Si tratta di un grande
avvenimento in quanto, sfortunatamente, nel futuro che ci riguarda, e cioè
quello della professione degli Ufficiali Giudiziari l'Italia è sempre stata
esclusa dalle azioni internazionali.
Noi abbiamo sempre
deplorato questa situazione nella misura in cui non si poteva concepire che
questo grande paese, padre della civilizzazione del diritto, culla dei più
grandi giuristi, sia escluso dalle grandi riflessioni che preparano il nostro
avvenire.
E con grande
entusiasmo, dunque, che ho risposta all'invito dell' Unione Italiana Ufficiali
Giudiziari e al suo Presidente Corrado Macchia di cui noi dell’Unione
Internazionale apprezziamo il dinamismo e la volontà di conferire agli
Ufficiali giudiziari Italiani il posto che meritano: e cioè il più alto.
Il tema che avete
scelto è talmente esteso che spazia dalle relazioni degli Ufficiali Giudiziari
con i cittadini alla riforma della professione, dalla revisione delle procedure
alle nuove tecnologie.
Un ampio e coraggioso
programma che ha il merito di voler affrontare la totalità dei problemi che
tocca l’Ufficiale giudiziario.
Nonostante l'ampiezza
degli argomenti proposti, io interverrei su un altro tema: quello degli
Ufficiali Giudiziari in Europa, della loro situazione attuale e del loro
avvenire.
Questo non vi stupirà
poiché il mio interesse è più indirizzato verso il contesto europeo
dell’Ufficiale giudiziario che non verso quello della sua posizione in
Abruzzo.
UNA
PROFESSIONE DIVISA
In Francia, ma anche in
Belgio, in Benelux, in Scozia, in Polonia, in Ungheria, in Slovacchia, nella
Repubblica Ceca, in Romania gli Ufficiali Giudiziari svolgono la loro attività
seguendo uno statuto definito liberale.
In Italia, ma anche nei
paesi scandinavi gli Ufficiali Giudiziari sono dei funzionari dello Stato.
In Germania i
“ Geriwollziers “ operano sulla base di uno statuto misto, secondo
cui, nonostante siano agenti amministrativi, essi beneficiano di un certo numero
di vantaggi generalmente accordati agli Ufficiali Giudiziari liberali.
In Inghilterra, a
seconda dei casi, la professionalità che ha l'incarico di rimettere degli atti
o nel caso di esecuzioni giudiziarie è sia libero che funzionario.
La situazione appare
ancora più complicata quando si parla di altri stati: in effetti in Francia, in
Benelux e in Scozia, l'Ufficiale Giudiziario è un libero professionista;
inoltre egli ha la qualifica di pubblico Ufficiale.
Egli notifica gli atti
e procede alle esecuzioni mobiliari.
In Ungheria e Polonia
L'Ufficiale Giudiziario è un libero professionista non riconosciuto in quanto
Ufficiale Giudiziario e non fa che delle esecuzioni.
In Spagna
l’esecuzione è teoricamente assicurata dal magistrato che ha preso la
decisione ma in realtà è il funzionario, una sorta di impiegato di cancelleria
che lo sostituisce.
A)
HANDICAP DI UNA TALE SITUAZIONE
Stiamo constatando come
i diversi regimi statutari dei funzionari incaricati alla notifica e
all'esecuzione in Europa abbiano delle caratteristiche molto differenti.
Questa situazione non
ha suscitato, fino a un certo tempo, un grande interesse per 1'Unione Europea.
In effetti,
l'organizzazione giudiziaria degli Stati, dopo il trattato di Roma dà risalto
all'autorità pubblica interna; inoltre, la messa in opera di uno spazio
giudiziario europeo non entrava nelle priorità dell'Unione, tanto più che la
situazione degli Ufficiali Giudiziari non interessava quasi nessuno.
La sola
regolamentazione europea che poteva avere qualche rapporto con 1'Ufficiale
Giudiziario era la Convenzione di Bruxelles del 25 settembre 1968 sulla
competenza e il riconoscimento delle decisioni giudiziarie.
Dico Bene "
era" perché in effetti la Convenzione di Bruxelles, come voi sapete, senza
dubbio è destinata a scomparire il 1 marzo del 2002.
La stessa situazione ,
e sarebbe vano negarlo, alimenta una serie di handicap che sono di nocumento al
fiorire della nostra professione.
Pertanto, a guardar
bene, 1'Ufficiale è soprattutto
nel futuro della notifica e dell'esecuzione.
1"/LA
NOTIFICA DEGLI ATTI E IL RUOLO DELL’UFFICIALE
GIUDIZIARIO.
La notifica è definita
dall’Unione Internazionale come.........
l'azione che consiste, per un funzionario debitamente accreditato, a
rimettere fisicamente un atto giudiziario al suo destinatario.
Spesso questo
funzionario è un Ufficiale Giudiziario.
Ma il termine di "
Signification" è spesso opposto a quello di "notification,
quest'ultimo s'identifica come la rimessa di una lettera da parte di un
fattorino.
Infine, nel diritto
inglese, le nozioni di " signification" e " notification"
sono sconosciuti poiché esiste solo il " servizio" che permette, non
importa a quale cittadino britannico, di rimettere un documento giudiziario al
suo destinatario.
Tuttavia, la superiorità
della " signification" sulla " notification" è
incontestabile. Esempio:
Immaginiamo un caso di
un'impresa di Roma che cita davanti al tribunale di·Roma un suo
debitore di Marsiglia.
Se l'atto introduttivo
è contenuto in una semplice lettera, questa e: priva di tutto l'effetto
d'informazione e senza dubbio non c'è fattorino che potrà dare delle
indicazioni al destinatario sulla natura della faccenda.
Se quest'atto
introduttivo prende la forma di una notifica dell'Ufficiale, il destinatario può
ottenere direttamente delle informazioni discutendone con l’Ufficiale.
Altrove, per riprendere
l'esempio, gli Ufficiali francesi sono tenuti a fornire in calce all’atto le
indicazioni riguardanti le condizioni di rimessa al destinatario, queste
precisazioni saranno particolarmente utili al Giudice di Roma che
potrà verificare se il convenuto è stato ben informato del processo che gli è
stato intentato.
Oggi , se si vuole
tenere conto della Giurisprudenza della Corte Europea dei
Diritti dell’Uomo e della nozione di processo equo" tratto dall'art. 6,
il carattere informativo della "signification" prende una dimensione
nuova che è sufficiente a dimostrare la sua superiorità sulla "
notification".
Si è vista, dunque,
tutta I'importanza dell'intervento dell’Ufficiale Giudiziario nella
sua materia. Ma questo intervento deve essere di qualità e rispondere a delle
condizioni rigorose che rilevano, tuttavia, le regole del diritto interno.
Per avallare ancor più
questa tesi, la qualità della "Signification", specialmente se si
tratta di un atto introduttivo d'istanza, influirà sullo svolgimento del
processo.
Un esempio:
Nel diritto comunitario
per l'art. 19 del regolamento del 29 maggio2000, gli Stati membri dopo il 31
maggio prescrivono, secondo i casi, che il Giudice è tenuto a soprassedere alla
decisione, anche lungamente finché
egli non stabilisca che
l'atto destinato al convenuto che abiti in un altro Stato non gli sia stato
rimesso (l'atto) personalmente o presso la sua residenza.
In molti casi la
lunghezza del processo dipenderà dalle condizioni di rimessa e dalla qualità
dell'informazione data al Giudice.
20/
L'UFFICIALE GIUDIZIARIO FUNZIONARIO D' ESECUZIONE.
L'esecuzione delle
decisioni di giustizia è vista come una prerogativa essenziale degli stati che
vigilano gelosamente a conservare il dominio.
Tutto sommato, quando
si avvicina come prospettiva, quella di sistemare lo spazio
europeo della giustizia, si urta inevitabilmente
a questo vecchio riflesso degli stati molto legati alla salvaguardia della loro
sovranità nazionale.
Pertanto alla libera
circolazione delle merce, alla moneta unica, ben presto si oppone un'armata
europea che vuole ancora un tale protezionismo.
Paradossalmente
l’Europa giudiziaria soffre sempre del fardello dell'esattore
stesso, così il regolamento del 22 dicembre 2000 tende a ridurre gli effetti.
L'esecuzione delle
decisioni di giustizia è una faccenda troppo seria per non vigilare e affidarne
la cura a dei funzionari che non presentino tutta la serietà e tutte le
garanzie possibili.
Garantire a un
cittadino l'esecuzione della decisione che egli ha ottenuto a suo favore è una necessità per uno stato.
E' anche un diritto che mette in luce i principi costituzionali.
E' intollerabile che in
certi Paesi l'esecuzione di un giudizio non intervenga che al termine di una
lunga attesa.
L'inesecuzione di un
titolo o l'esecuzione, alla fine di un termine anormalmente lungo, costituiscono
un attentato alla democrazia.
Le stesse critiche sono
ancora da formulare quando delle forze politiche o autorità più o meno
ufficiali, rivendicando una legittimità delle volte contestabile, costituiscono
intralcio all'esecuzione.
Tutto ciò mantiene un
clima di insicurezza giuridica la quale appanna l'immagine di un paese.
L’Ufficiale
giudiziario,in particolare a statuto liberale, è il solo professionista che
garantisce tutto questo sia per la sua indipendenza che per la sua responsabilità
disciplinare, finanziaria e penale, l'esecuzione rapida, efficace e nelle forme
legali delle decisioni di giustizia.
In questo senso bisogna
deplorare il lassismo di certi stati che hanno lasciato proliferare qualsiasi
tipo di agenzie o di società di recupero di credito.
Alcune fra queste poco
scrupolose, sono ricorse a metodi che non dovrebbero essere ammessi in paesi
esperti in tradizioni d'ordine e di legittimità.
Questi organismi che,
per poco denaro, si appropriano con la forza degli oggetti del debitore o
espellono brutalmente le famiglie dai loro alloggi, rappresentano un oltraggio
alla civiltà.
Se gli stati non
reagiscono per arginare tale deriva, la giustizia perderà tutto la sua
credibilità.
B)
L'UFFICIALE GIUDIZIARIO: IL SUO POSTO NELL'ECONOMIA.
L’UIHJ lotta
strenuamente, ovunque nel mondo, per far prevalere il diritto sulla forza e la
legittimità sul caos.
Per questi motivi la
posta in gioco è particolarmente importante.
1° L'IMPORTANZA
ECONOMICA DEL RECUPERO
Da qualche giorno si è
svolto, in Francia, a Lione, il Congresso Nazionale degli
Ufficiali Giudiziari francesi.
Il tema centrale del
convegno era: L’Ufficiale giudiziario e l’Impresa.
I giovani colleghi
francesi hanno svolto, nell’arco di un anno e mezzo, una lunga ricerca e hanno
presentato dei rapporti ricchi di suggerimenti, insegnamenti e di prospettive
ricche di idee sulle possibilità di sviluppo dell’attività dell’Ufficiale
Giudiziario nel su rapporto con l’impresa.
I lavori erano
arricchiti da numerose statistiche delle quali una merita un’attenzione
particolare.
Si tratta della somma
recuperata annualmente dagli Ufficiali Giudiziari in Francia: 43 miliardi di
Franchi pari a circa 7 miliardi di Euro.
La somma così
reintrodotta nel circuito economico potrebbe rappresentare il volume di affari
di una multinazionale e ha permesso di salvare migliaia di posti di lavoro.
Nell’Unione Europea
il recupero si presenta come un problema di notevole acutezza; per esempio il
ritardo dei pagamenti o la cattiva qualità del recupero hanno fatto disperdere
dal circuito economico 47 miliardi di Euro e hanno causato nel 1999 la perdita
di 310.000 impieghi.
E’ stata ancora
dimostrata tutta l’importanza del recupero prendendo l’esempio di una grande
banca di finanziamento i cui tassi d’impagati, recuperati dagli Ufficiali
Giudiziari, salga dall’1 all’1,5% del giro di affari. Questo permette di
gratificare gli azionisti con un dividendo confortante in grado di soddisfare le
loro esigenze.
Ma l’impatto
economico dell’Ufficiale Giudiziario, specialmente quando è un libero
professionista, si estende ancora di più fino al livello delle finanze dello
Stato.
Secondo
l’UIHJ l’Ufficiale Giudiziario a statuto liberale è destinato a un avvenire
sicuro.
Le ragioni sono
molteplici, ma fra queste ce n’è almeno una che raccoglie il consenso delle
autorità governative, si tratta dell’aspetto economico.
Salvo il fatto che
l’Ufficiale Giudiziario liberale ( di questi in Francia ce ne sono 3300 )
rappresenta contemporaneamente una risorsa preziosa di reddito per lo Stato
grazie alle imposte che egli paga e alle tasse sugli atti di cui egli è
collettore per il fisco. L’insieme dei dipendenti degli studi degli Ufficiali
giudiziari non è una categoria di lavoratori trascurabile ( 12.000 impiegati in
Francia )
Ma ciò che è decisivo
nella scelta dei governi è l’economia realizzata in termini di impiego di
funzionari.
Si è calcolato che in
Francia, in Belgio e in Olanda, occorrerebbe, in un sistema di Ufficiali
giudiziari dipendenti dello Stato, moltiplicare per 2,5 il personale degli U.G.
per rimpiazzare le stesse funzioni, tenuto conto delle regole che impongono la
gerarchia e il formalismo amministrativo.
Oggi, per ragioni di
budget, tutti gli Stati cercano di ridurre il numero dei funzionari e noi
sappiamo all’UIHJ che nella maggior parte degli Stati nei quali l’Ufficiale
giudiziario è, come in Italia, funzionario dello Stato le sue funzioni sono in
stato di crisi.
L’Unione
Internazionale ha tenuto una conferenza su questo argomento da circa un anno. Si
è appreso che gli Ufficiali giudiziari austriaci rischiavano di scomparire
nello stesso tempo in cui si potevano osservare le minacce che pesavano sui
nostri colleghi tedeschi e scandinavi il cui lavoro era sempre più intenso
nonostante le remunerazioni non aumentassero e le prospettive di carriera
fossero completamente deluse.
Così, oggi, gli
Ufficiali Giudiziari tedeschi sono decisi ad optare per la libera professione.
La nostra Europa sul
piano economico è guidata dall’applicazione delle regole o dei criteri;
alcune tra queste sono evidenziabili
-
il liberalismo che è un liberalismo a oltranza;
-
il rispetto dei criteri economici imposti dalle autorità europee che
obbligano gli Stati ad operare una vera “ginnastica
del budget”
Il
vostro Governo, i ministri della giustizia o i segretari di Stato che ho avuto
il privilegio di incontrare fino ad ora, si sono mostrati sensibili a questa
situazione e so bene, anche, che il progetto di legge a favore del cambiamento
della posizione degli U.G. è stato largamente preso in considerazione.
Dall’inizio,
questa situazione è sta presa in mano dall’Unione Italiana degli Ufficiali
Giudiziari che riguardo a tale questione ha dato sempre prova di una particolare
chiaroveggenza grazie anche al Presidente Corrado Macchia il quale ha
immediatamente compreso dove si posizionava il futuro della vostra professione
in Italia.
Al
Presidente Macchia e ai membri dell’UIUG credo di poter affermare che siete
voi che detenete la verità e perciò il cambiamento è irreversibile e non si
può remare contro corrente per molto tempo.
UNA
PROFESSIONE VOLTA VERSO IL FUTURO
a)
ELEMENTI FAVOREVOLI ALLO SVILUPPO DELLA PROFESSIONE DELL’UFGFICIALE
GIUDIZIARIO IN EUROPA
L’Unione
Internazionale ha effettuato la constatazione secondo la quale tutti i sistemi
giudiziari del mondo sono articolati da tre professionalità:
-
Il Giudice, il ruolo è di
dire il diritto;
-
L’Avvocato, la funzione consiste nell’assistere o rappresentare le
parti;
-
Il funzionario d’esecuzione, la missione è di eseguire le decisioni di
giustizia e altri titoli esecutivi.
Se
i primi due ruoli sono ben conosciuti e definiti, l’ultimo, quello del
funzionario d’esecuzione noi l’abbiamo visto, è più indiscernibile poiché
ogni stato mantiene uno statuto differente.
Si
comprende meglio perché la professione non è sempre ben conosciuta e
soprattutto ben compresa dal pubblico e dagli operatori economici.
Sembra,
tuttavia, che le cose siano chiamate ad evolvere a favore,ancora nonostante, i
fattori economici emergenti.
ARGOMENTI
TRATTI DA FATTI ECONOMICI
L’egemonia
del mondo economico ogni giorno manifesta dei vantaggi. E’ indiscutibile che
l’OMC è oggi il centro decisionale dell’economia mondiale e la sorte del
pianeta è in parte regolata attraverso qualche organismo di questo tipo.
Per
compensare un tale appetito, converrebbe opporre altre forze che andrebbero ad
equilibrare tutta la potenza economica delle finanze e degli affari.
E’
comunque illusorio immaginare che un qualunque politico dinamico venga adesso a
contrastare la salita al potere dell’economia e della finanza.
ALLORA
CHI?
Forse
i giuristi. Troppo timorosi i giuristi, sono nell’incapacità di dare al
diritto il posto che gli conviene.
Allora
il diritto dovrebbe erigersi contro il piede al potere del denaro, la sua
esistenza è raramente consacrata.
Senza
entrare in un dibattito accademico ci si limiterà ad osservare che è
inconcepibile che i grandi dossiers e i grandi affari siano trattati al di fuori
del circuito giudiziario attraverso degli organi arbitrari o attraverso dei
mediatori.
Questo
non è sano. E’ così che si instaurano differenti giustizie a differenti
livelli.
O
il principio della giustizia è di riposare essenzialmente sulla legge e la
legge è uguale per tutti.
C’è
bisogno, dunque, che i giuristi giochino un ruolo migliore e contribuiscano a
creare questo necessario contropiede.
Un
altro argomento a favore dell’instaurazione di funzionari d’esecuzione
prodigiosi: si tratta della necessità di rafforzare l’efficacia
dell’esecuzione.
L’Unione
Internazionale da questi incontri avuti con autorità, giuristi, operatori
economici, ha acquisito la convinzione secondo la quale il futuro
dell’esecuzione prenderà una dimensione considerevole all’interno
dell’economia di alcuni paesi.
Come?
Mi direte voi.
Il
mondo economico evolve in un insieme di certezze ma è anche pieno di
incertezze. La finanza si nutre di un po’ di incertezza ma anche essa ha
bisogno della sicurezza giuridica.
Si
può parlare di sicurezza giuridica quando le regole dell’esecuzione delle
decisioni sono inoperanti e i funzionari d’esecuzione totalmente inefficaci?
Noi
possiamo testimoniare all’Unione di tutte le reticenze degli attori economici
a impegnarsi negli investimenti finanziari quando la situazione giuridica è
incerta.
A
questo riguardo, molto frequentemente, arriva il momento in cui la nostra
organizzazione è chiamata presso le autorità di governo per delle missioni.
E
sapete cosa ci domandano?
Di
partecipare all’elaborazione dello Statuto dell’Ufficiale Giudiziario
liberale ricalcato sul modello il quale sarà ben presto il vostro.
LO
STATUTO TIPO
E’
difficile credere che dall’Unione Europea possa uscire, come per miracolo, un
Ufficiale Giudiziario che, come l’Avvocato, presenterà una fisionomia
identica a Roma, a Goteborg o a Parigi.
In
compenso noi crediamo possibile che la professione sia esercitata attraverso
degli specialisti rispondenti a criteri comuni.
L’UIHJ
ha definito tali criteri, in Italia a Stresa nel 1991 nel corso di un Consiglio
permanente, nel quale i delegati si sono pronunciati a favore di un Ufficiale
Giudiziario:
-
libero
-
giurista di alto livello
-
atto a dare dei consigli giuridici
-
responsabile civilmente, disciplinarmente e penalmente dei suoi atti
-
ammesso alle funzioni di Ufficiale Giudiziario con u diploma di diritto
legale come quello richiesto per essere Magistrato o Avvocato
-
ammesso alle funzioni dopo uno stage di due anni e un esame professionale
nazionale
-
esercitante in seno a una camera o una associazione nazionale
Come
avete potuto osservare, l’Unione Internazionale appoggia il regime della
libera professione, ma questo non vuol dire che i funzionari sono esclusi dalla
nostra organizzazione.
Ma
evidentemente le azioni di sostegno dell’UIHJ vanno per priorità verso quelli
che sono organizzati o che si organizzano a favore della libera professione.
IL
RUOLO DELL’UNIONE INTERNAZIONALE H.J.
Qualche
parola sull’UIHJ.
La
forza dell’Unione Internazionale risiede nell’elevato numero degli Stati
associati e per la potenza che essa sprigiona al livello degli interlocutori
durante l’anno.
Le
nostre ambizioni non sono limitate ai soli risultati ottenuti fino ad oggi poiché
lavoriamo per allargare sempre la sfera d’influenza dell’Ufficiale
Giudiziario.
Sarà
fastidioso sciorinare il catalogo delle azioni dell’Unione ma è possibile che
senza l’Unione Internazionale molti Ufficiali Giudiziari non avrebbero oggi lo
statuto a cui aspirano e che molti paesi non avrebbero creato la professione
d’Ufficiale Giudiziario.
La
nostra Organizzazione è stata creata nel 1952, essa festeggerà 50 anni il
prossimo anno.
Inizialmente
essa contava sette stati fra i quali l’Italia che è dunque, allo stesso
titolo della Francia, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Grecia, tra
gli Stati fondatori.
Oggi
l’UIHJ è diventata una delle più grandi organizzazioni del mondo.
53
paesi d’Europa, d’Asia, d’America e d’Africa sono membri dell’Unione
Internazionale.
Solo
sette anni fa, al congresso di Varsavia, l’Unione contava 21 membri.
L’Unione
Internazionale ha installato delle segreterie permanenti o delle delegazioni a
Goteborg, Tunisi, Abidjan, Cap Town, Montreal e a Rio de Janeiro.
L’Unione
Internazionale è membro della Conferenza Internazionale di diritto Privato de
la Haye dove essa coopera molto attivamente con la segreteria permanente agli
studi delle convenzioni. Essa è anche membro del Consiglio d’Europa per il
quale effettua delle missioni di primaria importanza. Ad esempio siamo impegnati
nella creazione della professione di Ufficiale Giudiziario in Russia. Infine
l’Unione internazionale è membro del Consiglio Economico e Sociale dell’ONU
e beneficia a questo titolo di una rappresentanza a New York.
A
livello europeo tutte le delegazioni conoscono l’importanza dell’impegno
della nostra organizzazione nell’Unione Europea con la quale si è instaurata
una cooperazione permanente alimentata da convegni e seminari.
CONCLUSIONI
In
conclusione vorrei porgere i miei ringraziamenti agli organizzatori di questo
convegno e dire tutta l’importanza che l’Unione Internazionale da agli
sforzi dell’Unione Italiana degli Ufficiali Giudiziari a favore del nuovo
statuto degli Ufficiali Giudiziari Italiani.
Siamo
convinti che le persone ormai non possono restare isolate nel loro guscio senza
cercare di evolvere.
Per
gli Ufficiali Giudiziari, poco numerosi, comparati agli avvocati, la loro
salvezza non verrà se non dall’azione collettiva ed unitaria. Sarebbe un
suicidio credere che l’avvenire si basi sull’attesa e sull’inerzia.
E’
dovere di tutti lavorare per l’avvenire del proprio mestiere, per il bene del
proprio paese e per la costruzione dell’Unione Europea.
Sappiamo a Parigi di poter contare per questo sulle convinzioni e l’impegno del Presidente Corrado Macchia che opera tanto per il successo delle vostre speranze.
JACQUES
ISNARD