Invito tutti i colleghi a fornire,per dovere e coscienza, se c'è una risposta logica da dare ad un cittadino che chiede giustizia...una giustizia che lo ha umiliato e sfiduciato.... io provo vergogna per tutto questo!...angelo
Mi rivolgo a Voi per avere un aiuto a risolvere il mio problema, sono anni che ritengo di subire un ingiustizia, ora sono arrivato al massimo della disperazione ed é per questo motivo che mi sono deciso ad esporre il mio caso a quanti possano darmi una risposta.
Nel 2001 sono entrato in pieno possesso di un appartamento di cui ero il nudo
proprietario e nel 1987 previo permesso dell'allora usufruttuario e dovendomi
sposare contattavo l¹inquilino invitandolo ad un accordo (allora potevo
permettermi in quanto lavoravo) affinché lasciasse il suddetto ma quest¹ultimo
si rifiutò. Così, consigliato da un legale intraprendemmo un azione
giudiziaria iniziata il 1988 e terminata il 1989 con condanna dell¹inquilino
riconoscendo la cessata locazione per il 31/12/1987 e fissando l¹esecuzione per
l¹08/06/1990; da allora furono messi in atto tutti gli adempimenti di legge.
Purtroppo in quegli anni, ed in una città come Napoli, reperire alloggi era
veramente difficoltoso, dovetti andare ad abitare fuori città con grosso
dispendio di denaro e salute e questo fu uno dei motivi del ³non matrimonio².
Inutili le graduatorie presso la Prefettura, svariati accessi furono fatti dall¹Uff.
Giud. ma mai sortivano risultati in quanto gli organi preposti non avevano forza
e volontà (politica?) a far rispettare ciò che un Tribunale aveva ordinato.
Intanto sono passati tredici anni sempre nella speranza che prima o poi
tutto si sarebbe risolto, ma il tutto è peggiorato in quanto l¹inquilino
è divenuto detentore di diritti in virtù della Legge Vigente ed io non posso
altro che attendere che lo Stato Italiano si decida a prendere serie misure per
questo problema. Nel momento attuale sono disoccupato ed invalido, ho subito da
poco un trapianto al cuore e si sono aggiunti anche problemi psicologici, vivo
in una stanzetta presso mia madre e cosa veramente assurda, il ³signor
inquilino² che con la moglie prendono una giusta pensione, una figlia che
lavora, paga solo 140 euro per un appartamento che certamente ne vale di più,
ed io devo sobbarcarmi di tasse, ici, avvocato, spese di tribunale etc. soldi
che in questo momento con i miei problemi fisici non ho la possibilità di
reperire.
Mi sento come un impiccato che attende la stretta definitiva della corda, corda
che credo venga tirata proprio da chi dovrebbe far rispettare la Legge.
Disilluso
e tradito da una Costituzione Italiana dove la libertà non è per tutti.
Salvatore Limone