RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI SUL P.D.L.

DELLA LIBERA PROFESSIONE

 

17 ottobre 2008 > Colleghi dell'UNEP di Guardia Sanframondi.

Siamo 5 colleghi (4 C1 ed uno B3 ) in servizio presso il Tribunale di Benevento sez. distaccata Guardia Sanframondi e intendiamo partecipare al Forum, con l’intento di dare il nostro contributo  costruttivo a nuove proposte ed iniziative.

La  lettura del p.d.l. della libera professione ci induce ad essere cautamente ottimisti sulla sua effettiva attuazione e intendiamo esternare perplessità e dubbi,  di seguito riportati, che potranno essere spunto per un dibattito costruttivo:

 

1) Considerati i costi delle notifiche che le parti, e per esse gli avvocati, dovranno sopportare, tenuto conto che saranno inevitabilmente di gran lunga superiori a quelli attuali, vi saranno atti che l’U.G. dovrà notificare, con competenza esclusiva,  ed esclusivamente a mani?

Il p.d.l. su tale argomento tace ma si potrebbe intuire che questi atti  coinciderebbero  con quelli di significazione, ma quali saranno considerati tali?

Nessun avvocato notificherà atti a mezzo U.G., dovendo sopportare costi di gran lunga superiori rispetto  ad una notifica effettuata a mezzo servizio postale. Tale situazione penalizzerà soprattutto le realtà periferiche ove il contenzioso è numericamente basso rispetto ai grossi centri metropolitani e  quindi per una buona parte di U.G. privati tale competenza resterà probabilmente solo sulla carta.

Solo se tali atti di significazione, quindi con competenza esclusiva dell’U.G., dovessero corrispondere a: introduzione al giudizio, notifica del titolo esecutivo, atti di impugnazione, notifica del decreto ingiuntivo e opposizione allo stesso, ebbene solo in tal caso potremo affermare di avere una competenza esclusiva. In caso contrario la  competenza delle notifiche rimarrà solo riportata nella legge.

 

2) Il p.d.l. prevede alcune competenze da conferire all’U.G. su delega dell’autorità giudiziaria, in particolare le espropriazioni mobiliari con la vendita e l’assegnazione …

Tale delega quindi potrebbe essere conferita anche agli I.V.G. , con i quali saremo costretti  ad una concorrenza impari, visto che gli stessi sono già attualmente dotati di mezzi, operativi sul territorio e perfettamente in sintonia con le cancelleria dei vari tribunali di appartenenza.

Potrebbe essere una partita persa senza neanche giocarla e anche tale competenza, peraltro conferita solo su delega dell’autorità giudiziaria, potrebbe essere solo marginale.

 

3) Saranno disposti i notai a rinunciare ai protesti cambiari, considerato che il p.d.l.  prevede che tale  competenza sarà esclusiva dell’U.G.? 

Abbiamo concreti dubbi che ciò accada, considerata la forza politica di questa categoria che in parlamento,”con gli amici degli amici”, sono sempre riusciti ad ottenere il meglio. (vedi le espropriazioni immobiliari).

 

4) Il p.d.l. non lo prevede, ma è indispensabile  una sorta di minimo garantito per tutti gli U.G., con un meccanismo simile alla cassa notarile. Ciò a salvaguardia delle piccole realtà presenti sul territorio nazionale. Pare che tale sia stata la proposta di modifica avanzata dall’AUGE, ma che al momento rimane solo una proposta. Se ciò non si concretizzasse non vi sarebbero garanzie di sopravvivenza per le piccole realtà territoriali, già oggi con pochissime procedure di sfratto e poche notifiche.

 

5) Sarebbe auspicabile lasciare la competenza esclusiva dell’U.G. sul territorio ove esercita l’attività, con facoltà dell’istante di adire altro U.G. disponibile, ubicato  nell’ambito della Corte di appello di appartenenza,  ma solo con delega dell’U.G. competente.

 

6) Accogliamo favorevolmente la facoltà di certificare e attestare dichiarazioni testimoniali: cio’ consentirà all’ufficiale Giudiziario di raccogliere prove testimoniali in loco?

 

7) Quali e in quale misura saranno le basi di partenza per l’inizio dell’attività in modo privatistico?

Coloro che opteranno per tale facoltà dovranno sopportare oneri economici rilevanti per avviare l’attività; ebbene, a parte l’anticipo del TFR, da elargire immediatamente, sarebbe auspicabile che lo stato si facesse carico di fornire mezzi economici, anche in parte a fondo perduto, per sostenere l’inizio della nuova figura professionale.( oggi lo stato sta salvando dalla bancarotta le improduttive banche e banchieri).

Ciò non è previsto nel p.d.l. 

 

8) Solo le competenze esclusive ci garantiranno una dignitosa sopravvivenza, altrimenti la scelta per la libera professione sarà un salto nel buio, che lasciamo solo ai sognatori. Non è questo il momento di sognare ma di essere propositivi ed uniti. Mai come in questo momento bisogna dividerci sulle scelte da fare, faremmo per l’ennesima volta il gioco perverso dell’amministrazione e di coloro che, sfruttando le nostre divisioni e titubanze, ci hanno già sottratto competenze e professionalità e stanno aspettando il momento per decretare la nostra definitiva estinzione per accaparrarsi le nostre residue competenze professionali.  

 

Queste sono le nostre osservazioni e riflessioni, ma probabilmente riflettono il pensiero di una parte della categoria. Auspicando di aver dato un piccolo contributo per una riflessione su alcuni punti che interessano la categoria, attendiamo risposte esaustive o quanto meno un dibattito sui quesiti sollevati. Ciò potrebbe sicuramente coinvolgere e convincere altri colleghi perplessi e riluttanti.

 

Cordiali saluti.

Romano Vincenzo < Ufficiale Giudiziario C1 dirigente

Gesuele dott. Luigi > Ufficiale Giudiziario C1

Giovanni Salza > Ufficiale Giudiziario C1

Raffaella dott.ssa Santarelli > Ufficiale Giudiziario C1

Floriano Cioffi> Ufficiale Giudiziario B3


Cari colleghi,

innanzitutto grazie per l’interesse che manifestate nei confronti del DDL Berselli.

Rispondiamo subito alle vostre riflessioni e speriamo di essere esaurienti. Avremo comunque modo di approfondire, nel caso qualcosa non fosse ancora chiaro.

 

Quesito n.1)  I costi delle notifiche.

 

Questo argomento a dire il vero mi preoccupa poco perché non credo che agli avvocati interessi risparmiare sul costo delle notifiche, sacrificando la certezza delle notifiche. Oggi, e nessuno può smentire ciò, le notifiche a mezzo del servizio postale non danno alcuna certezza, e lo si vede nelle ricevute di ritorno che si smarriscono, o che vengono restituite in bianco, per non parlare di tutte le incombenze che ne conseguono, i cui costi ricadono sulla parte istante e intendo la CAN e la CAD tanto per essere chiari.

  In effetti le notifiche a mezzo del servizio postale sono aumentate proprio a causa delle inefficienze dei nostri uffici, per cui gli stessi avvocati stufi di stare ore agli sportelli per consegnare o ritirare un atto si sono attrezzati da soli, facendosi una legge ad hoc che, nonostante tutto, non viene utilizzata spesso proprio perché farraginosa e nello stesso tempo pericolosa.

 

Con gli ufficiali giudiziari liberi professionisti gli avvocati certamente non faranno più code agli sportelli e chiederanno più notifiche a mani, pagando volentieri qualcosa in più perché saranno certi che la notifica sarà fatta spesso, se non sempre, a mani proprie. Sono convinto inoltre che saranno limitati i depositi alla casa comunale perché sarà nostro interesse fare in modo che la notifica si perfezioni quanto prima e non corra invece il rischio di essere rinnovata su richiesta del giudice: considera tutte le volte che nelle intimazioni di sfratto i giudici chiedono di rinnovare le notifiche perché manca la certezza che il destinatario sia venuto a conoscenza dell’atto notificato ai sensi del 140 c.p.c., o perché non è stata spedita la cartolina per il 660 c.p.c.

Quanto costa in termini di tempo e quindi anche di denaro tutto ciò?

Quanto costa ora per un avvocato mandare 4 o 5 volte un suo collaboratore a controllare se un atto è pronto per la restituzione dopo la notifica, oppure tenerlo in coda per ore quando potrebbe essere impiegato altrove per servizi più redditizi?

Un ufficiale giudiziario libero professionista, che vorrà fare bene il proprio lavoro, invierà una mail all’avvocato per informarlo che l’atto è pronto, e che può passare a ritirarlo in qualsiasi orario e non solo nelle poche ore mattutine, come accade oggi.

   Insomma cari colleghi per gli avvocati i vantaggi saranno tanti, infatti anche loro hanno compreso chiaramente le innovazioni e la necessità di questa riforma e molti consigli dell’ordine stanno approvando delibere di appoggio al DDL Berselli proprio perché non ne possono più di una situazione così disastrosa; nello stesso tempo vogliono un professionista a cui affidare notifiche e recupero dei crediti. A supporto di ciò ti invito a leggere il “forum unep” sul sito dell’AUGE, vedrai quanti avvocati chiedono informazioni sui modi di notifica e sulle esecuzioni. Questo mi fa capire come il lavoro non ci mancherà di certo perché per quanto riguarda le nostre materie  –notifiche ed esecuzioni- non siamo secondi a nessun altro professionista.

 

Atti da notificare a mani

Per gli atti da notificare esclusivamente a mani, nella proposta di legge non sono inseriti perché saranno materia dei decreti legislativi che dovranno essere adottati entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

Ti posso dire che la tendenza europea è quella da te indicata e cioè fare in modo che gli atti introduttivi e conclusivi del procedimento giudiziario siano notificati, o meglio significati, dall’ufficiale giudiziario. Va da sé che anche le opposizioni, così come le intimazioni di sfratto andranno fatte a mani per i motivi prima accennati.  Analogamente ritengo che anche il decreto ingiuntivo e il precetto dovrebbero essere notificati a mani non in virtù di una obbligatorietà, ma per opportunità, nel senso che il recupero del credito da parte dell’ufficiale giudiziario non inizierà con il pignoramento, ma già con la notifica del precetto.

 

Quello che vogliamo dire è che noi tutti dobbiamo convincerci che la libera professione non è solo un cambio di nome e spese in più per gli avvocati, come vogliono far credere gli oppositori, ma è un approccio diverso al  modo di fare l’ufficiale giudiziario: non saremo più dei semplici impiegati pubblici che si trincerano dietro la semplice applicazione del codice, senza interesse ai relativi risvolti positivi o negativi della sua applicazione, ma saremo appunto liberi professionisti che useranno gli articoli dei codici per conseguire un risultato soddisfacente per le parti, siano esse creditrici o debitrici.

 

Noi dovremmo assicurare che le notifiche siano indenne da opposizioni e che le esecuzioni siano certe. Per quanto riguarda le notifiche ci chiediamo e vi chiedo, cari colleghi, chi più di noi potrà assicurare all’avvocato che una notifica verrà eseguita “a regola d’arte”?  Lo stesso varrà per le esecuzioni: un ufficiale giudiziario libero professionista non potrà certamente limitarsi a redigere un verbale di pignoramento chiuso e restituire l’atto, ma dovrà procedere al recupero del credito, e prevalentemente sarà un recupero di credito amichevole come usano nella maggior parte dei paesi europei in cui vige un regime libero professionale per l’ufficiale giudiziario. Viceversa l’ufficiale giudiziario dovrà accertare che effettivamente il debitore non abbia nulla. Insomma sarà la professionalità a ripagarci più che la esclusività di alcune funzioni, che tuttavia è stata contemplata nel DDL Berselli.   

 

 

Quesito n.2) Vendite e I.V.G.

Non mi preoccupa minimamente. Se gli IVG vogliono sopravvivere devono necessariamente mettersi a nostra disposizione. Mi spiego.

Nel momento in cui siamo titolari dell’intero processo esecutivo sono tagliati fuori. Non sarà più il giudice ad affidare la vendita, ma siamo noi a gestirla direttamente.

E’ troppo presto ora per valutare tutto questo, ma di certo è che le cose anche da quel punto di vista cambieranno.

La modifica del codice di procedura civile sarà modificata anche per quel che riguarda la vendita tramite commissionario. Lo prevede il progetto Berselli.

 

Questito n. 3. Notai e protesti cambiari.

 

E’ vero, la legge parla di esclusività per l’ufficiale giudiziario.

E’ stata inserita perché già da qualche tempo le federazioni dei Notai hanno in più occasioni manifestato la volontà di non voler più fare questo servizio.

Le eccezioni ci sono, ma in molte zone vi hanno rinunciato – come ad esempio a Cesena .

Ad ogni modo se dovesse essere un motivo di contrasto o perplessità in sede di approvazione della legge, non esiteremo ad appoggiare una modifica di legge che preveda un servizio in concorrenza.

 Per quanto riguarda la potenza dei notai, ridimensionerei un po’ questa leggenda metropolitana secondo cui i notai non cederanno mai nulla e si opporranno a tutto. Innanzitutto i notai non temono gli ufficiali giudiziari, in quanto ricevono attacchi principalmente dai commercialisti che spingono per ottenere gli atti societari e dagli avvocati che spingerebbero per ottenere gli atti di compravendita.  Se hai fatto caso questa estate il Consiglio Nazionale dei Notai ha acquistato una pagina intera, del Corriere della Sera, per confrontare il loro operato con quello dei commercialisti proprio in merito alla redazione delle cessioni delle quote societarie.

Discorso a parte per le vendite immobiliari, oggi non di nostra competenza.  Come ben sai oggi le vendite immobiliari sono affidate oltre che ai notai, anche ai commercialisti e agli avvocati, per cui sarà certamente duro ottenere la esclusività, però noi la abbiamo inserita nel DDL proprio per affermare il diritto che l’ufficiale giudiziario libero professionista dovrà essere annoverato tra i professionisti ai quali potranno essere affidate le vendite immobiliari.

 

Quesito n.4  Il minimo garantito

 

Più che minimo garantito parlerei di assegno integrativo, nel senso che stabilita una soglia minima, che potrebbe essere il minimo garantito attuale o qualcosa in più, la cassa nazionale degli ufficiali giudiziari provvederà ad integrarla ai colleghi, in caso di necessità.

Su questo non dovrebbero esserci problemi perché non c’entra l’erario, ma la nostra capacità di organizzazione. L’attuale Cassa pensione degli ufficiali giudiziari si trasformerà in un istituto di previdenza privato, come quella dei notai, degli avvocati e di altri professionisti.  Saremo noi a gestirla e credo che almeno in questo saremo capaci di difendere i nostri interessi.   

 

Quesito n. 5     La competenza territoriale.

 

La competenza è sul circondario del tribunale, comprese quindi anche le sezioni distaccate. Tale competenza ritengo dia maggiore capacità di movimento proprio a coloro che ora agiscono in territori più limitati come quello delle sezioni distaccate. Per quanto riguarda le competenze sul distretto della corte d’appello si potrebbe prevedere una competenza solo per alcuni atti, come ad esempio il prosieguo del pignoramento in seguito a una dichiarazione ex art 492 c.p.c. che preveda beni fuori dal circondario ma all’interno del distretto; per cui l’ufficiale giudiziario che ha iniziato il pignoramento può concluderlo senza problemi in qualsiasi parte del distretto. Per le altre tipologie di atti, che potrebbero essere effettuate nell’ambito del distretto, non so al momento dirti quali siano in quanto saranno individuate, nell’ambito dei decreti legislativi da predisporre entro i sei mesi dall’approvazione della legge. 

 

Quesito n.6.  L’acquisizione delle prove testimoniali.

Certo! L’acquisizione potrebbe essere acquisita in loco, oppure essere ricevuta in ufficio con potere da parte dell’ufficiale giudiziario di autenticare la firma del testimone. Analogamente potrebbe avvenire con la ricezione della dichiarazione del terzo ex art 547 c.p.c. quando l’ufficiale giudiziario si reca presso la banca o il datore di lavoro.

 

Quesito n.7. Incentivi

Nelle proposte di emendamenti, che puoi trovare anche sul sito Auge, è previsto che l’Erario riservi per gli ufficiali giudiziari liberi professionisti 60 milioni di euro, da detrarre dal risparmio ottenuto grazie all’approvazione del DDL Berselli. Questa somma sarà versata a fondo perduto e servirà proprio ad affrontare le spese di avviamento dello studio professionale. Un'altra forma di incentivo a cui stiamo lavorando con un altro emendamento, potrebbe essere la detassazione dei proventi per il primo anno di attività.

 

Quesito n.8  Unità

 

Sarebbe auspicabile una unità di intendi da parte di tutti. Ma a quanto pare i sindacati non ne vogliono sapere di appoggiare il DDL Berselli, né di discutere di libera professione. Evidentemente non hanno lo sguardo rivolto all’Europa, altrimenti non farebbero fatica a comprendere che l’unica riforma possibile per l’ufficiale giudiziario sia quella adottata da 21 paesi europei e cioè la libera professione. Preferiscono aspettare gli eventi, preferiscono l’immobilismo che più che mai oggi, per la nostra categoria, vuol dire appunto sottrazione di funzioni, se non addirittura soppressione.

 

Preferiscono raccontarci la favoletta dei liberi-professionisti- dipendenti, e farci credere che così, come per incanto, a un certo punto l’Amministrazione decida di fornirci tutti i mezzi, le strutture e tutto il personale di cui un libero professionista necessita per definirsi tale e non solo per far finta di esserlo, e soprattutto, decida di retribuirci o di farci pagare dall’utenza come liberi professionisti continuando ad essere pubblici dipendenti.

 

Insomma per i sindacati, come per incanto, arriveranno macchine fotografiche, computers, uffici degni di ospitare dei professionisti, autorizzazioni all’uso del mezzo proprio, incentivi a recuperare i crediti, operatori giudiziari che ci coadiuvino efficientemente e quant’altro occorra per conseguire un risultato accettabile per noi e per chi si rivolge a noi per ottenere giustizia.

 

Noi dell’AUGE non crediamo più a queste favolette che hanno tutto il sapore dell’ennesima beffa, del tirare a campare: insomma il fumo come sempre si vede, solo che manca l’arrosto.  

 

Staff AUGE

 

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