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23 ottobre 2008 > Incontri AUGE con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano


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Attendevamo con ansia questo incontro, anche perché dopo l’entusiasmo e la determinazione di far approvare dal Parlamento il nostro progetto di legge da parte dei Senatori Berselli e Benedetti Valentini, non potevamo ignorare la

W la libera professione.. il Ministro con Nadia Pesa

valutazione che questo governo ed in particolare il nostro Ministro della Giustizia hanno in merito alla riforma dello status liberale dell’Ufficiale Giudiziario.

Siamo diventati ancor più convinti che la riforma si farà nella direzione che l’AUGE da anni persegue!

Con questa frase ed un sorriso la nostra delegazione è stata accolta dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ed ha aggiunto, tanto per ribadire bene il concetto:

"Io sono d'accordo proprio come linea di principio ad avere anche nel nostro Paese ufficiali giudiziari liberi professionisti. Stiamo cercando di capire come effettuare la fase di transizione da pubblici dipendenti a liberi professionisti."

E noi, vi confessiamo, di fronte a siffatte argomentazioni siamo rimasti spiazzati: non ci aspettavamo tanta convinzione, tanta attenzione alle nostre problematiche mostrateci dal Ministro. In fondo era quello che volevamo sentirci dire proprio da lui. E lo abbiamo sentito. Lo abbiamo sentito senza giri di parole, e maggiormente

Il Ministro Alfano, On. Michaela Biancofiore e Marika Pesa

senza sfuggire alle nostre domande, nè ai nostri occhi: sì il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ci ha guardato negli occhi quando diceva tutto ciò. E a noi è bastato poco per capire che era quasi fatta: saremo liberi professionisti.

E lo saremo presto, perchè abbiamo un Ministro della Giustizia che non è “sfuggente”, e la sua volontà non è certamente quella di commettere gli stessi errori dei suoi predecessori, con soluzioni tampone, bensì con la consapevolezza che la giustizia e l’Ufficiale Giudiziario sono da “rifare” ex novo.

Non possiamo inoltre non essere grati al Ministro ed orgogliosi, per i complimenti rivolti a D’Aurora per tutte le azioni che la nostra AUGE sta portando avanti, sia in merito ai numerosi documenti prodotti, sia per la campagna di informazione e sensibilizzazione dei politici, delle Istituzioni e della nostra stessa categoria.

“L’AUGE – ha detto il Ministro - rappresenta un valido punto di riferimento per tutti i gruppi parlamentari, per far meglio comprendere “il mondo degli ufficiali giudiziari” spesso un pianeta sconosciuto per molti dei loro, nonostante il processo esecutivo e l’Ufficiale Giudiziario sia un binomio determinante per sostenere l’economia e gli investimenti di una nazione.

Con il Ministro non abbiamo speso tante parole per spiegare i vantaggi previsti nel progetto DDL 749 perché ne era perfettamente consapevole.

Infatti egli, riconfermando più volte la necessità di far “voltare pagina” all’Ufficiale Giudiziario, aveva la consapevolezza che con il DDL 749 si propone anche in Italia "un modello organizzativo che negli altri paesi europei funziona con successo" per cui, la sua priorità era quella di "studiare bene come attuare la fase di passaggio": queste sono state le sue testuali parole.

E noi non abbiamo aggiunto altro perchè era davvero soave la musica che giungeva alle nostre orecchie. Come era stata

soave quella ascoltata dal Senatore Berselli poche sere prima: anche lui con la stessa sicurezza ci ha spiegato che il nodo da sciogliere era solo la fase di transizione e ci ha invitati a fare proposte proprio in merito alla fase di passaggio dallo status di pubblici dipendenti a liberi professionisti. Così come ci era stato domandato in precedenza, qualche settimana prima, dal Sottosegretario alla Giustizia Sen. Giacomo Caliendo.

Il punto è tutto qua, e noi abbiamo già cominciato a lavorarci per proporre quanto prima soluzioni valide e soddisfacenti per tutti.

Che dirvi allora, care ragazze e cari ragazzi di tutte le età, se non che il nostro sogno comincia finalmente a materializzarsi e che da domani un vento nuovo soffierà sulle nostre facce non più incredule di fronte a tanta accoglienza che mai ci era stata riservata in precedenza quando ci presentavamo a parlare di libera professione.

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