Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa

Federazione Lavoratori Pubblici e Pubbliche Funzioni – Coordinamento Giustizia

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“Un posto di lavoro per questo governo vale meno ..di sette raccomandate”


Premessa … I fatti.

-          In data 15 luglio 2004 il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del Ministero della Giustizia, su delega del ministro Castelli, ha sottoscritto con le Poste Italiane SpA una convenzione per la gestione integrata degli esiti delle notificazione a mezzo del servizio degli atti giudiziari in materia civile e penale;

-          In data 29 luglio 2004 il Consiglio dei Ministri ha approvato il DPR di autorizzazione all'assunzione nelle Pubbliche amministrazioni statali per l’anno 2004 di soli 154 ufficiali giudiziari su 445 vincitori del concorso ultimato nei primi mesi del 2004 (ad eccezione di alcuni distretti) per motivi di contenimento della spesa pubblica.

-          In data 28 e 29 settembre p.v. l’AUGE e la FLP hanno annunciato un atto di protesta (sciopero e manifestazione a Roma) contro queste decisioni chiedendo  l’immediata revoca della convenzione con le poste e assunzione dei vincitori del concorso e degli idonei a copertura dei posti vacanti presso gli uffici Notificazioni Esecuzioni e Protesti degli Uffici Giudiziari.

Gli Antefatti

NOTIFICAZIONI. La legge 890/1982 consente all’Ufficiale Giudiziario di avvalersi del servizio postale per la notifica degli atti in materia civile e penale e  OBBLIGA lo stesso a servirsi di tale servizio per la notifica di atti civili ed amministrativi al di fuori del comune ove ha sede il suo ufficio, salvo che la parte richiedente chieda che la notificazione sia fatta direttamente dall’ufficiale Giudiziario con consegna dell’atto presso la residenza del destinatario dell’atto.

Quando però il richiedente è “lo Stato” , secondo una interpretazione ministeriale, l’Ufficiale Giudiziario  non ha il potere di decidere o valutare se l’atto da notificare è preferibile eseguirlo a mani per maggiore garanzie di tutela del destinatario o per ragioni di costi.

 

Ad esempio la notificazione di un atto penale (che può richiedere la notifica a più destinatari nella stessa località) eseguita fuori comune allo Stato costa:

-          Notifica fatta a mani : un euro di media per qualsiasi distanza e non viene incrementato il costo quando più destinatari si trovano nel raggio di 500 metri.

-          Notifica fatta per posta: euro 8, 37 di media  per ogni destinatario. In tale cifra è compresa una provvigione del 180% annuo che lo Stato paga alle poste per differire il pagamento delle raccomandate a fine mese.

 

Alle proteste/denunce delle associazioni di categoria il ministero rispondeva che (nota del 2002): “Quest’ufficio ribadisce di non poter fornire interpretazioni o dare direttive che stravolgono i contenuti cogenti della normativa predetta, anche se ciò comporta un aggravio per l’Erario di circa sette miliardi di lire all’anno per le sole notifiche penali da eseguirsi a mezzo posta.”

 

Esiste al mondo un legislatore che emana una legge per incrementare le casse di un privato a discapito di un bilancio statale sempre più passivo con denaro pubblico?

CONCORSO.

-          Nelle varie interrogazioni parlamentari in merito alla inefficienza di alcuni uffici degli ufficiali giudiziari giunti al collasso per carenza di organici, il ministro  Castelli ha più volte rassicurato il paese che la situazione poteva rientrare nella normalità non appena sarebbero termite le prove selettive del concorso indetto nel 2002.  Emblematico è il caso dell’ufficio milanese (e non solo) dove già due anni fa la magistratura invocava un intervento ministeriale per le difficoltà dell’ufficio degli ufficiali giudiziari che aveva raggiunto livelli di guardia molto pericolosi per il regolare funzionamento della “giustizia”. Due anni sono passati, ed oggi, non solo il ministero non è intervenuto, ma addirittura avendo a disposizione un numero di vincitori e idonei del concorso capaci di risolvere i disagi di tutti gli uffici d’Italia,  non spinge il governo a nuove assunzioni ma si accontenta del 25% dei vincitori.


LE CONSIDERAZIONI.

La questione poste e le mancate assunzioni dei vincitori del concorso per contenere la spesa pubblica sono atti irresponsabili e contro ogni legge di economia, di buon andamento della giustizia, di garanzie di tutela per il cittadino.

Facendo i conti  della serva.

Ogni ufficiale giudiziario nuovo assunto pesa nel bilancio statale di circa 24.000 euro all’anno.

Lo Stato paga alle poste per ogni destinatario di una notifica a mezzo posta circa euro 10.00.

Se proviamo ad immaginare un ufficio privo di Ufficiale Giudiziario quale sia la convenienza per lo Stato a notificare gli atti per posta o pagare l’Ufficiale Giudiziario per le notifiche a mani, il conto è presto fatto:

24.000/10.00 = 2.400 (numero di atti che deve produrre l’Ufficiale Giudiziario per andare a pari). Questo significa che gli atti mensilmente diventano 200, cioè circa sette al giorno.

Chi conosce gli uffici degli ufficiali giudiziari sa che il carico di lavoro pro-capite è ben oltre questi piccoli numeri.

 

Non credo siano necessari considerazioni per capire l’assurdità di questa convenzione legata alla mancata assunzione e di quanto denaro pubblico confluirà nelle casse della SpA Poste!

 

Il buonsenso di un buon governo porterebbe all’immediata revoca di questa convenzione e all’assunzione immediata di tutti i vincitori e idonei che, oltre a dare una speranza di vita a tanti giovani laureati che sono sulla strada, consentirebbe ai conti pubblici di  non incrementare un passivo sempre più passivo.

Buon andamento della giustizia e garanzie di tutela per il cittadino.

Forse non tutti sanno che in tutti i paesi europei esiste una netta e importante distinzione tra notificazione e l’istituto della “Significazione” . La notificazione estera è ciò che in Italia si definisce “comunicazione” ovvero delle semplici comunicazioni, informative che per la scarsa rilevanza sociale possono essere trasmessi a mezzo raccomandata.

La significazione invece è un procedimento che viene esclusivamente affidato al professionista di questo istituto : l’Ufficiale Giudiziario. Molti sono i paesi che ne vietano la trasmissione a mezzo posta ed il motivo è abbastanza intuibile: la giustizia non può essere in busta chiusa, sia pure in buste di colore verde!

All’estero l’Ufficiale Giudiziario non si limita alla semplice consegna, ma ha un obbligo: informare il destinatario dell’atto sui propri doveri e obblighi che derivano dal momento della  conoscenza dell’atto.

 

Senza andare poi tanto lontano, non mi risulta che un solo Procuratore Generale, nei vari discorsi di inaugurazione dell’anno giudiziario, nel lamentarsi dei processi rinviati per difetto di notifica, ha auspicato che il servizio sia affidato alle poste S.p.A. Varie le proposte avanzate di modifica del codice di procedura tendenti ad una semplificazione del procedimento di notificazione, in particolare quella che, a costo zero, prevede la notificazione penale presso gli avvocati, una volta nominati.

 

Un paese che si definisce democratico non sottovaluta tutto questo, perché il cittadino ha bisogno di chiarezza e non di scappatoie o di confusione. Un atto notificato a mezzo posta per un destinatario assente, ad esempio per ferie, e notificato per compiuta giacenza presso l’ufficio postale, può sconvolgere la vita ad una persona.

Se questo cittadino non merita rispetto allora…. Restituitegli la scheda elettorale!

CONCLUSIONE.

Una domanda:” Chiedo a Berlusconi, al Ministro Castelli, di giocare a carte scoperte con noi ufficiali giudiziari, perché non siamo degli idioti! Appare chiaro la volontà di questo governo: privatizzare i servizi degli ufficiali giudiziari affidandoli a privati,far scomparire una figura istituzionale storica con relativa mobilità del personale UNEP(in esubero) in altri settore dell'amministrazione. 

Forse non siete al corrente della tendenza dell’Unione Europea di istituire una figura unica di ufficiale giudiziario, operante in un regime di libero mercato, forse la ignorate, perché …

 

Che fine faranno 6.000 Ufficiali Giudiziari spogliati di gran parte delle funzioni?

I rimanenti 300 circa vincitori del concorso di Ufficiale Giudiziario nonché gli idonei, vista la situazione, possono sperare di essere assunti prima del 2006?

La risposta la lascio alle VOSTRE COSCIENZE!

 

 

Arcangelo D’Aurora

Coordinatore nazionale “Marcia su Roma”

FLP COORDINAMENTO GIUSTIZIA UNEP


stampate il comunicato stampa e divulgatelo a TUTTI quelli che conoscete!

 

Comunicato stampa (in pdf) - convenzione con le poste e blocco delle assunzioni