UMBERTO SATOLLI (clicca sul nome) 7/12/2002 La risposta a RAIMBOW-TORINO.......... sull'orario di lavoro.

 

GIUSEPPE MAROTTA (clicca sul nome) 7/12/2002 La risposta a RAIMBOW-TORINO....... sull'orario di lavoro.

 


E'  una buona giornata per me.ho scoperto di non essere pazzo o, più precisamente, di non soffrire di un tipo di follia unico nel suo genere.

 

Siamo almeno due! io ed il collega di Torino detto arcobaleno e che invito ad esplicitare la sua identità. la mia psicopatologia è però più grave perché più risalente e addirittura con il certificato di nascita:01/12/1994.


L'assenza dell'orario di lavoro è l'origine di ogni disastro dell'ufficiale giudiziario, perché permette all'amministrazione di fare di noi quello che vuole. anzi, dopo il capolavoro delle norme di raccordo, secondo me anche facendo a piedi la zona per 12 ore al giorno (14 nel semestre caldo), anche certificando la mancanza di mezzi pubblici per raggiungere una sperduta località,l'UG non sfuggirebbe alla denuncia penale dal momento che la trasferta è a rimborso di ogni spesa ed è notorio che esistono taxi, autonoleggi anche con conducenti, risciò, monopattini a motore ed altro.

 

Ho esperito, sull'argomento, tentativo di conciliazione nel 2000 e il 21 gennaio prossimo ho la prima udienza di fronte al giudice del lavoro. chi fosse interessato a fare fronte comune e non chiacchiere inutili può contattarmi senza indugio. anch'io so che è praticamente impossibile riconoscerci l'orario di lavoro, quindi invito i colleghi, specialmente se firmatari delle norme di raccordo, a non risalire sulla cattedra per iniziare discorsi triti e ritriti. solo quando faremo declamare questa elementare verità all'amministrazione potremo essere trattati e pagati per il duro lavoro che svolgiamo ogni giorno.


                        
       Umberto Satolli


 

7/12/2002 Giuseppe Marotta - Orario di Lavoro

In merito all'orario di lavoro, pur rispettando le opinioni di Raibow e di Domenico, credo ragazzi che per la natura del servizio che svolgiamo non dovremmo ulteriormente incatenarci più di quanto già non siamo. Anzi credo che una delle cose positive del nostro lavoro sia proprio questa libertà che abbiamo di non dover "timbrare alcun cartellino" e francamente non baratterei questo privilegio con un buono pasto o con qualche ora di straordinario: battiamoci piuttosto per avere agevolazioni sull'utilizzo delle nostre autovetture, per l'aumento delle trasferte, per la scarsa formazione che riceviamo, per le penosi condizioni dei nostri uffici e
quant'altro andiamo rivendicando da anni. Insomma ritengo che l'orario di lavoro per l'ufficiale giudiziario sia innanzitutto un falso problema se non addirittura un tasto pericoloso per le conseguenze, a mio avviso, negative che da ciò scaturirebbero, ad esempio: il necessario controllo da parte dei Dirigenti degli atti svolti nelle sei ore canoniche che andrebbe certamente a discapito della qualità del nostro servizio che come tutti sappiamo è soggetto a mille e imprevedibili eventi...

  Io credo che occorra anzi partire proprio da questa nostra mancanza dell'orario di lavoro per far risaltare la nostra unicità e specificità come categoria per riscattare tutte le umiliazioni che da anni subiamo. Non sono
per le corporazioni ovviamente ma per le differenzazioni sì e noi per tutti i motivi che conosciamo non possiamo certamente dire che, nonostante le forzature contrattuali, siamo dei veri e propri dipendenti pubblici...cosa ne dite del fatto che utilizziamo le nostre autovetture e di tutte le responsabilità che ci assumiamo ogni volta che apponiamo una firma su un atto? E di ciò ce ne sarebbe da parlare...
 Saluti
                       
Giuseppe Marotta


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