1) DOCUMENTO UFFICIALE DEL LISUG a firma del Segretario Generale - GIUGNO 2002
e 2) RISPOSTA DEL SEGRETARIO NAZIONALE UIUG.
Oggetto:
l’ufficiale giudiziario nel progetto di riforma del codice di procedura civile
Al
Presidente della Commissione per la riforma del codice di procedura civile Prof.
avv. Romano Vaccarella
Preg.mo
Professore,
quale
segretario nazionale del sindacato che rappresenta la maggioranza degli
Ufficiali Giudiziari, ho il dovere istituzionale di rappresentarLe quali siano
le aspettative della Categoria dai lavori della Commissione
che Lei presiede.
Preliminarmente,
concordo col cons. D‘Ascola sulla necessità che il c.p.c. e la sua riforma non debbano
essere il cavallo di Troia per trasformare l’ufficiale giudiziario da
funzionario dello Stato in grado di garantire la terzietà della sua funzione in
libero professionista prezzolato.
La
scelta del Ministro di far rappresentare gli ufficiali giudiziari da un collega
da sempre fautore, assieme ad una sparuta minoranza, di tale cambiamento dello
status dell’ufficiale giudiziario non
deve consentire alle minoranze di stravolgere i rapporti di rappresentatività
all’interno della Categoria.
Confido,
peraltro, per il corretto iter dei
lavori sulla sapiente e democratica regia
del Presidente della Commissione .
Il
Congresso Nazionale degli Ufficiali Giudiziari, riunitosi a Grottaferrata i
giorni 24/26.1.2002, ha dato mandato alla segreteria nazionale di porre in
essere tutte le iniziative necessarie a consentire l’inserimento
dell’ufficiale giudiziario nell’area dei Professionisti Dipendenti del CCNL
Comparto Ministeri.
Nell’ambito
della riforma del codice di procedura civile, la Categoria chiede quanto segue:
a) che
, nel rispetto del potere di direzione del processo esecutivo che spetta al
Magistrato e senza invadere la sfera di competenza dell’Ordine forense, sia
previsto che la formazione del titolo esecutivo stragiudiziale e le attività
connesse siano attribuite all’ufficiale giudiziario;
b) che
sia attribuito all’ufficiale giudiziario, come già avviene presso altri Paesi
europei, il potere di constatazione che la pretesa assistita dal titolo
esecutivo è stata soddisfatta, con effetti estintivi dell’esecuzione
iniziata, ovvero che è intervenuta conciliazione tra le parti con effetti
estintivi o sostitutivi del titolo esecutivo originario;
c) che
sia attribuito all’ufficiale giudiziario il potere di ricevere la
dichiarazione del terzo;
d) che
sia attribuito all’ufficiale giudiziario ogni più ampio potere di indagine
sul patrimonio del debitore con
conseguente facoltà di scelta della procedura esecutiva da porre in essere per
soddisfare i crediti;
e) che
sia attribuito all’ufficiale giudiziario il potere di redazione del verbale di
assegnazione, laddove provveda alla vendita di beni espropriati su delega del
giudice dell’esecuzione;
f) che
sia attribuita all’ufficiale giudiziario l’attività di constatazione già
propria dei Colleghi Francesi;
g)
che
sia prevista una sinergia tra gli Uffici degli Ufficiali Giudiziari e gli
II.VV.GG., ove questi hanno sede, al fine di consentire una stima reale dei beni
pignorati ed il loro immediato asporto;
h) che
siano assunte tutte le iniziative utili a proiettare l’ufficiale giudiziario
ad operare nel campo delle attività stragiudiziali rivolgendo particolar
attenzione verso tutti quegli atti la cui natura possa trovare giustificazione
dalla posizione di terzietà dell’ufficiale giudiziario quale pubblico
documentatore.
Resto
a Sua disposizione per un eventuale scambio di vedute.
Voglia,
con l’occasione, gradire distinti saluti.
Il
Segretario Generale nino
laganà
Caro Laganà,
so
che non dovrei risponderti su quanto hai scritto nella lettera diretta alla
Commissione di riforma del processo civile, perché non fa parte del mio stile
polemizzare con persone che non hanno la mia stima (come collega ovviamente), ma
intendo precisare alcuni punti indicati nel documento al solo scopo di informare
i pochi colleghi che in buona fede possano cadere nella trappola delle false
speranze.
1)
Ti diffido a continuare a proclamarti rappresentante della maggioranza
degli Ufficiali Giudiziari perché ritengo sei perfettamente a conoscenza del
numero di deleghe che sono pervenute al Ministero dalle Corti di Appello.
Non mi sembra che gli iscritti LISUG siano la maggioranza degli ufficiali
giudiziari in quanto sei molto molto lontano nel rappresentare
con oltre 900 iscritti la categoria degli Ufficiali Giudiziari … C1. Se
così fosse ti pregherei di ufficializzare le tue affermazioni e di
comunicarmelo in quanto non avrei più motivo di sacrificarmi per portare avanti
le mie idee.
Non ti nascondo che noi dell’UIUG ci riteniamo onorati del continuo crescere dell’Associazione, abbiamo superato i 400 iscritti ed i simpatizzanti sono sempre più numerosi, anche se devo segnalare, come tu ben sai, che la passività di questa categoria si manifesta maggiormente rispetto a tutte le altre perché i risultati non arrivano e quando arrivano spesso sono provocati da iniziative di singoli colleghi che si rivolgono ai giudici. Quindi ti pregherei di non approfittarne di questa situazione di passività rivendicando nelle sedi istituzionali numeri che presumo non hai. Puoi solo farlo presso le sedi dell’Agenzia dove il numero di ufficiali giudiziari conta poco visto che la rappresentatività è legata all’intero comparto giustizia e dove anche confederazioni con qualche iscritto ha un peso specifico rilevante nelle contrattazioni.
2)
La terminologia “Prezzolati” da te utilizzate per definire gli
Ufficiali Giudiziari liberi professionisti è offensivo non nei nostri confronti
- perché
tutti noi ufficiali giudiziari italiani ci sentiamo gratificati e orgogliosi di
non avere, grazie a Dio, un riconoscimento economico basato sulla qualità delle
prestazioni, ma di avere il privilegio di essere gli unici al mondo a tassare
anche le spese vive - ma lo è nei confronti
dei colleghi dell’Unione Internazionale che grazie anche al nostro
sostegno economico (UIUG e LISUG) di 10.000 euro (5.000 a testa) stanno portando
avanti un progetto di figura unica dell’ufficiale giudiziario europeo libero
professionista (Anche se, nonostante la tua presenza fisica al consiglio
permanente dell’Internazionale, da buon italiano, ti sei limitato a diffondere
un documento di critica sulla “Trattoria” trascurando i contenuti
interessanti e innovativi che sono emersi nel dibattito).
3)
Provo vergogna per te e per l’immagine che hai saputo offrire della
categoria, ai componenti della commissione tentando di sminuire un collega, un
Ufficiale Giudiziario, al quale
dovresti essere grato perché “da solo” si è assunto l’onere di
rappresentare la categoria e di ostacolare rivendicazioni “interessate” di
altri professionisti sulle nostre funzioni, sulla nostra pelle. Se il Ministro
ha respinto l’istanza LISUG per la nomina di un vostro rappresentante,
personalmente sono amareggiato perché poteva essere l’occasione di unire le
forze e lottare “uniti” per riappropriarci delle nostre funzioni scippate e
rivendicarne nuove. Così non è stato, ma
voglio rassicurarti che il collega pur essendo un “fautore” della libera
professione nella sua veste ufficiale di componente della commissione si è
attenuto a quello che era il suo compito:” la riforma del processo civile”.
4)
Non è mia intenzione dare consigli, ma ti invito a riflettere
contestualmente ad una personale e onesta autocritica,
insieme ai tuoi confratelli confederali, anche se
oggi sei in polemica, spero non hai dimenticato, quando in quelle stanze
rinfrescate dell’ARAN, vi siete stretti la mano alla conclusione della
sottoscrizione del contratto. Non avevate però previsto il pasticcio che avete
provocato sulla pelle di NOI tutti ufficiali
Giudiziari. Ed oggi, nella totale confusione di idee, rispunta fuori la proposta
del libero professionista dipendente. A parte il disastro che provocherebbe se
venisse istituzionalizzato una simile figura per l’Ufficiale Giudiziario,
ritengo che non sia giusto da parte tua non portare a conoscenza dei tuoi
iscritti il documento UIL a firma di Bosco (pubblicato anche sul sito uiug.com)
sulla recente conclusione dei lavori della commissione paritetica in
relazione alle figure che possono inserirsi nell’area dei liberi
professionisti dipendenti e sulle
possibilità che ha la nostra categoria di farne parte (meno di zero).
5)
Condivido però alcune proposte di nuove funzioni dell’Ufficiale
Giudiziario indicate ne documento anche perché sono quelle che da anni figurano nei nostri
documenti ufficiali;
6)
Trovo invece aberrante ciò che scrivi al punto g) : sinergia con l’IVG.
Non ho commenti perché questo punto è talmente indecoroso che offende la
dignità di tutti noi ufficiali giudiziari. Ti assumi tutta la responsabilità
di fronte ai colleghi, di fronte alla tua coscienza … e di fronte ai colleghi
della tua stessa segreteria come Rocco e Roberto che stimo molto e perciò non
posso credere che condividano quanto da te proposto.
Ne approfitto per rivolgere un invito alla categoria di tutti gli ufficiali giudiziari: non serve piangere sul versato o scaricare le colpe su altri senza essere propositivi, occorre affrontare con dignità le avversità e con una nuova mentalità capire BENE cosa significa realmente riqualificare la professione dell’Ufficiale Giudiziario. Solo la valorizzazione delle nostre funzioni è la capacità operativa è l’unica strada che potrà restituire all’Ufficiale Giudiziario il ruolo che di diritto gli spetta nella nostra società democratica.
La libera professione non deve essere un motivo di spaccatura della categoria, ma deve essere vista come una proposta, non alternativa alla situazione disastrosa in cui ci troviamo, ma come un investimento su se stessi, sulle proprie capacità e solo dopo aver approfondito le proprie conoscenze, esprimere la propria opinione. Non fatevi strumentalizzare con le stupidità della terzietà o dal fattore economico perché coloro che hanno approfondito le proprie conoscenze non si pongono queste domande.
L’importante è che in voi scompaia il “Dubbio”. Lo so che il nuovo può far paura a qualcuno, è normale, ma non posso concepire il rifiuto dell’ignorante che esprime opinioni senza avere le necessarie conoscenze. Io non ho dubbi, ma ho una sola paura: l’istituzione dell’ufficiale giudiziario europeo è un’esigenza che l’Italia non potrà sottrarsi ed il rischio è che altre figure prendano il nostro posto. Chi non crede a questo continui pure a rivolgersi ai sindacati o ai giudici per ottenere il C2 o il C3 come un’unica soluzione capace di dare prestigio alla professione e rifletta sulla vera missione/funzione dell’Ufficiale Giudiziario, sulla terzietà, sui secondi che bisogna attendere dietro una porta chiusa prima di redigere “un mancato” o sul il rischio, che accettiamo, di vedere aprire una porta e sperare di tornare a casa… e tutto questo mentre il sindacato rivendica una indennità di rischio che non ci viene riconosciuta.
Questo è quanto avevo da dirti caro Laganà. La mia prima e ultima nota finisce qui: non intendo aprire dibattiti con te e non risponderò mai più alle tue provocazioni. Cercherò di ignorarti, ma ti auguro tanta fortuna quando dovrai giustificare il tuo operato di fronte ai tuoi iscritti.
Se ti può far piacere devo dirti che non sei il solo collega che non stimo (ti rispetto come persona), ma c’è di peggio, cioè il collega di …, quello dalle grandi capacità oratorie, che sa criticare in modo unico poiché ha la certezza che nessuno potrà mai contestagli nulla perché … nulla ha fatto!.
Angelo
(Arcangelo D'Aurora)