Cari colleghi vi scrivo per avere notizie della vs. situazione lavorativa, viste le recenti innovazioni apportate dalla modifica dell'art. 151cpp., per non parlare delle circolari e note del ministero a favore della convenzione con le poste, che in molti casi invece di snellire il lavoro lo ha enormemente complicato.

 

In ultimo il disegno di legge atto a modificare l'art. 136 cpc che assegna in esclusiva al cancelliere la notifica del biglietto di cancelleria.

 

Presso l'unep di Tivoli ufficio dove presto il mio servizio, abbiamo deciso di dare un segnale chiaro, un segnale che possa scuotere le coscenze degli altri ufficiali giudiziari.

Dal 1° di Ottobre abbiamo deciso di lasciare i mezzi propri al palo e di usare i mezzi pubblici per svolgere il ns. servizio.

 

Una scelta non semplice, guidata sopratutto dallo spirito di conservazione e dalla disperazione di vedersi giorno dopo giorno mancare il terreno sotto i piedi.

 

Spero che i dissidi interni spariscano e un volta tanto gli ufficiali giudiziari d'Italia capiscano che solamente caparbiamente uniti si potranno ottenere dei risultati.

Altri uffici come Velletri e Teramo  sono già scesi in campo, altri verranno, spero che il vs. sia il prossimo.

 

In questa fase politica e storica, anche se auspicato da molti di noi me compreso, è improbabile una svolta di tipo privatistico.

 

Ora, occorre approfittare del potere contrattuale derivante dall'attribuzione in esclusiva delle notifiche penali, cerchiamo di trasformare la mannaia che si è abbattuta su di noi in un'opportunità.

 

Direi di cominciare a fare assemblee presso gli uffici, evidenziare i punti critici, e inviare il tutto al capo ufficio. Chiedere la contrattazione sul mezzo proprio e sulle ore di lavoro.

Occorre far capire che "tutti i soldi" che finiscono nelle ns. tasche hanno un costo altissimo in termini di ore lavorative e di costi per il mezzo di trasporto.

 

E' giunta l'ora di rivendicare diritti fondamentali di ogni lavoratore. La normativa nazionale in termini di pubblico impiego stabilisce che un lavoratore non può lavorare più di 36 ore settimanali, la normativa europea stabilisce che non si possono lavorare piu di 9 ore consecutivamente.

Allora questi poveri ufficiali giudiziari che in alcune sedi come la mia sono costretti a lavorare più di 10 ore al giorno sono dei santi o degli eroi?

 

La norma che dice di adattare flessibilmente l'orario di lavoro alle esigenze d'ufficio non dice mica di lavorare piu di 36 ore settimanali!

 

Dobbiamo rivendicare diritti da sempre negati ed avere il coraggio di combattere per vederli tutelati, ore massime di lavoro e mezzo di locomozione, solo per cominciare.

 

Ho solamente 10 anni di servizio e non vorrei avere la presunzione di aver scoperto l'acqua calda, ma la cosa che mi sta più a cuore è vedere la categoria alla quale appartengo, sollevare il capo e cominciare a rivendicare i sacrosanti diritti che appartengono da tempo a tutti i lavoratori e invece negati agli ufficiali giudiziari in nome di una pseudo libertà e di vantaggi economici riservati a pochi uffici.

 

Se siamo giunti a questo punto lo dobbiamo proprio alla ns. avidità, ingordigia e egoismo.

 

Siamo diventati dei veri e propri schiavi della giustizia, pronti a subire ogni tipo di angheria.

 

La via più breve per tutti e la protesta ad oltranza, occorre avviare rivendicazioni locali, ogni singolo ufficio deve chiedere quante sono le ore massime lavorative giornaliere e il riconoscimento del mezzo proprio come mezzo di lavoro, ricominciamo da due.

 

Una volta conivolti gran parte degli uffici allora saremo pronti per combattere tutti insieme e recuperare quella dignità spesso sacrificata nel nome del vantaggio personale e del denaro.

Spero in una vs. risposta

 

Per documentazione in merito alla protesta:

www.auge.it/aggiornamenti.htm

Tanti saluti Andrea

 Andrea


12 ottobre 2005 > Interrogazione Parlamentare > UNEP di Tivoli

10 ottobre 2005 > Ufficiali Giudiziari ...con le palle > Autodenuncia alla Procura di TIVOLI

29 settembre 2005 > Ufficiali Giudiziari ... con le palle 2 < Velletri > Cari colleghi questa è un'altra puntata della ns. vicenda speriamo che prima o poi l'ufficiale giudiziario riesca a sollevare la testa e a rendersi conto che anche lui o lei è un essere con una dignità. Uniti possiamo..

28 settembre 2005 > Ufficiali Giudiziari ...con le palle > Diffida al Ministro

21 settembre 2005 > Andrea Mascioli >UG unep Tivoli > Carissimi colleghi è giunta l'ora della riscossa > VERBALE ASSEMBLEA PERSONALE UNEP 19.09.2005


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