INTERVISTA
AD ANGELO GARGANI, vice capo del dipartimento dell'Organizzazione
Giudiziaria
fonte: www.giustizia.it
Si è sempre ritenuto che una delle principali
cause, che determinano le lamentate lungaggini processuali, è la notifica
degli atti. Spesso la mancanza della prova documentale della regolare
notifica degli atti eseguiti a mezzo posta, a causa della non tempestiva
restituzione all'ufficio giudiziario della cartolina di ritorno in tempi
utili rispetto all'udienza , determina, non solo il rinvio del processo,
con conseguente rinnovo di atti processuali, ma ovviamente notevoli
aggravi di spesa. Viceversa, con il sistema che si introduce con questa
convenzione, a parte gli altri benefici riscontrabili nel testo, il
magistrato potrà seguire passo passo l'iter della notifica e
adottare in tempo utile gli opportuni provvedimenti . E' dunque
emersa la esigenza, da parte dell'Amministrazione della Giustizia, come più
volte sottolineato dallo stesso Ministro Castelli, di individuare linee di
intervento possibili, atte a migliorare soprattutto l'efficienza e
l'efficacia del sistema.
In ordine alle modalità di notificazione,
con la nuova Convenzione, cosa cambia?
Nessuna modifica come è ovvio è destinata ad
apportare la convenzione sulla competenza dell'organo notificatore e sulle
modalità di espletamento delle attività che continuano ad essere
disciplinate dalle relative norme di riferimento contenute nei codici di
procedura civile e penale e nella legge 890/82. Quindi l'ufficiale
giudiziario rimane il dominus delle notifiche. L'opzione circa
l'espletamento a mani o mezzo posta della notifica, continua ad essere
disciplinata dalla citata legge 890, che obbliga l'uso del servizio
postale solo per gli atti in materia civile e amministrativa da
notificarsi fuori dal comune. Anzi vorrei dire che la professionalità
dell'ufficiale giudiziario viene in qualche modo esaltata, posto che gli
vengono sottratte alcune attività materiali quali l'imbustamento o il
ritiro degli atti (cosiddetto pick up), attività che, sia pure sotto il
suo diretto controllo, vengono espletate dagli addetti di posta.
La convenzione, suddivisa in 24 articoli,
quali immediati benefici dovrebbe apportare all'amministrazione?
Poste
Italiane S.p.A., che avviato un processo di sviluppo basato sulla
telematica, ha la possibilità di fornire nell'immediato un servizio
informatizzato, che è stato già sperimentato presso le sedi del Tribunale
di Roma e Lecco con esito positivo. La sua utilizzazione costituirà
senz'altro un notevole vantaggio in quanto permetterà il completo
monitoraggio degli atti. L'accesso al relativo sito web, contenente
l'archivio informatico al fine di evitare il rischio di una eventuale
violazione della privacy, sarà consentito, sotto il diretto controllo dello
stesso ufficiale giudiziario, solo a persone abilitate (esplicitamente
indicate da poste) alle quali saranno necessariamente rilasciate password ed
user-id. La clausola relativa alla privacy è stata concordata con la
relativa autority
Ma veniamo ai costi. E' vero che il nuovo
sistema, come sostengono gli ufficiali giudiziari, si ripercuoterà sulle
casse del Ministero?
A
differenza di quanto paventato da alcune sigle sindacali, la fornitura del
servizio offerto, a fronte di una maggiore efficienza, non determinerà
maggiori oneri per l'Amministrazione. Infatti il costo concordato di euro
8,37 per ogni atto è lo stesso che viene corrisposto a Poste italiane oggi.
Trattasi di costo globale comprensivo quindi anche di eventuali
seconde raccomandate per comunicazione di avvenuto deposito, stimate come
necessarie in almeno un terzo dei casi e che attualmente hanno un costo
autonomo, pari a quello delle altre raccomandate per atti giudiziari. Si
precisa inoltre che il costo rimane invariato a prescindere dal peso del
piego. Viceversa attualmente il peso e il volume della raccomandata incidono
, in aumento, sul suo prezzo. Non va assolutamente tralasciato di
evidenziare inoltre che la stipula della convenzione è stata l'occasione
per abolire il pagamento annuale da parte dell'Amministrazione del 15% per
la tenuta dei conti di credito, relativi alle spese di giustizia e alla
posta ordinaria. Era un retaggio che incideva annualmente nella misura
complessiva di euro 3.915.000 Non va taciuto infine per che per i
primi sei mesi dall'entrata in vigore della convenzione Poste si è
impegnata ad effettuare gratuitamente il servizio di imbustamento.
Dunque grazie a questa nuova Convenzione i
tempi della giustizia si ridurranno?
La vera novità consterà
nel fatto che lo sportello delle poste, presente in maniera diffusa su
territorio nazionale, sarà il collettore degli atti giudiziari da
notificare e delle cartoline di avviso di ricevimento che, con il nuovo
servizio integrato, verranno smistate direttamente alle cancellerie, con i
relativi abbinamenti agli uffici e ai magistrati destinatari. Anche sotto
questo profilo quindi vi sarà notevole risparmio di tempo.
Vi sono pertanto i presupposti per poter iniziare a sperare che la
giustizia vedrà diminuire le sue proverbiali lungaggini.
circolare convenzione con le poste: direttive di attuazione sulla convenzione.. circolare ministeriale del 31/1/2005 a firma del Vice Capo Dipartimento.
Risposta AUGE alla circolare ministeriale del 31/1/2005 sulla convenzione con la SpA Poste Italiane.