controcircolare in formato pdf (da stampare)
Controcircolare su
Convenzione
sulle notificazioni a mezzo del servizio postale sottoscritta in data 15 luglio
2004.
In data 28 dicembre 2004 la Corte dei Conti, con l’apposizione del prescritto visto, ha autorizzato il Ministero della Giustizia a dare esecuzione alla convenzione con la S.p.A. Poste italiane sugli atti da notificare a mezzo del servizio postale.
In
data 31/1/2005 il Vice Capo Dipartimento del M.G. sulla base di tale visto ha
trasmesso alle Corti di Appello una circolare con cui impartisce delle direttive
sull’applicazione della convenzione in questione.
E’ superfluo sottolineare la gravità di una convenzione che oltre a essere onerosa per il cittadino e per il bilancio statale, oltre a violare principi costituzionali, oltre a mortificare la professione e la professionalità degli ufficiali giudiziari, rappresenta un allontanamento con il resto d’Europa.
In
tutti i paesi del mondo, in particolare in quelli dell’Unione europea,
l’istituto della notificazione (significazione)
rappresenta un argomento di continua discussione e approfondimento per gli
effetti travolgenti che può provocare quando vengono meno quelle garanzie di
tutela nei confronti del cittadino che riceve un atto
giudiziario….
…..rispetto al resto del mondo siamo da terzo mondo.
Nessun
governo al mondo sborserebbe milioni di euro per offrire al cittadino una
giustizia in busta chiusa,
senza tutte quelle garanzie che solo la notifica
a mani
eseguita dal VERO
professionista della notificazione può offrire… l’Ufficiale
Giudiziario!
Come
è stato fatto per la convenzione, riteniamo che solo una attenta lettura
(commentata) della circolare può far comprendere a tutti il paradosso di questo
accordo.
(circolare)…
esigenze di coordinamento tra le strutture periferiche e gli uffici NEP che non
potranno comunque determinare slittamenti che vadano oltre il termine dell’1
marzo 2005.
La
prima osservazione spontanea è: come può l’Amministrazione, dopo aver
gelosamente tenuta nel cassetto una convenzione per sette
mesi,
senza ufficializzarla
e portarla a conoscenza né delle OO.SS. né degli uffici NEP, né dei Capi
degli Uffici, pretendere che in
pochi giorni,
tutto il personale delle cancellerie e degli uffici NEP siano ben organizzati e
pronti a coordinarsi con le Poste italiane, senza aver letto in modo serio e
approfondito la convenzione stessa.
(circolare)…
..l’opzione tra notifica a mani e quella a mezzo posta continua ad essere
regolata dalla normativa preesistente e precisamente dall’art.1 L.890/82 e
art. 107 DPR 1229/59.
…
il sistema in questione trova per
il momento
..atti penali e…biglietti di cancelleria
Nella
circolare non se ne fa menzione, ma la convenzione utilizza il termine “obbligo”
per l'ufficiale giudiziario di notificare
a mezzo del servizio postale tutti
gli atti fuori del comune sede dell'ufficio, anche quando la notifica a
mani ha dei costi nettamente inferiori al costo della raccomandata.
L'art.107
dell'ordinamento UG, richiamato dalla circolare, prevede che l'Ufficiale
Giudiziario può notificare a mani fuori comune quando ne è espressamente
richiesto dalla parte privata. Secondo l’orientamento ministeriale, né
cancellieri né ufficiali giudiziari -nonostante rappresentano ed hanno
l’obbligo di fare gli interessi dello Stato- hanno l’autorità di valutare,
in funzione della natura dell’atto e dei costi, l’opportunità di utilizzare
il servizio postale (anche in presenza di un aggravio della spesa pubblica), ad
eccezione degli atti in cui il destinatario risiede nel comune sede
dell’U.N.E.P.
In
merito all’organizzazione del lavoro la circolare sancisce che il personale
U.N.E.P. dovrà mettere a disposizione delle Poste gli atti
in tempi “ottimali” suggeriti dalla scadenza, ed aggiunge, che per
quelli in cui è fissata un
udienza, almeno trenta giorni prima dell’udienza stessa.
La
convenzione non afferma proprio questo perché in merito all’organizzazione
del lavoro espone solo atti con udienza e nessun riferimento agli altri tipi di
atti.
Infatti
all’articolo 6 della convenzione si legge:
“il
personale UNEP 30 giorni solari antecedenti l’udienza renderà disponibili gli
atti da notificare ….. distinta degli atti da notificare…contenente: data e
ora di consegna, per ogni atto: numero di RG, il nome del giudice, la data
dell’udienza.”
La
conferma che la convenzione è limitata agli atti “con udienza” lo si
legge in più parti nella convenzione stessa,in particolare nelle premesse nonché
negli atti preliminari dell’amministrazione.
La
convenzione è stata stipulata per garantire la regolarità dei processi,
evitare i rinvii per la mancata restituzione degli avvisi di ricevimento.
Altra conferma è ricavabile nel preventivo di spesa (e di previsione):
-
per
l’anno 2005 è su 500.000 atti.
- Per l’anno 2006 è su 1.000.000 di atti
Tenuto
conto che, nella stessa convenzione c’è scritto che in media il numero di
atti che si notificano a mezzo posta ogni anno sono 2.500.000,
è evidente che tale limitazione non è un caso e può essere motivo di
responsabilità patrimoniale nell’ipotesi di un uso non corrispondente alla
convenzione e nei limiti imposti.
Oltre
a ciò ci domandiamo:
1.
Possono essere eseguiti a mani anche fuori comune gli atti che la
cancelleria trasmette con un termine inferiore ai 30 giorni dall’udienza?
2.
Se il termine è inferiore ai 30 giorni, ma i termini processuali
sono sufficienti a notificare per posta (esempio: la citazione testi va
notificata con un termine di
3 gg liberi prima dell' udienza)
si può utilizzare la precedente convenzione?
3.
perché è stato indicato 30 gg dall’udienza e non 30 giorni dal
termine processuale (esempio nel giudizio monocratico l’atto va notificato 60
giorni prima dall’udienza)
4.
sulla raccomandata per il deposito nella casa comunale va pagata la
provvigione del 15%? Presumo di si, utilizzando la vecchia convenzione.
5.
Presumo di si…. Ma dai documenti
ufficiali non appare tanto certo…
infatti la Direzione generale ha previsto dal primo gennaio la soppressione dei
conti di credito! …..
Secondo
la Direzione Generale la nuova convenzione consente un risparmio di spesa
pubblica per il 2005 di euro 1.230.000 calcolati sul tempo impiegato
dall’operatore U.N.E.P. con la vecchia convenzione:10 minuti
per la compilazione di una busta e avviso.. (2,46
euro il costo dell'operatore per atto per un numero di 500.000 (1.000.000 nel
2006))
Ma
analizziamo la nuova organizzazione del lavoro imposta dalla convenzione:
1.
Ricezione degli atti
2.
Controllo per singolo atto
in relazione all’udienza ..30 giorni
3.
distinta
degli atti da notificare per posta contenente per ogni atto: numero di RG, il
nome del giudice, la data dell’udienza, cron. U.N.E.P.
4.
consegna degli atti alle Poste(o eventuale ritiro in ufficio da un
incaricato delle Poste) e disamina congiunta degli atti e documenti.
5.
Le poste provvedono a predisporre la busta e l’avviso di ricevimento e
restituiscono il tutto all’U.N.E.P.
6.
Al momento del recapito Le Poste indicano il giorno esatto di spedizione
dell’atto
7.
l’Ufficiale Giudiziario dopo aver verificato che i dati
indicati nella busta sono esatti, provvede alla relazione di notifica
sull’originale e sulla copia, DATANDOLA e sottoscrivendola, e infine
all’imbustamento.
8.
tutte queste operazioni dalla consegna alla spedizione si dovranno
svolgere entro un limite massimo di sei giorni.
In
futuro tutte queste operazioni saranno svolte presso un presidio U.N.E.P.
all’interno dei locali di poste italiane in quanto i dirigenti e preposti
U.N.E.P. hanno la responsabilità
di sorvegliare e vigilare il rispetto della privacy da parte del personale
privato delle poste.
Prima
di allora senza questi presidi U.N.E.P. in che modo l’Ufficiale Giudiziario può
vigilare e controllare il rispetto della privacy?
9.
Poste ogni mese emette fattura che trasmette all’U.N.E.P. ed entro 90
giorni il funzionario U.N.E.P. verserà la somma richiesta (preventivamente
controllata) su conto corrente postale (previa emissione di modello di pagamento
emesso dall’U.N.E.P.)
10.
trimestralmente poste
trasmette una rendicontazione del servizio reso. L’Ufficiale Giudiziario è
tenuto a controllare i prospetti di
"efficacia e efficienza" trimestrali delle poste ed il
rispetto dei termini indicati nella convenzione.
Se riscontra delle inadempienze provvede a relazionare il Capo dell’Ufficio evidenziando la
misura della penale che ritiene debba essere applicata.
11.
Poste ogni mese emette fattura che trasmette all’U.N.E.P. ed entro 90
giorni il funzionario U.N.E.P. verserà la somma richiesta (preventivamente
controllata) su conto corrente postale (previa emissione di modello di pagamento
emesso dall’U.N.E.P.)
Tutte
queste perplessità ci lasciano fortemente dubbiosi sulla possibilità che la
convenzione raggiunga gli obiettivi prefissati. Ciò non ci sorprende, dacché
negli ultimi anni non c’è stata alcuna riforma nel campo della giustizia che
sia riuscita a risolvere i problemi per i quali era stata attuata.
Senza
entrare nel confronto dei tempi di “risparmio statale” tra vecchia e nuova
convenzione che riteniamo ridicoli, un arrampicarsi sugli specchi, sarebbe più
onesto trovare il coraggio “politico” di ammettere le vere ragioni che hanno
portato questo ministro a sottoscrivere una convenzione che fa solo gli
interessi di un primato, ignorando gli interessi della collettività.
Altri
due aspetti di questa convenzione che con il tempo farà “divertire”
costituzionalisti, cassazione e avvocati sono:
-
Relazione
di notificazione:
come può un Ufficiale Giudiziario fare una relazione di notifica datandola con
una data successiva di spedizione e sigillare l’atto nella busta senza
incorrere in un falso. Non credo possa bastare una semplice dichiarazione della
posta sull’esatta spedizione.
-
Privacy:
se già non convince
il presidio U.N.E.P. per la tutela della riservatezza dei dati, non so come
possa l’amministrazione imporre a mezzo di una semplice circolare, che non
è legge, autorizzare l’Ufficiale Giudiziario (diretto responsabile) a
consegnare degli atti pubblici ad un privato senza averne il controllo sul
trattamento dei dati, tenuto conto che gli atti sono fuori controllo dagli
U.N.E.P. nel momento in cui vengono ritirati dalle poste e trasportati nei loro
uffici.
Non osiamo neanche pensare a quando
ci saranno i presidi U.N.E.P. e quanto sarà gratificante l’attività
dell’Ufficiale Giudiziario all’interno delle strutture della Spa Poste!
Non
ci stiamo!
La
legge va rispettata.. da noi e ……. Da tutti voi!
Si
Conclude questa se pur non breve, ma molto approssimativa informativa su una
circolare ancor più vergognosa della convenzione stessa, invitando tutti gli
ufficiali giudiziari ad essere molto vigili e attenti ai limiti della
convenzione…. Perché, come spesso accade, la responsabilità potrebbe
ricadere su …
La
confusione (contraddizione?) di questa convenzione lo si legge anche nello
stralcio della relazione della Direzione Generale del Ministero per
l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2005:
RELAZIONE
DEL MINISTERO SULL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
PER L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO 2005
Convenzione
Ministero Giustizia con Poste Italiane S.p.A.
La
convenzione stipulata con la Società Poste Italiane, consentirà
all'Amministrazione della Giustizia la fruizione di servizi integrati per la
gestione dell'attività di notifica e di rendicontazione degli esiti della
stessa attraverso l'impiego di moderne tecnologie informatiche e telematiche, e,
quindi, in definitiva, la possibilità di ottenere i seguenti benefici:
controllo
delle spese postali;
riconduzione
delle spese di notificazione ai procedimenti anche al fine del recupero della
spesa di giustizia;
certezza
degli esiti delle notificazioni postali con la conseguente possibilità di un più
celere iter processuale in quanto non sarebbe più necessario dover procedere
al rinvio delle udienze per mancanza di informazioni sugli esiti di tali
notificazioni.
A
parità di volume annuo delle notificazioni a mezzo posta, il costo complessivo
resterà, pertanto, invariato.
Ulteriori
risparmi di spesa deriveranno:
dalla
soppressione per intero, a decorrere dal 1°.1.2005, delle spese
di tenuta per i conti di credito della posta ordinaria (costo attualmente
stimato in 3.915.000 euro);
dal
venir meno dei costi del personale giudiziario presso gli Uffici N.E.P.
impiegati nelle varie attività preparatorie per l'invio degli atti di notifica (stimato
in 10 minuti tale attività, in 2,46 euro il costo
dell'operatore e in numero 1.000.000 le presumibili notifiche annuali, con
riferimento alle proiezioni relative all'anno 2006, potrebbe determinarsi un
risparmio complessivo di 2.460.000 euro).
A tutta questa assurdità, dopo che
menti sensibili hanno parlato a priori senza essere ascoltati, una notizia
buona:
E'
giunto il momento che parlino anche i postini, i cancellieri e alcuni ufficiali
giudiziari muti da sempre...
Angelo
...la convenzione (Testo non ufficiale)