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NOTA
INFORMATIVA 14 giugno 2002
oggetto:
Sospensione della vacanza premio a quattro stelle ai 1200 ufficiali giudiziari
Cari colleghi,
sono appena
rientrato da Genova (ringrazio i cittadini italiani per aver
contribuito a pagarmi questa vacanza genovese) e mi scuso
pertanto con coloro che hanno trasmesso in questa settimana e-mail senza
ricevere una risposta.
La notizia ormai
nota (presumo) a tutti è che il Tribunale di Salerno sezione lavoro ha
sospeso i corsi. Non appena sarò in possesso dell'intero provvedimento
provvederò a pubblicarlo nel sito.
Il
dispositivo del provvedimento - una delle
motivazioni è che "le P.A. non possono sottoscrivere in sede decentrata
contratti integrativi contrastanti con quelli nazionali - è il
seguente:
P.Q.M.
-accoglie per
quanto di ragione il ricorso e, per l'effetto sospende la procedura
selettiva impugnata e gli atti conseguenti;
-fissa il
termine di giorni 30, decorrente dalla comunicazione del presente
provvedimento, per l'instaurazione del giudizio di merito.
Manda alla
Cancelleria per gli adempimenti di competenza.
Salerno,
10/6/2002 IL GIUDICE
I legali del
ricorrente hanno già provveduto a notificare il provvedimento di urgenza
all'Avvocatura e pertanto entro breve arriverà il provvedimento di
sospensione ministeriale fino alla decisione del collegio.
Coloro che
sono rimasti offesi da questa individuale iniziativa del collega di
Salerno devono riflettere sui precedenti al provvedimento come la
sentenza della Corte Costituzionale, la sospensione dei corsi delle
altre categorie e... la buonafede/malafede di voler a tutti i costi dare
inizio ai corsi di c2 c3 SOLO per gli ufficiali giudiziari ( siamo una
categoria privilegiata?) destinati alla nullità.
Al collega va
tutta la mia solidarietà perché ritengo che se da una parte si nega
la possibilità a tutti gli ufficiali giudiziari di partecipare ad una
preselezione e dall'altra consente ai cancellieri C1 (con
pochi anni di servizio) di ricoprire livelli superiori nel nostro
profilo, oltre che ingiusto è una palese violazione dei diritti di ogni
ufficiale giudiziario escluso.
Mi dispiace
solo per coloro che, prossimi alla pensione, hanno intravisto la possibilità
di ricevere un trattamento pensionistico più dignitoso. Loro, per tutto
quello che hanno dato a questo Stato meritavano una considerazione maggiore
che non è certamente quello di arrivare ad un c3 attraverso un corso
di riqualificazione (senza considerare che molti sarebbero stati costretti a
cambiare ufficio) ma attraverso un riconoscimento economico diretto.
Vi comunico due
notizie, forse anche queste già conosciute, ma... non si sa mai
La prima
riquarda la percentuale:
A Milano il
Giudice del lavoro, contrariamente a quanto prevedono le circolari
ministeriali ha disposto che agli ufficiali giudiziari per l'anno 1998 e 1999
spetta una somma pari alla somma INDIVIDUALE ( e non attribuita all'Ufficio)
percepita nel 1997.
La seconda
notizia è che alcuni dirigenti UNEP di grossi uffici hanno ottenuto un
riconoscmento economico da C3 e quindi se pur rimanedo in C1 percepiscono una
retribuzione di nono livello.
Altra notizia,
la più importante, è che la commissione di modifica del codice di procedura
civile ha concluso i lavori "dibattimentali" ed entro luglio, si
potrà capire, quando sarà redatta la relazione da sottoporre al ministro,
quali saranno le nuove funzioni dell'ufficiale giudiziario che sono state
riconosciute e che saranno inserite nel nuovo codice.
Quindi per
correttezza nei confronti del collega della commissione e per evitare
delusioni o entusiasmi prematuri, su questo argomento provvederò a
relazionare tutti i nostri iscritti non appena il collega Macchia mi
comunicherà il risultato finale dei lavori della predetta commissione.
NB. Durante il
corso "culturale" di Genova sono rimasto stupito che ancora
oggi vi sono dei colleghi, degli ufficiali giudiziari, che vivono nel
terrore della loro ignoranza quando si parla del futuro della categoria.
Colleghi che ancora sottopongono la fatidica domanda:" La libera
professione mi garantisce un minimo di tranquilità economica?"
A costoro, come
a voi, rispondo che questo dubbio non è nella libera professione, ma
nella capacità di abbandonare una mentalità basata sul trasfertismo (qualità
e non più quantità) e sulla volontà di porre fine all'assistenzialismo ed
al parassitismo che ha portato alcuni di noi ad assimilare la nostra
prestigiosa professione a quella di semplici burocrati di basso livello.
Invito coloro
che ancora dubitano sulla figura libero professionale ad esaminare bene la
propria posizione e ad approfondire le proprie conoscenze perchè presto molto
presto si troveranno di fronte a quel bivio, ad una scelta forzata, perchè l'Europa
ha già intrapreso la strada della figura unica, del diritto di
notificazione, di esecuzione e delle tariffe che dovrà essere uguale per
tutti i paesi aderenti all'Unione Europea.
Non
desidero allarmare coloro che credono che l'UG è una figura come tutte
le altre perchè il nostro ruolo è indispensabile per l'europa e per ogni
paese industrializzato. I Paesi dell'Est che si apprestano ad entrare
nell'Unione Europea la prima cosa che hanno fatto è quella di istituire una
figura libero professionale dell'UG. (Vi invito a leggere il comunicato
pubblicato nel sito sul convegno dell'Unione interrnazionale del 25 maggio ).
Come hanno fatto
in Germania, l'invito che rivolgo ai colleghi è quello di unire le nostre
forze, la nostra esperienza per costruirci un futuro non imposto: un
obiettivo reale e utile alla collettività e capace di riqualificare la nostra
professione, che non può essere certamente offerto dai corsi di C2 o C3 o
nella figura del libero professionista dipendente (figura non attuabile per la
nostra categoria come da documento UIL, sulla conclusione dei lavori della
commissione paritetica, pubblicato nel sito), ma dalla consapevolezza che il
futuro dovrà essere basato sulla valorizzazione economica, sociale e
professionale delle nostre funzioni.
ciao amici
Angelo
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