività fatta di "ho trovato chiuso" e mancanza di mezzi).
Mi sarebbe piaciuto discutere di qualcos'altro, ma dall'altra parte si dicono sotto diverse forme sempre le stesse cose.
Resto in attesa del disegno di legge "alternativo" che il LISUG avrebbe dovuto presentare al massimo entro il mese di novembre.

21 dicembre 2008< Alberto Granieri Galilei - Unep Caltagirone 

Ah ah ah ah !!! I centri di pensiero ... L’aspetto giuridico-istituzionale-costituzionale ... Il punto di vista storico-congiunturale ... La crisi mondiale? Ah ah ah aha Nooo, mi spiace ... ho le lacrime agli occhi ... con questi non ci parlo neanche ... mi fanno troppo ridere ...!!! Ora .... ora capisco perchè fanno parte tutti dello stesso sindacato, e perchè nelle riunioni ministeriali ci trattano a pesci in faccia!!! Ah ah ah ah !!! Vi prego siate buoni e proteggeteli ... sono già in via di estinzione!!!!!

 

16 dicembre 2008 > Incontri con L'AUGE > Sezione AUGE 

LIVORNO : la libera professione dell' Ufficiale Giudiziario La riforma del "libero professionista" ha destato interesse ed entusiasmo in terra toscana fra i numerosi Ufficiali Giudiziari intervenuti all' incontro di Livorno.

Al dibattito, introdotto e moderato da Costabile Funicello Presidente AUGE sezione di Orbetello, è intervenuto il Vice Presidente AUGE Andrea Mascioli che ha spiegato in dettaglio il DDL Berselli, illustrandone le potenzialità e le innovazioni, e ha inoltre chiarito numerosi dubbi circa la realizzazione pratica della riforma, confrontandola con l'organizzazione degli Ufficiali Giudiziari di altri paesi europei.

Il collega Alberto Romani Presidente AUGE sezione di Viareggio  si é poi soffermato sulle contraddizioni verificatesi nello svolgimento della nostra attività che spesso si rivela dispendiosa e poco remunerativa sia per lo Stato che per le energie e le professionalità di chi la mette in atto.

Dalle tesi dei relatori e dai vari interventi del dibattito sono emersi i punti critici di sempre:

- il lento e continuo svuotamento delle funzioni della figura dell'Ufficiale Giudiziario

- lo svilimento della professionalità

- il depauperamento economico della categoria

- la situazione generale del sistema giustizia che non  prospetta aperture positive nei nostri confronti.

Occorre ripartire con coscienza ed impegno per riconquistare la dignità professionale ed economica perduta,

ripristinando la centralità dell' Ufficiale Giudiziario in un sistema giuridico funzionale alla società civile ed economica.

D' intralcio a questo processo di rilancio è l'immobilismo di alcuni che, rimanendo arroccati su posizioni obsolete, si crogiolano sulle pseudosicurezze acquisite, ignari dei cambiamenti dovuti all'evoluzione sociale e all'introduzione dei nuovi strumenti informatici.

Occorre a questo punto cogliere senza ulteriori indugi l'occasione offertaci dalla libera professione, per recuperare un ruolo da protagonisti.

È importante essere uniti e pronti ad affrontare con coraggio e senso di responsabilità il cambiamento.

Il dibattito si è concluso con la convinzione che sia necessaria una mobilitazione generale degli Ufficiali Giudiziari che sempre più numerosi aderiscono alla proposta dell'AUGE, affinché si possa arrivare ad una rapida approvazione del ddl 749, inoltre è stato rivolto a tutti i presenti l'invito a partecipare al Congresso Nazionale degli Ufficiali Giudiziari a Rimini il 24 e 25 Gennaio  2009, che dovrà rappresentare un punto di svolta storico per le sorti di questa categoria.

 

3 dicembre 2008 <Angelo

Amici e colleghi, a chiarimento di dubbi espressi via e-mail da alcuni colleghi non ancora iscritti all'AUGE, preciso che la quota associativa ordinaria rimane confermata in 60 euro annuali e che l'iscrizione è valida un anno dalla data di versamento (esempio dal 3/12/2008 al 2/12/2009) e non per anno solare. Pertanto, non occorre attendere gennaio 2009 per iscrivervi, ma vi invito a farlo "da subito".

Con l'occasione ringrazio ancora una volta tutti gli ufficiali giudiziari AUGE che con il loro sostegno e contributo ci stanno permettendo di trasformare in fatti un progetto ambizioso, che consentirà all'intera categoria di realizzare un fantastico sogno: la libera professione!

La maggioranza degli ufficiali giudiziari è già consapevole che la "sopravvivenza" della nostra categoria dipenderà tutto dal come possiamo incidere positivamente nel sistema giustizia italiano e internazionale ... "i liberi professionisti" hanno capito la strada da perseguire, mentre loro... gli altri ... hanno tutte le ragioni per contrastare l'iniziativa AUGE .... perchè? chiedetelo direttamente a loro sul perchè la categoria si trova in questa fase di metamorfosi "in negativo" e non si è mai evoluta verso l'alto, verso le reali esigenze del cittadino e del mercato del diritto!

Fatevi pure illudere da progetti che non hanno una fattibilità con la reale situazione in cui versa la giustizia italiana e che non rientra in nessuna strategia politica e istituzionale …

Inoltre trovo deplorevole i tentativi di uno sparuto gruppo di persone che attraverso una specie di referendum intendono contrastare l’iniziativa AUGE.

In ogni democrazia, cari signori, i referendum si proclamano, si informano adeguatamente tutti, si costituiscono dei comitati pro e contro la riforma, e poi si vota con voto segreto dopo aver accertato l’identità delle persone….  Al di fuori di questa prassi “legale” e TRASPARENTE il risultano è solo spazzatura.

L’AUGE non ha paura di queste iniziative di contrasto anzi rappresentano un modo per far riflettere coloro che ancora sono indecisi verso il nostro progetto e quindi, li ringraziamo di vero cuore.

L’AUGE ed i suoi rappresentanti non hanno poltrone da difendere, non divide C1 da B3 ma unisce, ed ha un solo scopo … tutelare il prestigio, la dignità e la professionalità dell’Ufficiale Giudiziario…. E per arrivare a questo ci mettiamo il cuore … senza compromessi!

Collega,

ti invito a recarti ai nostri incontri AUGE per ascoltare, dialogare con serenità, per capire l’onestà della nostra proposta che mira esclusivamente al bene di tutta la categoria degli ufficiali giudiziari.

 

La nostra dignità di persone deriva dalla nostra capacità di riflettere e di scegliere, cioè dalla nostra capacità di autodeterminazione e dal fatto che quindi siamo responsabili della nostra sorte. Quando si parla di dignità umana, ci si riferisce a questa responsabilità di decidere autonomamente. (Michael Novak)

  

2 dicembre 2008 < Michele Meo < UG Milano

Il 26 novembre i ministri Brunetta e Alfano hanno firmato il protocollo di intesa per la notifica telematica delle comunicazioni di cancelleria. A Milano entro il primo trimestre del 2009 sarà
predisposta l'infrastruttura necessaria ed entro giugno 2009 verranno estese le notifiche telematiche all'intero processo di cognizione. L'ufficio comunicazione di cancelleria molto probabilmente scomparirà. E con l'e-justice, come viene chiamata dal ministro Alfano la digitalizzazione dell'intero sistema giudiziario italiano, le notifiche hanno poca vita. L'ufficiale giudiziario è escluso dall'ambito dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica. Non si sa chi le farà (c'è chi dice i cancellieri o addirittura l'Esatri). Che io sappia non c'è stato neanche un tentativo da parte di chi dice di tutelare la base (la base...) per chiedere la possibilità per l'Ufficiale Giudiziario di certificare l'avvenuta notifica via mail (come succede in altri paesi).

Per favore se non è così smentitemi. Per favore! E' l'ennesima dimostrazione del fango che ci stanno buttando addosso. La cosa che più mi fa incazzare è che tutto questo sembra che stia capitando ad altri, perchè molti colleghi fanno finta di niente. Questo è masochismo puro.

Si lotta per le riqualificazioni, per rimuovere dirigenti scomodi, per i carichi di lavoro. Siamo in pieno Medioevo. Nei diversi incontri fatti molti colleghi ci hanno attaccato dicendo che con la libera professione mettiamo in pericolo il loro bilancio familiare. Una collega a Padova ha quasi urlato dicendo: io ho famiglia!

Noi invece viviamo d'aria!

Se continua così me ne vado al paesello dove la vita costa meno, con la speranza di non incontrare il solito sindacalista raccontafavole e disfattista!

I sindacati sono la nostra rovina. Stanno facendo di tutto per boicottare il nostro progetto di legge. Tutto rientra nella loro distorta logica della battaglia a tutti i costi, anche facendo danno a loro stessi. (Dog eat dog, come cantano i grandi AC/DC in una loro canzone).

Un proverbio arabo recita: "l'asino si accorge di aver perso la coda solo quando ci sono le mosche".
Grazie Andrea, grazie Giuseppe, grazie Angelo. In giro per l'Italia, e non solo, per portare avanti il sogno di tutti noi. Con la speranza che non resti un sogno.

 

 

1 dicembre 2008 < Giuseppe Marotta > Relazione Incontro Padova < L’ufficiale giudiziario che sognamo.

 

1 dicembre 2008 > Angelo AUGE.

Sono appena rientrato da Parigi, dopo aver partecipato al Consiglio Permanente dell'Unione Internazionale degli ufficiali giudiziari, che con gran dispiacere sono stato informato che alcuni personaggi non avendo argomenti per confrontarsi lealmente usano mezzi diffamatori per screditare la mia persona  nonché l'AUGE.

L'unica cosa che mi sento di rispondere per il momento è .... siete patetici! ... non vado oltre per non cadere nelle loro provocazioni, confortato anche dalla maggioranza dei colleghi che ha ben le idee chiare nel distinguere le persone affidabili da quelle inaffidabili... i progetti che hanno un fondamento da quelli che sono solo fumo negli occhi.

La "schiavitù" della trasferta, l'aria pesante quasi insostenibile che si respira nei nostri uffici NEP, i provvedimenti legislativi di questi ultimi decenni, non sono altro che la prova concreta di una strategia suicida di una categoria che invece di puntare a valorizzare il ruolo importante e delicato della nostra "funzione" e professione ha navigato costantemente controcorrente ... guardiamoci tutti in faccia e diciamoci apertamente cosa pensiamo oggi del nostro lavoro  .. e quale può essere il futuro di una categoria che in questi ultimi anni non ha fatto altro che discutere di riqualificazioni e di critiche passive mai attive!

Il progetto di legge Berselli è una realtà! Favorevoli o contrari non ha importanza di fronte allo stravolgimento che sta per subire l'intero settore giustizia .... compresi i nostri uffici ..... guardare passivamente dal basso come è stato fatto fino ad oggi serve solo a mettere fine alla nostra storia..... 

L'AUGE ha avuto il pregio si inserirsi in questo dibattito istituzionale su come riformare la giustizia con una proposta, richiesta anche dall'Unione Europea, capace di risolvere una gran parte delle inefficienze della giustizia e contemporaneamente, attraverso la valorizzazione del ruolo dell'UG, puntare ad un traguardo di prestigio mai conquistato nella nostra storia.

Quindi cari colleghi, l'invito è sempre lo stesso ... amiamo questa professione, difendiamola e valorizziamola!

Lo status di dipendente pubblico non ha funzionato per 50 anni e non potrà funzionare in futuro incrementando nuove attribuzioni... rifletteteci un attimo .... per 50 anni cosa abbiamo rivendicato e cosa ci è stato invece tolto?.

Vi invito tutti quanti a partecipare agli incontri AUGE .... i nostri sacrifici per venire sotto casa di tutti voi a spiegarvi le motivazioni del nostro sostegno al progetto berselli non sono spinte da esibizionismo o per raccolta di tessere ... ma semplicemente perchè amiamo questa professione dal profondo del nostro cuore .... e vogliamo farlo uniti ... da ufficiali giudiziari.... da protagonisti!

 

20 novembre 2008 > Nicola Lomonte < Risposta a Franco Scialpi < pubblicata nel sito LISUG

 

20 novembre 2008 > Angelo AUGE.

Cari Colleghi, cosa dire o non dire per non cadere nelle solite provocazioni di coloro che non hanno il coraggio di confrontarsi lealmente sulle idee, ma sanno solo attaccare sul piano personale chi condivide l’unica vera via di uscita per far riconquistare alla categoria quella dignità e professionalità che merita.

Favorevoli o contrari a questo o quel progetto di legge, non ha più importanza perché questo governo ha deciso di mettere mano ai nostri servizi, privatizzandoli e affidandoli o ad un ufficiale giudiziario libero professionista oppure, alternativa non auspicabile, a gestori privati.

Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se non ci fosse l’AUGE?

Oppure, cosa succederebbe se il progetto Berselli naufragasse? Sicuramente negli uffici regnerebbe l’armonia perché non ci sarebbe più motivo per litigare: la scomparsa delle trasferte e lo svuotamento di personale UNEP in esubero rappresentano una reale minaccia alla categoria 

… chi non ha notato questo evolversi della situazione è in malafede!

Cosa dire dei sindacati: forse non è colpa loro se non sono riusciti a difendere alcune funzioni esclusive perché la responsabilità principale è di quei colleghi che avendo cura del proprio orticello non hanno guardato in alto per vedere la tempesta in arrivo.

      Quindi se sindacati e sindacatini – con riferimento al numero di deleghe UU.GG. -  non sono riusciti a difendere “il difendibile” e se la categoria non è riuscita a dare efficienza alle due principali attività di notificazione ed esecuzione, è più che logico - vero Franco ? – che questo governo è pronto ad ampliare queste funzioni con l’incremento di molteplici nuove funzioni per dare efficienza ai servizi, anche in considerazione dei mezzi e attrezzature che lo Stato, dal portafogli gonfio di soldi, è pronto a sborsare per investire sugli UNEP.

      Non mi meraviglia più niente dopo aver letto anche quello che tu Giuseppe hai scritto, ma per fortuna non siamo più una categoria che crede alle favole … ma ai fatti concreti … l’AUGE parla poco … parla quando è necessario .. e sa ascoltare tutti …. siamo disponibili a confrontarci con tutti …

La mia ostilità nei confronti dei sindacati è ben nota, così come tutti sapete che per il bene della categoria ho messo da parte rancori ed ho tentato un dialogo, in più di qualche occasione, per un confronto leale tra ufficiali giudiziari che desiderano il bene della categoria ….. risultato:

- lettere di protesta ai Presidenti delle corti di appello perché hanno autorizzato le assemblee AUGE;

- siamo quattro gatti senza alcuna rappresentatività

..eccetera eccetera, dimenticando che l’AUGE rappresenta gli ufficiali giudiziari nel mondo, e che in fatto di rappresentatività nazionale siamo in grado di dimostrare che la maggioranza dei colleghi ci sostiene con la forza ed il coraggio delle proprie idee.

Si, proprio come ha fatto il caro amico di vecchia data Nicola Lomonte, iscritto LISUG nonché AUGE.

Nicola, resta quello che sei per favore con le tue idee ed il cuore di Ufficiale Giudiziario. Ho accolto con piacere il tuo invito ad un confronto con Nino, ma questa è solo l’ennesima prova di quello che la maggioranza dei colleghi ha già capito da un po’ di tempo ….. omissis..

Nicola, ora anche tu hai capito come loro …. Era ora amico mio! .. da quando ti conosco … - da oltre dieci anni - mi sei stato sempre vicino … mi hai dato, insieme a tanti come te, gli stimoli e la forza di non mollare …. la coerenza, la passione e l’idea vincente è sempre stata la nostra forza.

Grazie Nicola, grazie di aver trovato il “coraggio delle proprie idee” …. Mi auguro che altri Nicola escano allo scoperto con la tua stessa determinazione, onestà e trasparenza.

 Nicola, l’AUGE è la più bella realtà di questi ultimi decenni. L’AUGE non fa differenze tra B3 e C1, tra sindacalizzati e non, tra buoni e cattivi, tra belli e brutti, tra super e sub, tra bianco e nero, l’AUGE ha un solo obiettivo: dare dignità ed un ruolo all’ufficiale giudiziario senza gettare fumo negli occhi, parlando chiaro e non sottacendo la verità, per questo s’impegna non a combattere le iniziative ostruzionistiche di chi sai, ma si concentra nel portare avanti le sue idee senza perdite di tempo né di energie.

Il nostro operato è sotto gli occhi di tutti, siamo attivi su tutti i fronti, stampa, editoria, TV, lavori parlamentari, poche chiacchiere, tanti fatti.

Colleghi e amici .... non attendete il nulla ... fate un passo avanti nella direzione giusta ... senza la paura del "conoscere" ... lo dico nell'interesse di tutti.... lo dico nell'interesse dell'ufficiale giudiziario .... entriamo uniti nella storia da veri protagonisti ...

Innanzi tutto dì a te stesso chi vuoi essere; poi fa ogni cosa di conseguenza. Epitteto 

Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l'affrontano. Tucidide

20 novembre 2008 > Libera professione: illusione e realtà.

Constatiamo che i Colleghi fautori dello statalismo si accingono a serrare i ranghi nel quartiere generale di Potenza.

A margine del convegno “Ire Sud Basilicata” sponsorizzato dalla Regione Basilicata, Cnipa, Ministero Giustizia, Unione Europea, proveranno a tranquillizzare gli ufficiali giudiziari  che di salti nel buio non se ne faranno. Dopo averci pagato il Modello 69, aumentate le trasferte,  riconosciuto gli aumenti stipendiali con il nuovo contratto appena sottoscritto, sarà la volta della riforma Samperi e dell’informatizzazione dell’UNEP. Questi sono fatti e non chiacchiere. Questo il futuro radioso per l’ufficiale giudiziario italiano. Altro che modello francese, altro che libera professione.

 Un collega LISUG, mentore designato, si è cimentato in voli pindarici  emulando quei critici d’arte che di fronte a certe espressioni artistiche, propinano espressioni del tipo “come non avvertire che in quei vuoti si possono vedere presenze ingombranti”. E ognuno dentro di sé “ma che vuol dire?” Ecco, appunto che c’entrano i 47.000 avvocati francesi, contro i 170.000 avvocati italiani e i 138.000 tedeschi?  La patologia non potrebbe essere detta, apoditticamente, anche al contrario? Come fa a dire che noi ufficiali giudiziari siamo i più produttivi, i meno costosi, i più flessibili ed i meno assenteisti della Pubblica Amministrazione?

            Sento invece un lamento continuo…per le lotte fra B3 e C1, per la continua spoliazione di funzioni, per l’uso del proprio mezzo di trasporto, per la mancanza di copertura assicurativa,  per il non diritto ai buoni pasto, per i fuori orario e giorni festivi, per i locali fatiscenti, la mancanza di apparecchiature…. per il permanere in uno stato di ibridismo ordinamentale… altro che organizzazione autonoma, agile ed efficiente, mistificando sul modello potentino quanto a struttura e quanto a risultato. 

La realtà degli UNEP di tutta Italia è esattamente quella che tutti conosciamo.

Dunque non riesco a vedere le presenze ingombranti nei vuoti  dell’UNEP. Ma forse difettiamo di preparazione culturale adeguata.

Al dott. Sergio Brescia, che sarà presente al convegno per  approfondire gli aspetti giuridici ed organizzativi del processo civile telematico, vorrei chiedere se è tuttora d’accordo con questo suo scritto del 2004:

 “Un problema più specifico e rilevante, che non si ha il coraggio di affrontare in maniera decisa, è quello degli ufficiali giudiziari; si attende, forse, che la cancrena avanzi per far valere, poi, la logica dell’emergenza. E’ una tecnica valida che consente al sindacato di strillare e di far credere di operare nell’interesse dei suoi iscritti; all’Amministrazione di concedere privilegi sotto la spinta della necessità. Mentre agendo per tempo, sarebbe possibile avere occhio alle esigenze dell’intero gruppo di dipendenti e, contemporaneamente, agli utenti. Che senso ha, nel futuro, l’attuale organizzazione degli ufficiali giudiziari? E’ una domanda che è stata posta già varie volte all’attenzione di vari interlocutori ricevendone risposte a mezza bocca o consenso di facciata, con braccia allargate in senso di rassegnazione di fronte alle presunte, solite, sconosciute forze oscure. Il problema va affrontato con serietà. Il quadro delle notifiche, nel prossimo quinquennio, vede due tipologie di comunicazioni: - quelle agli avvocati e agli ausiliari del giudice che ragionevolmente saranno, alla fine del periodo indicato, tutte eseguite in via telematica; - quelle dirette personalmente alle parti, soprattutto persone fisiche, che dovranno necessariamente utilizzare sistemi di consegna (anche se di documenti informatici) tradizionali. Per le prime l’intermediazione degli ufficiali giudiziari è assolutamente inutile e non prevista dalla normativa. Per le seconde l’alternativa è già scritta nella legge 21 gennaio 1994 n. 53 che consente all’avvocato di notificare gli atti a mezzo del servizio postale senza l’intermediazione dell’ufficiale giudiziario. Il ricorso all’ufficiale giudiziario diverrà marginale e, a fronte di questa previsione, è da chiedersi se sia giustificabile, per informatizzare una attività destinata – si ripete – a divenire marginale, una spesa di varie decine di milioni di euro. Perché gli uffici notifiche devono attrezzarsi partendo, allo stato, dall’anno zero o quasi. Dove, in ogni caso, trovare le risorse per informatizzare gli uffici nell’attuale momento di contrazione della spesa pubblica? La scelta, comunque, è politica e di opportunità. Qui, però, si ribadisce che una migliore soluzione sta nel potenziamento delle attività esecutive che devono fare dell’ufficiale giudiziario un vero imprenditore con il suo <<score>> dei tempi di sfratto, di efficacia e rapidità nell’eseguire i pignoramenti. Tutto il contrario dell’odierno andazzo che si compendia nella formula <<non eseguito il pignoramento in quanto il domicilio era chiuso e non si aveva disponibilità di mezzi per forzare la porta>>.”

 

13 novembre 2008 < Aiezza - Lomonte < Con estrema umiltà ” Al LISUG ed all’AUGE.

 

13 novembre 2008 < Nicola Lomonte < Il coraggio delle proprie idee < lettera aperta al LISUG

 

11 novembre 2008 > Andrea Mascioli < comunicato AUGE

Cari colleghi, nella giornata di sabato 8 novembre i maratoneti dell’auge sono stati presenti in due importanti città d’Italia, Bari e Padova, inutile dire che è stato un trionfo, partecipanti totali circa 100 persone, l’avanzata prosegue.

Molti colleghi stanno facendosi avanti per promuovere in prima persona il progetto AUGE/BERSELLI, nessuno ci può fermare, tanto meno le chiacchiere dei nostri delatori.

Vi terrò informati sui prossimi sviluppi.

Tappa successiva Terni il 15 novembre, partecipate numerosi e fate pubblicità all’evento.

Saluti a tutti voi, il nostro destino è nelle vostre mani.

11 novembre 2008 > Antonio Caradonna < Presidente Sezione Padova.

Non posso che esprimere soddisfazione per l'incontro dell'8/11. Il riscontro avuto in termini di partecipazione ed interesse deve convincerci che la strada perseguita dall'AUGE e' quella vincente e che il DDL Berselli,ad oggi,rappresenta l'unica via di uscita dalla palude in cui si trova la categoria.

A coloro che pervicacemente remano contro il progetto liberale dico di valutare e proporre altro che non sia il ..nulla.

Ai colleghi ancora dubbiosi dico invece di farci domande,richiedere incontri ad ogni livello e,soprattutto,informarsi,Gli strumenti conoscitivi esistono,basta saperli ma soprattutto volerli usare.

Al prossimo incontro!"...

10 novembre 2008 < ... dai colleghi di Bari.

Successo oltre misura dell’incontro a Bari del giorno 8 novembre, presso la Corte di Appello, della rappresentanza AUGE con Ufficiali Giudiziari giunti da tutto il distretto. Moderatori della discussione sono stati i colleghi Pietro Sardano di Monopoli e Nicola Lomonte di Rutigliano, rispettivamente Presidente della Sezione AUGE Puglia e Vice Presidente della Sezione AUGE Puglia, nonché (quest’ultimo) coordinatore provinciale LISUG.

Il collega Andrea Mascioli, Vice Presidenta AUGE, con la semplicità e proprietà di linguaggio che gli si riconoscono, ha cercato di sviscerare e di commentare il percorso che l’associazione sta facendo per giungere alla libera professione; diverse sono state le problematiche affrontate e legate al progetto di legge Berselli; gli interventi sono stati numerosi e numerose le esaurienti risposte da parte di Mascioli, il quale ha posto l’accento sulla validità dell’alternativa della libera professione rispetto alla capitolazione a cui va incontro la categoria. La misura del successo si è avuta alla fine dell’incontro, quando circa una decina di Ufficiali Giudiziari hanno sottoscritto la loro adesione all’AUGE, consci della bontà della loro scelta.

E’ chiaro che quello delle adesioni alla nostra associazione è un fenomeno in continua crescita e proporzionale alla conoscenza che gli stessi colleghi hanno da parte di chi porta avanti questa attività; sono sempre più gli appartenenti alle varie categorie sindacali che sposano questo progetto, smentendo quindi chi paventava presunte incompatibilità e/o dissensi.

E’ indispensabile guardare in faccia alla realtà e pensare che siamo a due passi dalla libera professione: cerchiamo quindi di remare tutti nella stessa direzione e spuntare le condizioni migliori per uno splendido futuro professionale che fino a qualche mese fa nessuna più rosea previsione avrebbe mai ipotizzato. 

 

10 novembre 2008 < Sergio Tranquilli UNEP Piacenza

L’approccio dell’amico Salvatore sconta un vizio di fondo  che si può compendiare nel proverbio “non c’è peggior sordo di chi non vuol capire”. Presupposta la necessità del mantenimento dello status attuale dell’ufficiale giudiziario, ognuno si  sbizzarrisce a proporre nuove competenze, strumenti, facoltà, poteri che finalmente possano ovviare al declino della categoria.  Insomma lo status dell’ufficiale giudiziario non è ritenuta la causa, neppure una delle cause, dell’inefficienza dell’ufficiale giudiziario. Uno stimatissimo collega ritiene poi che esso, semmai, debba rappresentare il punto di arrivo e non quello di partenza di una riforma complessiva del processo di esecuzione, salvo lamentarsi dello stato di ibridismo ordinamentale che ci caratterizza. Retrocesso dunque il punto prospettico è evidente che l’ufficiale giudiziario statale bussa all’uscio con totale indifferenza, quello libero professionista con interessata aspettativa. Non è poco. Il primo costo resta quasi sempre a carico del richiedente( tanto è una sorta di tassa), il secondo rispecchia la professionalità dell’operatore cointeressato al risultato e quindi motivato all’utilizzo ampio ed effettivo di poteri, facoltà, competenze, conoscenze…per garantire al richiedente anche il recupero dei costi dell’esecuzione. Se non si è in grado di capire che la formuletta “bussato, nessuno ha risposto…non disponendo di mezzi idonei…” che contrassegna l’attuale andazzo, dovrà praticamente scomparire, allora è opportuno rimanere nel caldo ventre di mamma Stato.

 

10 novembre 2008 < Enzo Gattullo > UNEP Bari

Voglio ringraziare pubblicamente il collega Andrea Mascioli che, con enorme pazienza, si è sottoposto al "fuoco di fila" dei partecipanti all'incontro tenutosi in Corte d'Appello a Bari.

Pari ringraziamenti al collega Pierino Sardano e Lomonte.

Vista la partecipazione(sala riunioni piena e colleghi addirittura in piedi), credo che la strada sia da battere con tutte le forze necessarie.

Pena, ... non oso nemmeno pensarci.
Ti saluto cordialmente. 

6 novembre 2008 > La commissione Giustizia del Senato ha dato il via all'esame del disegno di Legge Berselli/AUGE > seduta della commissione del 5 novembre 2008.

 

6 novembre 2008 > Andrea Mascioli.

Esattamente un anno fa eravamo un pugno di uomini con molte idee e progetti, determinati a rompere il muro dell'indifferenza. Ci guardammo negli occhi e facemmo una promessa, tentare il tutto per tutto, battendo tutte le strade, e dando fondo a tutte le nostre energie, per poter dire un giorno ce l'abbiamo messa tutta. Combattevamo una lotta senza quartiere contro la disinformazione, contro l'indifferenza, contro persone che avevano accantonato le loro idee e che avevano fatto si che la polvere si depositasse e ricoprisse interamente i loro cervelli fino a renderli impermeabili a ogni impulso. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma non ci aspettavamo minimamente che saremmo riusciti a smuovere tante coscienze, e a risuscitare tanti colleghi che isolati avevano le nostre stesse idee.

Adesso siamo tanti, con tante idee e con tanta voglia di fare........ abbiamo un altro anno davanti e se il prossimo sarà produttivo come quello trascorso, sono sicuro che presto, riusciremo a guardarci negli occhi e a riconoscerci come quelli che hanno dato un forte contributo al cambiamento epocale del sistema giudiziario italiano.

Uniamoci e gridiamo a gran voce le nostre ragioni. Andrea Mascioli < 3472315948

 

6 novembre 2008 > Angelo

Come avete letto su questo sito o sul quello del Senato, il Presidente Berselli ha dato il via per l'esame e l'approvazione del disegno di legge sulla riforma dello status "liberale" dell'Ufficiale Giudiziario.

Come ci avevano preannunciato il prossimo passo è quello dell'indagine conoscitiva e cioè nelle prossime settimane ci saranno delle audizioni in cui "finalmente" ci potremo confrontare in sede istituzionale anche con quei signori che hanno preferito  "disinformare" che confrontarsi lealmente.

Noi siamo pronti ... colleghi ... con dati e numeri alla mano ..... e l'onestà di essere dalla parte di chi desidera il bene della nostra professione ..... 

Sono fiducioso e felice di quanto sta accadendo .... e sono ottimista anche nei confronti di quei colleghi che scettici per principio o "per sentito dire" non hanno ancora approfondito tutti gli aspetti positivi di questa riforma.

A loro e a tutti quei colleghi che ancora sono rimasti imbottigliati da una chiusura mentale e attendono alla finestra gli sviluppi futuri,  faccio un invito ad uscire allo scoperto .... confrontatevi ... confrontiamoci ..... noi ci siamo ... e viviamo insieme questo momento storico.

  ISCRIZIONE 

"Dall'esperienza vissuta sono venuto a sapere che nel momento in cui pensavo che una certa donna mi avrebbe rifiutato perché troppo bella, anche lei pensava la stessa cosa di me. E spesso mi metto a pensare che ingiustizia sarebbe stato per i nostri cuori se non avessi avuto il coraggio per fare quel tentativo." 

 

6 novembre 2008 >Francesco Consoli < UG Giarre

Caro Angelo, un solo breve e conciso messaggio a tutti coloro che come il caro Salvatore di Ivrea hanno sempre dubbi, incertezze, paure di fare “SALTI NEL BUIO”, li invito a fare solo un semplice viaggio in uno dei paesi della C.E. a loro scelta, dove tanti colleghi “SPROVVEDUTI” che hanno fatto tanti “SALTI NEL BUIO” vi possono documentare meglio di Angelo, su cosa vuole dire fare l’ufficiale giudiziario libero professionista, statene certi sono “colleghi” di una signorilità disarmante e avrete tutta l’accoglienza che meritate, solo così vi renderete conto dello stato di “ACCATTONI” dove ci hanno cacciato i Sindacati in tutti questi anni.
Un abbraccio fraterno a tutti (favorevoli e contrari) Francesco Consoli (ufficiale giudiziario che vuole la libertà)

6 novembre 2008 > Salvatore, Unep Ivrea.

Carissimo Angelo,

innanzitutto ti ringrazio per lo spazio che mi hai concesso e per l'attenzione che hai dimostrato per le mie argomentazioni, pur nella diversità delle rispettive opinioni.

Mi permetto, tuttavia, di replicare brevemente alle tue considerazioni.

Sui costi delle notifiche e delle esecuzioni.

La mia riflessione sull'aumento dei costi è legata all'attuale struttura della retribuzione dell'Ufficiale Giudiziario dove in generale la quota diritti versata dalla parte copre non più del 10 - 15 % dello stipendio base lordo( minimo garantito + indennità di amministrazione) il resto, come tutti sappiamo, è versato dallo Stato a titolo di indennità integrativa. E' ovvio allora che, in caso di liberalizzazione, la parte subirebbe un enorme aumento del costo dell'atto ( che è il solo che si deve considerare in quanto gli altri costi del processo esecutivo non ci riguardano) senza contare poi le ulteriori spese che l' Ufficiale Giudiziario libero professionista dovrebbe affrontare e quindi scaricare sulla parte quali ad esempio tutte le spese di gestione dello studio professionale.

A parte questo quello che non condivido delle tue argomentazioni è l'approccio al problema ossia il vedere la libera professione come la panacea di tutti i mali. Tanto per fare un esempio il verbale di chiuso per te è un costo improprio che la parte subisce. Sono d'accordo ma non capisco la differenza se bussa al campanello un libero professioniosta il debitore apre, se bussa un dipendente pubblico non apre!

Pubblico o privato?

Ribadisco che il progetto AUGE - Berselli nella parte in cui mira ad un recupero di efficienza ed efficacia dell'attività dell'Ufficiale Giudiziario è condivisibile ed auspicabile ma continuo ad essere convinto che il tutto si possa tranquillamente realizzare nell'ambito della Pubblica Amministrazione, senza salti nel buio. Se poi si è assistito negli anni ad una progressiva espropriazione delle competenze degli Ufficiali Giudiziari mi chiedo dove erano le Organizzazioni Sindacali e tutti gli Ufficiali Giudiziari quando tutto ciò si è realizzato.

Senza contare poi che l'affidare le nostre competenze a soggetti diversi non ha comportato alcun beneficio tanto e vero che lo Stato recupera molto meno con gli esattori privati e i processi continuano a saltare per difetto di notifica come e più di prima nonostante la convenzione.

Mi sembra che invece di arginare questa progressiva spoliazione di funzioni si spinga sull'accelleratore. Lo Stato ci toglie delle competenze, gli Ufficiali Giudiziari rilanciano invitando lo Stato a liberarsi completamente di noi!

Caro Salvatore,

sui costi ed a tutte le altre domande ritengo di aver speso fiumi di parole scritte che con molta probabilità non hai ancora letto e non voglio essere ripetitivo, ma stai tranquillo che non appena avrò il tempo risponderò ancora a tutti e tutto, specialmente sulle paure e rischi che alcuni di voi ancora manifestano nonostante vi è una certezza “matematica” di tranquillità economica nonché di notevoli riconoscimenti che si basano non più sulla quantità ma sulla qualità e responsabilità della prestazione.

Il salto nel buio non è la libera professione, ma il buio è intorno alla nostra categoria .... ridotti a misurare la professionalità sui chilometri percorsi, sui doppi accessi, senza considerare il clima pesante che si respira in molti uffici NEP … e tante altre negatività che tutti noi conosciamo.... 

Prima dell’AUGE, nulla è stato fatto o proposto per rendere prestigiosa la nostra professione che all'estero ha raggiunto livelli che non immagini neanche .....

L'AUGE sta raggiungendo una rappresentanza che solo qualche mese fa non immaginavo .... ci sarà un motivo se la maggioranza della categoria vuole voltare pagina nel migliore dei modi? .... ed io con loro!

un abbraccio Angelo

 

 

 

2 novembre 2008 > Rivista il Primo > Intervista a Francesco Filippone > Presidente AUGE Campobasso > L'opinione sull'imminente riforma < Non c'è pace ... senza Giustizia... pagina 1 ... pagina 2.

 

29 ottobre 2008 > Michele Meo > Relazione Incontro AUGE a Genova del 18/10/2008 < Genova: calorosa accoglienza per l’AUGE

 

27 ottobre 2008 < Alberto Romani < Viareggio.

Ebbene oggi mancava l'acqua in Tribunale e un cesso della sede unep era completamente otturato... Gli operatori avevano finito le penne e i colleghi la carta per fotocopie...il fax fa le bizze e le buste verdi ordinate non sono arrivate in tempo...La dma con gli arretrati dal 2000 al 2006 è diventata una bibbia di circa 450 pagine...e dovrò lavorare anche la notte.. se non la completo son
dolori.

Gli Avvocati si lamentano perchè per la restituziaone degli atti di esecuzione non si concedono più di due giorni alla settimana, ma senza personale come fare differentemente??

Il sindacato ha proposto di aumentare vertiginosamente le competenze della mia funzione e non arrivo ,complice il ministero dell'iniquità, a svolgere decentemente nemmeno quelle di cui ora per legge mi debbo fare carico.

Per fortuna era solo un incubo, in realtà oggi sono un libero professionista, e lavoro con norme all'avanguardia che mi permettono di
raggiungere dei risultati, e nel mio piccolo, di risanare il tessuto economico e sociale del paese.

Non sono più mio malgrado fonte di iniquità a favore di chi si nasconde.

Perchè guardiamoci negli occhi è questo che oggi siamo.

 

25 ottobre 2008 < Angelo AUGE < Fatti e non solo parole. 

Amici e fratelli ufficiali giudiziari, tutti,

non serve comunicarVi il mio entusiasmo e quello di tutti gli ufficiali giudiziari in AUGE, lo potete leggere dai comunicati diramati sugli incontri AUGE con il Ministro ed i Senatori della commissione giustizia, ma mi preme rispondere in questo momento ad alcuni colleghi iscritti ai sindacati maggiormente rappresentativi che mi hanno manifestato tutta la loro solidarietà e - dicono loro - non possono iscriversi all'AUGE per i motivi che io posso comprendere.

No cari colleghi, io non capisco!

Siamo alla resa dei conti cari colleghi, e quindi, poichè l'AUGE non è un sindacato, ma un movimento creato per promuovere uno statuto liberale dell'UG, non ritengo giustificato un comportamento da parte dei vertici sindacali di creare imbarazzo nei confronti dei propri iscritti quando manifestano idee favorevoli alla libera professione.

In questo momento noi abbiamo bisogno di tutti, perchè come ho più volte riferito, la volontà politica e istituzionale è quella di privatizzare la nostra figura, e pertanto, per noi dell'AUGE, se pur già abbiamo raggiunto la maggioranza relativa della categoria, ci preme avere quanto prima la maggioranza assoluta al fine di poter concentrare tutta la nostra azione sui contenuti e relativi emendamenti al disegno di legge.

Quindi, vi invito a non perdere tempo prezioso e di essere coerenti con voi stessi, con la vostra coscienza e individualità.... "Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni, o le sue opinioni non valgono niente o non vale niente lui.

Quindi vi prego di non essere ipocriti, e se veramente desiderate condividere il sogno che si sta per realizzare, non esitate ad aderire all'AUGE ....uniti in un unico abbraccio.

Questa categoria ha bisogno di unità ... e la dimostrazione sta nel fatto che le nostre rivendicazioni sindacali non hanno mai portato "bene" perchè siamo divisi in mille sigle sindacali .... ma questa è un'altra storia che non voglio discutere perchè per la prima volta l'AUGE sta unendo la categoria con la forza dell'idea VINCENTE!

Mi piace la frase che ha scritto un nostro iscritto quando gli hanno chiesto il perchè ha aderito all'AUGE ....

"Preferisco le persone serie, quelle che mantengono la parola data, quelle che quando parlano ti guardano in faccia e non dall'alto in basso. Quelle che usano un linguaggio, chiaro, comprensibile, accessibile a tutti. Non mi interessa il colore della loro bandiera, ma il coraggio delle loro idee, la statura della loro morale."

Scrollatevi colleghi ... è giunto il momento di unire tutta quanta la categoria ...... il futuro ora è nelle nostre mani ... aderite all'AUGE ....  ISCRIZIONE 

 

25 ottobre 2008 < Gennaro Di Bari < UG Bari

Carissimo Angelo, dopo quasi 31 anni di onorato servizio in qualità di ufficiale giudiziario, dopo aver sempre profuso le mie energie per amore della amministrazione e dei colleghi a me intorno, dico: 

BASTA. Mi sono stancato!

Voglio sì, continuare a fare quello che ho sempre fatto ma avendo un punto fisso all’orizzonte, la speranza di una crescita professionale, specialmente per i colleghi più giovani e andarmene un dì soddisfatto in pensione ( a Dio piacendo!)

La nostra professione va tutelata e dotata di professionalità, cosa che in questi 31 anni non ho mai visto.

Guai se non sei iscritto ad un sindacato, nessuno ti ascolta. Dov’è la tutela della “mamma” (leggi amministrazione), mi sento orfano e senza aiuto. Buon per me che son sempre riuscito a lottare ed a riemergere anche quando l’acqua era arrivata quasi in gola!

Angelo,  il Ministero non ha certo chiesto il mio od il tuo parere per attribuire le notifiche in convenzione  alle Poste Spa, e i dolori maggiori devono ancora arrivare…………, ma noi chi siamo ….”pezze da piedi”. 

Non ci sto più!!!

Oggi mi si presenta l’opportunità di prendere il….treno della libera professione. E prima che questo passi o che non si fermi più alla mia stazione voglio salirci sopra!

Per valorizzare la nostra categoria non servono mobili nuovi o aumento dell’organico, ( a tal proposito mi vergogno di soffermarmi sulle necessità primarie dei nostri uffici di CORTE DI APPELLO: in condizioni igieniche pessime – ma la USL dov’è? – con mobili fatiscenti e computer  da “incorniciare”) serve guardare oltre, con lo sguardo in Europa in modo tale da garantire alla nostra categoria un contesto tale da permetterci di operare con tutta la nostra professionalità e, alla fine, col giusto riconoscimento dell'attività prestata.

Cordialmente Gennaro Di Bari

 

22 ottobre 2008 > Francesco CONSOLI < Presidente sez. AUGE di Giarre (CT)

Carissimi Angelo, Andrea e Giuseppe, così come promesso, in data 18/10/2008 insieme ai colleghi Orazio Melita e Alberto Granieri Galilei, dell’UNEP di Grammichele e Caltagirone, abbiamo organizzato il primo, di una serie di incontri con gli ufficiali giudiziari  dalla provincia di Ragusa, comprendente oltre all’UNEP del Tribunale di Ragusa, quello del Tribunale di Modica e della sezione distaccata di Vittoria.

E’ STATO UN SUCCESSO DI PRESENZE!!!!!

Per me è stata la prima esperienza, quale presidente della sezione AUGE di Giarre e, come prima cosa voglio ringraziare pubblicamente tutti i colleghi intervenuti.

Dopo avere illustrato il DDL 749, che quasi tutti avevano avuto modo di conoscere attraverso il sito AUGE, si è passati ad illustrare nei dettagli i benefici che il disegno di legge può apportare alla categoria in termini di prestigio professionale, di riconoscimento economico e di dignità personale; all’utenza tutta, all’Amministrazione della Giustizia, avvocati e cittadini comuni.

In tutti i colleghi presenti è spiccato in maniera inequivocabile la voglia di voler apprendere e capire nei minimi particolari ogni articolo del DDL 749 e degli emendamenti aggiuntivi che, l’AUGE deve farsi carico di garantire, (minimo garantito, associazioni di professionisti, numero chiuso per distretto, fondo unico)  per superare le paure, i dubbi e le incertezze che questo cambiamento epocale apporterà, e la convinzione di tutti che, dopo 50 anni è giunto il momento di lasciare al passato e chiudere i conti con il DPR 15/12/1959 n.1229.

Alla fine della giornata, ci siamo lasciati con la promessa da parte dei colleghi che, faranno pervenire il loro assenso all’AUGE  perché, si faccia carico di continuare sulla strada intrapresa affinché tutto ciò non rimanga solo un sogno.

Da parte mia l’impegno di andare avanti, nei prossimi giorni, negli incontri con gli altri colleghi del distretto e, successivamente organizzare un incontro conclusivo convogliando nella sede di Catania i colleghi di tutta la  Sicilia.

Un fraterno abbraccio a tutti,

21 ottobre 2008 < Angelo AUGE.

  Due importanti incontri hanno caratterizzato la giornata di ieri ... incontri che ci hanno confermato quanto già sapevamo ..la riforma dell'UG libero professionista si farà ... Questa settimana o al massimo nella prossima cari colleghi inizia a suonare la grande orchestra ... una musica dedicata all'ufficiale giudiziario ........ ci hanno confermato l'inizio della discussione al nostro progetto di legge  ... ritardata solo per le sedute fiume al Senato per la questione RAI e Corte Costituzionale ....

Berselli e Benedetti Valentini sono due persone che ci credono a questa riforma e non hanno dubbi sull'esito finale di questo ambizioso progetto che ci vede finalmente oltre che protagonisti anche compartecipi con le istituzioni nella realizzazione del nostro futuro. Troppo spesso siamo stati emarginati e inascoltati quando da lassù qualcuno prendeva decisioni che ci riguardavano direttamente….. Oggi grazie al nostro impegno la visibilità dell’Ufficiale Giudiziario non è più legata a fatti di cronaca, ma alle potenzialità che abbiamo per condizionare in positivo tutto il sistema giudiziario ed economico….

 Sono veramente contento della strategia perfetta dell’AUGE …. Come sono contento di aver riscoperto all’interno della nostra categoria tanti colleghi stimolati e motivati che hanno ritrovato la vera identità professionale….

Grazie ragazze e ragazzi di tutte le età ….

A questi colleghi l’invito che faccio è quello di informare i colleghi vicini e lontani, con tutti i mezzi possibili, che la proposta AUGE rappresenta la fine di tutte le negatività che ha accompagnato la categoria in questi decenni ….

Bisogna essere uniti …. e l’AUGE rappresenta l’associazione di tutti, senza colori o sigle sindacali …  l’AUGE ha già la maggioranza relativa della categoria – dimostrabile con trasparenza – ma questo non è il nostro obiettivo … vogliamo il massimo, vogliamo tutti … anche coloro che ambiscono di entrare nelle cancellerie …. Desideriamo il bene di tutti e tutti insieme dobbiamo tagliare questo traguardo storico ….

Informatevi … telefonate … invitate il vostro sindacato a prendere una posizione chiara … che nessuno si isoli o resti schiavo nella propria ignoranza … il progetto merita un approfondimento da parte di tutti e con le persone giuste …….e lo faremo diventare ancor più "seducente" con gli emendamenti che ci apprestiamo a proporre … 

La scuola di formazione ed aggiornamento sarà la prima cosa che faremo non appena il progetto diventerà legge … siamo consapevoli che con l’istituzione della nuova professione nulla si deve improvvisare …… desideriamo che tutti siano posti nelle migliori condizioni per dare il meglio di sé all’utenza, alla società, allo Stato, alla giustizia …. E noi ufficiali giudiziari italiani siamo in grado di dare un nuovo corso ad una vera giustizia ….. da protagonisti e non più da comparse!

Non perdete tempo prezioso … fatevi sentire .... attendo le vostre adesioni …. iscrizione

 

21 ottobre 2008 < Alberto Granieri Galilei- Unep Caltagirone

Mi chiedo, allibito, come sia ancora oggi possibile leggere certe stupidaggini: mi riferisco all'art. 19 della recente proposta di legge C1068 che recita testualmente 

" Per le attività del proprio ufficio che l'ufficiale giudiziario svolge fuori dall'edificio sede di lavoro, nell'ambito della circoscrizione territoriale dell'ufficio di appartenenza, è consentito, con autorizzazione del capo dell'ufficio e previa domanda scritta dell'interessato, l'uso del proprio mezzo di trasporto con la corresponsione dell'indennità di trasferta prevista dalla legge per l'ufficiale giudiziario, quale rimborso delle spese di viaggio, qualora l'uso di tale mezzo risulti più conveniente, veloce, efficace ed efficiente dei normali servizi di linea."  

Siccome tale burocratica e palese cretinata non può che essere il frutto di una persona soltanto, chiedo a tale individuo di mettersi da parte una volta per tutte, poiché gli Ufficiali Giudiziari Italiani oggi credono soltanto nella libera professione.

Non ti arrabbiare Alberto ... lasciali fare .. almeno una proposta di discussione c'è ...anche se è solo un numero di protocollo  e attendiamo con impazienza le altre due proposte che stanno circolando ufficiosamente ... non male dopo anni di silenzio .... sono contento perchè tali proposte non fanno altro che valorizzare la proposta dell'AUGE ...

 

17 ottobre 2008 > Salvatore Franco UNEP Ivrea.

Cari colleghi, sinceramente non condivido affatto tutto questo entusiasmo sulla possibile istituzione della libera professione di Ufficiale Giudiziario. ..... CONTINUA ...LEGGI TUTTO... compresa la risposta AUGE

 

 

17 ottobre 2008 > Colleghi dell'UNEP di Guardia Sanframondi.

Siamo 5 colleghi (4 C1 ed uno B3 ) in servizio presso il Tribunale di Benevento sez. distaccata Guardia Sanframondi e intendiamo partecipare al Forum, con l’intento di dare il nostro contributo  costruttivo a nuove proposte ed iniziative.

La  lettura del p.d.l. della libera professione ci induce ad essere cautamente ottimisti sulla sua effettiva attuazione e intendiamo esternare perplessità e dubbi,  di seguito riportati, che potranno essere spunto per un dibattito costruttivo... CONTINUA ....... LEGGI TUTTO .. compresa la risposta AUGE

 

 

10 ottobre 2008 > Angelo AUGE.

Amici e colleghi, tutti

desidero ringraziare tutti gli iscritti, dai presidenti di sezione ai nuovi arrivati in AUGE, dai pessimisti di ieri agli ottimisti di oggi ... siamo in tanti e domani ancora di più .... 

La libera professione è già realtà cari colleghi ... ed i tempi che si prevedono per la sua approvazione non saranno lunghi ... questo è quanto mi è stato detto da diversi parlamentari.... è chiaro che non mi illudo, ma non posso non constatare la determinazione di questa legislatura a porre fine ad una giustizia italiana da terzo mondo affidando all'UG un ruolo importante per il successo di questa missione senza precedenti per il nostro Paese.

Mi auguro che i sacrifici di noi dell'AUGE per portare a conoscenza diretta dei colleghi di diverse città d'Italia le potenzialità della figura libero professionale dell'UG non sia sottovalutata perchè sono occasioni da non perdere ... occasioni in cui ognuno di noi deve essere messo nelle migliori condizioni "di conoscenza" per decidere sul proprio futuro... ed a noi dell'AUGE per ascoltare e capire quali sono i dubbi e le incertezze della categoria,  al fine di farci portavoce presso i parlamentari prima della discussione del nostro progetto di legge.

Ho letto con piacere che nell'ordine del giorno del comitato direttivo del LISUG è stato inserito come argomento, la libera professione. Indipendentemente dalle decisioni "pro o contro" è un bel segnale di democrazia e mi auguro che anche altri sindacati seguano il loro esempio.

Incito quindi, non solo i sindacati, ma anche ogni ufficio NEP a riunirsi per confrontarsi e decidere uniti se appoggiare o meno la nostra iniziativa.

Noi siamo convinti che presto la maggioranza dei colleghi aderirà al nostro progetto, non perchè la volontà politica è quella di privatizzare i nostri servizi, in caso di insuccesso della privatizzazione dell'UG, ma semplicemente perchè capiranno che ciò che ci viene offerto è irripetibile, grandioso e gratificante sia moralmente che economicamente ....Uniamoci per mano ... colleghi ... NON ISOLATEVI ... ascoltate tutte le voci ... stiamo per entrare nella nuova storia dell'Ufficiale giudiziario LIBERO.    

Vi aspetto a Trento (11/10) ... Genova/18/10) ... in Campania (18/10)..Padova (8/11) e  in Sicilia (nov.).... e .....

 

ISCRIZIONE AUGE

 

7 ottobre 2008 > TIVOLI > Relazione sul primo consiglio dei presidenti di Sezione AUGE di Tivoli.

 

7 ottobre 2008 > Andrea Mascioli >  Lettera aperta > L'UG e le priorità del nostro Governo.

 

4 ottobre 2008 > Angelo AUGE > Lettera Aperta > Calendarizzazione del progetto di Legge AUGE/Berselli.

 

4 ottobre 2008 > > SENATO < Progetto AUGE/BERSELLI < il disegno di legge S749 è stato inserito nell'ordine del giorno del 7/10/2008 (clicca qui per leggere il documento del senato ... Questo significa che anche se per giustificati motivi non sarà discusso in quella data, il nostro progetto, in tempi brevi, terminerà la sua seconda e più importante tappa: il parere della commissione giustizia prima della discussione nelle aule parlamentari ...non siate impazienti colleghi ... il momento della verità è quasi arrivato .... l'emarginazione di questa nostra bella professione è ad un bivio .....    sosteneteci con il vostro appoggio e uscite allo scoperto tutti senza farvi condizionare... uniti si vince! .... per aderire al progetto (clicca qui)

 

30 settembre 2008 > Progetto AUGE/BERSELLI ... un ulteriore doppio passo in avanti ... domani 1/10/2007 inizia l'esame  in commissione giustizia del disegno di legge ... il sogno sempre più vicino alla realtà ....( per l'ordine del giorno della commissione ... clicca qui) ... l'AUGE sempre più in AUGE .... unisciti alla nostra gioia... iscriviti!

 

3 ottobre 2008 > Fausto Vollera < UG Tivoli

Cari colleghi,
sono un ufficiale giudiziario B3 in servizio presso l'U.N.E.P. del Tribunale di Tivoli. Finalmente e dopo molti ripensamenti ho deciso di cancellarmi dal sindacato al quale ero iscritto ed è stato come togliermi un grosso peso dallo stomaco. Fino all'ultimo momento ho sperato ed ho chiesto al sindacato del quale facevo parte, non di diventare ricco con questo lavoro ma una tutela come lavoratore e secondo, come ufficiale giudiziario. Non ho ottenuto risultati né per l'una né per l'altra. E' possibile che nessun sindacato abbia fatto valere il fatto che utilizziamo la nostra auto per lavorare?
E' possibile che un malaugurato incidente con la nostra auto durante il lavoro non venga riconosciuto come causa di servizio?
E' possibile che un sindacato non si preoccupi della retribuzione dei lavoratori i quali più lavorano e meno guadagnano (trasferte notifiche penali, buoni pasto, orari di lavoro...)?
E'possibile che un sindacato non riesca a elaborare soluzioni credibili per arginare la spoliazione di funzioni alle quali la nostra categoria è stata sottoposta?
Per anni ho chiesto queste elementari cose al sindacato e se non abbiamo ottenuto questo, certamente non otterremo mai niente! È inutile continuare a sperare!
A mio avviso la libera professione è l'unica speranza di riscossa, l'unico modo per difendere come categoria la nostra "professione", anche perché, alle condizioni attuali, io preferirei un lavoro dentro una cancelleria!
Ai colleghi sindacalizzati voglio lanciare un invito alla riflessione sul ruolo del sindacato e sui suoi obiettivi che non coincidono con quelli degli ufficiali giudiziari che sono a mille anni luce dalla realtà di tutti gli altri pubblici dipendenti.
 Infine vorrei dire a tutti i colleghi che le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Angelo per l'encomiabile azione che svolge,non servono a nulla, se non seguite da fatti concreti.
Se vogliamo veramente ottenere qualche cosa in questo momento così propizio, è necessario che ognuno di noi faccia la propria parte, per esempio, cercando di fare una corretta informazione negli uffici, sollecitando i colleghi ad aderire all'AUGE!!!!!!
Personalmente ho ricevuto incoraggiamenti dai colleghi di tutt'Italia quando a Tivoli per tre mesi non utilizzammo la nostra autovettura per svolgere il nostro lavoro, utilizzando esclusivamente mezzi pubblici; posso garantirvi nonostante tutti gli incoraggiamentici da tutta Italia, nessuno seguiva il nostro esempio la rabbia e l'indignazione fecero si che fummo costretti ad abbandonare la nostra battaglia. Questa volta non sarà facile farci smettere, siamo tanti e ce la faremo.

3 ottobre 2008 > lettera firmata

Caro Angelo, perdonami se preferisco restare nell'anonimato per il forum, ma non per te con il quale ho ampia stima e fiducia sulla tua onestà. Mi trovo in una situazione molto difficile ... sono favorevole innanzitutto alla libera professione, ma come posso difendermi da un ordine di servizio emesso da un dirigente unep il quale è anche rappresentante del mio stesso sindacato?

Caro collega, ritengo che la doppia carica di dirigente e rappresentante sindacale sia locale che nazionale sia incompatibile per motivi che mi sembrano scontanti ... 

per difenderti? cambia sindacato o rivolgiti direttamente alla segreteria nazionale o .... 

... e ovviamente attendo la tua adesione .... 

 

29 settembre 2008 < Una tristissima notizia > Roberto Lorenzini > ... Solo pochi giorni fa era in linea con me ... per  manifestarmi tutto il tuo orgoglio di Ufficiale Giudiziario  pronto a lottare al nostro fianco  per far sopravvivere la nostra categoria, ma la tua vita è stata spezzata con un soffio di vento … ci mancherai tanto caro fratello e amico Roberto ...

Eri il nostro presidente della sezione AUGE di Carpi e domenica ti stavo aspettando a Tivoli con tutti i colleghi delle altre sezioni …

non ti ho visto e niente lasciava immaginare che in quel momento ti trovavi tra le braccia del Signore, che ti ha sicuramente accolto come meriti ....

Nel dolore … tutti gli ufficiali giudiziari sono vicini alla Tua famiglia

… accidenti, avevi solo 49 anni!

Inviate per favore un telegramma di conforto alla moglie: Signora Mariangela Zitti Lorenzini, via Giardini 750 - 41100 Modena . Grazie

 

29 Settembre 2008 > Giacomo < UG Asti.

Gentile Collega, desideravo esprimere il dubbio finora mai chiarito circa la sede operativa dove esercitare la libera professione. E’ prevista una graduatoria oppure si manterrà la sede dell’UNEP di appartenenza? E per chi opta per la cancelleria? E’ ovvio per chi come me (e nel mio Ufficio ne è la quasi totalità) ha una situazione familiare ormai consolidata da tempo con moglie che dopo tante difficoltà lavora stabilmente e una casa da poco acquistata con mutuo da pagare, un trasferimento ad altra sede e altra vita creerebbe non pochi problemi.

Giacomo A. - Asti

La questione sede operativa o ufficio,  in prima attuazione è quella di servizio alla data di approvazione della legge berselli, mentre le domande di trasferimento potranno essere presentate solo dopo che i regolamenti avranno determinato la pianta organica dei "futuri" liberi professionisti. 

 

29 Settembre 2008 > Antonio Caradonna > Sezione AUGE Padova < Risposta a Antonella Di Micco.

Gentile collega,nel tuo bellissimo ed accorato intervento,non dici da quanti anni svolgi la professione di ufficiale giudiziario. Io dal 1994,quando fui assunto come collaboratore Unep. Ebbene,quel fervore statalista tipico di chi e' "fresco di laurea"fece subito i conti con una Amministrazione sorda,latitante,in una parola:indifferente. Siamo stati lasciati soli,impotenti,incapaci di reagire all' indecoroso furto di funzioni che ancora oggi si consuma,proprio quando altri soggetti,vedi le concessionarie,si vedevano attribuire poteri forti come il fermo amministrativo dell'auto e,come oggi,la stessa gestione del fondo unico giustizia (leggasi Il Sole 24 ore del 22 settembre scorso). Non e' questa la sede per ripercorrere le mancanze di via Arenula,tanto e' l'inchiostro speso sull'argomento. Vorrei solo segnalare l'ultima "chicca"ministeriale in tema di copertura assicurativa kasko.Come ben sai il Consiglio di Stato ha riconosciuto ai colleghi pisani la copertura suddetta relativamente all'uso della propria autovettura per motivi di servizio. Il mio ufficio,pur conscio della necessita'di esperire autonomo ricorso a tale fine,aveva scelto una via meno dispendiosa,chiedendo al Ministero di pronunciarsi positivamente sul tema evitando cosi ricorsi in massa con inevitabili costi e lungaggini processuali .Sai cosa hanno risposto in data 9 settembre ?cito testualmente:..."di conseguenza la copertura assicurativa prevista per il personale inviato in missione non trova applicazione,in generale,con riferimento all'attivita' del personale NEP e la eventuale autorizzazione concessa dal capo dell'Ufficio non rileva ai fini del riconoscimento della stessa..."La decisione non merita commenti,si rischia di cadere nel volgare..E' tuttavia emblematica della posizione che noi occupiamo in seno al Ministero.Zero.E' questo lo Stato di cui avverti nostalgia?.

Ecco perche',cara Antonella, ritengo da un lato utopistico dall'altro ininfluente per la risoluzione dei nostri problemi qualsiasi ulteriore sforzo teso  al c.d. professionismo dipendente ovvero al pieno ed Esaustivo riconoscimento per legge del nostro ruolo. Perche' semplicemente...manca la volonta' di farlo. E' un dato di fatto e continuare a sprecare energie in tal senso non conduce da nessuna parte.Ritieni che l'Amministrazione ci doti di  tutta l 'attrezzatura informatica in tempi brevi?O che ci consenta quantomeno di detrarre fiscalmente i costi di cellulari e carburante?Io non ci credo piu'.Ne' credo che un separato contratto di tipo privatistico   possa operare in meglio,nella misura in cui garantisce uno stipendio ( e che stipendio..)anche a chi non mostra e non ha mai mostrato interesse a recuperare efficienza nel nostro lavoro.

A buon intenditor... Antonio Caradonna

 

settembre 2008 > ROMA > Sezione AUGE ROMA < Sabato 27 settembre 2008, ore 10.15 > Incontro di approfondimento del progetto di legge AUGE/Berselli.... STAMPA LA LOCANDINA.

 

22 settembre 2008 > Angelo > AUGE

Cari colleghi,

prima di tutto desidero ringraziare tutti i colleghi che erano presenti a Milano in occasione dell'incontro di sabato scorso per approfondire il progetto di legge Berselli. Un ringraziamento particolare va a coloro che, pur scettici e disinformati, con la loro partecipazione hanno dato un grande esempio di civiltà e democrazia ovvero trasmesso un messaggio importante da non sottovalutare diretto sia all'AUGE che ai sindacati:

"Basta scaramucce,   incontratevi tutti insieme e confrontatevi da ufficiali giudiziari che hanno a cuore il futuro di questa categoria."

Condivido questo desiderio e come ho già espresso in questo stesso Forum,  l'AUGE ha posto fine ad ogni polemica con le sigle sindacali, anzi con alcune di loro ha già intrapreso un dialogo costruttivo. Pertanto ribadisco, per il bene della categoria, di incontrarci quanto prima tutti insieme per discutere del futuro della categoria e di ciò che è possibile fare nell'immediato per evitare  che .......

 

22 settembre 2008 > Antonella Di Micco > UNEP Milano.

Ho partecipato all’incontro da voi indetto oggi 20.9. E vi ringrazio. Vi ringrazio perché, pur non essendo iscritta alla vostra associazione e  non essendo teoricamente profusa verso la privatizzazione, avete contribuito in poche ore ad alcune personali riflessioni.

 Credo preliminarmente che il vostro sia un ottimo progetto perché sentito, compiuto ed attuale e credo nella serietà e nella passione di tutti coloro che operano per legiferarlo affinché la figura dell’Ufficiale Giudiziario partecipi al cambiamento, ineluttabilmente obbligatorio.

 Ho molteplici perplessità causate in primis dalla mia struttura teorica che è statalista, anzi nostalgicamente statalista. Ritengo infatti che la funzione giurisdizionale tutta debba essere super partes e pertanto pubblica e penso ancora che le nostre già esistenti  funzioni siano da sole presupposto per essere e/o divenire operatori del diritto degni e professionali.

Pensiero anacronistico?

No, perché mi soffermo ad osservare la vita vera e comprendo che il momento storico è il più adatto per apportare modifiche che noi tutti sappiamo essere indispensabili.

 Alla riunione non ho conosciuto una nuova realtà, ma ho visto riconfermare l’esistenza di due visioni diverse che hanno un comune obbiettivo: la riqualificazione dell’Ufficiale Giudiziario.

 Sono entrambe posizioni meritevoli anche e solo perché non si nutrono della fallimentare indifferenza verso noi stessi che ci ha portato ad essere di carta velina.

 Sono un semplice, ma serio, ufficiale giudiziario che non ha mai svolto attività politica o sindacale e non ho aspirazioni in tal senso. Ma come collega vorrei, in punta di piedi e molto umilmente, coinvolgervi in un quesito:

 perché non tentare, oggi più che mai, di intraprendere un percorso comune che consenta a tutti di specchiarci e riconoscerci?

 E’ pleonastico, utopico e fuori luogo credere che tutti gli Ufficiali Giudiziari d’Italia pretendano la fisica conferma delle funzioni che già appartengono loro?

 E’ altrettanto superficiale credere di poter ampliare le proprie attività senza alcuna spesa per lo Stato, insolvente ed avaro, attraverso un contratto supplementare cosiddetto “privato”?

 Ed è stupido infine sperare che, intrapresa questa strada seriamente ed energicamente, se non ci fossero risultati concreti di realizzazione, anche i perplessi, i reticenti ed i dubbiosi come me potrebbero, di conseguenza, far proprio il progetto AUGE, contemporaneo e affascinante ma, ora, anche foriero di timori, ansie e preoccupazioni legittime per il nostro futuro?

 Ribadisco, sono idealista e forse per questo perdente, ma la mia forza è ancora quella di credere. Nell’unità e nel bene comune. Che non si conquistano con la divisione, ma esclusivamente con il senso di appartenenza.

Io sono vicina a te collega dell’AUGE e a te collega sindacalista. Mi piacerebbe credere che non sia un mero sogno camminare insieme per un futuro migliore che, inevitabilmente, ci appartiene in ugual misura. Non vi tedio ulteriormente, solo il saluto finale che, a differenza del mio approccio discreto e privo di pretese, vuole essere un deciso e prorompente in bocca al lupo!

Grazie Antonella, un grazie per aver avuto l'onore di conoscere una "persona bella" che vive con passione e trepidazione questo particolare e delicato momento della categoria.

Per quanto riguarda la figura statale a contratto privato come ben sai non sono d'accordo per una molteplicità di motivi che è troppo lungo spiegarti in queste pagine, ma posso notiziarti che, per ultimo, in questi giorni la commissione europea - CEPEJ - ha diramato una raccomandazione per tutti i paesi europei di salvaguardare l'autonomia funzionale dell'UG attraverso l'armonizzazione delle procedure esecutive nonché di istituire una figura libera professionale omologa in tutti i paesi UE.

Il futuro cara Antonella è questo, essere dei diversi, come lo siamo oggi, in un'Europa che si adegua costantemente alle esigenza del cittadino e del mercato del diritto significa rischiare la "pelle", come è stato tentato di fare nella precedente legislatura quando è stato presentato alla camera, giustificato per esigenze UE, un disegno di legge che istituiva la libera professione ma non a favore dell'UG, ma dell'Avvocato....

Spero con tutto il cuore che tu leggendo i vari articoli pubblicati su questo sito .... scatti anche per te quel click ... la scintilla che ha permesso a me di aprire gli occhi e scoprire che al di là del muro esiste una stupenda realtà ... quella degli Huissier de Justice.... e per me che ho conosciuto questa realtà ... quasi vivendola con loro ....  ti assicuro che è la più bella rappresentazione che si possa dare al mondo giudiziario dell'UG .... 

Ti e mi auguro che il tuo/nostro sogno si avveri ... l'unità di pensiero di tutti gli ufficiali giudiziari italiani.   

 

22 settembre 2008 > Carmine Trocino.  > UNEP Salò       

Cari colleghi, dopo aver preso parte ad incontri , confronti, discussioni e quant'altro, ho notato che il grande e legittimo entusiasmo che anima i più attivi promotori di questo progetto e molti simpatizzanti esterni, rischia talvolta di sfociare nel parossismo. Mi spiego.

 Sono d'accordo con l'idea della libera professione e con il progetto di legge. L'avessimo fatto prima, avremmo potuto conservare le funzioni anche per i colleghi che non si sentono spinti verso la liberalizzazione (inps, urar, entrate fiscali ecc.) ma ormai dobbiamo difendere quanto ci è rimasto.

Non sono d'accordo con l'atteggiamento ostile nei confronti dei rappresentanti sindacali, per il semplice fatto che l'AUGE e il Sindacato hanno bisogno l'uno dell'altro per raggiungere un obbiettivo comune che è quello del miglioramento delle nostre condizioni di lavoro, a questo punto tramite la libera professione.

Purtroppo l'Amministrazione fa ciò che vuole. Non è colpa del Sindacato se i contratti vengono puntualmente disapplicati. Possiamo ottenere il più bel contratto della storia, ma se poi il Ministero con arroganza se ne frega c'è poco da fare. Siamo forse capaci di azioni di lotta estreme?

No. Ritengo che la soluzione della libera professione sia una necessità di cui lo stesso Sindacato è consapevole. Tutti sono coscienti della imprevedibilità delle scelte politiche dei governanti,  da ciò scaturisce il timore di chi è titubante nell'appoggiare la liberalizzazione.

La paura è che in sede legiferante il contenuto della legge venga stravolto, che le funzioni non siano più esclusive e che la categoria debba poi lottare con se stessa per spartirsi le briciole.

Posto questo problema bisogna fare fronte comune, Sindacato e AUGE, affinchè ciò non accada, affinchè la legge sia più aderente possibile al progetto Berselli.

Io sono  ufficiale giudiziario (C1 se interessa) presso la sede di Salò e sono iscritto alla uilpa.

Perchè alla uilpa e non al lisug? Perchè ho la sensazione che la uilpa sia più aperta al cambiamento. Voglio iscrivermi all'AUGE ma non voglio strappare la tessera del Sindacato perchè sono convinto che l'obbiettivo sia lo stesso e perchè non voglio creare un vuoto di rappresentanza nell'ipotesi di eventi nefasti. Se il progetto fallisce, con quale faccia mi iscriverei nuovamente al Sindacato?

Circa 10 anni fa non rinnovai la tessera del Lisug perchè era contrario alla liberalizzazione. Oggi le cose sono cambiate, ci sta sfuggendo il terreno sotto i piedi e tutti ne sono consapevoli. Bisogna porre un argine a questa frana e l'argine più solido, al momento, sembra la libera professione. Penso che il lavoro dell'ufficiale giudiziario abbia in sè stesso il gene della libera attività, con la responsabilità e la dedizione che esso comporta. Finchè restiamo nell'alveo dello Stato non avremo alcuno stimolo a migliorarci, nè alcun riconoscimento. E i creditori alcun recupero (sic!). Conosco sindacalisti che fanno questo difficile lavoro per passione sincera e non per la poltrona, di queste persone la categoria ha estremo bisogno.

Anche per l'obbiettivo della libera professione.

Caro Carmine, non voglio ripetermi, ma se è vero come dici tu che il sindacato è consapevole che la soluzione libera professione è una necessità, perchè sfuggire al confronto con l'AUGE?

Ripeto e sottolineo che siamo aperti al dialogo ed al confronto ... La nostra disponibilità ora è senza riserve .....  ritengo però che ora la responsabilità di far cambiare l'orientamento sindacale nei confronti del progetto berselli non è più  di Laganà o della collega Attisani, ma della maggioranza degli iscritti UIL.... e su questo noi dell'AUGE non interferiamo perchè spetta a voi rappresentati trasmettere questo messaggio ai vostri rappresentanti ....  

 

22 settembre 2008 > Domenico > Torino

Mi auguro che si trovi la volontà di porre fine a questa divisione tra la vostra associazione e i sindacati che sono comunque legittimati alla contrattazione con il governo. Mi  auguro che si apra un confronto serio per addivenire ad un accordo su una figura libero professionale degli U.G. che sia frutto di un percorso formativo adeguato e confortato da quelle garanzie di esclusività funzionale. Coraggio sig. D'Aurora!!! Cambi strategia...
Grato per il suo impegno le auguro buon lavoro.

Non è strategia andare contro i sindacati .... L'AUGE accoglie tutti i colleghi purché si condivida l'idea della nostra iniziativa .... il resto, la tutela ed i diritti dei lavoratori spetta per statuto e per dovere ai sindacati .... 

Strategia è quella di trovare un percorso che trasformi un progetto in realtà ... noi siamo convinti di averlo trovato...  lo facciamo con passione, sacrificio e con il cuore, senza mollare un solo istante perchè siamo convinti che ... presto molto presto l'annuncio che .....

Domenico quello che ho appena scritto in risposta a Carmine ovviamente vale anche per te e quindi concordo totalmente quello che mi scrivi. 

22 settembre 2008 > Francesco Filippone > AUGE Molise.

Desidero intervenire sul delicato argomento intavolato dal Collega Mauro Venezia, evidente summa delle circostanze che stanno riguardando l'intera categoria.
Seguo dal Sole24Ore la costituzione di un sistema di gestione unico delle risorse finanziarie, in capo alla società EquitaliaGiustizia spa, necessarie per l'avvio del processo telematico. Il Governo ci tiene così tanto che ha accentrato la gestione delle risorse provenienti sia dai conti dormienti che dalle confische di giustizia penale.
E' evidente che siamo prossimi ad una rivoluzione copernicana del sistema: cerchiamo di governarla dando forza all'AUGE, l'interlocutore accreditato in questa fase, senza distrarci in sterili e fratricide polemiche con i Colleghi dei Sindacati cui deve andare sempre il ringraziamento per la rappresentanza e l'assistenza che forniscono alla categoria ed ai singoli, anche non iscritti. Io ritengo quindi che in questa fase è opportuno contribuire sinergicamente all'opera dell'A.U.G.E. senza confondere ruoli e scopi dell'Associazione con quelli dei Sindacati, soggetti indispensabili e grandi conquiste della civiltà del lavoro. Francesco FILIPPONE, Presidente AUGE Campobasso.
Cell. 328/5926825 < e-mail francfil@inwind.it < Skype: Francesco Filippone

18 settembre 2008 > Angelo.

Colleghi cari ... il progetto di legge va avanti ... per favore non perdete occasioni come quelle che l'AUGE vi propone per discutere a "vivavoce" del nostro/vostro progetto .... non lasciate che siano gli altri a raccontarvi cosa è stato detto … per anni abbiamo disertato momenti di incontro importanti come questi perchè avevamo "sempre" qualcosa di meglio da fare ..... se qualcuno ha da dire la sua è giunta l'ora di farsi avanti ... parlare o criticare dopo non servirà più a nessuno .... ricordatevi che è in gioco il tuo e nostro futuro di ufficiali giudiziari!

Mi preme precisare che l’invito è aperto anche ai colleghi sindacalizzati … penso che sia ora di dire basta alle bagarre di basso livello e sia giunto il momento di discutere, confrontarci e unirci per recuperare la nostra dignità di ufficiali giudiziari.

Ti aspetto collega … a Roma o Milano … (e presto anche al sud … )

 

18 settembre 2008 >MILANO >  Sezione AUGE Milano < Sabato 20 settembre 2008, ore 11.00 > Incontro di approfondimento del progetto di legge AUGE/Berselli.... STAMPA LA LOCANDINA.

 

18 settembre 2008 > A Proposito di libera Professione > Lettera aperta del collega Massimo Schioppa e condivisa da diversi colleghi dell'UNEP di Napoli: De Simone Salvatore, Fattorusso Raffaele, Pezzella Francesco, Giorgio Russo, Maurizio Testa e tanti altri non firmatari.

 

16 settembre 2008 > Mauro Venezia > Presidente Sezione AUGE Napoli < Ai Sindacalisti ed Associazionisti tutti non ripetiamo il grave errore della spaccatura tra le due aree < Prove tecniche di democrazia.

 

13 settembre 2008 > Angelo > AUGE.

In silenzio ... una settimana veramente "Bella" è appena trascorsa ... giorni di intensa "produttività" di sogni e nuovi orizzonti  ... sogni e progetti sempre più concretamente vicini alla realtà ... 

Non so come descrivere le emozioni che ho provato incontrando "forti e grandi personalità" che con entusiasmo pari al mio erano fiduciosi del successo della nostra iniziativa perchè è maturata a tutti i livelli istituzionali - e non solo - la consapevolezza che anche attraverso la valorizzazione e la dinamicità operativa dell'ufficiale giudiziario si può raggiungere quei livelli di efficienza ed efficacia di una giustizia al limite del collasso.

Lo stesso presidente Berselli, che ringrazio con tutto il cuore, qualche giorno fa, davanti alle più alte cariche dello Stato, comprese le forze politiche di opposizione, non si è limitato ad esporre nei dettagli il progetto, ma ha addirittura prospettato ulteriori incarichi delicati nel diritto di famiglia che potevano essere affidati ad un ufficiale giudiziario privatizzato. 

Questo entusiasmo ovviamente non ci farà abbassare la guardia perchè il pericolo è sempre costante e dietro l'angolo, ma non posso, come ufficiale giudiziario, sorridere nel vedere che siamo di fronte ad un momento storico ... unico ... perchè nei miei 25 anni di attività non mi era mai capitato di ascoltare dalla voce di chi ha "il potere" parole di immensa considerazione e gratitudine verso una figura che per anni è stata emarginata.

Finalmente, oltre alla passione che ho per questa nostra professione, mi sono sentito orgoglioso di essere ufficiale giudiziario italiano..... non sentirsi più soli è una sensazione che dà energia e linfa per continuare verso quell'obiettivo che ormai la maggioranza dei colleghi sogna e desidera: gestire la nostra professione senza più l'interferenza di una amministrazione che ci ha sempre negato tutto ... esercitare la nostra attività come pubblici ufficiali in un regime di libero mercato ... questo ora desideriamo!

Ai sindacati, faccio il primo passo per dire ... stop alle polemiche ... incontriamoci e discutiamo da ufficiali giudiziari .... solo così si potrà porre fine alla "Palude" UNEP ... 

Se siamo uniti ...siamo un potere forte .... e vincenti .... altrimenti non ci resta che andare a manifestare insieme a tutti gli altri contro i provvedimenti del ministro Brunetta ...

Attisani, Laganà, Sensitoni, Buontempi.... il messaggio è per voi ufficiali giudiziari che come me desiderate il meglio per questa categoria.... io non intendo abbassare la testa e penso... neanche voi.

Ai dirigenti UNEP chiedo invece di aprire un dibattito tra tutti gli ufficiali giudiziari del proprio ufficio ... fate emergere quali sono i dubbi ... le paure ... le convinzioni ... e relazionate della discussione sia noi dell'AUGE che i sindacati che vi rappresentano per ricevere delle risposte ... 

Colleghi è importante per tutti ... capire ... chi siamo, cosa vogliamo e dove possiamo arrivare .....  senza pregiudizi ... da fratelli ufficiali giudiziari uniti... 

Mi rendo conto che ci sono alcuni colleghi che di libera professione non ne vogliono sentir parlare ... 

A loro dico di cambiare atteggiamento ... 

A loro chiedo di spiegarne i motivi ... una soluzione per accontentare tutti va trovata ... è nostro dovere ... l'importante è non farsi scudo con la passività, causa di questa assurda situazione in cui TUTTI ci troviamo.

Un abbraccio Angelo

 

PS. Vi aspetto numerosi a Milano sabato prossimo ... 

 

ISCRIZIONE AUGE

10 settembre 2008 > Sezione AUGE Milano < Sabato 20 settembre 2008, ore 11.00 > Incontro di approfondimento del progetto di legge AUGE/Berselli.... STAMPA LA LOCANDINA.

 

l'invito è aperto a tutti .... per il giorno 27 settembre, giorno prima dell'incontro dei presidenti di sezione, la sezione AUGE di Roma sta organizzando un incontro anche a Roma... e presto anche nel sud ....

... C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza (Socrate).

 

6 settembre 2008 > comunicazione AUGE.

Si comunica che in data 28 settembre ore 10.00 a Tivoli è previsto l'incontro del consiglio dei presidenti di sezione AUGE. Per tutti coloro che intendono partecipare come presidenti o delegati di una sezione auge, ma che non hanno ancora ufficializzato la costituzione dell'organo locale auge, sono pregati di regolarizzare la posizione contattandomi (angelo 347.2358950). grazie.

Desidero ancora una volta ringraziare i colleghi che giorno dopo giorno con la loro adesione auge stanno contribuendo a realizzare un sogno proibito fino a qualche tempo fa: la dignità ed il riconoscimento della professionalità dell'ufficiale giudiziario.  

E' fantastico essere in tanti e uniti verso l'obiettivo prestigioso della libera professione. Diversi sono i colleghi che contrari "per principio" alla libera professione dopo aver letto e ricevuto una corretta informazione non hanno esitato ad aderire all'auge.

Essere in tanti però non è sufficiente .... tutti devono essere messi in condizioni di valutare correttamente la proposta di riforma dello status dell'UG ... tutti devono sapere correttamente!

Per questo motivo consiglio a tutti gli uffici NEP di organizzare degli incontri locali per discutere senza pregiudizi del progetto di legge berselli e di rivolgersi alla più vicina sezione auge per chiarire eventuali dubbi di qualsiasi natura.

La stessa cosa chiedo ai colleghi che partecipano a riunioni organizzati dai sindacati. Mettiamo da parte ogni pregiudizio su questa o quella sigla e confrontiamoci con la sola forza delle nostre idee, ambizioni e individualità di ufficiali giudiziari.

 

3 settembre 2008 > Giovanni de Filippo < AUGE Varese.

Da oggi su www.augevarese.beepworld.it c'é il blog. Tutti sono invitati a partecipare. Saluti. Giovanni

3 settembre 2008 > Mauro Venezia < AUGE Napoli.

Apertura sito AUGE Napoli < clicca qui.

 

30 agosto 2008 > Angelo AUGE

Cari fratelli AUGE e colleghi tutti,

agosto è finito e sta per iniziare un mese "caldo" per quanto riguarda la nostra professione ..... L'auge non è andata in ferie... perchè questo momento storico  richiede un grosso impegno da parte di tutti e senza distrazioni.... 

Se ognuno di voi crede senza quel pessimismo che da decenni ha caratterizzato la nostra professione ... anche per noi esisterà un futuro degno di questa categoria  .... un futuro scelto da noi e non ...imposto!

Il disegno di legge Berselli è una bella realtà, ma ci sono ancora ufficiali giudiziari che non conoscono nei dettagli questo ambizioso progetto invidiato da molti colleghi europei.

l'invito che faccio ai numerosi soci AUGE e simpatizzanti, di passare dalle parole ai fatti .... 

1. ai simpatizzanti di iscriversi all'AUGE ... al più presto ... ho bisogno di chiudere questa formalità dei "numeri" pro-libera professione per esporre al governo ed alla commissione europea che la categoria non vuole finire in cancelleria, ma è in paziente attesa dell'approvazione del disegno di legge. Ci sono colleghi che hanno effettuato un bonifico senza iscriversi .... all'AUGE interessa l'adesione ... 

2. ai soci e presidenti auge di organizzare localmente degli incontri di approfondimento del disegno di legge per far capire agli indecisi che non si campa più con la vergognosa trasferta, ma di qualità della prestazione.... da liberi professionisti .... con tutte le garanzie che il disegno di legge prevede.

Colleghi vi chiedo questo perchè settembre è un mese carico di impegni e incontri per accelerare l'iter di approvazione del disegno di legge ... e quindi tenuto conto che tanti sono i colleghi sparsi in Italia che hanno la "consapevolezza piena" del prestigioso traguardo, l'invito è quello di sacrificarvi un pochino "tutti" per andare a scovare tutti quei colleghi che hanno la porta chiusa e non sanno cosa succede al di là del proprio orticello.

Solo con un piccolo sacrificio di tutti è possibile far esplodere il sorriso dell'intera categoria.


30 agosto 2008 > In presenza dell’UIHJ è stata costituita la sezione  AUGE-Avellino > Presidente: Pasquale Porciello < relazione di Giuseppe Marotta.


30 agosto 2008 > Avv. Ciano Santanocita >Perché dico SI al disegno di legge Berselli

Sono un ufficiale giudiziario in pensione da quattro anni. Alcuni lettori di questo sito Web e della rivista “il mondo giudiziario” mi conoscono personalmente per avere tenuto corsi di formazione e, dopo il pensionamento, i corsi di riqualificazione per la posizione economica. C2, o attraverso i miei periodici interventi in questioni dottrinarie attinenti la professione e la figura dell’ufficiale giudiziario. Spero che con i miei scritti, consigli e con l’esempio, di avere contribuito a elevare la dignità della categoria sempre in costante pericolo e oggi più di ieri.

In questi giorni molti colleghi mi hanno telefonato o scritto per chiedere la mia opinione sul disegno di legge Berselli e sulle iniziative promosse dall’AUGE......continua ..... LEGGI TUTTO.


28 agosto 2008 > Dr. Mauro Venezia > Presidente sezione AUGE-Napoli > Privatizzazione degli ufficiali giudiziari:perchè conviene la libera professione


25 agosto 2008 > Pasquale Porciello > UG Avellino.

Caro collega Ernesto Martone di Napoli,

ho apprezzato molto il tuo entusiasmo per i "ben due aumenti dell'indennità di trasferta" ottenuti "grazie al lavoro della segreteria uillisug".Il tuo entusiasmo mi ha riportato a quando ero bambino; a quando la nonna per farmi stare tranquillo e catturare la mia attenzione mi diceva "guarda il ciuccio che vola".Poi si cresce e si pensa con simpatia a quei momenti....clicca qui....leggi tutto.


23 agosto 2008 > Giovanni de Filippo < Presidente di sezione < apertura sito AUGE VARESE 


23 agosto 2008 < Ernesto Martone < UG Napoli.

mi chiamo Ernesto Martone e presto servizio come ufficiale giudiziario all'unep di Napoli.

Ho letto la lettera dei colleghi dell'unep di Ferrara e non posso non condividerne in pieno i contenuti e le critiche al progetto di libera professione dell'ufficiale giudiziario.

Colgo nella replica stizzita del collega D'Aurora un atteggiamento molto infastidito che rende appieno le difficoltà e la confusione che regna tra tutti i colleghi.

Il collega D'aurora si batte da anni,e io ho avuto il piacere di ascoltarlo nel convegno di Sorrento di una decina di anni fa,per la realizzazione di una figura più autorevole dell'ufficiale giudiziario.

Però, ho sempre ritenuto che l'ufficiale giudiziario debba prima riconquistarsi un ruolo di rispetto all'interno del palazzo,acquisendo nuove funzioni.

Negli ultimi tempi,grazie al lavoro della segreteria UILlisug siamo riusciti a ottenere ben due aumenti delle indennita' di trasferta,e questo nel giro di 4 anni,mentre gli aumenti precedenti risalivano a ben sette anni prima.

Il buon D'Aurora dirà che e' pur sempre una magra consolazione a fronte dei possibili guadagni che la libera professione potrebbe portare nelle nostre tasche. E dico potrebbe,perchè,come si dice a Napoli,tant' so 4 quann' stann' into 'o sacc!(potremo essere sicuri dei nostri guadagni quando li potremo contare).

Non sono contrario al progetto di liberalizzazione dell'attivita' dell' ufficiale giudiziario, ma scorgo un pericolo nascosto,e che ,cioe',dietro il  suddetto progetto si infilino le banche,che con i loro soldi possano cambiare le carte in tavola.

Quando parlo di banche, parlo chiaramente di esattorie ,e del potere che hanno di fare man bassa delle nostre attuali funzioni che,per quanto non del tutto autorevoli e remunerative,nelle loro mani potrebbero diventare "oro".

Come si dice,fatta la legge, trovato l'inganno!  E le vittime dell'ìnganno potremmo essere proprio noi.

Caro D'Aurora, io mi fido di te ma non dei nostri politici.

Propongo un serio dibattito tra tutti i colleghi ,in tutte le sedi regionali ,e,comunque,prima di fare dei passi avventati, rendere la figura dell'ufficiale giudiziario più autorevole nei ranghi del pubblico impiego.   

Siamo sicuri che una volta diventati liberi professionisti, le forze dell'ordine assicureranno la loro assistenza a liberi professionisti ormai fuori dai ranghi dei comparti ministeriali,la cui comune appartenenza ci rende comunque ,in un certo senso, "colleghi di sventura"?

Cari saluti a Tutti.

Stizzita ... confusione? Non mi pare caro Ernesto...l'AUGE ed il nostro progetto non è mai stato in AUGE come questo momento storico per la categoria .....ti consiglio di rileggere attentamente la tua stessa lettera e di "autocommentarti".... 

Sui politici posso darti ragione ... ma sono loro che fanno le leggi e non noi .... non siamo così imbecilli ... la nostra azione politica non si ferma al parlamentare che dice "si mi sta bene" ... ma mira a coinvolgere tutti i gruppi politici ... di maggioranza e opposizione ... solo così si potrà avere la certezza che non saranno presentati emendamenti non condivisi dalla categoria.

Per l'assistenza della forza pubblica ... se leggi la formula esecutiva (uguale in quasi tutti i Paesi europei) noterai che non è legata all'ug ma al titolo esecutivo, ovvero ha lo scopo di vincere ogni resistenza per dare attuazione ad un ordine del giudice .... alla tutela dei diritti costituzionalmente protetti.... il tuo è un falso problema dovuto alla disinformazione .... 

Ti consiglio di confrontarti con il nostro presidente di sezione, Mauro Venezia, il quale ti fornirà ogni chiarimento in merito alle tue perplessità...

Dieci anni fa parlavi di nuove funzioni all'interno del pubblico impiego... oggi si discute di come recuperare vecchie funzioni ... caro Ernesto apri gli occhi ... troppe sono le tue contraddizioni ... parlane anche con il tuo segretario nazionale e chiedi se è disponibile ad un confronto leale per capire cosa un sindacato può fare per il bene della categoria ... ma se ti accontenti di quel misero aumento delle trasferte ... abbiamo finito di discutere.


22 agosto 2008 < UNA FAVOLA.........CHE NON E' UNA FAVOLA di Mattia Della Vittoria Scarpati e Francesca Biancheri - Ufficiali Giudiziari in Ventimiglia (IM)


20 agosto 2008 > Angelo < AUGE < UNEP Avellino < Incontro di approfondimento per venerdi 22 agosto, ore 11.00. 

Desidero ringraziare tutto l'ufficio NEP di Avellino che in massa ha aderito per appoggiare il progetto di libera professione proposto dall'AUGE. 

Anche il sud Italia, come al nord sta dando importanti segnali di "vivacità" ... è bellissimo questo risveglio della categoria....ancora non ci credo... mi sembra un sogno ... grazie fratelli ufficiali giudiziari.....

Segnalo a coloro che sono interessati a partecipare che in data 22 agosto presso l'UNEP del Tribunale di  Avellino si terrà alle ore 11.00,  un incontro di approfondimento del progetto di legge Berselli ... con la presenza del responsabile nazionale Giuseppe Marotta e di una collega Huissier de Justice francese (da confermare). Per ulteriori informazioni contattare Giuseppe al numero 3470124030.


20 agosto 2008 > Isnard, Presidente dell'Union Internationale des Huissiers de Justice > Lettera per il Presidente della commissione Giustizia Senatore Berselli.


20 agosto 2008 > Sergio Tranquilli < lettera aperta < Ufficiali Giudiziari e libera professione 


20 agosto 2008 > Dott.ssa Annalisa Catozzi, Ermanno Di Guida, Dott.Fabio Izzi, Dott.ssa Roberta Montanari Ufficiali Giudiziari C1 UNEP Ferrara > Lettera con risposta (Angelo)....Caro Arcangelo,chi ti scrive sono quattro colleghi dell'Unep di Ferrara esterefatti di come un collega della tua esperienza possa credere ancora nelle favole! Nel corso dei decenni.... leggi tutto.


20 agosto 2008 > Ferdinando Riccio < Marcianise.

Caro Angelo sono il Dott. Ferdinando Riccio, Uff. Giud. C1, in servizio dal 1984. Da tale data ho diretto Uffici NEP sino all’anno 1998, e dall’anno 1990 opero presso l’UNEP di Marcianise (CE). Rimetto la presente per comunicarti che sono favorevolissimo alla libera professione che finalmente potrebbe segnare il riscatto da tanti anni bui e insidiosi. Confido fortemente nel tuo operato che sosterrò con forza e decisione. Ti ritengo un impagabile collega. Un poderoso abbraccio. Ferdinando.

Grazie di cuore e attendo la tua adesione ... angelo


2 agosto 2008 > Angelo < AUGE.

Care amiche e amici colleghi, 

non ho parole per ringraziarVi ... lo vorrei fare uno ad uno ...da Michele ad Alberto .. da Paolo a Pietro ... tanti veramente tanti colleghi che hanno ritrovato "la gioia della professione" o come dice Mauro "l'innamoramento ". Se questo risveglio della categoria rimarrà acceso con questa luce ... la professione senza ombra di dubbio decollerà verso quell'azzurro e quell'aria respirabile tanto attesa dopo tutti questi decenni di buio e di tristezza.

Sono così felice ed entusiasta che continuerei ad oltranza, ma ... i figli  mi reclamano ... si, vado in ferie ( DAL 6 AL 20 ) e... non si sa mai ..se qualcuno si trova da quelle parti (.... Campomarino sul mar Jonio.. in Puglia ... una pizza e una birra in compagnia non guasta.

L'AUGE ha iniziato a costituire le sezioni ...che troverete su questo sito ... l'elenco non è ancora completo ... sono scoperti ancora diversi uffici, ma questo è solo l'inizio ... a settembre mi auguro di definire l'organico AUGE al fine di arrivare al congresso con la totalità delle rappresentanze di tutti gli uffici NEP d'Italia.

Mi auguro che il sole di agosto o l'ombra di un ombrellone,  faccia riflettere i colleghi ancora indecisi per leggere  con più attenzione il progetto Berselli ... è per la nostra professione una svolta fantastica.

Lo hanno capito in tanti, purtroppo non tutti, e lo hanno capito cancellieri, ex ufficiali giudiziari che hanno optato per altri lavori, i quali spingono per un emendamento al progetto di legge, in ipotesi di prima pianta organica incompleta, per avere anche loro la possibilità di poter optare per questa nuova veste moderna e dinamica del nuovo ufficiale giudiziario.

Che dire ... 

Ciao colleghi ... in mia assenza ..da questa postazione ... tenetemi nei vostri pensieri ... non come un peso, ma vi prego di continuare a scrivere e spiegare ai colleghi "pigri" che l'AUGE significa portare in AUGE tutti gli ufficiali giudiziari ITALIANI e quindi ....ha bisogno dell'appoggio e adesione di tutti gli ufficiali giudiziari .... ISCRIVITI!

grazie con tutto il cuore ... angelo

La Costituzione delle Sezioni AUGE < pagina in costruzione.

 

29 luglio 2008 > Mauro Venezia > UG Napoli < Risposta a Matteo Empoli.

Caro Matteo, condivido a pieno quanto affermato dal collega Giuseppe Marotta, pertanto non aggiungo altro se non un pensiero rispetto al fatto che non hai scelto di fare l'avvocato e quindi il libero professionista. 

Chi ti scrive, nel passato aveva intrapreso la carriera di avvocato, poi diventò UG e fino ad oggi non si è mai pentito, perchè ha imparato negli anni ad amare questa professione. Tu sei quasi di prima nomina e forse non hai ancora inquadrato bene alcune cose, come quella ad es. che l' U.G. è considerato quasi tot. libero professionista, solo equiparato ai funzionari dello Stato di pari livello per determinati effetti - dpr 59 n.1229- ma e' anche quello che di fatto avviene, nonostante i vari ccnl.

Credo invece, che tu non sia ancora innamorato di questa professione, e forse non lo sarai mai, quindi ti chiedi il perchè dovresti scegliere la lib. prof. visto che hai scelto anche tu di fare l'UG e non l'avv.to.

Ebbene, caro Matteo, se un domani tu dovessi innamorarti veramente della tua professione, allora sentiresti il dispiacere di non poterla svolgere da vero professionista quale sei, allora soffriresti del fatto di non essere retribuito adeguatamente rispetto all' alta specializzazione che possiedi, rispetto alle grandi responsabilità che essa comporta, soffriresti del fatto di sentirti un pesce fuor d'acqua relativamente a tutte le funzioni che già da tempo potresti svolgere ma che nessuno applica  solo xche' ,per es., un diret. gen. ha negato l'applicazione delle tariffe notarili, nonostante autorizzate da tutti i pres. dei tribunali e quindi, tutti se ne fregano dell'anagrafe tributaria -----potrei continuare x giorni ............ma soprattutto capiresti che la figura dell'UG così come inquadrata oggi nel sistema della P.A. è anacronistica, e' inutile, e' fuori dal tempo, come del resto la stessa p.a. Infatti le società private come l'equitalia, le PT, loro si che usano l'anagrafe trib. i sistemi informatici ed altro,  con queste ci troviamo oggi a fare i conti, quindi solo se decideremo di scendere in campo e competere con tutte loro potremo dimostrare se valiamo o meno, e penso che sia veramente un peccato che persone della tua potenzialità non comprendano che non e' una questione di fare il libero prof. o lo statalino portacarte con la trasfertina, ma e' una questione diversa, e cioè d'amore verso questa professione, un amore che non potrà mai essere ricambiato in un simile sistema di p.a. dove l'uff. giud. non ha piu' ragione d' essere, infatti tra poco sparirà, ahimè purtroppo, senza che tu abbia avuto il tempo di innamorartene.

Ti ringrazio e ti saluto con simpatia, Mauro Venezia.

29 luglio 2008 > Orazio Melita. Ufficiale giudiziario - U.N.E.P. Grammichele,

Gentili colleghe, egregi colleghi,leggendo le proposte di modifica al disegno Berselli sono sempre più convinto che ho fatto bene ad iscrivermi all'AUGE; in precedenza, con un intervento pubblicato su questo forum l'otto luglio, avevo, fra le altre cose, notato che sarebbe stato opportuno la regolamentazione dell'associazionismo fra colleghi e di un "minimo garantito" lo si chiami come meglio si crede.

Sono convinto che con l'adozione di questi ritocchi cadranno molte perplessità fra i colleghi.

Vorrei fare un appello a sostegno dell'AUGE anche verso i colleghi che non ne vogliono proprio sapere di libera professione, sono convinto che anche loro preferiranno essere dei pubblici dipendenti al 100% piuttosto di trovarsi come adesso sballottati da una amministrazione che ci considera dipendenti od autonomi a sua esclusiva convenienza.

In ultimo vorrei rimarcare due punti per me importanti: la professione che sogno non deve perdere l'elemento personalistico della funzione, per dirla in altro modo non è di tipo industriale, ma si avvicina ad una sorta di artigianato di alta classe; per far ciò la competenza deve rimanere limitata a livello circoscrizionale con ampliamento a livello distrettuale solo in caso di applicazione per supplire alle assenze di colleghi ed inoltre l'utilizzo di "dipendenti" si dovrebbe limitare al solo ruolo oggi svolto dai presentatori e non dovrebbe riguardare le notifiche che sono una manifestazione di potere d'imperio di non minore importanza rispetto alle esecuzioni. Vorrei ricordare che se oggi il notariato è in profonda crisi sia perché discreditato agli occhi dell'opinione pubblica sia  perché braccato da altre professioni è proprio perché certi artifici hanno assunto dimensioni sproporzionate smarrendo il contatto notaio-cliente che esisteva un tempo.Un cordiale saluto a tutti. Orazio Melita. Ufficiale giudiziario - U.N.E.P. Grammichele, Praticante notaio
29 luglio 2008 >Luigi Aiezza Ufficiale giudiziario - U.N.E.P. Putignano.

Caro Angelo,

sono contento per l’andamento delle adesioni al PDL Berselli; chiaramente sai come la penso, non scrivo quasi mai, sai che puoi contare su di me e spero che il tutto si definisca al più presto e nel migliore dei modi. Ho letto lo scritto dell’amico Sperti e ne condivido l’idea. Credo che in questo momento sia indispensabile sgombrare il campo da ogni equivoco, al fine di vincere la resistenza di molti colleghi che, a fronte di qualche ragionevole dubbio, stentano a sposare la tesi della libera professione.

Oggi ci siamo riuniti a Monopoli, da Piero Sardano, eravamo una quindicina di colleghi e, da questa riunione, è emerso qualche dubbio da parte di qualcuno.

Per esempio circola voce che, una volta approvata la Legge e dopo aver dato l’adesione entro due mesi, gli optanti per la libera professione vengano immediatamente messi in aspettativa, in attesa dei decreti legislativi e di quelli attuativi; personalmente ritengo che ciò non sia possibile, ma sarebbe il caso di intervenire al più presto, anche per voce del legislatore o quanto meno predisporre un emendamento esplicativo in tal senso.

Vedi amico mio, io quello che erroneamente viene chiamato “salto nel buio” lo farei anche oggi, e come me tanti altri amici/colleghi, ci credo tantissimo e so che non potrei mai pentirmene, ma bisogna comprendere quei colleghi che non si sono mai o quasi mai interessati alla libera professione ed è necessario essere quindi limpidi e cristallini nello sviscerare il testo del PDL.

Suppongo che il sindacato curi gli interessi degli iscritti e della categoria (io stesso ne sono ancora un iscritto), e non voglio credere che, a fronte di maggior chiarezza, possa negare l’evidenza; per questo mi appello alla tua esperienza ed al tuo buon senso per portare alla luce del sole le pochissime ombre rimaste. Non bisogna trascurare questi aspetti che ho illustrato, non bisogna sottovalutare questi dubbi di cui mi faccio portavoce perché da me personalmente ascoltati, in quanto ho avuto la certezza che dalla loro soluzione possano dipendere tantissime altre adesioni.   Un abbraccio.

Non so per quale motivo si tenti di far confusione anche su questioni chiare e che non lasciano dubbi. Forse una ragione di sarà, ma preferisco ignorarla. 

Ad ogni modo per togliere ogni dubbio ed a chiarimento preciso che il disegno di legge Berselli non prevede che gli optanti per la libera professione vengano collocati in aspettativa- sarebbe paradossale e fuori da ogni logica - ma prevede invece che sia per l'inquadramento nelle cancellerie degli UG "statalisti" che per  i "liberali" occorre attendere i decreti legislativi. 

Questa non è una mia interpretazione ma lo prevede il disegno di legge:

articolo 1 .....delle modificazioni necessarie in relazione all’oggetto della professione, per la riorganizzazione degli uffici giudiziari relativamente al servizio delle notificazioni, nonché per l’adozione della disciplina transitoria necessaria ai fini del passaggio al nuovo regime giuridico.

Articolo 4 ... nell’esercizio della delega di cui all’articolo 1, si attiene ai seguenti princìpi e criteri direttivi:

    1. Per la riorganizzazione dell’amministrazione giudiziaria, con riferimento al servizio delle notificazioni, il Governo, nell’esercizio della delega di cui all’articolo 1, si attiene ai seguenti princìpi e criteri direttivi:

        a) procedere alla soppressione degli uffici notificazioni, esecuzioni e protesti;

        b) procedere alla soppressione della figura professionale di ufficiale giudiziario, appartenente alle aree funzionali B e C, di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto dei Ministeri, sottoscritto con accordo in data 16 febbraio 1999;
        c) procedere all’  inquadramento, nel profilo professionale di cancelliere, degli ufficiali giudiziari che non si avvalgono della facoltà di cui all’articolo 5.

In conclusione tutti questi passaggi... fanno parte di una fase transitoria che deve essere regolamentata successivamente all'approvazione della legge.

Se non è ancora chiaro, e per ogni altro dubbio, per favore, scrivetemi .... mi aiuteranno a capire e chiarire quali sono le perplessità degli indecisi verso un progetto di legge che rappresenta la massima aspirazione per ogni ufficiale giudiziario europeo.

 

27 luglio 2008 >Matteo, Trib. Empoli.

So che forse quello che sto per scrivere non sarà ben accetto da tutti.

Tuttavia penso che in questo forum debbano trovare posto anche gli "indecisi", i "dubbiosi" e i contrari alla possibile riforma. Leggendo le mail dei colleghi e le risposte di Angelo mi vengono alcune perplessità sulle quali vorrei che anche altri riflettessero....... continua..clicca qui.

25 luglio 2008 > Amedeo Sperti UG di Perugia

Carissimo Angelo, ritengo che l’emendamento, di cui agli articoli 6 e 7 da inserire nel DDL Berselli, sia non solo importante ed opportuno, ma indispensabile al fine di incentivare il passaggio alla professione di ufficiale giudiziario, e, quindi, essenziale per il raggiungimento del numero minimo di UUGG aderenti al DDL Berselli; infatti, nel parlare con i colleghi dei vari UNEP sparsi in tutta Italia, ho riscontrato che in molti sarebbero pronti ad optare per la libera professione se vedessero da subito per iscritto, nero su bianco, nel DDL Berselli, gli incentivi già previsti nel precedente DDL  n. 2732 di iniziativa del Senatore Magnalbò (Avvocato di Alleanza Nazionale) della 14° legislatura, comunicato alla Presidenza del Senato il 5 febbraio 2004.

In particolare, l’emendamento ex art 6 (aspettativa biennale) riprende la ratio sottostante il comma 11, l’ultimo, dell’art 22 DDL Magnalbò, che prevede la possibilità di ripensamento (entro due anni) con ritorno nella PA a favore degli optanti per la libera professione; mentre l’emendamento ex art 7 (fondo unico) riprende sostanzialmente il  contenuto dell’art 16 DDL Magnalbò circa l’assegno di integrazione.

A tal punto, mi preme dirti che, a parere mio e di altri colleghi interpellati al riguardo, l’emendamento proposto da AUGE, da inserire nel DDL Berselli al fine di incentivare il passaggio alla professione di ufficiale giudiziario, sarebbe completo, risultando l’optimum, se contenesse anche (come ulteriore nuovo articolo 8) il testo integrale dell’art. 13 DDL Magnalbò, rubricato Studi associati, che trascrivo fedelmente qui di seguito: 

1. Gli ufficiali giudiziari domiciliati nello stesso circondario, possono esercitare la loro attività con le seguenti forme sociali:

a) società nelle quali ogni associato conserva la propria attività e indipendenza, ma che in comune ha solo le spese di amministrazione dell’ufficio;

 b) associazione di due o più ufficiali giudiziari, con un massimo di cinque soci, che hanno in comune, oltre a quanto indicato alla lettera a), tutte le loro attività. Ogni ufficiale giudiziario associato resta disciplinarmente e penalmente responsabile per i fatti commessi nel compimento del suo ministero, essendo l’associazione solo civilmente responsabile;
 c) società interprofessionali, che consentono all’ufficiale giudiziario di associarsi con altri pubblici ufficiali.

2. Tutte le associazioni di cui al comma 1 devono essere autorizzate dal consiglio nazionale, previo parere dei consigli distrettuali.

In conclusione, mi auguro che venga inserito in toto nel DDL Berselli il testo dell’articolo 13 del DDl Magnalbò sulla possibilità degli studi associati tra UUGG liberi professionisti: sono fermamente convinto che in tal modo aumenterebbe  notevolmente la percentuale di aderenti alla libera professione, e, di conseguenza, la probabilità di approvazione del DDL Berselli. A presto ! In bocca al lupo per la raccolta di adesioni da sottoporre al Presidente Berselli ! Sarà un successo, soprattutto se provvedi subito ad inserire l’emendamento, non solo con gli artt. 6 e 7, ma anche con l’art 8 sugli STUDI ASSOCIATI, di cui sopra.

Caro Amedeo, l'articolo inserito nel disegno di Magnalbò sugli studi associati lo conosco bene perchè fa parte di un precedente disegno di legge "Parelli" elaborato da me insieme agli amici Schepis, Macchia e Lobrano. Come per l'assegno integrativo, se pur non inserito nel progetto AUGE/Berselli la legge non lo vieta e si riteneva di prevedere tale possibilità successivamente, in occasione dei decreti legislativi e della stesura del regolamento/statuto del NUOVO ufficiale giudiziario. 

Ad ogni modo, prendo atto di questa volontà della categoria, e accetto questo consiglio ....sono convinto che il Presidente Berselli non avrà nulla da eccepire, in quanto gli studi associati sono previsti in tutti i paesi dove l'UG è un libero professionista. 

E' vero, l'entusiasmo è alle stelle, ma non molliamo di un millimetro .... continuate a promuovere e sensibilizzare i colleghi a diventare un ufficiale giudiziario in AUGE .... non siamo più soli, ognuno nel proprio orticello .... è stata una bella sorpresa per me scoprire e circondarmi di tante belle persone ... mi emoziona e mi dà forza per portare a termine questo prestigioso traguardo ..... non guardate indietro cari colleghi ... il futuro è davanti a noi ... a due passi ... parlate con i colleghi e convinceteli ad alzare la testa .... all'Auge si sono iscritti colleghi che non avrei mai immaginato, anche qualche collega prossimo alla pensione .... iscriviti!

Un motivo ci sarà se la categoria sta reagendo con entusiasmo ....o no cari sindacalisti?   

Emendamenti AUGE al progetto   

 

14 luglio 2008 > Alessandro  Maiello

Ciao angelo sono Alessandro  Maiello Ufficiale Giudiziario C1 presso il Tribunale di Marcianise.

Sto seguendo con molta attenzione l'evolversi del progetto di legge che ci riguarda da vicino e la battaglia che tu stai facendo per cercare di sensibilizzare l'attenzione nostra e di tutti i sindacati sui vantaggi e sulla svolta che questo disegno di legge  rappresenterebbe per noi.

Io faccio parte di quelle persone che sostengono in toto la tua iniziativa, anche se all'interno   del mio ufficio non tutti la pensano come me.

Proprio  questo mio intendimento e  la volontà di poter contribuire a far si che questa idea sulla privatizzazione diventi legge,mi sta facendo riflettere sulla possibilità che abbandoni il sindacato cui sono iscritto(lisug),che come altri si stanno opponendo alla  liberalizzazione.

Per ora voglio solo ringraziarti per ciò che stai facendo; mi vengono sempre in mente le parole scritte sul tuo sito:"se un uomo non porta avanti le sue idee o le sue idee non valgono o non vale niente lui",parole che sono diventate la mia filosofia di vita e non solo lavoro parlando.

Ti saluto. Alessandro

Caro Alessandro, fai bene a riflettere ... ti basta leggere l'ultimo comunicato della UIL-LISUG per capire "da subito" da che parte stare ... per capire che se non andiamo a finire in cancelleria .... ovvero  ... "Se la spoliazione di tante attività a danno di altri soggetti passerà indenne alle Camere, proporremo una fase di sperimentazione biennale, al termine della quale proporremo un referendum tra tutti i Lavoratori( e non solo tra quelli che hanno una tessera) per la scelta della status dell’Ufficiale Giudiziario. "

Non mi sento di fare altri commenti ....  penso solo che non si può giocare così sulla pelle di tutti gli ufficiali giudiziari....

 

14 luglio 2008 >Rosanna Esposito 

Cari Colleghi anziani e prossimi alla pensione, e a voi che voglio rivolgere il mio invito, in quanto per esperienza personale conosco qualcuno di voi e so quanto avete amato questa professione, e a me in particolare quanto avete insegnato: oggi in nome di questo amore,in nome  della dedizione a questo lavoro e in nome  degli anni spesi a correre dietro ai debitori Vi chiedo: non nascondetevi dietro l'aspressione " A me non interessa più nulla tra un anno, o due sarò in pensione": fate ancora qualcosa per questo lavoro, date una mano a noi piu' o meno giovani a continuare il lavoro che adesso ci consegnate in eredità : iscrivetevi all'AUGE, date il vostro contributo al futuro e consegnateci con calore e dignità la vostra eredità.

Ve ne saremo tutti grati: per chi ha problemi di e-mail o di dimestichezza con il pc si rivolga a qualsiasi collega più esperto o anche a me: sono la Dirigente di Nocera Inferiore Rosanna Esposito cell 3299693922

 

14 luglio 2008 > dr. Francesco Laquidara  U.G. UNEP C.A. Roma
SONO PER LA LIBERALIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE DI UFFICIALE GIUDIZIARIO.
Caro Angelo, rispondo positivamente al tuo invito. Aderisco alla tua associazione iscrivendomi come socio sostenitore dell’AUGE. Appare evidente che l’unico strumento per fare chiarezza sia  “la conta” dei favorevoli e dei contrari alla liberalizzazione dell’ufficiale giudiziario. 

Al commento deluso e sfiduciato del sen. Berselli dopo l’incontro con rappresentanti sindacali ho subito replicato che non dovendosi farsi “incantare” dalle false affermazioni bisognava ricorrere alla verifica dei numeri con dati alla mano.  Purtroppo bisogna contarsi perché oggi come oggi “pesano” i numeri;  non i propositi, né  i seri progetti. A molti manca ( per egoismo, faciloneria, ignoranza) la sensibilità che gli consenta di percepire la differenza fra  bene e male; a molti (colleghi, politici, operatori del diritto) manca  quello spirito di lungimiranza o quella capacità intellettuale che aiuti la società contemporanea ad uscire dal pantano in cui è scivolata quindi evolversi in positivo progettando un futuro migliore per i nostri giovani.  Molti di quelli (colleghi, politici, operatori del diritto) e tantissimi cittadini (imprenditori e commercianti) ignorano i benefici, in termini politici ed economici che questa piccola riforma  "a costo zero" (la liberalizzazione della professione di ufficiale giudiziario) apporterebbe al sistema Italia, mi spingerei a dire  persino benefici in termini di Ordine Pubblico (non è qui il
caso di dilungarmi).

L’elenco dei benefici è lungo ma mi limito a citarne solo alcuni:

1) omologazione e reciprocità con i restanti paesi europei ( ad es. l’Italia non batte gli stessi tempi in tema di titolo esecutivo europeo, ma non solo  questo,  vi è dell’altro);

2) certezza di realizzazione del titolo esecutivo  in contrapposizione all’ incertezza ed attuale conclusiva inconsistenza del quantum realizzato;

3)  abbreviazione dei tempi di concreta realizzazione in antitesi con la lungaggine dei tempi di ripristino del diritto  leso e del  recupero del credito;

5) iniezione generale di fiducia nella giustizia civile (la sentenza nonché titolo esecutivo tornerà ad avere il suo naturale esito attestandosi intorno al 75% del valore positivo);

6) l’attività commerciale disintossicata dalla concorrenza sleale dei cattivi pagatori, dal cancro dell’usura tornerà a competere secondo le leggi del mercato;

7) l’economia sarà rivitalizzata e quindi movimentata in positivo.

Nel ringraziarti per l’impegno di lungo corso profuso concludo dicendo che ho la percezione che i tempi siano maturi [( per sfondare) però è più elegante  dire] per il salto di qualità. E’ necessario unire le forze per abbattere il muro della vergogna….(il muro dei no). Intanto mi rivolgo ai colleghi (dei buoni propositi) e dico: stringiamoci intorno ad  Angelo  che ha tanta buona  volontà e carisma -. Un altro piccolo sforzo e chissà forse  fra qualche giorno possiamo dire: “ce l’abbiamo fatta”. Saluti Francesco

Grazie Francesco, sapevo di non averti "perso". Spiegalo per bene al collega romano ... in un giorno qualunque .. mettiti di fronte alla sua scrivania mentre sta per partire per la zona con a tracollo la borsa che pesa più del suo stesso peso...guardalo negli occhi e digli: "Ti rendi conto di cosa sei diventato da un pò di anni a questa parte?"

Spiegagli di come diventerebbe "Umano", "gratificante da ogni punto di vista" la nostra professione se ..... Le parole non ti mancheranno ... Lui e tanti altri come lui non hanno ancora capito .... è questo  il vero muro dei no!

Io, la libera professione la voglio fare con tutti, o quasi, perchè .... perchè lo meritiamo tutti ...dopo tanti anni di sacrifici, dopo aver messo a rischio la propria vita in più occasioni, dopo tanti pranzi e cene saltate per fare il nostro dovere, dopo tante umiliazioni, dopo tanti no dell'amministrazione... dopo tanto sindacato che non ha mai fatto sindacato ..... ripeto ... uniamo le mani ... diventiamo una corporazione! 

con affetto ... Angelo .............>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> iscrizione AUGE immediata 

14 luglio 2008 > Michele Meo > UG Milano

Nel mio ufficio si percepisce la consapevolezza che ormai tutto è perduto, che i bei tempi dell'ufficiale giudiziario sono passati, eppure nessuno fa niente, tutti continuano a prendere i loro atti, a correre in zona e non si accorgono che il mondo attorno a loro sta cambiando. Questo senso di immobilismo è raccapricciante. La cosa non mi fa star bene. Basterebbe fermarsi a riflettere anche solo per cinque minuti.

Ogni cambiamento spaventa, ma in un certo qual modo è anche una  riconsiderazione dei nostri errori. Stiamo vivendo un momento importante, dove abbiamo la possibilità di costruirci una tradizione nuova, a nostra misura, dove finalmente la volontà e la capacità di ognuno di noi verrà ben ripagata in termini economici e non solo.

Questa paura del cambiamento, cari colleghi, è comprensibile ma infondata, alimenta lo strapotere di chi vuole mettere mani sulle nostre funzioni. Loro non aspettano altro.

AI COLLEGHI PROSSIMI ALLA  PENSIONE CHIEDO: aderite al progetto per la libera professione. Fatelo in forza di una pura e semplice collaborazione tra colleghi.

AI  COLLEGHI STATALISTI CHIEDO: (qui cito testualmente un intervento di David Forte, un docente di legge alla Cleveland University, intitolato "Lo statalismo non crea l'uomo. Lo distrugge")
"Avete dei diritti? Da dove derivano? Se i vostri diritti vi vengono da Dio,li avete per fede.

Se vi vengono dal vostro essere uomini,li avete per legge naturale. Se vi vengono dallo Stato, allora non avete affatto dei diritti."....uno stato che tratta l'uomo come un oggetto, che cerca di forzarlo a diventare qualcosa che non è, non solo nega alla persona i suoi  diritti, ma nega il livello più profondo della sua umanità...."

Vi  prego uniamoci tutti. E' un'occasione importante per un miglioramento radicale della nostra vita. Quando ho paura guardo mio figlio e non posso fare a meno di pensare che il suo futuro dipende soprattutto da me.
DATE PER ISCRITTO LA VOSTRA ADESIONE.. .ADESSO!
Non ci sono parole .... grazie Michele a nome di tutti noi.

14 luglio 2008 > Alberto Celli

Caro D'Aurora e cari amici, il problema "sindacato", sarò un pò rozzo e facilone, ma proprio non lo capisco. I sindacati sono in ritirata, sono in una fase,diciamo così eufemisticamente, di ripiego e di crisi,  per colpa  loro ma anche per  per motivi  più generali, storici. Questo è un dato di fatto, inconfutabile. Rappresentano sempre meno i lavoratori dell'industria e del terziario. E' vero che il nocciolo duro rimane, ma coll'andare del tempo è destinato ad assottigliarsi sempre più. Venendo al nostro specifico questo sembra a me ancor più vero. Una categoria che specie negli ultimi anni ha perso funzioni, dignità e soldi non vedo come possa essere rappresentata dalla triplice o da chicchessia. Dove era il sindacato quando venivamo dequalificati? Altro che riqualificazione! Per farla breve, se un governo, di qualsiasi colore, vuole seriamente riformarci, privatizzarci, può benissimo farlo, spernacchiando eventuali proteste di chicchessia.Come testè dicevo, gli ultimi governi hanno fatto quello che hanno voluto senza nessuna opposizione. Peraltro sono convinto che solo una minoranza di colleghi sciopererebbe in caso di approvazione di una legge privatizzatrice. Anche perchè se ci fosse l'opportunità, come è previsto dal disegno, di transitare in cancelleria per chi lo desidera, non vedo il problema. Le notifiche diciamo così "pubbliche", atti penali e biglietti di cancelleria, sarebbero fatte con le diverse modalità, telematica, postale, via fax, a mano (se richieste aspressamente dal giudice, con un' eventuale indennità) etc.da questi ufficiali giudiziari "pubblici", veri civil servant. Le notifiche "private", le esecuzioni e il resto dall'Hussier de Justice italiano. Mentre il problema sindacale è come dicevo, l'ultimo dei problemi o un falso problema, ciò che rappresenta il vero ostacolo è proprio quest'ultimo. Circoscrivere esattamente le competenze della nuova figura e"calpestare il meno possibile i  piedi alle altre categorie professionali, in primis i notai". Ciò significa, secondo me, tendere ad avere una competenza massimamente esclusiva e al minimo possibile concorrenziale. Quelle altre categorie, lobby molto potenti in parlamento come tutti sanno, specie gli avvocati, non vedrebbero certo di buon occhio un professionista che potenzialmente potrebbe scippar loro "quote di mercato". E poi ci sarebbe il problema di evitare di apparire agli occhi dell'opinione pubblica come l'ennesima "casta", parola che va tanto di moda. Quindi far in modo di essere, al pari dei colleghi "pubblici" veri civil servant e non come privilegiati, come ad esempio appaiono i notai con le loro tariffe talvola esorbitanti. Per concludere, il mio scetticismo riguarda sul come organizzare concretamente questa figura, sulla carta bellissima, ma ho fiducia che i colleghi più anziani, più preparati e più seri del sottoscritto riescano a combinare qualcosa di buono. L'importante è non  avere fretta ma studiarla bene, con i tempi giusti il progetto passerà! 

Un ultima cosa, volevo diventar sostenitore ma telematicamente non ci riesco, penso che manderò un fax. Un caro saluto a tutti. Alberto.

La questione delle lobby è una questione delicata e dai segnali che sto ricevendo in questi giorni, specialmente dalla classe forense, sono confortanti. 

Stai tranquillo.. ho discusso anche di questo con il presidente Berselli .. hai confini ci penseremo dopo che la maggioranza degli ufficiali giudiziari avrà dato fiducia al nostro progetto di legge.

Se ci sono problemi con l'adesione via internet ... inviate via fax 0547/22434 o per posta ordinaria a "D'Aurora Arcangelo, via del Poggio 329 - 47032 Bertinoro -FC. 

Merci beaucoup  <<< angelo

11 luglio 2008 > Angelo > AUGE > BERSELLI.

Oggi ho parlato con il Presidente Berselli il quale mi ha chiarito la Sua posizione in merito alla libera professione. Ci crede ed è pronto a tutto per sostenere e portare ad approvazione il nostro disegno di legge.

Questa è la bella notizia.

l'altra, quella meno bella, siamo noi ufficiali giudiziari anzi i sindacati.

Premesso che non è una novità che i "parassiti della giustizia" spingono anche politicamente di mandarci tutti in cancelleria per appropriarsi delle nostre attività che - solo noi non lo abbiamo ancora capito, per non dire altro - rappresentano un business di milioni e milioni di euro ...di  questo il Senatore ne è cosciente e sa come risolvere e affrontare il problema politicamente e istituzionalmente .. il problema però sono gli ufficiali giudiziari che tramite la triplice & C. hanno fatto presente che la libera professione non la vogliono, rivendicando di avere dalla loro parte la maggioranza e più della categoria degli ufficiali giudiziari.

E' comprensibile quindi che il Senatore, non avendo motivo di dubitare delle parole di questi personaggi, ha alzato le mani ed avrà pensato:" Se non la volete voi la libera professione, con chi la faccio?".

Ho spiegato al Senatore che le cose non stanno proprio così, anzi la maggioranza degli ufficiali giudiziari desidera fare questo salto di qualità utile a tutti... dagli Avvocati, al cittadino, all'intero sistema giudiziario ed economico.

Detto questo mi sono esposto personalmente ed ho promesso al senatore che gli avrei consegnato, prove alla mano, le adesioni al progetto AUGE/Berselli da parte della maggioranza degli ufficiali giudiziari italiani.

in conclusione il progetto va avanti se ... confortiamo con i numeri il presidente ...

Quindi colleghi, il momento è storico, siamo ad una svolta... positiva o negativa ora dipende tutto da noi e non dagli "altri" come è successo in questi ultimi decenni di declino della nostra professione.

Quindi colleghi:

- o vi svegliate e prendete coscienza di quello che ci potrà succedere in un futuro non molto lontano o affondiamo tutti insieme nel carrozzone statale.

- uniamo le mani ... sia con coloro che credono alla libera professione sia con coloro che mirano ad una mobilità dignitosa 

Non c'è più tempo per gli indecisi ...se vogliono restare ufficiali giudiziari il percorso è quello segnato non solo dall'AUGE, ma dal progresso, dalle nuove  tecnologie, dall'Europa ... dall'Italia industrializzata che pretende essere competitiva attraverso un nuovo modello di ufficiale giudiziario capace di garantire gli investimenti ... e tanto tanto altro ancora.

La libera professione apre una finestra nel mondo nuovo ... quella della gratificazione morale, economica, personale ... sentire dentro di sè di esercitare una professione VIVA ... e non più buia, triste e senza utilità.

 

Ho già scritto tanto su questo, ma ripeto, forse non sono stato capito:

ADERIRE all'AUGE ... significa dare rappresentatività politica - diversa da quella sindacale - alla nostra Associazione, la quale dopo aver elaborato il progetto -  fatto proprio dal presidente Berselli - ha come scopo principale la liberalizzazione della professione.

Dare rappresentatività politica, con la maggioranza dei colleghi, significa quasi certezza che il disegno di legge venga portato nelle aule parlamentari per la definitiva approvazione ....

Anche i tempi dipendono dal momento in cui consegnerò nella mani del senatore la lista dei 2000 ufficiali giudiziari che hanno espresso la volontà di aderire al nostro progetto di legge.

ISCRIVETEVI ALL'AUGE ... scegliete voi ...soci ordinari oppure senza versare quota come soci di sostegno ... a me non interessa la quota .. il mio quinto di stipendio da anni l'ho autopignorato a favore dell'AUGE ...  è importante che ci siete ...

Iscrivetevi e fate iscrivere gli altri colleghi... non tutti leggono il sito .... ... email, sms, andate a trovare i colleghi negli uffici limitrofi, ma fatelo con urgenza, SENZA PERDERE TEMPO!

Per chi è ancora iscritto a qualche sindacato, provate a dare impulso a una nuova tendenza costruttiva verso il nostro progetto ... se non ci riuscite, dimissioni immediate... come unico strumento di difesa ed al fine di evitare che la doppia iscrizione annulli la differenza nel confronto tra gli ufficiali giudiziari AUGE e quelli della triplice.

Ho sacrificato gran parte della mia vita in questo ideale.. pur stando con i piedi per terra, ma .... ora mi devo fermare ....voltarmi indietro e contare quanti sono gli ufficiali giudiziari che sono dalla mia parte ... 

Ora dipende tutto da noi e ... non dai sindacati finalmente.

con affetto ... Angelo .............>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> iscrizione AUGE immediata 

 

11 luglio 2008 > Giuseppe Marotta > AUGE.

   Ciò che sta accadendo in questi giorni in merito al dibattito sulla libera professione ci fa ben sperare che quanto prima il DDL 749 presentato dal Senatore Berselli approdi in Parlamento. Se i sindacati, in maniera a mio avviso sciagurata, avevano esultato per un improbabile ripensamento del senatore Berselli, circa la riforma in senso liberale dell’ufficiale giudiziario, era solo ed esclusivamente per la loro presunzione di rappresentare la maggioranza degli ufficiali giudiziari.

Le numerose iscrizioni che stanno giungendo in questi giorni all’AUGE, smentiscono categoricamente tutti i sindacati presenti all’incontro del 1 luglio con il Senatore Berselli.

Il senso di frustrazione che pervadeva la nostra categoria è stato sopraffatto dal senso di delusione per l’operato dei rappresentanti sindacali, i quali senza alcun confronto con i propri iscritti, si sono fatti promotori di una iniziativa tendente a bocciare pregiudizialmente l’ipotesi di liberalizzare la categoria degli ufficiali giudiziari.

L’astuto gioco sindacale per fortuna è stato scoperto, e numerose sono stati in questi giorni le disdette delle tessere.

E’ oramai evidente che i rappresentanti sindacali hanno perso ogni contatto con l’umore della categoria che presumono di rappresentare, se tanti di loro nel forum sulla libera professione aperto su www.auge.it manifestano quotidianamente non solo la loro rabbia contro l’operato sindacale, ma le loro idee come meglio affrontare la futura riforma.

Era questo che ci saremmo aspettati anche dai sindacati: idee per crescere insieme, salvaguardando tutti. Il progetto di legge Berselli, va in questa direzione: da slancio alla professione, salvaguardando chi preferisce rimanere nella pubblica amministrazione.

   Invece no. I sindacalisti hanno preferito e preferiscono arroccarsi nelle loro posizioni di sempre, quelle posizioni statiche, lontano dall’Europa e dalla tecnologia.

L’evoluzione del pensiero ha portato l’uomo di neandertal fuori dalle caverne, e grazie a ciò domani in Italia cominceranno a vendere l’i-phone. Eppure ci sono ancora coloro, come “i nostri sindacalisti” che difendono l’ordinamento del 1959. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.

 Se siete d’accordo quindi ad appoggiare il DDL 749 che istituisce la libera professione per l’ufficiale giudiziario, questo è il momento più opportuno per dare il vostro contributo di idee e il vostro sostegno all’Auge.

Potete aderire anche come soci sostenitori se non volete essere soci effettivi. E se volete, versate un contributo volontario.

Ci interessa soprattutto che manifestiate il vostro assenso alla libera professione, smentendo così ciò che i sindacati hanno sostenuto nell’incontro con Berselli, cioè che la maggioranza della categoria è contraria alla libera professione. Noi sappiamo che non è così. Sappiamo che molti sono incerti e che magari hanno il timore di ciò che non conoscono. Anche per questo ci incontreremo Sabato 19 luglio a Brescia presso l’Unep della Corte d’Appello. Sarà una buona occasione per confrontarci e per dissipare dubbi e incertezze. L’invito è aperto a tutti, perché la via del dialogo è quella che ci porterà verso il nostro obiettivo. Avere finalmente un ufficiale giudiziario ai livelli europei, libero, autonomo e professionista.

 Vi lascio il mio cellulare per tutte le informazioni sull’incontro di Brescia e sul DDL749 oppure inviatemi una mail, anche nel caso voleste manifestarmi i motivi del vostro disaccordo.

 Un caro saluto <Giuseppe Marotta > Cell.3470124030

11 luglio 2008 > Giovanni Giorgio   -   Ufficiale Giudiziario C1   -   Acquaviva delle Fonti - BA.

Sveglia colleghi ....... siamo nel XXI secolo!!!

Usciamo da questo stato amorfo e confuso (io personalmente lo sopporto dal 1974).

Per il nostro qualificato lavoro, si abbia il coraggio di preferire la meritocrazia ad ogni forma di faticosa e penalizzante sopravvivenza. W la libera professione.

Giovanni, quanto ho appena scritto oggi, vale anche per te ... sei per la libera professione da anni, ma non hai ancora aderito al progetto ... fallo subito altrimenti come faccio a dimostrare che Giovanni Giorgio è un ufficiale giudiziario in AUGE? 

Purtroppo, dalle telefonate di adesioni, sono tanti i Giovanni Ufficiali giudiziari che per pigrizia aspettano domani ... per me domani è tardi ... capito Giovanni?

Iscriviti e fai iscrivere tutti i colleghi che la pensano come te, come noi.

dammi una mano e svegliati .... siamo nel XXI secolo!

Ciao amico mio.

9 luglio 2008 > Angelo AUGE

Desidero ringraziare tutti i colleghi soci AUGE che con la loro adesione mi stanno dando energie e forza per portare in porto il progetto LI.PRO. In particolare mi sono commosso quando uffici come quello di Pordenone e Verona hanno aderito nella quasi totalità. 

sarebbe veramente fantastico se altri uffici seguissero l'esempio di questi due uffici .... i tempi per trasformare un sogno in realtà si ridurrebbero notevolmente ...

Se ci credete come me ... non fermatevi alla sola adesione .. promuovete e sensibilizzate i colleghi con ogni mezzo ad aderire ... internet è uno strumento  eccezionale, ma non basta ... 

9 luglio 2008 > Dott. Alberto Romani Uff. Giud Dirigente c/o l'U.N.E.P. di Viareggio.
Mi rivolgo a tutti i colleghi titubanti.

Lo stato ci sta distruggendo, usiamo il nostro mezzo, siamo sottoposti a carichi di lavoro impressionnati, a continue minacce da parte del foro perchè non riusciamo a star dietro a tutte le incombenze (leggasi come:esposti alla procura, denunce di omissioni di atti d'ufficio) , non abbiamo di fatto orario di lavoro, ogni errore lo paghiamo, siamo sostituti d'imposta di noi stessi, abbiamo una contabilità che manderebbe ai matti chiunque...

Allora, perchè non essere dei liberi professionisti che possono gestire il proprio lavoro in modo dignitoso e più remunerativo? Non capisco di cosa si possa aver paura, peggio di così credo non si possa arrivare.
Il modello Francese, è una soluzione eccellente.
Leggete vi prego, il progetto di legge.

Caro Alberto, grazie di cuore anche per la tua adesione AUGE, ma desidero precisare che se pur la situazione UNEP è da schifo, la libera professione non è un ripiego bensì rappresenta la giusta collocazione per un professionista che riveste un ruolo fondamentale nel sistema giudiziario ed economico di ogni paese democratico e industrializzato come lo è l'Italia.

9 luglio 2008 > Matteo - uff. giud. Trib. Empoli
Ciao a tutti,
Sono uno degli assunti a novembre 2005 e dopo due anni di lavoro vivo (come penso molti colleghi) con speranza ma anche con un pò di paura questa discussione sulla possibile riforma della nostra figura professionale.

Speranza di cambiamento, di miglioramento delle condizioni di lavoro,  di gratificazione personale. Speranza in un sistema che come ha fatto notare Angelo finalmente valorizzi i risultati e quindi la qualità del lavoro a scapito della mera quantità (non ho mai potuto accettare che un verbale di pignoramento positivo redatto con scrupolo fosse pagato al pari di un verbale di chiuso ....). Speranza anche in una crescita professionale, perchè credo che una delle cose più brutte del nostro lavoro sia la staticità negli anni e la noia e il disinteresse inevitabile verso la formazione, lo studio, l'ampliamento delle conoscenze.

Speranze, dicevo, ma anche paure verso un salto nel buio, verso una possibile riforma "all'italiana" che per tener conto di troppi interessi (leggi società di recupero crediti private, notai, poste italiane ecc.ecc.) ci sforni una  riforma molto lontana da quella che farebbe il bene nostro e del sistema giustizia.
Spero che il dibattito in corso mi aiuti a chiarirmi le idee. 

Nel frattempo saluto Angelo, i colleghi e amici di Empoli e Firenze e gli altri colleghi che i corsi di Genova (tanto snobbati da tutti, a torto credo) mi hanno dato il piacere di conoscere.

Matteo, non devi aver paura perchè la libera professione non è un salto nel buio specialmente dal punto di vista economico perchè se leggi attentamente il progetto capirai che il rischio è l'esatto contrario.

La libera professione fa paura solo a coloro che si sono dimenticati di cosa significa essere ufficiali giudiziari .... sai a chi mi riferisco vero?

8 luglio 2008 > Angelo AUGE

Sembra assurdo, ma proprio ieri mi ha telefonato un collega informandomi che ... Berselli aveva presentato un progetto sulla libera professione!!!!

Questo mi ha fatto capire che internet non basta ...lo sapevo già, ma immaginavo che tramite il passaparola si fosse diffuso in tutta Italia la notizia sull'iniziativa AUGE e la vergogna sindacale. 

Vi chiedo cortesemente cari colleghi che aderite al nostro progetto di:

1.  non rimandare a domani l'iscrizione AUGE come socio effettivo o semplicemente come socio di sostegno (nessuna quota);

2. di farsi promotore in prima persona e telefonare ai colleghi amici, vicini e lontani, che hanno un "rifiuto" ad internet per informarli di quanto sta succedendo .... e se condividono la nostra iniziativa ....di inviare a loro un fax sul modulo di adesione all'AUGE (clicca qui).

3. di iniziare ad organizzarvi localmente, così come stanno facendo i colleghi di Brescia, in sezioni provinciali AUGE, al fine di essere preparati a settembre, in occasione dell'incontro nazionale pre-congressuale,  per dare battaglia "sul campo" e sconfiggere chi si ostina a considerare l'UG un impiegato qualunque e non un protagonista vero e indispensabile della giustizia italiana, con un ruolo ben definito e che sia incentivato alla produttività e "mai più" al numero di porte chiuse.


8 luglio 2008 > Orazio Melita < Ufficiale giudiziario - U.N.E.P. Grammichele
Gentili colleghe, Egregi colleghi, la battaglia per dare dignità alla nostra professione e, più in generale, efficienza al sistema giustizia è .... continua .. clicca qui.


7 luglio 2008 > Vito Pichierri Ufficiale Giudiziario  -  Pordenone  @ >  vito-nicola@libero.it
Caro Angelo e cari colleghi, ho appena dato disdetta al mio sindacato e aderito all'AUGE. Non mi dilungo sulla nostra situazione, né mi unisco al coro dei lamenti dei tanti colleghi che ti scrivono.
Vorrei piuttosto farti notare quanto siamo caduti in basso quando il "sindacato più rappresentativo" si preoccupa di "intraprendere una negoziazione con l'Amministrazione volta a neutralizzare e compensare la futura diminuzione del reddito per l'utilizzo della notificazione telematica". Credo che a qualsiasi rappresentante dell'Amministrazione scapperà perlomeno una risata quando leggerà questa nostra rivendicazione.
Invece vorrei mettere in evidenza che tra coloro contrari alla Libera Professione, c'è tanta gente in buona fede, che crede sinceramente che l'attuale figura sia migliore di quella che si avrebbe con l'approvazione del progetto AUGE, e noi con questi dobbiamo fare i conti, trascurando invece chi è in malafede. Dobbiamo aprire un confronto in ogni regione, attraverso convegni, riunioni, autoconvocazioni, passaparola fra colleghi  di altre sedi che conosciamo. Il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare al 50% +1 della nostra categoria e per fare questo sarebbe indispensabile  che tu rendessi pubblici gli iscritti all'AUGE, regione per regione. Tutti noi dobbiamo cercare invece di convincere altri colleghi. Sarebbe utile introdurre nel tuo già ricco sito una specie di lavagna elettronica dove scrivere giornalmente i nuovi iscritti e quello che manca al raggiungimento dell'obiettivo. E' possibile? Ai colleghi che aderiscono all'AUGE chiedo inoltre di rendere pubblici i loro dati e la loro e-mail per comunicazioni tra di noi.
  Nel mio Ufficio la stragrande maggioranza ha aderito o sta per aderire all'Auge e ho notizie che anche in altri Uffici sta succedendo la stessa cosa.
Ai vari colleghi C1 e B3 invece vorrei raccomandare di deporre le armi per non fare la fine del soldato giapponese; in questa professione c'è posto per tutti e se ognuno di noi è convinto di essere meglio degli altri, avrà modo di  dimostrarlo successivamente, con la Libera Professione.
Ciao a tutti.

Caro Vito, ti ringrazio e ne approfitto per ringraziare tutti coloro che in questi giorni stanno aderendo in massa all'AUGE .. per quanto riguarda la pubblicazione dei soci AUGE ritengo che questa è una proposta che valuteremo insieme i primi di settembre in occasione del primo raduno nazionale  pre-congressuale. In questa prima occasione saranno invitati i colleghi di tutte le regioni che sono pronti a dare battaglia sul proprio territorio nonché di sensibilizzare i colleghi ancora incerti.

Nel frattempo .... l'invito che rivolgo ai colleghi è quello di sostenere l'AUGE ... sia come soci effettivi che come soci di sostegno ... l'importante è esserci ....perchè non siamo solo dei sognatori ... desideriamo un mondo migliore per TUTTI gli ufficiali giudiziari italiani.

Non aspettare domani >>>>> iscrizione 


7 luglio 2008 >Silvia < Ufficiale Giudiziario
Caro Angelo, mi permetto questo tono colloquiale perché ci siamo già sentiti telefonicamente due anni fa e perché sei diventato un punto di riferimento per gli u.g. d’Italia, a dispetto di altri che disdegnano la tua opera. Sono profondamente convinta che l’attività dell’uff.giu. sarebbe meglio tutelata e professionalizzata con il passaggio alla libera professione, tuttavia temo che nell’immaginario comune, e reale, in molti casi, non ci sia sufficiente professionalità e preparazione da parte di una grande fetta dei nostri colleghi. Questa considerazione spinge una parte di noi a non schierarsi verso la libera professione, vista da alcuni come una bestia nera, per effettiva incapacità di affrontarla, e per contro, impedisce a coloro che sarebbero favorevoli alla stessa, di trovare una modalità di manifestazione palese del loro pensiero. Ora mi chiedo: considerando la notorietà della  tua associazione  che è molto seguita e vanta un numero considerevole di fans, non so se altrettanti iscritti, ( confortami in merito!!), perché non fai circolare una sorta di modulo di adesione alla libera professione o una raccolta firme in merito?. Almeno in questo modo avresti dei numeri a disposizione e potresti valutare meglio la questione. Certo questo mio suggerimento non rappresenterebbe altro che una formalità: visto che il Ministero non ha esitato un secondo ad attribuire le notifiche in convenzione  alle Poste Spa, senza richiedere il benché minimo parere a noi addetti ai lavori, perché mai dovrebbe crearsi scrupoli nel decidere la liberalizzazione, ostacolato eventualmente dal sindacato, se con la riduzione delle notifiche, ed attribuzione all’Equitalia, ci sarebbero comunque degli organici degli u.g. in esubero causa della diminuzione del lavoro. La situazione è complicata  e come sempre trova una difficile attuazione all’italiana, ma credo che se tu riuscirai a far passare una figura di ufficiale giudiziario professionale e preparato, capace di affrontare la liberalizzazione in maniera giuridica e non come una chiacchierata al bar dello Sport, forse questa battaglia sarà vinta a favore di quelli che hanno avuto il coraggio e la capacità di intraprenderla. Speriamo bene!

Hai ragione in parte, cara Silvia, perchè ritengo che la stragrande maggioranza degli Ufficiali Giudiziari sarebbe in grado di svolgere dignitosamente anche una professione liberale. Il problema è che alcuni di loro la rifiutano non per incapacità, ma perchè non hanno approfondito, come merita, il progetto di legge ed esprimono opinioni sul"sentito dire".

Sento ancora qualcuno che è preoccupato che la libera professione non garantisca una retribuzione adeguata... è sai perchè? Perchè ancora legano le nostre attività a quella misera trasferta!

il nostro progetto è stato definito dall'Unione Internazionale tra i migliori del mondo e  ... e paesi come Polonia, Estonia, Tunisia, ecc... che se pur hanno attribuzioni limitate rispetto alle nostre hanno raggiunto un prestigio di grande livello, sia dal punto di vista professionale che economico.

Scusa se ne approfitto a dire cosa penso di coloro che come paladini della giustizia rifiutano la libera professione perchè non è grarantita "la Terziertà".

Io, non so voi, ma in questa "FRASE" detta da un ufficiale giudiziario vedo tanta ipocrisia.

Prima di tutto, l'U.G. liberale o no, è tenuto a rispettare la legge, poi vi sarà un codice deontologico e la responsabilità personale e patrimoniale ma, a parte questa assurdità all'italiana, mi chiedo con quale coraggio si pone come eccezione la terzietà quando ...  - non voglio usare volgarità - privati di tutte le razze svolgono le nostre funzioni, per non parlare degli avvocati che si notificano da soli atti propri!

Per quanto riguarda i "fans" AUGE, tantissimi hanno telefonato, inviato e-mail, ma molti di loro restano nell'ombra. Siamo in tanti, ma per raggiungere la maggioranza, spero che tutti questi appartenenti al "Sindacato bianco" o iscritti solo per fare un piacere a qualcuno, escano allo scoperto con la loro "INDIVIDUALITA'".

Io li aspetto e mi auguro ... che al più presto prendano coscienza della reale situazione in cui ci troviamo ...e diventano ufficiali giudiziari in AUGE.


7 luglio 2008 >Dott. Rosario Esposito Ufficiale Giudiziario C1 Unep Pordenone
In questo momento così delicato per la categoria, credo che sia quanto meno indispensabile che i colleghi di ogni Ufficio, già convinti del momento di cambiamento e nell'ottica della libera professione, si adoperino nel loro piccolo per aumentore il numero degli iscritti all'AUGE "trascinando" i colleghi spesso solo pigri e sfiduciati, all'incontro di Brescia del 19 p.v.  o in altre città del centro e del sud in cui sarebbe opportuno, ora piu che mai , organizzare incontri analoghi.
Credo che il contatto diretto, piu' che quello virtuale, possa portare ad una "esplosione" di adesioni. Anche la distribuzione di un adesivo Auge per simparizzanti e iscritti da applicare sull'auto che usiamo ogni giorno può contribuire ad alimentrare il "senso di appartenenza" ad una categoria in crisi di identità ormai da troppo tempo .
Credo che sia giunta l'ora dello schieramento di chi  pensa alla libera professione come prospettiva possibile, adoperandosi anche nel proprio contesto di lavoro .
Per quanto riguarda me, ho già distribuito a tutti i colleghi del mio Ufficio il volantino relativo all'incontro di Brescia e cercherò di organizzare la trasferta con più colleghi possibile sperando nella loro adesione all'AUGE. Cordiali saluti.
Grazie Rosario... è questa la mentalità giusta, come ufficiali giudiziari, per essere dei vincenti. 


7 luglio 2008 > Vittorio R. Zaccaria <Ufficiale Giudiziario C1 con 39 anni di servizio
SONO D'ACCORDO CON LA LIBERA PROFESSIONE!


7 luglio 2008 > Mattia Della Vittoria Scarpati - Ufficiale Giudiziario Dirigente <  Tribunale di Ventimiglia

Ho appreso dal Quotidiano "La Stampa" del 04 u.s., alla pagina locale di Imperia che, la CISL Fp Imperia rappresentata dal Sig. Leo Bosco sottolinea tutta la sua contrarietà alla privatizzazione degli Ufficiali Giudiziari. Fin qui nulla di strano in considerazione che viviamo in un regime democratico dove tutti hanno diritto a manifestare le proprie idee.

     Il problema nasce quando chi rappresenta una categoria di lavoratori e si fa portavoce delle loro aspettative ,prima di scendere in campo, consulta la propria base e con un documento unitario e programmatico inizia il percorso a ciò deputato.

     Capisco che non essendo iscritto CISL non sono stato interpellato ma per contro nemmeno gli stessi colleghi iscritti hanno ricevuto uno straccio di comunicazione relativa alla scelta ostruzionistica del sindacato, fonte confermata da un rapido sondaggio fatto tra quest'ultimi.

      Ciò che mi fa incazzare è che questo signore, con molta umiltà, avrebbe dovuto parlare SOLO a nome degli iscritti CISL ,semmai concordi e non della categoria della provincia di Imperia, cosa del resto comune ad altre sigle  sindacali che si arrogano il diritto di chiedere incontri con i promotori dell'iniziativa parlamentare per boicottarla.

      A questo sindacalista sicuramente non Ufficiale Giudiziario e quindi a digiuno delle problematiche che attanagliano la nostra categoria chiedo :" in base a quale diritto o direttiva, parla,esprime,contesta senza averne la più pallida idea.Dov'era il sig Bosco e il suo sindacato quando la concertazione ha trasformato l'Ufficio NEP in un concentrato vitaminico C1;B3;B2 , dov'era quando l'Amministrazione iniziava la mattanza delle funzioni proprie dell'Ufficiale Giudiziario, dov'era quando hanno affidato le vendite immobiliari nai notai?, dov'era quando hanno tolto il recupero del campione penale per affidarlo ai concessionari?, dov'era quando hanno esteso la possibilità per gli avvocati di notificare atti civili a proprio impulso?, dov'era quando si parlava dell'uso e dei rischi connessi all'utilizzo del mezzo proprio?, dov'era quando hanno stipulato la scellerata convenzione con l'ente poste?.

     L a sfilza dei " dov'era " è molto lunga ma breve è il commento che lascio al sig. Bosco e a tutti coloro che sono sulla sua lunghezza d'onda.

     La valorizzazione dell'Ufficiale Giudiziario non si ottiene aumentando l'organico ma prevedendo nuove competenze in linea con l'Eurozona inserendo il professionista in un contesto tale da garantire i servizi a ciò preposto con il giusto riconoscimento dell'attività profusa.

     La stitichezza mentale dei sindacati ha affossato la categoria, a prestato il fianco all'Amministrazione che ha snaturato la figura dell'Ufficiale Giudiziario relegandolo in un limbo dal quale non vi è uscita se non con la libera professione.

    Non dobbiamo permettere a questa "armata di Brancaleone" di parlare per noi. E' arrivato il momento di farci sentire e magari fare anche una conta per capire la valenza che hanno questi signori quando partono alla volta di Roma per rompere.........

Fa arrabbiare anche me ... e sai perchè? Perchè si sentono potenti e quindi se non lo hanno proposto loro non si deve fare.. Spero gli UG CISL siano consapevoli del potere che danno a questi sindacalisti con la loro tessera.

Mai più con un sindacato... ma diventiamo una corporazione ... è questa la strada per tutelare gli interessi degli Ufficiali Giudiziari ...i sindacati, tutti, sanno fare solo danni! 


7 luglio 2008 > Alberto Celli < UNEP Genova.

Caro D'Aurora, sono d'accordo col progetto privatizzazione ma veltronianamente  sono anche d'accordo con Gattullo che esso deve  essere di necessità inquadrato in un progetto più generale di riforma del "sistema giustizia "italiano, pena il fallimento. Un solo esempio. Le notifiche telematiche agli studi legali, ai ctu etc. dalle cancellerie e segreterie degli uffici giudiziari, che toglierebbero tanto lavoro alienante ed inutile ai colleghi, i quali si  potrebbero finalmente concentrare sulla qualità del loro lavoro .Ciò peraltro a prescindere dall'essere organo pubblico o privato della giustizia: è chiaro che nell'uno e nell'altro caso il costo di ogni singolo atto, notifica o esecuzione che sia, dovrebbe essere sensibilmente maggiore della miseria odierna. E ciò potrebbe più che compensare la perdita di guadagno relativa alla perdita delle notifiche "pubbliche". Con un doppio vantaggio per lo stato. Meno spesa. E' stato calcolato che mensilmente un unep medio come genova, dove lavoro, costa circa 20000 euro di trasferte biglietti di cancelleria. I ragionieri dello stato potrebbero divertirsi a calcolare il costo annuale per tutta italia aggiungendo, se pur minore, quello per le notifiche penali. Non credo sarebbero cifre da riequilibrio del bilancio pubblico, si capisce, ma ... Rome wasn't built in a day. Più entrate. Maggiore indennità di trasferta (nell'ottica pubblicistica)  o maggiore tariffa (nell'ottica privatistica) significano maggiore introito fiscale. Ma la possibilità di questo come di altro deriva logicamente, come dicevo, dalla volontà politica di riformare la giustizia e i codici, snellire il processo civile e penale, costruire strutture giudiziarie degne di tal nome, e via dicendo. A me pare che questo governo, che non ho votato ma verso il quale non ho alcun pregiudizio, se non verso il suo presidente, sia preda di un atteggiamento schizofrenico, da un lato la più che condivisibile propensione a liberalizzare ed "efficientizzare" il paese, data la sua matrice ideologica (talune istanze di Brunetta sono condivisibili), dall'altro la paura degli effetti di un paese finalmente moderno e d europeo. In altre parole una giustizia che funziona fa paura a questo come all'altro governo. In ultima istanza sono convinto che se non passa nei prossimi 5 anni, con tutta la lentezza ed i logici e fisiologici emendamenti del caso, con questo tipo di governo, il progetto D'Aurora Berselli, non passerà più. Una domanda. E' previsto un numero chiuso  in ciascun distretto sulla falsariga dei notai? Un saluto. Alberto

Certo che è previsto un numero chiuso, come in tutta Europa. Non voglio ripetermi, ma se leggi attentamente il progetto, le tue perplessità sono state risolte dall'AUGE nella prima stesura del disegno di legge, poi fatte proprie dal Senatore Berselli. 


7 luglio 2008 > Alberto Granieri Galilei - U. G. Tribunale di Caltagirone

Il progetto sulla libera professione passerà solo se il Governo e il Parlamento lo vorranno: a prescindere da parte sindacale.  Perchè, invece, si sta dando così tanta importanza a sindacalisti di dubbia preparazione (quando affermano, per esempio, che venga meno la terzietà )? Fra gli altri molti colleghi da me interpellati auspicano  una rapida approvazione del DDL 749 semplicemente ... per passare nelle cancellerie... Un plauso, allora, all'iniziativa di Giuseppe Marotta, e all'idea dei coordinamenti provinciali; bisogna spingere per inserire il DDL 749 all'ordine del giorno! Un suggerimento (se posso): perché non preparare uno o più  filmati, in lingua italiana, sugli Ufficiali Giudiziari francesi, da far girare sui ns siti? E perchè non registrare e mandare su internet le immagini dell'incontro, anche in video- conferenza? Pensiamoci.

Angelo > Alberto, è vero i sindacati contano poco nelle scelte politiche, ma voglio far aprire gli occhi ai colleghi che da queste persone si aspettano la tutela dei propri interessi .... 

Arrivare a liberalizzare la professione non deve essere un merito di pochi ma con il coinvolgimento di tutta (o quasi) la categoria. Per questo insisto con le adesioni ...

Giuseppe > Terrò conto del tuo suggerimento Alberto: fare un filmato dell’incontro di Brescia mi sembra un ottima idea. Sono contento che ora percorriamo la stessa strada. Grazie per gli incoraggiamenti, un caro saluto <Giuseppe Marotta


3 luglio 2008 > Nicola Lomonte < UNEP Rutigliano < lettera aperta per i colleghi e per conoscenza ai sindacalisti 

Scrivo a mente dell’art. 21 Costituzione Italiana,  dell’art. 19 dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948) e dell’Art. 10 della Convenzione europea per la tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950) Nella mia qualità di cittadino e poi di lavoratore calpestato e frustrato da Chi ha la presunzione di rappresentarMi senza preoccuparSi di conoscere come la penso.

 Ma  … in effetti …. Chi cavolo Sono? ..... continua .....clicca qui


3 luglio 2008 > Patrizia D'Agostino >Ufficio NEP Castiglione d/s
caro angelo,

ti ringrazio a nome di tutti quelli che sono stanchi di lavorare in queste condizioni a dir poco da terzo mondo. Basta con la promiscuità che non fa bene né a chi fornisce un servizio né a chi ne fruisce. Mi dispiace per quei colleghi che vedono nella libera professione un pericolo ma credo che, come per tutti i cambiamenti, occorre avere un pò di coraggio e guardare con positività all'unica strada ormai percorribile. Penso però che bisogna dare la possibilità di scelta ai colleghi che vogliono restare a fare i pubblici dipendenti.

Grazie Patrizia ... per rispondere alla tua domanda, il progetto di legge AUGE/Berselli all'art. 4 recita testualmente: "

c) procedere all’inquadramento, nel profilo professionale di cancelliere, degli ufficiali giudiziari che non si avvalgono della facolta` di cui all’articolo 5, fatte salve l’anzianita` di servizio, l’area funzionale e la posizione economica di provenienza e nel rispetto del principio della conservazione della retribuzione complessiva in godimento, riassorbibile successiva..."

Come vedi non c'è obbligo e  garantisce la retribuzione in godimento, superiore a quello del cancelliere di pari posizione economica , in quanto comprende anche  la retribuzione accessoria - decimo compreso ...E' un progetto che dovrebbe essere appoggiato anche da chi non condivide la libera professione ed è portato per un ruolo statale.


 3 luglio 2008 > Michele Meo < UNEP Milano 

Speravo da tempo di prendere il coraggio di scrivere in questo forum, purtroppo il pretesto l'ha offerto la bruttissima notizia di oggi.
Faccio l'ufficiale giudiziario da undici anni, da undici anni sono in servizio presso la Corte d'Appello di Milano. Sono sempre stato convinto che la nostra professione vada oltre gli schemi bui, confusi e reprimenti della p.a. Ho dovuto lottare per la tutela di ogni mio diritto, da solo, perchè non sono mai (MAI) stato iscritto alla triplice, ma ad un piccolo sindacato. Ho dovuto subire la promiscuità,bene o male mi sono adeguato. Ho imparato che nella vita bisogna dare sempre fiducia a tutti. Ma adesso basta. Appena ho letto la notizia dello scellerato incontro mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. Due colleghi rappresentanti sindacali della triplice hanno gridato vittoria vittoria al mio passaggio nei loro uffici. Dopo un acceso diverbio uno di questi mi ha detto: è la base che non vuole la libera professione.
La base? Molti dei colleghi iscritti alla triplice sono per la libera professione.
La base? La base sa che i detrattori sono coloro che non hanno le palle di misurarsi sul mercato perchè ormai hanno pagato il mutuo oppure sono prossimi alla pensione? Hanno tutelato i loro personali interessi. Non voglio colpevolizzarli per la loro paura, ma la loro paura non deve condizionare la mia vita!

La base? Che sindacato è un sindacato che non rappresenta i propri iscritti?
Sono deluso, schifato...MA NON RASSEGNATO!
Angelo mi ha dato un vero motivo per sperare e per sopravvivere a questo marciume. Uno di questi colleghi mi ha detto: tu cosa fai per le tue idee? E' vero. Forse devo fare di più. Incontriamoci tutti quanti, diamo per iscritto la nostra volontà di uscire da questo inferno. Raccogliamo per iscritto le nostre adesioni a questo progetto. E' una strada in salita, questo si è sempre saputo. 

Oggi sono più forte di ieri. Un abbraccio a tutti.


3 luglio 2008 > Corrado

Caro Angelo è da diverso tempo che seguo il tuo sito e il tuo operato in difesa della nostra categoria, e come  ami dire tu  è arrivata l'ora di tirare fuori le palle, come d'altronde facciamo tutti i santi giorni nell'espletamento delle nostre povere, di riconoscimenti ma ricche di responsabilità,funzioni. Sono io a ringraziare te per tutto ciò che stai facendo, e ciò che certamente farai, per dare finalmente dignità a una professione cardine, di ogni società ed economia democratica che
sia tale.


3 luglio 2008 > Francesco FILIPPONE, UNEP - Campobasso

A tutti i colleghi in servizio,
il momento è cruciale e dobbiamo imprimere ulteriore spinta all'attività dell'AUGE.
I simpatizzanti possono fare come me, possono aderire all'AUGE come SOCI SOSTENITORI, per i quali non è prevista quota sociale, compilando il modulo alla pagina http://www.auge.it/iscrizioneonline.htm
E' il momento di farci riconoscere.Saluti cordiali a tutti.


2 luglio 2008 > Lomonte + altri > SMS LISUG > "Nino ha terminato riunione con Berselli, estrema sintesi, Berselli: pensavo che sulla libera professione eravate tutti d'accordo, visto che così non è non se ne parla nemmeno. Fate girare questo sms."

 

Angelo AUGE > Tranquilli colleghi, 

non è una battuta di arresto, nulla è perduto e tanto meno il sogno di molti di noi di vedere liberalizzare la professione dell’Ufficiale Giudiziario.

Avevamo già previsto le bassezze e l’arroganza dei sindacalisti!

Per quanto riguarda Berselli, sono a conoscenza delle favolette che hanno raccontato, specialmente quella di rappresentare il 90% degli ufficiali giudiziari contrari alla libera professione e quindi non ci sarebbero, secondo loro, i numeri per partire in caso di approvazione della legge.

Questa è l’Italia sindacale, non dimenticatevelo!

Basta pensare al LISUG per capire … utilizzano ancora nella carta intestata il logo dell’Unione internazionale degli Huissiers de Justice, quando sono a conoscenza che sono sottoposti a procedimento disciplinare di espulsione dall’organizzazione.

Questa è l’Italia sindacale, non dimenticatevelo!

Il problema è che a volte sono un ingenuo e me lo dimentico: cerco il confronto delle idee, opero in trasparenza e cerco di coinvolgere e far capire al collega che la proposta AUGE non è solo una alternativa alla situazione del cazzo in cui ci troviamo tutti, ma è una proposta capace di rendere umana, gratificante moralmente ed economicamente una professione tra le più prestigiose in Europa.

 

Ad ogni modo con Berselli chiarirò la questione, e non sarò solo, mi porterò con me mister X, che di favole non ne racconta e insieme con fatti e numeri reali illustreremo la reale situazione italiana degli ufficiali giudiziari nello scenario nazionale ed internazionale.

 

I miei rendez-vous già programmati con alcuni politici di rilievo nonché con le istituzioni non si fermano anche perché non ero così incosciente da illudermi che il “Presidente Berselli” da solo potesse trasformare “il sogno” in realtà. Il Senatore Berselli ha un ruolo importante, ma alla fine ciò che conta è una larga maggioranza parlamentare.

Ed è questo il programma che stiamo portando avanti, con notevoli risultati raggiunti, e che certamente non mi faccio e non mi farò scoraggiare da una triplice che non ritengo onnipotente e vincolante per il mio futuro.

 

Ciò che mi fa incazzare invece non sono questi personaggi, ma  voi ufficiali giudiziari, uno ad uno, che avete dato fiducia a queste persone … che vi siete fatti gestire per realizzare un futuro alternativo alla liberalizzazione dell’Ufficiale Giudiziario.

A proposito quanti di voi iscritti ai sindacati conoscono la loro proposta alternativa per far uscire l’Ufficiale Giudiziario da questa situazione di merda?

Forse ne hanno parlato con Berselli approfittando della situazione ed hanno cercato di essere propositivi oltre che distruttivi.

dubito! Non sanno cosa dire quando si tratta di fare delle proposte serie.

 

Ad ogni modo vado avanti…

 

Farò questo ed altro, ma chiedo … il sostegno della maggioranza della categoria … se l’AUGE avrà dalla sua parte i numeri, almeno il 50% degli ufficiali giudiziari, circa 2000, che possano dar inizio in primo impianto ad un’attività liberale, il percorso sarà breve, al contrario, non mi arrendo e vado avanti, ma con la consapevolezza che i tempi si allungheranno e con il rischio di andare a finire tutti in cancelleria in una situazione peggiorativa rispetto a quanto previsto in opzione, anche nel progetto Berselli.

 

Quindi, scusate se pretendo, ma basta con le incertezze e tiriamo fuori le palle:

iscrivetevi all’AUGE in segno di fiducia e adesione al progetto libera professione.

Fatelo subito, ma a una condizione: non voglio colleghi che hanno il piede in due scarpe.

O date forza ai vostri amichetti sindacalisti o revocate la tessera e vi schierate con noi.

 

Sono anche incazzato con il “sindacato bianco” cioè con coloro che sono la maggioranza dei colleghi… i non schierati … gli sfiduciati, quelli che attendono senza sapere cosa… e si aspettano giorno dopo giorno la catastrofe totale.

Ai vincitori dell’ultimo concorso, devo ricordare che molti di loro grazie alle battaglie dell’AUGE sono stati assunti …. Non lo dico per ottenere la loro riconoscenza, ma solo per ricordare che molti di loro si sono iscritti a sindacati, in particolare a quello che si definisce più rappresentativo, che in piazza Montecitorio erano latitanti, per comparire immediatamente il giorno dopo la firma del contratto.

 

Ribadisco, non sono i sindacati che mi preoccupano, siete voi colleghi, con il vostro silenzio, con la passività di accettare giorno dopo giorno questa situazione sempre peggiorativa. Vi invito a non criticarli, a non demonizzare questo o quel personaggio: ignorateli, ma nel vero senso della parola …. Solo così possiamo evitare che facciano altri danni.

Chi non si sente rappresentato e ritiene come me che i sindacati sono la causa di questo sfascio globale non deve, non deve tenere in tasca una tessera sindacale!

 

Sono convinto che siamo più di 2000 i favorevoli e quindi forza e coraggio … datemi retta per favore: aderisci all’AUGE immediatamente. 

Grazie di cuore a tutti e non mollate,

ciao Angelo, 

un ufficiale giudiziario che fa la sua parte ... attendo riscontro.

 

  Iscrizione on-line

                                  Modulo di disdetta sindacale.

 

 30 giugno 2008 > Vincenzo Gattullo - UNEP C.A. di Bari.

Caro Angelo, da sempre sono un fautore della libera professione; lo sono oggi più di ieri, in tempi in cui le gabbie contrattuali ci condannano ad un burocratismo da far paura.

Leggo, quindi, con piacere l'ultima iniziativa a firma del Sen. Berselli. Detto questo, però, devo, comunque rappresentare alcune perplessità in merito a tutta la vicenda.

Parto da un dato incontrovertibile: questa è l'ennesimo tentativo di far decollare un' iniziativa legislativa tendente a liberalizzare la nostra professione, tentativo non dissimile da diversi altri predenti.
Ho la netta impressione che questo argomento sia, allo stesso tempo, uno di più gettonati e dei meno considerati dalla nostra classe politica.
La ragione di fondo risiede, secondo me, nella mal celata volontà di costoro di non voler seriamente far funzionare la macchina giudiziaria.
Una giustizia che funzioni ha implicazioni gravi sulla gestione del potere, lo sapevano i romani e lo sanno benissimo i nostri governanti.
Ad onta dei proclami, odierni e passati, mai nessuno, per le ragioni di cui ho detto sopra, ha seriamente pensato di porre rimedio a questo sfacelo(non riesco a trovare altri termini).
In quest' ottica, sono seriamente convinto che anche questa volta si giungerà ad un nulla di fatto.
Del resto basti vedere cosa ha prodotto la riforma del processo esecutivo. Una ridicola totoata(da grande Totò), quale quella delle riprese fotovideo dei beni da pignorare e la sostanziale impossibilità di accedere alle banche dati dell'anagrafe tributaria; aggiungasi il fatto che hanno, invece, tratto beneficio i soliti pochi tra avvocati e commercialisti i quali si sono aggiunti alla pletora notarile nelle vendite immobiliari.
Voglio dire che una riforma parziale, senza un ripensamento totale del processo civile, a cui si deve aggiungere una, più generale, revisione del sistema giudiziario italiano, partendo da un dato non di poco conto qual'è quello dell'edilizia per arrivare ad un serio snellimento delle procedure e ad vera volontà di utilizzare le enormi potenzialità che offre la tecnologia informatica, non sortirà alcun effetto. Tutto questo ha, a monte, una condicio sine qua non: la vera volontà di destinare risorse di bilancio sufficienti per realizzare tutto ciò.

Ma questo ci riporta alla premessa iniziale: ciò realizzerebbe il risultato di una giustizia che funziona. Sarà mai realizzabile?
ti saluto con cordialità.

 30 giugno 2008 > Ufficiali Giudiziari Corte di Appello di Catania.

Caro Angelo, sono Francesco, ufficiale giudiziario del distretto della C.A. di Catania, (attualmente in due uffici, uno in applicazione, la nostra piaga); per la prima volta trovo il tempo e la voglia di scriverti due righe, primo per ringraziarti, insieme a tanti altri colleghi del distretto per quanto ti stai prodigando insieme agli altri colleghi dell’AUGE, a cui va il nostro affetto e la nostra stima, per portare avanti il nostro progetto sulla libera professione. E’ l’unica via d’uscita che rimane alla  “categoria” per ridarci quella dignità di persone e lavoratori che ogni giorno viene calpestata a cominciare dalla nostra Amministrazione e per finire a quei soggetti che tanto si vantano nello scrivere, ad ogni suono di campanella, di essere “I RAPPRESENTANTI DEL SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA CATEGORIA” (sicuramente non rappresentano me e chissà quanti altri).
Sei l’unica nostra fonte di speranza, se fallisci Tu, mi rimane solo la speranza che passino in fretta questi pochi anni per arrivare a maturare il diritto al minimo della pensione e considerarmi finalmente “un uomo libero”, francamente dopo trent’anni di servizio mi sono scocciato a lavorare per una Amministrazione che ha per noi la stessa considerazione che un qualsiasi datore di lavoro ha per un “GARZONE” (per non usare altro aggettivo dispregiativo).
Leggendo l’articolo pubblicato dal giornale “ITALIA OGGI” del 26/6/2008 a firma della giornalista Alessandra Ricciardi, che ho trovato sul sito AUGE e UIUG, sono stato assalito da un senso di “tristezza” e di “sfiducia”, non nei tuoi confronti, che mi ha riportato indietro nel tempo di nove anni e precisamente a Giovedì 1° Aprile 1999, quando sulle pagine dello stesso giornale l’allora Ministro della Giustizia On. Oliviero Diliberto, con aria trionfalistica, annunciava al mondo intero…………
“RIVOLUZIONE PER GLI UFFICIALI GIUDIZIARI” (spero anche Tu abbia conservato una copia di quel giornale). Dopo nove anni mi sono chiesto: “E’ questo l’unico tipo di rivoluzione che la categoria sa fare?” O non sarebbe meglio che una bella mattina presentassimo 4850 domande di dimissioni?  Chissà con quali argomenti la nostra amata Amministrazione giustificherebbe un atto del genere? O forse siamo già morti per poter fare un’azione così “RIVOLUZIONARIA”. (Noi al massimo siamo capaci di fare qualche giorno di sciopero, sai quanto se ne fotte l’Amministrazione). Nulla è cambiato da allora e, con il massimo dell’ottimismo credo che poco cambierà negli anni a venire!!!!!!!
Mi auguro e auguro a tutti i colleghi di poter vedere l’alba di quel giorno più che per noi per lasciare a chi verrà dopo un futuro e una  buona condizione di vita e lavoro che a noi ci è stato negato!
Un fraterno saluto a Te e a tutti i colleghi che aspirano a questo sogno.
Francesco, Massimo, Vincenzo e Franco.

30 giugno 2008 > Risposta Angelo > ai  colleghi Vincenzo, Francesco, Massimo, Vincenzo e Franco,

Cari Colleghi,

capisco di quanta sofferenza oggi esiste nell'interiorità, nell'animo di ogni ufficiale giudiziario, che giorno dopo giorno assiste alla propria eutanasia, ma non sa ancora di quale male oscuro deve morire.

Io voglio guarire … amo troppo questa professione per vederla scomparire o peggio ancora nel vedermi depredato di un ruolo che in tutti i paesi democratici del mondo è fondamentale.

Il progetto diliberto fu una grande delusione per me, specialmente quando appresi i motivi, che nulla avevano a che fare con l’efficienza e il buon andamento della giustizia.

Quell’uomo, grazie a Dio, è fuori dal Parlamento…

Oggi, la situazione è completamente diversa, l’esigenza di scrivere “Giustizia” con la “G” maiuscola è una esigenza imprescindibile perchè la giustizia è al collasso totale e in un modo o nell'altro ci coinvolgeranno .... le riforme sono imminenti ... e se continuiamo a muoverci nel modo giusto e riusciamo a far sentire la nostra voce ... che esistiamo ... la libera professione non sarà è più un sogno.

Il nostro progetto di legge – AUGE-Berselli, 

… dopo essere stato riconosciuto dall’Unione Internazionale degli Huissiers de Justice, come uno dei migliori progetti del mondo,

….. dopo che la commissione europea – CEPEJ – ha ritenuto degno di attenzione il nostro programma

…. abbiamo concentrato le nostre forze sulla visibilità … ed è questa la strategia vincente che ci farà “voltare pagina” per chiudere un triste capitolo della lunga storia dell’Ufficiale Giudiziario.

Non è un caso che l'AUGE è riuscita a far convogliare adesione al progetto AUGE-BERSELLI da entrambi gli schieramenti politici e non è un caso che già cinque testate giornalistiche parlano del nostro progetto.

Esistiamo!!!!

E’ questo che è mancato in tutti questi anni: sindacati sia rappresentativi che meno della categoria hanno avuto il pregio di autodistruggere questa professione assimilandola, giorno dopo giorno, ad una categoria qualunque, ad una categoria che come imbecilli si è aggregata al carrozzone degli statali … ma questa è un’altra storia tristemente nota e che faccio a meno di approfondire perché … i sindacati hanno rovinato la mia vita professionale  …. Mai più in vita mia avrò una tessera sindacale nel portafoglio … con la quota preferisco adottare un bambino africano …almeno avrò donato un sorriso invece di … pianti per aver concesso la mia fiducia a persone che non meritano nulla …  

Non siate pessimisti per favore , entrate con noi nella nuova storia dell'UG italiano ... . e aderite all'auge perchè ho bisogno di tutti voi .... a ottobre o novembre ci sarà il nostro primo congresso ... e sono convinto che ... inizierà un nuovo cammino ... da protagonisti e non più comparse ...

con affetto angelo 

Io ci credo e vado avanti!


27 giugno 2008 > Giustizia, Partito Democratico: D’accordo con Berselli su riforma ufficiali giudiziari

Roma, 26 giu (Velino) - "Abbiamo presentato proposte analoghe a quella del senatore Berselli già in passato e siamo dunque favorevoli a una apertura del ruolo dell'ufficiale giudiziario all'attività libero professionale. Vi sono esempi significativi ed efficienti in altri paesi europei e c'è la necessità di ampliare l'offerta dei servizi legali, per snellire la giustizia, nel rispetto della qualità e delle responsabilità". Lo affermano Mario Cavallaro (Pd), della commissione Giustizia di Montecitorio, Pasquale Ciriello della commissione Giustizia, Pierluigi Mantini, responsabile professioni del Pd. "Naturalmente occorrerà approfondire sia il perimetro delle attività consentite in regime libero professionale e sia le forme della transizione dal sistema pubblico a quello privato, che non può avvenire in modo forzoso. Sul tema dunque è possibile un dialogo costruttivo perché la riforma è utile e condivisa".(com/udg) 26 giu 2008 17:20. (Fonte il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale )


26 giugno 2008 > Articolo "Italia Oggi" > La riforma del Presidente della Commissione Giustizia del Senato > Ufficiali Giudiziari tutti privati.

 

Mai,  come in questo ultimo periodo la stampa si è occupata di noi Ufficiali Giudiziari su proposte di legge anziché di fatti di cronaca < Intorno all'AUGE i consensi crescono a dismisura,  giorno dopo giorno < Collega non restare passivo < ISCRIVITI all'Associazione per il tuo futuro > Dare una dignità alla nostra professione è anche un tuo dovere < prepariamoci insieme a raggiungere un sogno che sta per trasformarsi in realtà < esci allo scoperto con la tua individualità ed il cuore da vero ufficiale giudiziario >>>>>>>>>> Iscriviti >>>>>>>>>>>>.


 

Giugno 2008 > Angelo AUGE > Lettera aperta agli Ufficiali Giudiziari senza speranza.


23 giugno 2008 > Corrado Cafasso > UNEP Latina

Buongiorno a tutti sono CORRADO, Ufficiale Giudiziario in servizio presso l'UNEP di Latina.

Voglio congratularmi con i colleghi che da anni stanno promuovendo, con alta professionalità e tenacia, una moderna figura professionale dell'Ufficiale Giudiziario italiano, "Libero Professionista".

Mi rivolgo in particolare ai colleghi Arcangelo D'Aurora e Andrea Mascioli ai quali voglio esprimere il mio sostanzioso convincimento che la Libera
Professione, così come è stata proposta, darà un incremento notevole alla funzionalità della macchina della Giustizia italiana.

Sono altresì convinto che il sistema libero professionale darà impressionanti soddisfazioni a tutti quei colleghi che da anni attendono il giusto riconoscimento professionale ed economico che merita.

A questo punto, evito di ripetere cose già dette e ridette da altri e invito tutti i colleghi d'Italia a riflettere in fretta sul nostro nuovo disegno professionale,  tenendo conto soprattutto dei provvedimenti emanati dall'ultimo Consiglio dei Ministri circa le notifiche vie e-mail e gli effetti che faranno sulle nostre future buste paga.

Ringrazio l'Auge e cordiali saluti.  

21 giugno 2008 > Sergio Tranquilli < UNEP Piacenza

Sento di dire una cosa ovvia: l'affidamento a Equitalia di notifiche e spese di giustizia è al tempo stesso il passaggio obbligato e sintomatico della privatizzazione della ns. professione. Si disperi chi può! O continui a sopportare amenità giornalistiche. Cordialità, Sergio

16 giugno 2008 > Valeria Paolin

Ciao a tutti sono Valeria, uff.giud. presso l'U.N.E.P di Rho.
Per cominciare saluto Angelo e lo ringrazio per il suo impegno, da sempre, a favore della nostra categoria. Sono venuta a conoscenza di questo sito mentre preparavo il concorso, uno dei pochi che forniva materiale e spunti utili, anche grazie al forum e allo scambio di opinioni con gli altri aspiranti.
Vinto il concorso, in capo a 10 mesi circa, senza la mia volonta, mi sono trovata a fare il Dirigente, di fatto obbligata! Responsabilità nuove che generavano angosce e insicurezze, che ho dovuto affrontare senza la dovuta esperienza. Non ritengo giusto che tutto ciò debba continuare...
Ritmi di lavoro spesso quasi massacranti, responsabilità che aumentano ogni giorno, il tutto a fronte di una sottrazione delle nostre competenze, spogliati lentamente delle nostre funzioni, per finire il ns ordinamento che non è adeguato alla realtà. Non so se la libera professione sia la panacea di tutti questi mali, ma sono convinta che se non si percorre questa strada, non si arriverà da nessuna parte se non, forse, alla cancellazione della nostra figura professionale.
Rispetto le scelte di chi non vuole fare questo "salto", non deve essere obbligato da nessuno,  del resto la proposta di legge è chiara in tal senso. Concludo facendo appello a tutti coloro che condividono la libera professione a sostenere Angelo e coloro che si adoperano per questa causa.
Un saluto
Valeria Paolin (socia auge)

13 giugno 2008 > Mattia Della Vittoria Scarpati.

cos'altro dobbiamo subire per dire BASTA a questa continua opera di demolizione della figura dell'Ufficiale Giudiziario da parte dell'Amministrazione con l'ausilio dei sindacati..............

 Nel corso degli anni abbiamo subito passivamente lo stillicidio delle nostre funzioni, dalla delega ai notai per le vendite immobiliari al recupero del campione penale al Koncessionario passando per la convenzione con l'ente poste per la notifica degli atti penali, alla possibilità per l'avvocato di notificare i suoi atti civili, alla notifica telematica e dulcis in fundo al progetto di affidare a Equitalia la notifica degli atti processuali con la facoltà di cancellare dal recupero quei crediti da € 250\300....e chi più ne ha nè metta.

  Noi, piccoli e insignificanti granelli di sabbia in questo enorme marasma rimaniamo alla mercè di norme borboniche nelle quali la più piccola omissione, dovuta a come e quanto si lavora nei nostri uffici , contempla  nella migliore delle ipotesi la sanzione disciplinare se non peggio.

  Recriminare o piangere sul latte versato non produce nulla se non polemiche sterili su chi ha fatto e non doveva o poteva e su chi non ha fatto mentre poteva o doveva.

  Se è vero che in natura nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma, approfittiamo allora di questo momento buio per trasformare la categoria. A questo ennesimo attacco tiriamo fuori le palle, consideriamo questo momento come se fossimo in esecuzione alle prese con le situazioni più disperate.

  Siamo forgiati per queste esperienze, con tanta di quella professionalità da far impallidire gli stessi giudici che emettono provvedimenti e sentenze, con coraggio che nasce dalla scelta di essere Ufficiale Giudiziario.

  E' ORA DI DIRE BASTA!!! 

  Sono saturo, la misura è colma.......la mia dignità di lavoratore e di Ufficiale Giudiziario non permette a nessuno e tantomeno a questi burocrati di calpestarmi, di offendermi,togliendo giorno dopo giorno attività che sono mie in quanto Ufficiale Giudiziario.

  E' ORA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE!!! 

   Caro Angelo, la premessa era doverosa perchè dettata dalla rabbia che caratterizza il momento. Non ho altre argomentazioni per definire lo stato d'animo ma per contro ho tanta di quella volontà da seguire te e l'AUGE  nella battaglia per la libera professione.

   Rivolgo un accorato appello ai Colleghi che credono nella svolta.......... Ricompattiamoci e diamo sostegno all' AUGE........è l'unico mezzo che abbiamo per dire basta.

 

12 giugno 2008 > Angelo ... AUGE < Allarme rosso!

       Oggi giornata mondiale dell'Ufficiale Giudiziario, è arrivato anche un bellissimo regalo, proposto dal governo Prodi e in corso di attuazione dal ministro Tremonti: l'affidamento delle notificazioni degli atti giudiziari a "Equitalia Giustizia". A tal fine desidero ringraziare i sindacati per la sensibilità dimostrata nel tutelare gli interessi degli ufficiali giudiziari che con il loro silenzio - assenso stiamo tutti quanti raggiungendo un traguardo prestigioso - subito dopo la convenzione con le poste -.... ci sgraveranno definitivamente di quel carico di lavoro così dannoso alla salute, rendendo più sopportabile la nostra vita. 

Ecco a cosa serve il sindacato!

Non lo avevo capito!

Come non avevo capito del perchè, nonostante la carenza di organico, gli idonei del concorso sono stati assunti nelle cancellerie.

Al sindacato maggiormente rappresentativo della categoria chiedo ... di non dimenticarvi dei buoni pasti... quelli si! ci spettano da subito!

        A parte tutto questo e anche se che tale iniziativa governativa non incide nel progetto AUGE -  valuteremo comunque  la possibilità di ricorrere alla Commissione di Bruxelles - chiedo al caro amico Lisug ed a tutti gli altri sindacati cosa intendono fare ora per evitare che in un modo o nell'altro i colleghi devono cominciare seriamente a pensare di fare le valigie perchè la possibilità di ricevere un preavviso di rilascio degli uffici NEP non è da escludere.

L'efficienza della giustizia è sempre stata una priorità per tutti i governi, ma a differenza dei governi precedenti, oggi il governo Berlusconi sta per varare provvedimenti "radicali" che riguardano anche noi .... senza rancore  chiedo ai colleghi sindacalisti... non vi pare che sia giunto il momento di decidere la nostra omologazione ai colleghi europei?

.... Noi andiamo cmq per la nostra strada, ma sarebbe bello se tutti o quasi ......

Clicca qui per gli articoli su equitalia.

 

12 giugno 2008 > Paolo Pesa UG C1 UNEP Bressanone (BZ).

Ciao Angelo e scusa se ti posso dedicare solo poche parole. Molto vorrei poter dire su quello che è diventato il nostro lavoro, ma ogni collega che abbia modo di leggere queste righe non può non sapere quanto sia divenuto difficile trovare il tempo da dedicare anche solo agli sfoghi…. A me capita di considerare un lusso anche avere il tempo di svuotare la vescica, al mattino…. Perciò mi permetto solo di dire, molto velocemente: la libera professione è più che una necessità, è, e deve essere il traguardo al quale tutti coloro che hanno a cuore la nostra professione devono aspirare. Non me ne vogliano i colleghi, ma coloro che non vogliono o non si sentono di affrontare questo passo, e che io non voglio certo biasimare per questo, avranno comunque la possibilità di continuare a svolgere un incarico statale o comunque con uno stipendio garantito. I vari Ettore, Cosimo ecc potranno continuare il loro percorso…. Ma tanti colleghi, giovani e meno giovani, hanno per fortuna ancora la voglia ed il sogno di vedere riconosciuto un legittimo desiderio di riconoscimento di questa ingrata professione, sempre più affossata da personaggi di nessuna levatura morale e di nessuno spessore professionale (ogni riferimento al rappresentante sindacale che sappiamo non è casuale)…

 

12 giugno 2008 > Vasilico Volker Ruediger < Ufficiale Giudiziario <Tribunale di Bolzano < Sezione Distaccata di Brunico

Caro Angelo, ciao collega, condivido da sempre la tua opinione. Ci siamo incontrati la prima volta a Udine ca. 20 anni fa, e tu ci illustravi per la prima volta il tuo progetto. Posso dirti, che tutti i colleghi dell'Alto Adige sono con te e che non vedono l'ora di partire. Saluti e grazie per il tuo impegno.

 

  12 giugno 2008 > Sergio Tranquilli e Alberto Monari > UNEP di Piacenza

Caro Angelo, gli ostacoli sono due: sindacalisti e apparato di sottogoverno. Gli uni e gli altri vivono di autoreferenzialità preoccupati solo di garantire la pax sociale (gli uni) e una apparente funzionalità dell'apparato (gli altri). Obiettivi certamente importanti, ma di fatto funzionali solo a produrre...aria fritta.  Gli altri, ritenendoci indispensabili al buon funzionamento del sistema, hanno inventato il famigerato art. 6 del D.P.R. 13.2.2001 n.123 che testualmente recita:

Comunicazioni e notificazione

Le comunicazioni con biglietto di cancelleria, nonché la notificazione degli atti, effettuata quest'ultima come documento informatico sottoscritto con firma digitale, possono essere eseguite per via telematica, oltre che attraverso il sistema informatico civile, anche all'indirizzo elettronico dichiarato ai sensi dell'articolo 7.
2. La parte che richiede la notificazione di un atto trasmette per via telematica l'atto medesimo all'ufficiale giudiziario, che procede alla notifica con le medesime modalità.
3. L'ufficiale giudiziario, se non procede alla notificazione per via telematica, trae dall'atto ricevuto come documento informatico la copia su supporto cartaceo, ne attesta la conformità all'originale e provvede a notificare la copia stessa unitamente al duplicato del documento informatico, nei modi di cui agli articoli 138 e seguenti del codice di procedura civile.
4. Eseguita la notificazione, l'ufficiale giudiziario restituisce per via telematica l'atto notificato, munito della relazione della notificazione attestata dalla sua firma digitale.

Gli uni, per combattere l’assenteismo, hanno inventato un premio di presenza (FUA) a chi va a lavorare. (sic!) Roba da chiodi.

Cordialità. Sergio e Alberto.

 

11 giugno 2008 > Borgia Antonino UNEP BRESCIA       

Caro Collega,

io pure di anni ne ho 56 e trenta di servizio. Mi ricordo che molti anni or sono quando mi presentai in Tribunale per il primo giorno di lavoro l'allora compianto Dirigente mi disse che noi Ufficiali Giudiziari eravamo una categoria speciale e fra di "NOI" ci davamo del "TU".Ora mi chiedo chi e' questo Cosimo che ti scrive con il "LEI". Il famoso compianto Dirigente mi disse pure che era imminente la privatizzazione perché solo così si poteva svolgere il nostro lavoro. Sono trent'anni che aspetto con ansia  SONO PRONTO PURE SUBITO. Un caro saluto e doverosi ringraziamenti per l'impegno nei confronti della nostra categoria.   

11 giugno 2008 > Irene Maialetti > UNEP Tivoli.

Caro Angelo,

prima di tutto voglio ringraziarti per tutto quello che da anni cerchi di fare per risollevare la nostra categoria che ormai è un corpo molle senza più spina dorsale.

I nostri uffici sono pervasi dall’apatia e dalla rassegnazione, e molti di noi non hanno un ben che minimo ricordo di cosa possa essere e rappresentare l’Ufficiale Giudiziario. Molti, e in special modo i rappresentanti sindacali, spesso millantano la grande professionalità dell’ufficiale giudiziario e la sua rilevanza solo quando vengono messi con le spalle al muro. Il disservizio è sotto gli occhi di tutti, uffici enormi come Napoli, Milano, Roma, dove file bibliche di avvocati, praticanti, agenzie di servizi e ogni tipo di personaggi, cercano disperatamente di consegnare un atto per la notifica o per la sua messa in esecuzione, dove il contatto con l’ufficiale giudiziario che dovrebbe pianificare le modalità più adeguate per l’esecuzione è talmente fugace che si potrebbe definire virtuale. Nelle grandi sedi come nelle piccole gli Ufficiali Giudiziari sono costretti a lottare ogni giorno con le scadenze, il traffico cittadino, la mancanza di personale, e la sostituzione di zone sempre più “scoperte” con sempre meno persone, soffocati da un lavoro che non gli da più lo spazio e a volte la voglia di vivere.

 Vorrei far riflettere i colleghi che nei prossimi cinque anni la nostra categoria sarà decimata dai pensionamenti e che l’amministrazione non ha la ben che minima idea di rimpiazzarli, avendo impiegato come cancellieri la maggioranza dei vincitori dell’ultimo concorso. Pensate che si possa sostenere ancora questa situazione? I sindacati dove sono? Parlano solamente di riqualificazioni, e io mi domando: cosa cambierebbe nella mia vita dopo essermi riqualificata e aver aggiunto dopo la parola Ufficiale Giudiziario un’altra lettera dell’alfabeto?

Sarei sempre la stessa disperata che continuerebbe a corre dalla mattina alla sera da una parte all’altra, e a combattere con gli stessi problemi di sempre.

Vorrei che ci fosse una rivoluzione, che potessi organizzare il mio tempo scegliendo i miei collaboratori, misurare la mia professionalità in competizione con i miei colleghi, ed abbracciare quindi la tua proposta sull’istituzione della professione intellettuale di ufficiale giudiziario.

 Vorrei dire ai cari signori del sindacato che la professionalità di cui parlano, deve essere misurata, occorre che sia il risultato di una valutazione, e occorre che vengano premiati i migliori che automaticamente contribuiranno a far funzionare il sistema in maniera più efficiente e snella. La professionalità è qualcosa di molto più concreto di quanto sia il solo parlarne.

Negli altri paesi europei, gli ufficiali giudiziari oltre ad avere la laurea sono obbligati a frequentare una scuola di formazione di tre anni prima di diventare ufficiali giudiziari, dopo di che hanno l’obbligo di una formazione continua: questa è PROFESSIONALITA’!!

Per fugare inoltre ogni dubbio sulla imparzialità della nuova figura professionale, emerge evidente dalla tua proposta che saremmo pur sempre dei professionisti investiti di pubblici poteri e dunque sottoposti agli stessi vincoli di ora con l’aggiunta della vigilanza interna dell’ordine professionale.

Le chiacchiere non servono più a nessuno, occorre dare una svolta, tagliare con le idee strampalate del passato, riprenderci la nostra dignità e il nostro futuro da professionisti, al pari degli altri operatori della giustizia. La miglior risposta è dunque la professione liberale

9 Giugno 2008 > D.

Angelo, la tua è la strada giusta. Io di anni ne ho 59, e non ho paura della libera professione perchè ho sempre lavorato in una certa maniera, cioè tenendo presente la responsabilità implicita nel mio lavoro, né mai l'ho considerato un lavoro tipo cancelleria. Chi vuole rimanere nelle cancellerie, a notificare atti per posta, ci rimarrà; e questa è la soluzione privilegiata da certi personaggi che man mano hanno proceduto non alla sua specializzazione, come dicevano, ma al suo appiattimento, tanto che la situazione è sotto gli occhi di tutti. Vai Angelo, siamo in tanti con te, anche se oramai manca anche il tempo di sbattere gli occhi, tanto siamo pressati dalle contingenze quotidiane e dalla mancanza di personale, altro regalo delle persone di cui sopra. LETTERA FIRMATA


  9 Giugno 2008 > M.
Caro Angelo, BRAVO-BRAVO e ancora BRAVO.  Ho letto con vivo interesse la risposta al collega Cosimo e condivido in toto quanto da te espresso. Posso provare con dati alla mano e disponibili che un buon numero di colleghi della ..... e .... attendono speranzosi una svolta
nell'indirizzo auspicato dall'AUGE.
Affermo ciò dall'esperienza maturata come docente presso la Scuola di Formazione del Personale dell'Amministrazione di ....dove ho avuto modo di conoscere colleghi neo assunti e non.

In quella sede le istanze dei giovani colleghi guardavano alla  libera professione come momento di riscatto e rivalutazione del ruolo dell'Ufficiale Giudiziario

Sono personaggi dello stampo del collega Cosimo i protagonisti che hanno affossato la categoria dando non una ma cento mani all'Amministrazione Giudiziaria affinché si perpetrasse nei confronti degli Ufficiali Giudiziari la mattanza delle funzioni e dei compiti d'istituto previsti già dall'obsoleto ordinamento.

Attaccati miseramente al proprio orticello, ciechi e sordi allo svilimento dei nostri compiti, pronti e svegli ad aggiornare l'obolo della trasferta o essere " a disposizione dell'avvocato di turno ".

Ho 48 anni di cui 24 trascorsi come Ufficiale Giudiziario, sono demoralizzato e peggio ancora demotivato.

 Il tuo sito, gli aggiornamenti e le proposte di legge per la libera professione hanno sempre costituito fonte di speranza per un cambiamento radicale della categoria in linea con gli standars europei.

Nei 24 anni di carriera, nel mio piccolo e insieme a pochi colleghi della regione ......,uno tra tutti il compianto F.R.,si è cercato di trovare un punto di contatto con l'Amministrazione ma senza esito.

Oggi la tua battaglia e quella dell'AUGE è linfa vitale per una categoria apatica,non reattiva e incurante del vuoto che ormai ci attanaglia.

Sono pronto così come tanti altri colleghi a scendere in campo al  tuo fianco e darti quell'appoggio per arrivare al traguardo.

Ti esorto a continuare e per quanto riguarda il collega Cosimo e company prendo in prestito un passo della Divina Commedia.....Non
ragioniam di lor, ma guarda e passa. Ad maiora. LETTERA FIRMATA


  9 Giugno 2008 > A.

Caro Arcangelo, la presente solo per dirti e darti tutto il mio sostegno alla sfida per la riforma della nostra professione in senso liberale che stai conducendo da anni. Per ora il mio contributo consiste nel rinnovo della quota AUGE per il 2008... dato che il lavoro è oppressivo per le condizioni in cui ci lascia l'amministrazione, che non può e non vuole fare nulla con questo ordinamento. Allora che sia la rivoluzione...!
In ogni caso forza AUGE!

LETTERA FIRMATA


  9 Giugno 2008 > C.

Egr. Sig. D'Aurora, vorrei sapere da lei quanti Ufficiali Giudiziari sia C1 che B3 vogliono realmente la libera professione, tanto che lei si fa portavoce di una intera categoria rappresentando ad ogni inizio di legislatura questa istanza al ministro delle giustizia di turno.

Io non so lei quanti anni abbia, io ne ho 56 e certamente dovrò rimanere in servizio fino a 65 e non ho nessuna intenzione di morire facendo questo lavoro, che continuando a fare in questo modo mi da una certa tranquillità e sicurezza (anche se con molti problemi da risolvere giornalmente). Ma lei si immagina quando tra 5, 6 o 7 anni quando la legge sarà applicata (avendo io avrò superato i 60 anni), con la libera professione io mi dovrò inventare libero professionista, e detto molto sinceramente non ne ho alcuna voglia ora, figuriamoci allora. A 60 e più anni non si ha voglia di aprire uno studio, crearsi nuovi problemi, rischiare quei pochi soldi che magari si è messi da parte per il figli o per vivere una vecchiaia quasi tranquilla. Io non sono assolutamente d'accordo con questa battaglia, e ripeto vorrei sapere da lei (se lo sa) quanti vogliono realmente al libera professione, la sua mi sembra una battaglia personale. Cordiali saluti. LETTERA FIRMATA


9 Giugno 2008 > E.

Caro collega Arcangelo D'Aurora,

mi chiamo Ettore., sono un ufficiale giudiziario B3 e presto servizio all'Unep di….

 Ho letto l'articolo sul sole 24 ore, e mi connetto sempre al tuo sito per aggiornarmi sulle novità che riguardano la ns categoria, e per seguire le tue iniziative.

Già in precedenza ti avevo scritto comunicandoti che condivido in pieno la tua proposta, e in relazione a ciò vorrei rappresentarti alcune mie riflessioni in merito.

L'UNEP e l'attività dell'Ufficiale Giudiziario, cosi come sono strutturati e collocati attualmente, rappresentano un'anomalia e un assurdo giuridico. E' sbagliato sia concepire, sia organizzare, l'attività dell'Ufficiale Giudiziario come un lavoro subordinato o anche "ibrido" (secondo me la nostra attività non è un ibrido, è un lavoro autonomo a tutti gli effetti; ha tutte le caratteristiche del lavoro autonomo: mancanza dell'orario di lavoro, retribuzione basata non sulla durata della prestazione ma sulla quantità di lavoro svolto; gestione autonoma delle prestazione); è sbagliato tenere l'UNEP e il lavoro dell'Ufficiale Giudiziario nel carrozzone del pubblico impiego. Questo perchè è un'attività cruciale per il buon funzionamento della giustizia (la notifica è il principale atto propulsivo del processo), ragion per cui dovrebbe essere gestita in maniera efficiente mentre, rimanendo nel pubblico impiego, soffre di tutti i mali strutturali di questo settore: farraginosità, assenteismo cronico, sacche di inefficienza, bassa produttività, formalismi burocratici, ecc.

Concordo pienamente con la libera professione e l'allineamento agli altri modelli europei come la Francia per esempio (come spesso tu hai documentato, perchè conosci molto bene quella realtà). Pongo soltanto una condizione, che però è decisiva e scontata nello stesso tempo: dare la possibilità a chi non vuole diventare un libero professionista (non perchè sia negativo, ma è una questione di scelte: io voglio essere un lavoratore subordinato con un orario di lavoro massimo e una retribuzione non elevata, ma parametrata alla durata e non alla quantità di lavoro come tutti i dipendenti pubblici del mondo, e avere le garanzie del pubblico impiego; infatti, come molti ti assicuro, mi sono pentito di aver fatto questo concorso), di essere collocato in mobilità nella Pubblica Amministrazione in qualsiasi altro Ente (non solo le cancellerie, preferirei andare via dal ministero della giustizia): altri Ministeri, Enti parastatali, Regioni,  Province, Comuni, ecc. Ho la certezza che non tutti condividono la linea della libera professione (anche a Torino, dove lavoro), ma alcuni si. Con la libera professione si accontenterebbero tutti: sia quelli che vogliono diventare liberi professionisti e vogliono lavorare tanto e guadagnare tanto, sia quelli, come me, che preferirebbero avere un orario di lavoro come gli altri statali, avere più tempo libero (attualmente non è possibile perchè, come ben sai, siamo senza orario e si lavora molto di più delle 36 ore degli altri dipendenti pubblici), accontendandosi di guadagnare meno (non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca!).

Secondo me, lo status quo è la cosa peggiore possibile, perchè, come detto, un buon 80% dei problemi dell'UNEP dipendono da questa collocazione ambigua e anomala che abbiamo. Ho diffuso l’articolo del sole 24 tra i miei colleghi, per quello che posso fare ti do il mio appoggio nel sensibilizzare e aggiornare sulle tue iniziative i colleghi più recettivi (ci sono quelli che della libera professione non ne vogliono sentire parlare proprio!) a questa questione.

Ribadisco che ti sosterrò soltanto se la libera professione non è una scelta  obbligata per tutti, perché se cosi fosse, preferirei lo status quo che considero il male minore dal mio punto di vista (perché non voglio, per una questione di scelta, diventare un libero professionista; non è contraddittorio: quello che per me è un male, soggettivamente parlando, è un bene per la categoria intera perché ci sia la facoltà di scegliere).Cari saluti . LETTERA FIRMATA


 

AGENDA:

12 giugno 2009 > Perugia > Università di Perugia > Giornata di formazione

RIMINI 24 e 25 gennaio 2008 > Primo Congresso Nazionale AUGE

22 ottobre 2008 > Bressanone < Incontro AUGE con il Presidente Berselli.

23 ottobre 2008 > Incontri AUGE con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano