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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio VI Prot. N°6/386/03-1/CA - Roma 3 MARZO 2003
ALLA
PRESIDENZA DELLA
CORTE DI APPELLO DI CATANZARO
OGGETTO: Quesito posto dall’ufficiale giudiziario B3 .........in servizio nell’Ufficio N.E.P presso il Tribunale di Castrovillari, sulle competenze attuali dell’ufficiale giudiziario B3
In
merito al quesito di cui all’oggetto, pervenuto a questo Ufficio con nota prot.
3594/2002 di codesta Corte, si espone quanto segue.
Come è noto, il Contratto Nazionale Integrativo di Lavoro del 5 aprile
2000 ha unificato la figura professionale dell’Ufficiale Giudiziario in unica
comune denominazione, distinguendo le due precedenti figure professionali di
Assistente e Collaboratore U.N.E.P. nelle posizioni economiche B3, C1 e C2.
Dalle declaratorie delle stesse discende che le mansioni degli ufficiali
giudiziari inseriti nelle posizioni economiche B3, C1 e C2, escluse quelle
amministrative-contabili e di dirigenza di ufficio, di esclusiva competenza
dell’area superiore C, hanno in comune sia l’attività di notifica che
quella di esecuzione, con legittima possibilità di essere interfungibili tra il
suddetto personale all’interno dell’organizzazione dell’Ufficio N.E.P., a
seconda delle esigenze dello stesso, che risponde alle esigenze di Giustizia.
Al fine di far chiarezza sull’interpretazione del CCNL del 5.4.2000,
nella parte in cui si occupa degli ufficiali giudiziari, la circolare emanata da
questo Ufficio il 27 settembre 2002 esprime, a richiesta delle parti sindacali,
una corretta lettura della declaratoria della figura professionale
dell’ufficiale giudiziario, precisando altresì che nella medesima erano
riunite le funzioni di base di notificazione e di esecuzione. In sostanza, con
la suddetta circolare si dà attuazione alla norma contrattuale, i cui fini sono
senza dubbio rivolti a concretizzare una maggiore flessibilità nell’impiego
delle risorse umane, per una organizzazione del lavoro adeguata agli attuali
compiti dell’Amministrazione ed alle esigenze dell’utenza.
Pertanto, l’espletamento delle mansioni di esecuzione da parte degli
ufficiali giudiziari B3 non necessita di alcun superamento di corso-concorso,
che è previsto dal C.C.N.L. solo per la riqualificazione professionale legata
al passaggio da una posizione economica
inferiore ad una superiore, con transito da un’area professionale ad
un’altra o all’interno della stessa area professionale. Allo stesso tempo,
lo svolgimento effettivo delle funzioni di esecuzione da parte degli ufficiali
giudiziari B3, o viceversa le funzioni di notificazione da parte degli ufficiali
giudiziari C1 rientrano a tutti gli effetti di legge nell’ambito
dell’organizzazione di un ufficio N.E.P. predisposta dal dirigente U.N.E.P.
con la supervisione del Capo dell’Ufficio Giudiziario di appartenenza, volta
ad assolvere nella maniera più efficiente possibile i compiti istituzionali per
i quali è stata prevista e predisposta l’unificata figura dell’ufficiale
giudiziario.
Inoltre, si ritiene che non sembra sussistere alcun dubbio sulla
legittimità di un atto posto di esecuzione in essere da un ufficiale
giudiziario B3, a cui sia stato demandato tale compito, dal momento che è la
vigente norma contrattuale di cui all’art.25 del CCNL 5.4.2000 a prevederlo.
Al riguardo, non si ritiene che vada fatta alcuna elencazione delle attività
rientranti nelle mansioni degli ufficiali giudiziari B3, tenuto conto che
entrambe le declaratorie, sia quella che espressamente si riferisce
all’ufficiale giudiziario B3 che quella rubricata per l’ufficiale
giudiziario C1 parlano di “atti attribuiti dalle norme alla competenza
dell’ufficiale giudiziario”.
Inoltre, a fronte della prevista interfungibilità di mansioni tra ufficiali giudiziari B3 e C1, si è ritenuto opportuno, da parte dell’Amministrazione, prevedere l’attivazione a livello distrettuale, di specifici corsi di aggiornamento professionale destinati agli ufficiali giudiziari dell’area B, a maggior garanzia del raggiungimento degli obiettivi voluti dal Contratto e nel rispetto della valorizzazione del lavoro pubblico e in una più articolata flessibilità dell’impiego delle risorse umane.
IL DIRETTORE DELL’UFFICIO (Renato Pacileo)
Nota gentilmente segnalata e trasmessa dalla collega Maria Maddalena.
Leggi la controrisposta alla nota dell'UG Maria Maddalena