INTERVISTA AD ANGELO GARGANI, vice capo del dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria

 
Il 15 luglio è stata siglata l'intesa tra Ministero della Giustizia e Poste Italiane Spa per la gestione integrata degli esiti di notifica a mezzo posta degli atti giudiziari, quali gli obiettivi?

 Si è sempre ritenuto che una delle principali cause, che determinano le lamentate lungaggini processuali, è la notifica degli atti. Spesso la mancanza della prova documentale della regolare notifica degli atti eseguiti a mezzo posta, a causa della non tempestiva restituzione all'ufficio giudiziario della cartolina di ritorno in tempi utili rispetto all'udienza , determina, non solo il rinvio del processo, con conseguente rinnovo di atti processuali, ma ovviamente  notevoli aggravi di spesa. Viceversa, con il sistema che si introduce con questa convenzione, a parte gli altri benefici riscontrabili nel testo, il magistrato potrà seguire  passo passo l'iter della notifica e adottare in tempo utile gli opportuni provvedimenti .  E' dunque emersa la esigenza, da parte dell'Amministrazione della Giustizia, come più volte sottolineato dallo stesso Ministro Castelli, di individuare linee di intervento possibili, atte a migliorare soprattutto l'efficienza e l'efficacia del sistema.

In ordine alle modalità di notificazione, con la nuova Convenzione, cosa cambia?

 Nessuna modifica come è ovvio è destinata ad apportare la convenzione sulla competenza dell'organo notificatore e sulle  modalità di espletamento delle attività che continuano ad essere disciplinate dalle relative norme di riferimento contenute nei codici di procedura civile e penale e nella legge 890/82. Quindi l'ufficiale giudiziario rimane il dominus delle notifiche. L'opzione circa l'espletamento a mani o mezzo posta della notifica, continua ad essere disciplinata dalla citata legge 890, che obbliga l'uso del servizio postale solo per gli atti in materia civile e amministrativa da notificarsi fuori dal comune. Anzi vorrei dire che la  professionalità dell'ufficiale giudiziario viene in qualche modo esaltata, posto che gli vengono sottratte alcune attività materiali quali l'imbustamento o il ritiro degli atti (cosiddetto pick up), attività che, sia pure sotto il suo diretto controllo, vengono espletate dagli addetti di posta.

La convenzione, suddivisa in 24 articoli, quali immediati benefici dovrebbe apportare all'amministrazione?

Poste Italiane S.p.A., che avviato un processo di sviluppo basato sulla telematica, ha la possibilità di fornire nell'immediato un servizio informatizzato, che è stato già sperimentato presso le sedi del Tribunale di Roma e Lecco con esito positivo. La sua utilizzazione  costituirà senz'altro un notevole vantaggio in quanto permetterà il completo monitoraggio degli atti. L'accesso al relativo  sito web, contenente l'archivio informatico al fine di evitare il rischio di una eventuale violazione della privacy, sarà consentito, sotto il diretto controllo dello stesso ufficiale giudiziario, solo a persone abilitate (esplicitamente indicate da poste) alle quali saranno necessariamente rilasciate password ed user-id. La clausola relativa alla privacy è stata concordata con la relativa autority

Ma veniamo ai costi. E' vero che il nuovo sistema, come sostengono gli ufficiali giudiziari, si ripercuoterà sulle casse del Ministero?

A differenza di quanto paventato da alcune sigle sindacali, la fornitura del servizio offerto, a fronte di una maggiore efficienza, non determinerà maggiori oneri per l'Amministrazione. Infatti il costo concordato di euro 8,37 per ogni atto è lo stesso che viene corrisposto a Poste italiane oggi. Trattasi  di costo globale comprensivo quindi anche di eventuali seconde raccomandate per comunicazione di avvenuto deposito, stimate come necessarie in almeno un terzo dei casi e che attualmente hanno un costo autonomo, pari a quello delle altre raccomandate per atti giudiziari. Si precisa inoltre che il costo rimane invariato a prescindere dal peso del piego. Viceversa attualmente il peso e il volume della raccomandata incidono , in aumento, sul suo prezzo. Non va assolutamente tralasciato di evidenziare inoltre che la stipula della convenzione è stata l'occasione  per abolire il pagamento annuale da parte dell'Amministrazione del 15% per la tenuta dei conti di credito, relativi alle spese di giustizia e alla posta ordinaria. Era un  retaggio che incideva annualmente nella misura complessiva di euro  3.915.000 Non va taciuto infine per che per i primi sei mesi dall'entrata in vigore della convenzione Poste si è impegnata ad effettuare gratuitamente il servizio di imbustamento.


Dunque grazie a questa nuova Convenzione i tempi della giustizia si ridurranno?

La vera novità consterà nel fatto che lo sportello delle poste, presente in maniera diffusa su territorio nazionale, sarà il collettore degli atti giudiziari da notificare e delle cartoline di avviso di ricevimento che, con il nuovo servizio integrato, verranno smistate direttamente alle cancellerie, con i relativi abbinamenti agli uffici e ai magistrati destinatari. Anche sotto questo profilo quindi vi sarà notevole risparmio di tempo.
Vi sono pertanto i presupposti per poter iniziare a sperare che la giustizia vedrà diminuire le sue proverbiali lungaggini.

fonte: www.giustizia.it 

 


.. la convenzione ufficiale..

circolare convenzione con le poste: direttive di attuazione sulla convenzione.. circolare ministeriale del 31/1/2005 a firma del Vice Capo Dipartimento.

 Risposta AUGE alla circolare ministeriale del 31/1/2005 sulla convenzione con la SpA Poste Italiane.


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