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5/1/2005 >Luca De Leonardis U.G. B3 Corte di Appello di Bari
Salve,
tra qualche mese mi scade l'assegnazione ex art. 42 bis d.legisl. 151/2001 e
volevo chiedere se l'Amm.ne richiederà nuovamente il parere al Capo
dell'Ufficio o se basterà una mia autocertificazione della sussistenza dei
requisiti minimi richiesti per l'ottenimento( coniuge dipendente in altra sede e
figlio minore di anni tre) del beneficio per un'altro anno .Inoltre, l'Amm.ne
potrebbe riconfermarmi nella stessa sede o spostarmi o , pur sussistendone i
requisiti per il rinnovo, rigettare la mia istanza?Grazie a chi placherà questo
mio stato di ansia. Luca
14/12/2004
>Luigi de Ioanni > unep - montecorvino rovella> ufficiale giudiziario
C1>Ricezione atti operatore giudiziario
Vorrei ad una domanda così semplice una risposta problematica
(solitamente è il contrario): in che termini alla luce dell'attuale
assetto contrattuale l'operatore può essere adibito al servizio ricezione atti?
18/11/2004
> Lai Marco > Cancellieri C1 > Cagliari> E' Possibile per un UGC1 la
mobilità in altra Amministrazione?
Sono
un Cancelliere C1 presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Cagliari e ho
presentato domanda di scambio con un'Ufficiale Giudiziario C1 presso l'ufficio
Unep della stessa città. In data odierna, dopo circa un mese dalla
presentazione, il Ministero ci ha risposto negativamento, nonostante il parere
favorevole degli uffici di appartenenza, con la motivazione che non apparteniamo
allo stesso profilo professionale. Com'è possibile? Noi eravamo sicuri di un
esito positivo confortati anche dalle varie argomentazioni presenti nel sito. Si
può fare qualcosa? Ringrazio.
3/11/2004
>Silvio Serino> UG C1 > UNEP Torino >Posizione gerarchica dirigente
unep
In base alla disciplina normativa vigente e al di là degli
aspetti organizzativi concreti dei vari uffici, il dirigente unep gode di una
posizione di supremazia gerarchica nei confronti degli altri dipendenti
dell'ufficio con conseguente potere di impartire ordini,direttive,sanzioni alla
stregua di qualsiasi altro dirigente della p.a.(a cui puo' essere assimilabile
sul piano terminologico e sostanziale)o esercita meri poteri
di direzione e coordinamento,agisce come una sorta di primus inter pares per cui
l'unico organo gerarchicamente subordinato nell'unep è il presidente
dell'ufficio giudiziario?
Risponde Maria Maddalena
Caro
collega l'art.48 del nostro ordinamento, non ancora abrogato e pertanto ancora
vigente, stabilisce che l'ufficiale giudiziario dirigente coordina e disciplina
il lavoro e risponde al Capo dell'Ufficio del regolare funzionamento dei
servizi. Ciò significa che rispetto ai colleghi ufficiali giudiziari C1 è un
coordinatore, così come il Presidente del Tribunale per i magistrati. Nessun
rapporto di gerarchia, che sussiste solo con il Capo dell'Ufficio che è il solo
titolare del potere disciplinare nelle forme minime del rimprovero verbale o
scritto e con gli organi ministeriali preposti titolari di più ampio potere
disciplinare. Tuttavia ciò non significa che le disposizioni date a fini
organizzativi nell'ambito dell'ufficio non vadano rispettate, ma devono avere la
forma dell'ordine di servizio approvato dal Presidente. per completezza voglio
sottolineare che il principio gerarchio come criterio generale di organizzazione
del lavoro alle dipendenze della P.A., appare ormai superato dalla cooperazione
tecnica.
28/10/2004
> Carlo Adorno > C1 Novi Ligure > Indennità di Amministrazione
Qualcuno
mi aiuti !
Il
Ministero, tramite il mio dirigente, sta per trattenermi il quinto dello
stipendio per recuperare le quote a suo tempo liquidate di indennità di
amministrazione, nonostante la favorevole sentenza CDS 9289/2003, con totale
assenza di un titolo esecutivo nei miei confronti.
Ritenendo
di avere assoluta ragione nel merito, contesto altresì la procedura di recupero
che non trova fondamento in alcuna normativa.
Se
per il merito ritengo plausibile il ricorso al TAR, non so tuttavia come
tutelarmi contro l’azione di “spoglio” operata sul mio stipendio con una
azione impositiva ed autoritaria, priva di fondamento giuridico, che si basa
unilateralmente su una diversa e non condivisa opinione, per altro smentita
dalla citata sentenza.
Chiedo
a chi mi legge informazioni e consigli sull’argomento con la massima urgenza.
Immensamente grato a chi vorrà aiutarmi.
14/10/2004 - Silvio Serino C1 Torino > Registri informatici
vorrei
sapere quali requisiti devono possedere i registri informatici per essere
conformi a legge?Come si conciliano le disposizioni degli art.117 e 120 del
d.p.r.1229/59 con la regolare tenuta dei registri informatici e quali altre
forme di controllo sono previste o è auspicabile che vengano
praticate dai capi dell'ufficio?
25/8/2004 > Cesare Mattei
Sono
un ufficiale giudiziario B3 addetto all' ufficio N.E.P. di Abbiategrasso.
Da oltre 5 anni sono in part time verticale con astensione dal lavoro per il
primo semestre di ogni anno.
Nel 2002, mentre ero in astensione lavorativa, sono stati effettuati corsi di
durata settimanale al fine di spiegare l' attività esecutiva ai B3.
Poiche' mi trovavo all'estero non ho potuto parteciparvi.
Mi chiedo pertanto se la circolare Cerato obblighi anche chi non ha partecipato
al corso a compiere esecuzioni e sfratti e quant'altro spettava alla competenza
esclusiva dei C1.Grazie
25/8/2004
>Luca De Leonardis U.G. B3 Corte di Appello di Bari
Salve a tutti,
gradirei sapere, cortesemente, se saranno previsti nel prossimo futuro(incerto e
funesto vista l'aria che tira in via Arenula)interpelli per il trasferimento
degli Ufficiali Giudiziari B3.Non pensate anche voi che il Ministero, visto il
naufragio della riqualificazione,dovrebbe quantomeno riorganizzare il personale
nelle diverse sedi tenuto conto anche di coloro che andranno a breve in
pensione?
Il Ministero non farebbe meglio a considerare le reali piante organiche senza
tenere conto di quelle elaborate per la inesistente riqualificazione?
Molte incertezze,molti dubbi e la solita arte di arrangiarsi per tirare a
campare.
Saluti a tutti
10/8/2004 - Adriana Fresta - Ufficiale Giudiziario
Premetto
che già percepisco una rendita Inail per un precedente infortunio sul lavoro
(incidente in moto mentre notificavo).
Vorrei porre questa domanda il contratto non è chiaro su questi punti e vorrei
conoscere l'opinione di colleghi;
- in caso di assenza per infortunio all'inail confermano che non si è
sottoposti alla visita di controllo ed allora perchè vengono effettuate anche
sui certificati Inail?
- in caso di assenza per infortunio spetta il 50 % delle trasferte? e la
percentuale bimestrale sui crediti recuperati?
Ditemi per favore cosa e dove posso trovare la normativa, grazie Adriana
23
luglio 2004 - Luca De Leonardis U.G. B3 Bari- riqualificazioni
Salve a tutti,
vorrei sapere se, alla luce del blocco delle riqualificazioni, i candidati
dell'area B3 che vorranno concorrere per il ruolo C1 potranno ripresentare le
istanze di ammissione per altro distretto di Corte di Appello visto che, decorsi
svariati anni, tante situazioni son mutate.(ad esempio io prima prestavo
servizio in Sardegna ed ero celibe e presentai la domanda a Cagliari; ora sono
coniugato con prole e lavorando a Bari vorrei concorrere per quel distretto). E'
possibile cambiare la sede del concorso e cmq ci sono altri colleghi C1 e B3
nella mia stessa condizione? Grazie per lo spazio
Luca, dovrebbe essere
quasi logico quello che scrivi, ma dimentichi che vivi in Italia...e queste
riqualificazioni sono solo la dimostrazione che siamo da terzo mondo.
La risposta di Maria Maddalena C1 Cosenza
Uno
dei motivi per cui un gruppo di ufficiali giudiziari C1, tra cui la
sottoscritta, ha proposto azione cautelare innanzi al TAR del Lazio è proprio
quello che tu stai lamentando e cioè la mancata possibilità di riproporre
domanda di riqualificazione per un distretto diverso da quello indicato
inizialmente. Infatti l'amministrazione nel farci ripresentare la domanda in
questione ci ha obbligati ad una scelta tra i ruoli degli UNEP, delle
cancellerie o degli amministrativi ma non ha consentito l'indicazione di sede
diversa; pertanto se le tue condizioni frattanto sono mutate, per motivi
relativi alla vita personale, non ti resta che organizzarti con altri colleghi
che hanno la stessa necessità per seguire la nostra scia.
12 luglio 2004 - Avvocato G. Cosomati - Tassazione atti Giudice di Pace.
Gent.mi Uff. Giud.ri,
qualche giorno fa mi è capitato di sottoporre per la notifica un atto di
citazione davanti al GdP per un valore di € 1074,00: l'addetto alla ricezione
atti me lo ha tassato come atto non esente. Alla luce dell'innalzamento della
soglia di esenzione ad € 1.100,00, ha fatto bene ad addebitarmi circa 29,00
euro? Gradirei un parere supportato, possibilmente, da riferimenti normativi
certi. Grazie molte per chi vorrà rispondere.
23/7 Risponde Claudio Stasi UG Verona
Ritengo
che il mio collega abbia ragione.
Le allego, a sostegno, la circolare emanata dal direttore generale del
dipartimento per gli affari della giustizia civile, ufficio I:
"A seguito dell'entrata in vigore della legge 7 aprile 2003, n. 63,
che ha elevato ad euro 1.100 il limite di esenzione per il pagamento del
contributo unificato (precedentemente determinato in euro 1.033 dall'art. 10,
comma 4 e dall'art. 13 lettera a) del DPR 115/02 – T.U. sulle spese di
giustizia) numerosi uffici del giudice di pace hanno chiesto di conoscere se il
procedimento civile di valore superiore ad euro 1033, ma inferiore ad euro
1.100, sia assoggettabile alle altre imposte, tasse, diritti e spese.
In merito si osserva quanto segue.
La legge 7 aprile 2003, n. 63 ha modificato l'art 10, comma 4, e l'art. 13
lettera a) del DPR 115/02 – T.U. sulle spese di giustizia – elevando il
limite di esenzione previsto per il contributo unificato da euro 1.033 ad euro
1.100. Nessun riferimento è stato invece fatto in ordine all'esenzione
"dall'imposta di bollo e di registro e da ogni spesa, tassa o diritto di
qualsiasi specie e natura" prevista dall'art. 46 della legge 374/91 per gli
"atti e provvedimenti relativi alle cause ovvero alle attività
conciliative in sede non contenziosa il cui valore non eccede la somma di euro
1.033".
Pertanto, deve ritenersi che la modifica introdotta dalla legge 7 aprile 2003,
n. 63, sia da riferirsi esclusivamente all'esenzione prevista per il contributo
unificato e non anche ad altri tributi, diritti e spese che restano, quindi,
generalmente dovuti per atti e provvedimenti relativi alle cause ovvero alle
attività conciliative in sede non contenziosa il cui valore eccede la somma di
euro 1.033.
29-09-2003 IL DIRETTORE GENERALE Francesco Mele"
Spero che Le sia sufficiente.Claudio Stasio
28/7/2004 Avvocato G. Cosomati
Gent.mo
dott. Stasi,
innanzitutto vorrei ringraziarla per la risposta che mi ha fornito, sperando che
possa essere utile anche ad altri; in secondo luogo, entrando nel merito, non
posso che ritenermi soddisfatto dei riferimenti alla circolare che mi ha
illustrato. More solito, dobbiamo scontrarci con delle clausole di stile come
"nulla dispone in merito a..."
Grazie ancora per la sua cordiale disponibilità.
8 luglio 2004 - Giuseppe Linguaglossa - Dirigente UNEP - Corte di Appello di Catania "atti urgente in materia di lavoro"
Cari
Colleghi
desidererei sapere se corrisponde a verità ovvero trattasi di una leggenda
metropolitana , l'affermazione circa l'esistenza di una circolare ministeriale
che in tema di richieste con urgenza di notifiche di atti in tema di lavoro
prevede che le stesse anziche' esenti siano a pagamento.Pregherei di darmi
eventualmente precisi riferimenti
5 luglio 2004 -Rosario Russo - UG - Cremona
Può
il presidente del Tribunale applicare un operatore unep B2 alla cancelleria
civile con semplice ordine di servizio interno e senza consultare
preventivamente il dirigente UNEP? Se l'applicazione è legittima quali devono
essere i suoi limiti temporali?
17/5/2004
Angelo Fausto Napoli > Unep Mistretta> ufficiale giudiziario
C1<Permessi di studio
1.Cari colleghi, potreste indicarmi l'iter per usufruire dei
permessi di studio di cui all'art. 13 del ccnl 16/05/2001? Grazie di cuore angelo
2.Gentili
Colleghi,
qualcuno può indicarmi come viene effettuato il rimborso per le spese postali
inerenti la restituzione degli atti notificati su richiesta delle autorità
straniere (comunitarie ed extracomunitarie)?Grazie a tutti
19/5/2004 Risponde Maria Maddalena
Caro
collega quanto ai permessi studio esiste circolare n.115 U.P. del 18.08.03
diramata per il tramite della Corte d'Appello che prevede la possibilità di
presentare domanda su specifico modulo predisposto in due separate date
rispettivamente il 30.11 ed il 15.03; oramai i termini come vedi sono scaduti.
Tuttavia per l'anno prossimo dovrai chiedere direttamente alla segreteria presso
la tua Corte d'Appello o presso il Tribunale di appartenenza. I permessi
spettano per un numero di 150 ore lavorative articolate su 25 giornate, le
domande dovranno essere accuratamente documentate e sarà poi la segreteria
della Corte d'Appello che stilerà la graduatoria degli aventi diritto tenendo
conto del fatto che gli universitari per il primo corso di laurea hanno
precedenza se in corso, altrimenti se fuori corso vengono dopo gli
specializzandi post laurea alla prima specializzazione. Gli stessi permessi
studio, se fruiti, dovranno poi anche essere documentati accuratamente sulla
base di attestazioni di frequenza rilasciate dall'istituto presso il quale gli
studi vengono svolti. Spiacente di non avere avuto il piacere di conoscerti
personalmente al recente corso tenutosi a Catania, rimango a tua disposizione
per qualunque chiarimento verbale (potrai richiedere il mio cellulare ad Angelo
in privato modo)
29/3/2004
Rita - Operatore B2 UNEP - Registro modello D
Trattandosi di dati che vengono pubblicati nel Bollettino dei Protesti, sarei grata di sapere se la tenuta del Reg. Mod. D, è a cura dell'operatore giudiziario B2. Ringrazio.
16/3/2004 Luca De Leonardis U.G. B3 Alghero - Art 42 bis dlgs 26 marzo 2001 n.151-criteri di valutazione.
Salve,
qualcuno mi può spiegare quali criteri vengono utilizzati dall'Amm.ne nella
formulazione delle graduatorie?
Posso allegare, come documentazione ulteriore, la certificazione ex legge
104/92 che riguarda mio padre vedovo e di cui io sono l'unico figlio convivente?
Si tiene conto anche della distanza così come previsto per l'interpello del
personale C1?
Grazie a quanti fugheranno i miei dubbi
10
marzo 2004 - Vincenzo Gattullo UG B3 Bari - Effetti della Sentenza del consiglio
di stato sugli arretrati dell'indennità di amm.ne
Desidererei un parere sugli effetti che sortirà la recente
sentenza del Consiglio di Stato sul diritto alla percezione degli arretrati
dell'indennità di amministrazione da parte degli ufficiali giudiziari. In
particolare se tale decisione sia applicabile a tutti i colleghi italiani e se
vi sono problemi si sorta circa eventuali prescrizioni del diritto alla
percezione. Grazie.
5/3/04
Luca De Leonardis U.G. B3 Alghero
-
Art 42 bis dlgs 26 marzo 2001
n.151
Salve, ho inoltrato istanza per avvalermi dell'art. 42 bis dlgs 151/01
introdotto con Legge Finanziaria del 2004 e gradirei sapere se, accolta
l'istanza dall'Amm.ne e partecipando al percorso di riqualificazione per il
passaggio all'area C1, devo riqualificarmi nella C.A. Appello di provenienza o
in quella dove potrei essere destinato?Grazie Luca
Risponde Massimo Raponi C1 UNEP Cremona
Anch'io
ha presentato la stessa istanza. I 30 giorni sono già trascorsi ma
l'amministrazione non mi ha risposto. Sei stato più fortunato? Il quesito che
poni penso sarà risolto alla stessa maniera in cui risolveranno il problema dei
prossimi riqualificandi C2 che saranno trasferiti con l'interpello
straordinario.
5/3/2004 Antonio Caradonna C1 Padova... Riqualificazione significa anche mobilità?
E' ammissibile che un UG che abbia superato il corso di riqualificazione C2 eserciti poi le relative funzioni in "soprannumero"presso la propria sede,posto che le sedi vacanti siano già state impegnate da altri vincitori?
Questo
è stato possibile nel penitenziario, ma per gli UG ritengo sarà difficile in
quanto resterebbero numerose vacanze di C2... a tal fine ho proposto un quesito
al ministero e spero in una breve risposta. Le incertezze sono tante come ad
esempio un C1 che si trasferirà con l'ultimo interpello in altro
distretto...cosa deve fare se si riqualifica in C2? Torna indietro?
3/3/2004 Antonio Caradonna C1 Padova
In caso di sciopero al quale aderiscano tutti i componenti l'ufficio(Uff.Giud B3 e C1)possono gli operatori solitamente addetti alla ricezione atti accettare (e quindi firmare l'apposito registro di passaggio)questi ultimi se provenienti dalla cancelleria?In caso affermativo,a quali responsabilità va incontro l'Uff.Giud che abbia omesso poiché...assente!l'esecuzione in scadenza quel giorno?
Risponde Maria Maddalena C1 Cosenza
Caro
collega ritengo che il problema sia di facile soluzione laddove si pensa che i
servizi UNEP rientrano tra quelli essenziali e pertanto in occasione degli
scioperi, a fronte di una manifesta volontà di tutti i componenti dell'ufficio
di scioperare, bisognerà darne avviso al Capo dell'Ufficio affinché venga
avviata la procedura di precettazione di alcuni lavoratori.Tutto ciò a mio
avviso proprio al fine di deresponsabilizzare il dirigente ed i colleghi dalle
eventuali conseguenze negative che derivano agli utenti dallo sciopero.
24/2/2004 Sabina Bongiovanni UG C1 Palermo
Svolgo
le funzioni di Ufficiale Giudiziario C1 presso la Corte di Appello di Palermo e
dal primo di marzo 2004 sarò in astensione obbligatoria dal servizio per
maternità, sino al 30 luglio 2004.
Vengo adesso a conoscenza che il Ministero della Giustizia intende far svolgere
agli Ufficiali Giudiziari C1 il corso di riqualificazione tra il mese di marzo
ed il mese di maggio 2004.
Non potrò ovviamente partecipare ai predetti corsi. Ho diritto allo
svolgimento del corso in sede straordinaria o cosa altro?grazie anticipatamente
Rispondi
a questo quesito!
22/2/2004
Esposito D'onofrio - UG C1 - UNEP Pontedera
Per chi ha già frequentato il corso a Genova ed ha
consegnato la tesi è prevista la prova orale su tutte le materie oppure
essa verterà solo sugli argomenti trattati nella tesi?
25/2/2004 La Risposta di Maria Maddalena
Mi pare di aver capito che l'esame finale sostituisce in tutto e per tutto l'idea originale della tesina, poichè per come era stato strutturato in precedenza il bando sembrava che alla riqualificazione si dovesse arrivare per inerzia in quantola selezione era stata prevista con graduatoria iniziale. La ratio della previsione di un esame finale sarebbe proprio quella di una selezione successiva, senza privilegi visto che quella preventiva è stata da più parti ritenuta illegittima perchè contraria al dettato del CCNL.Sembra logico pertanto che chi ha già completato il corso debba concorrere alla pari di quelli che, invece, iniziano adesso
9/2/2004
Annalisa Catozzi - UG C1 Rovigo
Ho presentato in data 13.03.01 domanda di riqualificazione nel distretto di Venezia, pos. eco. C2. A seguito di ultimo interpello intendo presentare domanda di trasferimento per altro distretto. Chiedo 1)se in caso di accoglimento continuo ad avere la possibilità di riqualificarmi nel distretto di Venezia; 2) se nell'ipotesi di riqualificazione perdo la precedenza a Rovigo di cui all'art. 7.2 del bando di riqualificazione;
3)
quale sia in caso di perdita di tale precedenza la modalità di scelta di sede.
Grazie per l'attenzione.
21/2/2004 Risponde Massimo Raponi UG C1
I
problemi che poni sono anche i miei e l'inizio delle riqualificazioni per l'8
marzo li rende ancora + scottanti!Confidiamo sull'intervento di qualche valente
sindacalista poiché prevedo delle situazioni non di facile soluzione"
Rispondi
a questo quesito!
23/1/2003
A quanti giorni di ferie ha diritto un lavoratore già dipendente, assunto presso altra amministrazione pubblica a seguito di concorso?
Risposta:
L'art. 16 del CCNL del 16 maggio 1995 prevede che ai dipendenti neoassunti,
per i primi tre anni di servizio, competono 30 giorni di ferie, ovvero 26
laddove l'orario settimanale sia distribuito su cinque giorni alla settimana.
Nel caso in questione, poiché l'assunzione a seguito di pubblico concorso
comporta la novazione del rapporto di lavoro, il dipendente va considerato a
tutti gli effetti neoassunto: non è possibile perciò tenere conto della
precedente esperienza lavorativa ai fini della quantificazione dei giorni di
ferie il cui numero maturerà proporzionalmente al periodo di servizio
effettuato presso l' Amministrazione con la quale lo stesso ha instaurato il
nuovo rapporto di lavoro.
Come va computato il periodo di diciotto mesi di assenza per malattia ai fini della conservazione del posto di lavoro, secondo quando previsto dall'art. 21, comma 1, del CCNL del 16 maggio 1995?
Risposta ARAN
In
proposito va sottolineato che il predetto art. 21, nel prevedere il diritto alla
conservazione del posto, stabilisce soltanto il criterio generale che, ai fini
della maturazione del periodo diciotto mesi, "si sommano tutte le assenze
per malattia intervenute nei tre anni precedenti all'episodio morboso in
corso".
Il CCNL non fornisce ulteriori precisazioni al riguardo, ma l'orientamento
giurisprudenziale ormai consolidato prevede che, in mancanza di una diversa
previsione contrattuale, nel calcolo del periodo di assenza per malattia devono
essere computati anche i giorni festivi che ricadano nello stesso. (Cass.
1.6.1992 n. 6599; Cass. 4.3.1991 n. 2227; Cass. 26.2.1990 n. 1459; Cass.
22.2.1990 n. 1337).
In proposito occorre, altresì, precisare che, invece, qualora l'orario di
lavoro sia articolato su cinque giorni e l'ultimo giorno di assenza, in base al
certificato medico, coincida con la giornata di venerdì, non dovranno essere
calcolati il sabato e la domenica successivi.
21 gennaio 2004 Piero Torino
Vorrei sapere se il dirigente uff. giud.ha potere decisionale sui compiti da affidare ai colleghi di pari livello. Se la risposta è positiva , vorrei sapere se ci sono riferimenti ministeriali a tal proposito.Grazie
gennaio 2004 La Risposta di Maria Maddalena
Ritengo che il collega dirigente di un ufficio alla luce della normativa vigente possa essere considerato solo un coordinatore rispetto agli altri ufficiali giudiziari C1, che quando agiscono lo fanno sotto la loro personale responsabilità. Nelle singole fattispecie poi bisogna vedere come è organizzato l'ufficio, mi spiego meglio. In un ufficio ove il dirigente, pur non essendo esonerato per ordinamento (art.48 dpr n.1229/59) dalle normali attribuzioni, non svolge lavoro esterno: l'organizzazione del lavoro dovrebbe essere determinata dall'accordo tra coloro che operano materialmente sul campo. Il potere di intervento del dirigente dovrebbe entrare in gioco solo in assenza d'accordo, ad esempio con la rotazione delle zone. Al dirigente spetta poi il compito di dare le direttive di massima dell'organizzazione interna qualora vi fossero dei preposti ai servizi interni, altrimenti il lavoro interno all'ufficio dovrebbe ricadere solo su di lui se non opera in zona o essere affidato anche alla collaborazione degli altri colleghi se invece svolge anche lavoro esterno.
19/2/04 La risposta di Giuseppe Linguaglossa - Dirigente UNEP - Corte di Appello di Catania a Piero e Maddalena
In relazione al quesito proposto e contrariamente a quanto ritenuto dalla Dott.ssa Maria Maddalena ,la quale non perde occasione per sminuire e svilire il ruolo del dirigente Unep, desidero osservare che gia' l'art. 105 del D.P.R. 1229/1959 nel prevedere che il capo dell'Ufficio designa i preposti ai vari servizi "su proposta" del dirigente attribuisce evidentemente a questi un potere discrezionale (inteso come discrezionalita' amministrativa e non cone arbitrio) nel valutare i soggetti e i compiti da affidare a ciascun componente l'ufficio.Ad abundantiam ed in relazione al progressivo allineamento dell'Unep agli ordinari parametri della pubblica amministrazione,la circolare ministeriale del 16/05/2003 avente ad oggetto ,tra l'altro " Sistema di partecipazione delle OO.SS. sulla distribuzione dei carichi di lavoro. Ordini di servizio" testualmente afferma che " gli ordini di servizio del dirigente ,nell'ambito del proprio potere dispositivo riconosciuto,non debbano essere preventivamente concordati con le OO.SS. ...Appare evidente che le scelte discrezionali di competenza dei dirigenti degli Uffici Unep i quali hannno la responsabilita' del buon andamento dell'ufficio.... non possono essere vincolate o asubordinate a forme o tipologie di decisioni di natura concordata o collegiale......" Del resto e' un principio cardine del diritto amministrativo quello per cui non e' configurabile una responsabilita' (quale quella gravante sul dirigente Unep) senza un corrispondente potere organizzativo e decisionale.Per cui altro che "semplice coordinatore"!!.
25/2/2004 La Risposta di Maria Maddalena
Caro
collega senza spunto di polemica alcuna mi consento di precisare che la
nota (dico nota in quanto risposta ad un quesito proposto dal Presidente del
Tribunale in cui presto attività lavorativa), e non quindi circolare, si
riferisce ad una fattispecie di natura diversa da quella recata dal quesito
iniziale. Mi spiego meglio il problema, era sorto in merito all'opportunità
di adibire anche gli ufficiali giudiziari B3 all'attività esecutiva, pur non
sussistendone i presupposti necessari. Il caso che ci occupa invece riguarda
l'organizzazione del lavoro esterno per cui è notorio (e non devo essere io,
che sono l'ultima arrivata, a ricordare ad un collega che sicuramente ha molta
più esperienza di me) che quello che viene definito intervento
"discrezionale" del dirigente, per opportunità circa una migliore
utilizzazione delle risorse ai fini di una maggiore efficienza ed efficacia
della P.A. debba essere limitato al solo caso in cui tra i colleghi ufficiali
giudiziari non si raggiunga un accordo pacifico, proprio per evitare il tanto
scongiurato arbitrio. Del resto mi pare che ciò non contrasti con una norma,
(quella da me in precedenza richiamata) ancora vigente e non abrogata, per cui
l'ufficiale giudiziario dirigente coordina e disciplina il lavoro ripartendolo
equitativamente con riguardo alle attitudini di ciascuno.
Rispondi
a questo quesito!
Dicembre 2003 - Casati Stella - orario di lavoro.
Il recente regolamento dell'unione europea prevede il divieto per i dipendenti pubblici di effettuare più di 36 ore settimanali (mi pare). E' valido anche per noi ufficiali giudiziari che non abbiamo un orario di lavoro?
5/2/03 Risponde Antonio Caradonna
Cara collega,presso la sezione lavoro del tribunale di Padova pende da circe due anni una causa per i motivi in esame!!(eppure trattasi di causa di lavoro!)Dopo svariati rinvii il 25 marzo p.v.il Giudice DOVREBBE pronunciarsi definitivamente. Rendero' noti gli esiti sul sito.
24/2/2004 La risposta di Giuseppe Linguaglossa - Dirigente UNEP - Corte di Appello di Catania
Gentile
collega
non e' affatto vero che gli ufficiali giudiziari non abbiano un orario di
lavoro.Il recente C.C.N.L di lavoro del 12/06/2003 prevede che esso si applichi
,tra l'altro,"
b) agli ufficiali giudiziari di cui all'articolo 1, comma 2, del CCNL del 16
febbraio 1999, fatto salvo quanto previsto dal CCNL del 24 aprile 2002;".La
norma richiamata e' quella dell'art. 7 del citato CCNI del 24/02/2002 la quale
e' opportunamente rubricata "tempo di lavoro" e non "orario di
lavoro"e dispone che"Gli ufficiali giudiziari assicurano la propria
presenza in servizio ed organizzano il proprio tempo di lavoro, correlandosi con
la massima flessibilità alle esigenze connesse all'espletamento degli incarichi
loro affidati".In sostanza il principio e' che gli ufficiali giudiziari
devono comunque assicurare una prestazione lavorativa di 36 ore settimanale
,tuttavia tale prestazione e' organizzata con la massima flessibilità in
relazione agli adempimenti da compiere.Naturalmente so bene che in tante
circostanze l'ufficiale giudiziario ,con grande sacrificio,ha superato di molto
tale soglia,ma so pure che in altre situazioni ,specialmente nei grandi
uffici,l'ufficiale giudiziario invoca una sorta di immunità dichiarando a sé
stesso e al mondo che egli "non ha orario".Ebbene così non e' ,un
orario esiste eccome!Peraltro la citata flessibilità può esistere solo nel
caso di servizio esterno;per quanto riguarda gli interni vale invece l'ordinario
orario 8-14.Il dirigente osserva invece il consueto orario alba-tramonto.Ciao!
16/10/2003
- Vittorio Zaccaria - UGC1 - CA Milano - graduatoria c1 super
ho preso atto che la mia posizione nella graduatoria di cui
all'oggetto, è inesatta, in quanto essendo stato assunto in servizio in data
1969 come Aiutante U.G. e il 1/4/1988 come Ufficiale Giudiziario, gli anni da
conteggiare sarebbero 34 e non 12 + 8 come è riportato nella graduatoria
definitiva dei famosi 200 posti.DEVO FARE OPPOSIZIONE ?
Risposta
Caro Vittorio ho visto la graduatoria definitiva e ritengo che il punteggio che ti è stato assegnato sia giusto:
dal 1969 (compreso) al 1973 ..0,25 x 5 = 1,25
dal 1973 al 1983 ..2 x 10 = 20
dal 1983 al 31/12/2000... 17 x 1 = 17
totale 38,25 come indicato in graduatoria.
La questione dei 12 anni si riferisce all'attività svolta da C1 in quanto viene valutata solo nell'ipotesi di parità di punteggio con altro UG.
16/10/2003 - Ettore Torino - Concorso UG.
Salve a tutti. Vorrei, per che chi ne sa qualcosa (in via ufficiosa o ufficiale), qualche notizia aggiornata sul concorso per Ufficiale Giudiziario C1 appena partito: tempistica per l'espletamento delle varie fasi concorsuali, data o periodo previsti per la probabile assunzione dei vincitori, eventuale aumento dei posti inizialmente previsti, eventuale uscita degli interpelli per C1 e B3, ecc. Chiedo queste notizie perché (forse è ancora troppo presto per saperne qualcosa di più preciso, perché è appena partito) circolano voci contrastanti su tutti questi aspetti: qualcuno dice che i tempi saranno rapidi, altri dicono che invece le cose andranno per le lunghe perché, nonostante il concorso sia regionale, tutte le varie fasi si dovranno svolgere in contemporanea in tutte le regioni; chi dice che i posti saranno aumentati perché nel frattempo usciranno gli interpelli, chi dice il contrario ecc. Insomma non ci si capisce niente. Voi che cosa sapete in proposito? Raimbow
Caro Ettore su questo stesso sito troverai alcune risposte..saranno ufficiali giudiziari
18/7/2003 | barbara cesarei | Applicazione d'ufficio |
sono stata applicata d'ufficio ad altra sede dopo interpello negativo nella mia sede, non esperito però a livello distrettuale. posso oppormi? come?
La risposta di Mario Rocca - 29 luglio 2003
La materia è disciplinata dall'art 18 dell'Accordo sulla mobilità interna sottoscritto il 28.7.1998 e dalla circolare ministeriale n. 2/3-S-448 del 7.4.2000
17/5/2003 | Umberto satolli | età pensionabile |
Qualche anno fa ho letto che i requisiti per andare in pensione sarebbero cambiati. In particolare si sarebbe gradualmente innalzata l'anzianità contributiva e l'età anagrafica, sino a giungere, a regime, credo nel 2008, a quarantanni di contributi o 65 anni di età per tutti. Ho però notizie, anche di quest'anno, di pensionamenti di colleghi ben prima dei sessantanni e con 35 anni di contributi. E' intervenuta "medio tempore" una modifica alle tabelle circolanti negli anni novanta e che non conosco? In concreto quando potrà andare in pensione, se non ci fossero novità normative, uno di noi che oggi ha 55 anni e 25 anni di contributi? E quando se ha 50 anni e 24 anni di contributi? Un sentito ringraziamento a chi risponderà e un abbraccio a tutti i colleghi.
Risposta. Dal 1° gennaio 2003, aumenta a 56 (prima era a 55) anni il requisito anagrafico con il quale i dipendenti pubblici, iscritti a INPDAP, potranno accedere alla pensione di anzianità con 35 anni di contributi, mentre restano invariati i 37 anni di contributi che danno diritto all’anzianità’ a qualunque età.
Le finestre per accedere alla pensione d’anzianità’ saranno: il 1° gennaio 2003 per chi ha maturato i requisiti nel 3° trimestre del 2002; il 1° aprile per chi li abbia maturati nel 4° trimestre del 2002; il 1° luglio per chi li abbia maturati nel primo trimestre 2003;
Caro Umberto, in merito ai due esempi :
1) ..55 anni e 25 anni di contributi, potrà andare in pensione dopo 10 anni, cioè a 65 anni e 35 anni di contributi
2) ...50 anni e 24 anni di servizio...dopo undici anni, a 61 anni e 35 anni di contributi
I
requisiti che danno il diritto alla pensione di anzianità sono, dal 2008
in poi, età anagrafica di anni 57 e 35 anni di contributi oppure 40
anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica.
Rispondi
a questo quesito!
17/5/2003 |
Avv. Cosomati - Putignano |
il limite di esenzione per le notifiche è stato portato a 1100 euro? |
Gent.mi ufficiali giudiziari, sono un praticante avvocato che quotidianamente si confronta con gli uffici UNEP, e, pertanto vorrei conoscere da chi può aiutarmi se la soglia di esenzione per le notifiche di atti giudiziari per la parte che la richiede, sia stata portata a 1.110 euro, in virtù delle note modifiche al cpc per quanto riguarda l'equità,oppure se sia rimasto tutto invariato a 1.032 euro. Grazie mille a chi vorrà darmi delucidazioni. Cordialità
Risposta.
Dal
giorno 11 aprile 2003, data di entrata in vigore della legge 7/4/2003, n.63
(legge di conv. del DL 8/2/2003 n.18) non è soggetto al contributo unificato il
processo di valore inferiore ad euro 1100 (prima era fissato a 1033) e di
conseguenza tutte le esenzioni previste per gli atti di valore inferiore ai
2000.000 delle vecchie lire, ora si applicano per un valore inferiore a euro
1.100.
Rispondi
a questo quesito!
6/5/2003 |
Adriana Fresta |
mobilità nelle cancellerie |
E' applicabile la mobilità di un Ufficiale Giudiziario B3 nel ruolo delle cancelleria (B3)? SUL SITO impi.it sarebbe possibile.
Risponde Maria Maddalena
Finalmente è stata riconosciuta la possibilità di una mobilità dagli UNEP alle cancellerie, proprio nel mio ufficio di recente una collega Ufficiale Giudiziario B3 ha fatto la domanda di mobilità verso le cancellerie. Il Ministero ha dato risposta positiva, ma con la clausola che avrebbe dovuto accettare la destinazione stabilita dallo stesso secondo il criterio della necessità. In poche parole avrebbe dovuto accettare qualsiasi destinazione, perché sarebbe stata mandata laddove il Ministero avrebbe ravvisato la necessità tenendo conto delle carenze esistenti negli uffici. Pertanto la collega, per evitare una destinazione incerta, ha rifiutato di dar corso alla procedura di mobilità.
28/1/2003 |
Volker R. Vasilico |
statistiche |
Desiderei sapere come si comportano i colleghi in relazione alle nuove statistiche, che devono essere trasmesse in via telematica. Mi è arrivata una lettera del ministero che mi offre due possibilità: a) mandare i dati al UNEP del Tribunale (Bolzano) b) recarsi al UNEP del Tribunale (Bolzano). Quindi io dovrei fare un viaggio di ca. 180 Km andata e ritorno per inserire dei dati???? Chi mi paga le spese del viaggio? Qualcuno ha lo stesso problema.
La risposta di Francesco Forino.
Caro collega il problema lo puoi
risolvere in un modo semplicissimo (se rifletti bene ti è stato già suggerito
dal Ministero stesso fra le due alternative che ti ha dato).
Manda i dati del tuo Ufficio sul cartaceo(unitamente alla I.D ed alla password
che il Ministero ha assegnato al tuo ufficio)al collega di Bolzano, il quale li
invierà, per via telematica e ti farà pervenire anche la ricevuta dell'invio.
Io stesso ho dovuto inviare, con questa procedura, i dati per una sezione
distaccata di questo Tribunale.
Cordiali saluti
6/1/2003 |
Olivieri |
informazioni sul concorso e ..retribuzione |
Per quanto riguarda la preparazione del concorso in questo periodo diverse case editrici stanno provvedendo ad aggiornarne le pubblicazioni di manuali vari per il concorso da UG. Al momento non mi risulta vi siano pubblicazioni aggiornate(mi riservo di comunicare non appena avrò notizie certe). Ad ogni modo consiglierei di iniziare la preparazione con la procedura civile e penale in attesa delle altre pubblicazioni.
2/01/2003 |
Antonino Patti |
orario ricezione atti |
Dirigo l'U.N.E.P. presso la
Sezione Distaccata di Tribunale di Alcamo.Agli inizi del mese di novembre ho
provveduto a richiedere, ex art. 104 del D.P.R. 15/12/1959 n. 1229, al Presidente
del Tribunale il seguente "orario di accettazione delle richieste":
dal lunedì al venerdì ore 08.30/11.00, il sabato e le giornate di fine mese
stesso orario ma solo per gli atti urgenti.
Il Presidente del Tribunale ha ritenuto opportuno (e non è la prima volta)
aumentare di mezz'ora l'orario previsto per i giorni dal lunedì al venerdì (si
comprende che l'orario de quo mi crea varie difficoltà nella gestione dei
servizi interni e, in particolar modo, nell'espletamento del servizio esterno).
Cosa poso fare? E' vero che esiste una disposizione in forza della quale le
Sezioni Distaccate di Tribunale osservano un orario di ricezione atti articolato
su due ore mentre per le sedi di Tribunale e Corte d'Appello vige un orario di
tre ore?
Non comprendo il motivo che spinge un Presidente del Tribunale a sovvertire un
orario proposto dal dirigente l'U.N.E.P. (oltretutto, mi risulta che lo stesso
non avviene presso gli altri uffici giudiziari e che gli U.N.E.P. presso le
altre Sezioni Distaccate di Tribunale del distretto di Corte d'Appello di mia
appartenenza, salvo qualche rara eccezione e perché richiesto direttamente dal
dirigente U.N.E.P., osservano un orario di ricezione atti articolato su due ore.
Grazie.
Risponde Rosanna Esposito. Nocera Inferiore
Noi abbiamo avuto dalla
Corte D'appello su semplice richiesta del dirigente il seguente orario:lunedì venerdì
9:00 11:00, sabato e prefestivi 9:00 10:00 e solo atti urgenti:
Non vedo perché a te l'abbiano negato:insisti rappresentando le difficoltà con
il lavoro esterno.
17/12/2002 |
Mario Concemi |
Informatizzazione UNEP |
Desidero sapere se ci sono uffici NEP che hanno ottenuto dal Ministero la fornitura di computer?
La
risposta di ROSANNA ESPOSITO -Nocera Inferiore
NOI A NOCERA INFERIORE ABBIAMO OTTENUTO DAL MINISTERO LA FORNITURA DI PC,
AI SENSI DELLA CONVENZIONE STIPULATA IN DATA 30/11/01 AI SENSI DELLA LEGGE N488
DEL 23712/99, DALLA CONSIP SPA CON LA INGRAM MICRO SPA
La risposta di Ermelindo Romano - 27/12/02 - Molti Uffici Nep hanno ricevuto forniture di PC da parte del CISIA. Occorre fare apposita richiesta.
16/12/2002 |
Antonio Picari |
Interpello e Concorso ufficiale giudiziario |
QUESITO
Sono
Ufficiale giudiziario C1, in servizio presso il Tribunale di acqui terme da
cinque anni con la speranza di essere trasferito nella provincia di
Avellino, o almeno nel distretto della Corte d'appello di Napoli.
Con la pubblicazione del concorso nella Gazzetta Ufficiale n.98, la mia speranza
si è vanificata perché nel concorso è stata prevista la copertura dei posti
vacanti di ogni singolo distretto, compreso quello che mi interessa, precludendo
l'ingresso a noi U.G. in servizio da 5 e più anni.
La mia domanda è: perché non è stato applicato l'art. 10 c. Il contratto
collettivo decentrato (criteri di mobilità interna), cosa possiamo fare?
Risponde Tiziana Pepe. Caro collega non ti scrivo per risponderti perché sono nelle tue stesse condizioni e non ho purtroppo risposte, ma sono contenta che qualcuno si sia accorto di cosa produrrà questo concorso...tutti i posti vacanti verranno "riempiti" dai vincitori del concorso e noi continueremo ad attendere un interpello a questo punto non si sa per quanto. Io mi chiedo come può essere venuto in mente di fare prima un concorso distrettuale e solo dopo forse un interpello. Ma non era più logico consentire a tutti noi di spostarci e solo in seguito avendo una situazione chiara dei vari uffici bandire il concorso per i posti vacanti che si sarebbero creati con i trasferimenti?...ma si sa che la logica non accompagna tutti ...purtroppo. Credo che dovremmo muoverci per fare qualcosa e per accelerare un interpello,senza contare che con 443 nuovi colleghi come e quando si farà la riqualificazione sia per noi che per i B3 che non avranno più posto per diventare C1. Boh!!!!
Risponde Massimo Raponi - Se l'amministrazione non procede ad interpello straordinario prima di assumere i vincitori del concorso temo che saremo costretti ad adire l'autorità giudiziaria (credo il TAR ma devo verificare) per bloccare le assegnazioni in quanto avvenute in violazione di legge dell'articolo da te citato. Se ci sono altri colleghi interessati si facciano vivi!
Risponde Tiziana Pepe a Massimo Raponi - Credo anch'io che si debba fare ricorso e assicurerei varie adesioni di altri colleghi, il punto è che un interpello (che straordinario non dovrebbe essere visto che da accordi sindacali mai rispettati se ne dovrebbero fare 2 ogni anno)andrebbe fatto per tutti i posti a tutt'oggi vacanti e non solo per quelli che rimangono vacanti rispetto a quelli già banditi, perchè se così fosse si capisce bene che sarebbe alquanto risibile. A questo si aggiunge che (cfr comunicato di Laganà su sito ufficialegiudiziario.com) pare che i 443 posti messi a bando rappresentino il 30% dei posti vacanti in quanto i rimanenti andrebbero divisi tra riqualificazione dei B3 e eventuale interpello...e quindi?
Risponde Massimo
Raponi
Ho parlato di interpello straordinario come da accordo
sulla mobilità interna di cui trascrivo i primi comma:1.Prima
di assumere vincitori di pubblici concorsi l'Amministrazione procede
all'assestamento del personale in servizio. 2.
L'assestamento del personale avviene a seguito di pubblico interpello
straordinario. 3. All'interpello straordinario può
partecipare tutto il personale in servizio. 4.
All'interpello straordinario si applicano i criteri previsti per i trasferimenti
a domanda.
Leggendo Laganà mi dovrei sentire + tranquillo; evidentemente il 30% dei posti
banditi è stato calcolato sulle nuove piante organiche quindi anche
l'interpello straordinario sarà pubblicato tenuto conto delle nuove piante
organiche. Staremo a vedere!
Risponde Battaglia Claudio
Arezzo - Ho letto dei colleghi che aspettano l'interpello.Faccio parte
di quel gruppo di Ufficiali Giudiziari C1 che da circa un anno hanno
invece ottenuto il trasferimento ad altro ufficio (...interpello del luglio
2001) e che l'Amministrazione non provvede a trasferire.Diversi colleghi con
il medesimo interpello sono stati trasferiti con il il favorevole consenso del
loro Capo dell'ufficio e tra poco potranno partecipare ad altro interpello;ad
Arezzo ,con il medesimo interpello è stata trasferita una collega mentre un
collega è andato via.
Quanto sta accadendo si aggiunge alle numerose altre ingiustizie vissute nei
diciotto anni di U.G.
Anche io mi trovo nelle stesse condizioni. Sollecito i colleghi interessati ad una eventuale azione giudiziaria per la tutela dei Ns. diritti a segnalarlo su questo forum.(Luisa Colapietro)
6/12/2002 |
Massimo Raponi |
Norme di raccordo |
Cari
Colleghi,
vorrei sapere quando sono entrate in vigore le norme di raccordo sottoscritte
nel mese di aprile u.s. Mi sfugge la G.U. su cui sono state pubblicate. Grazie a
tutti.
Prova a consultare la G.U. 113 del 16 maggio 2002, pag. 70. Ciao Claudio Stasio
30/11/2002 | Operatore UNEP |
Legittimo affidare la ricezione atti ad un B2? |
La risposta di Maria Maddalena - UG C1 "
Con
nota n°5/1128/03-1 del 20.12.99 del Min. Giustizia, Aff. Civ.,Uff.V,viene
chiarito che l'operatore può essere addetto al servizio di sportello sotto la
vigilanza di un ufficiale giudiziario C1, già collaboratore U.N.E.P., o di un
ufficiale giudiziario B3, già assistente U.N.E.P., preposto al servizio di
ricezione degli atti civili, in osservanza delle direttive del dirigente e
delle esigenze organizzative dell'ufficio.
La presenza di un ufficiale giudiziario preposto allo sportello, infatti,deve
consentire la risoluzione di ogni questione che possa insorgere e non deve
essere fisica, bensì riconducibile nell'ambito dell'ufficio e per tutta la
durata della ricezione degli atti
30/11/2002 | Francesca | E' Possibile per un UGC1 la mobilità in altra Amministrazione? |
Questa
possibilità è prevista dall'art. 27 CCNL 1998-2001 che riguarda la mobilità
volontaria.
Gli artt. 4 e 5 del contratto integrativo 1998-2001 disciplinano
rispettivamente l'assegnazione temporanea presso altre amministrazioni e il
passaggio ad altre amministrazioni.(Mario Rocca)
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