4/10/2004 Elio Guadagno
caro angelo,
dopo aver letto le ultime notizie sulle assunzioni, un sentimento di rabbia e di
frustrazione mi ha sopraffatto. Le riflessioni e le sensazioni sono tante e
tutte negative. La delusione di cercare qualcosa che, forse, non arriverà mai,
pesa come un macigno. Ci rimangono solo le azioni legali? Con quali possibili
risultati? Non lo so. So solo che si deve fare di tutto per evitare che passi
questa linea ministeriale. Ti chiedo, di nuovo, di valutare la possibilità di
inserire queste mie riflessioni sul sito in modo da renderne partecipi quelli
che ti seguono con interesse, ansia e speranza. Ho riattivato il mio PC e la mia
mail. Ti saluto con grande affetto. ciao, elio
Caro Angelo,
ho appreso le ultime notizie diramate con documento ufficiale del Ministero della Giustizia (la giustizia! termine da usare oggi con grande parsimonia e senso di rispetto) circa l’impegno di procedere per quest’anno all’assunzione di 248 Ufficiali Giudiziari per coprire le vacanze di organico degli uffici dei distretti del Nord Italia, dimenticandosi che esiste un‘Italia unica ed indivisibile, perché voluta dall’Assemblea Costituente, un’Italia che attende da tempo di vedere le sue istituzioni impegnate per la tutela dei diritti di tutti i cittadini e di tutti coloro che, a fatica e con grandi sacrifici, tentano di integrarsi nel difficile tessuto socio-economico.
Ci vuol un bel coraggio, umano, prima ancora che istituzionale, a scrivere e rendere ufficiali le determinazioni che la classe politica sembra già da tempo aver preso e che porta a conoscenza con la disinvoltura di chi sa di poter contare sull’impunità che viene dalla consapevolezza di gestire un potere enorme.
Un potere che viene esercitato ancora una volta sulla pelle e sulla vita delle persone.
Mi rivolgo a quanti, tra ragazze e ragazzi, dopo aver terminato gli studi universitari, hanno scelto o, in qualche modo, cercato una strada intravedendo nel concorso per ufficiali giudiziari uno sbocco professionale serio e sicuro, trattandosi di un “pubblico concorso” con le garanzie che solo esso può (o, forse, poteva) ancora assicurare in termini di meritocrazia e di equità.
Quanto valgono i sacrifici, gli sforzi economici, le rinunce e le aspettativa di vita di queste persone che oggi si vedono umiliate e discriminate di fronte alle stesse persone che, allo stesso modo, hanno condiviso sacrifici, sforzi economici, rinunce ed aspettative di vita e che, tuttavia, oggi possono esultare perché per esse la fine di questo calvario potrebbe essere vicina?
Valgono certamente di meno se è vero come è vero che l’amministrazione giudiziaria si sta apprestando a compiere l’ennesimo strappo istituzionale (ai quali da qualche anno ci ha abituato) di fatto spaccando l’Italia in due parti: Nord e Centro-Sud (non è un caso che il Ministro della g…. sia un uomo del nord, un leghista), di fatto discriminando tra concorrenti di seria A e concorrenti di serie B, di fatto allontanando sine die quelle aspettative di lavoro e di vita maturate in tempi non sospetti.
Perché è evidente che se si fosse appreso fin dall’inizio che questa sarebbe stata l’intenzione del ministero credo che pochi avrebbero preso parte a questa sceneggiata, dirottando altrove e verso mete più proficue le loro energie mentali ed attenzioni professionali.
Le tue incoraggianti iniziative sono indubbia espressione di grande preoccupazione di fronte ai soprusi che la classe politica sta perpetrando ai danni della categoria degli ufficiali giudiziari.
Ed io ho condiviso e condivido in pieno le appropriate e giuste rivendicazioni.
Ma quello che si sta per compiere è davvero inaccettabile e contiene in sé il messaggio più grave ed inquietante che potesse essere trasmesso ai giovani, vincitori del medesimo concorso.
Di fronte al comunicato del 28 settembre u.s. provo un senso di smarrimento e di rabbia allo stesso tempo, perché credo di avere qualche anno in più (sia di età che di esperienza lavorativa) rispetto a quei ragazzi e ragazze per capire quali sono le conseguenze di quelle affermazioni.
Mobilità ed interpello per trasferimento saranno in sostanza gli strumenti che consentiranno al ministero, senza costi aggiuntivi, di coprire parte degli organici dei distretti del centro–sud con buona pace per le speranze di quelle ragazze e ragazzi.
Se a questo aggiungiamo che: 1) la convenzione con le poste andrà avanti; 2) per l’inizio dell’anno prossimo saranno definite le nuove piante organiche degli uffici giudiziari (previste in ridimensionamento per motivi di riduzione del personale nella P.A.); 3) la legge finanziaria prevederà l’ennesimo blocco del turn over con l’aggiunta - quest’anno voluta dalla lega - di non prevedere deroghe (se non nei settori della sicurezza, della previdenza e del welfare e, quindi, lasciando fuori la giustizia); 4) per il 2005 è previsto un tetto del 2% della spesa pubblica corrente; 5) i sindacati saranno chiamati a fronteggiare il governo sul difficile terreno dei rinnovi contrattuali e dei legittimi aumenti delle trasferte per gli uff. giud., insomma, mettendo un po’ di cose insieme si arriva ad un’unica e facile conclusione.
E vorrei che questa sia tu a comunicarla a tutti noi, concorrenti di serie B, per onore di chiarezza, onestà intellettuale e di rispetto per quanti ancora si illudono di essere assunti nel 2005, 2006, 200…
Io, però, vorrei evitare che si arrivi a questa conclusione invitando tutti coloro che risultano essere vincitori, loro malgrado, in distretti diversi da quelli eletti, a farsi sentire, a far sentire la loro voce per fronteggiare con ogni mezzo, pacifico e democratico, la grave sperequazione ed il tentativo di usurpazione delle legittime aspettative che il ministero sta per mettere in atto.
Il rischio potrebbe essere il blocco delle assunzioni?
Se questo deve essere il frutto di una rivendicazione sociale di equità sostanziale, ben venga.
Non appena saranno rese pubbliche graduatorie e nomine degli assunti bisognerà muoversi a 360 gradi informando tutti su tutto, continuando a sensibilizzare gli organi di stampa, evidenziando le nefandezze che questa amministrazione ha intenzione di attuare e, soprattutto, contando sulla mobilitazione, sullo spirito di rinnovamento e sulla fiducia che le sigle, come quella che rappresenti, hanno riposto in quei giovani e in quelle forti, necessarie speranze di cambiamento.
Anche io non mollo!!
A presto e grazie per tutto quello che hai fatto e, sono convinto, continuerai a fare per noi.
Elio Guadagno