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16 GENNAIO 2010 –

Consiglio dei Presidenti delle sezioni AUGE

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Cesena 16 gennaio 2010

 

  Iniziare l’anno nuovo con un Consiglio dei Presidenti delle sezioni AUGE ci è sembrato il modo migliore per affrontare quello che secondo noi sarà l’anno decisivo per una svolta concreta verso la riforma per l’istituzione della libera professione dell’ufficiale giudiziario. E parafrasando un bel libro di Primo Levi, potremmo dire: Se non ora, quando?

 

Se non riusciremo quest’anno a porre le basi della auspicata riforma, quando avremo ancora l’occasione per richiamare l’attenzione sulla nostra professione? Mai come in questi mesi l’attività del Governo e del Parlamento si è concentrata in maniera quasi maniacale sulla riforma della Giustizia, e questa concentrazione, per quanto riguarda noi, si rivolge in particolare sull’attività di notificazione e quindi sul ruolo dell’ufficiale giudiziario. La digitalizzazione della giustizia, oramai alle porte, spingerà necessariamente a rivedere il ruolo e le funzioni dell’ufficiale giudiziario nel nostro sistema giuridico e noi dell’AUGE siamo pronti a sostenere la sfida, siamo pronti a fare la nostra parte affinché si delinei una figura snella, europea e liberale dell’ufficiale giudiziario, così come vige nei 21 dei 27 paesi dell’Unione Europea. Ci piace ribadirlo, perché siamo convinti che senza l’avvio di un percorso concreto verso la libera professione dell’ufficiale giudiziario ogni riforma che potrà riguardarci sarà destinata al fallimento.

 

La firma del contratto integrativo è la sintesi di quello che abbiamo sempre sostenuto: fino a quando ci ostiniamo a pretendere “falsi” privilegi da pubblici dipendenti, poco o nulla verrà tirato fuori dal cilindro del contratto pubblico. Noi siamo ufficiali giudiziari, non burocrati di Stato. Ci interessano ben poco le riqualificazioni. Vorremmo piuttosto maggiori funzioni retribuite in base ai risultati raggiunti e non in base ai chilometri percorsi. E questo sarebbe solo un valore aggiunto alla libera professione. 

 

 Il nostro è un ruolo essenziale e determinante ai fini del conseguimento concreto della Giustizia: una sentenza ottenuta dopo dieci anni di udienze serve a ben poco se poi non trova ad accoglierla un ufficiale giudiziario attento, preparato e determinato nell’eseguirla. Analogamente, le notifiche effettuate a mezzo del servizio postale sono uno sgambetto al diritto di difesa mentre le notifiche telematiche sono uno strumento miracoloso nelle mani degli ufficiali giudiziari liberi professionisti che ne sapranno fare buon uso ai fini della velocizzazione dell’iter processuale. Nonostante ciò riaffermiamo la necessità e l’importanza della “notifica a mani” degli atti introduttivi del processo (citazione, intimazione di sfratto, informazione di garanzia e avviso di conclusioni indagini preliminari) e degli atti conclusivi (avviso di sloggio, precetto e sentenza). Questi sono gli atti che se notificati “a mani”, e non a mezzo del servizio postale o via mail, elimineranno quel dato inquietante del 12% dei processi penali rinviati per omessa o irregolarità della notifica (dei processi civili rinviati, in particolare le intimazioni di sfratto, a causa della notifica ex art.140 c.p.c. non si hanno dati certi).

 

Questi sono gli atti che se notificati “a mani”, e non a mezzo del servizio postale o via mail, daranno la possibilità all’ufficiale giudiziario di conoscere il debitore e iniziare con lui un percorso che tenda innanzitutto ad abbassare la conflittualità tra le parti e nel contempo conseguire un risultato utile per il creditore, così come sancito nella sentenza.

L’ultima decisione della Corte Costituzionale in merito alla incostituzionalità dell’art.140 c.p.c. che non prevede l’avvenuta notifica nel momento di ricevimento della raccomandata gioca a nostro favore: se si vogliono salvare e velocizzare i processi, alcune tipologie di atti, vanno necessariamente notificati a mani. O meglio vanno significati.

 

Saranno pertanto queste le direttive sulle quali procederà l’azione dell’AUGE nel 2010: fare in modo che il DDL Berselli riprenda il suo cammino in Commissione e costituisca la base per approdare, secondo i tempi che si riterrà opportuno, alla libera professione dell’ufficiale giudiziario. Nello stesso tempo l’AUGE si attiverà, e in parte si è già attivata, al fine di ottenere l’inserimento di emendamenti utili per la nostra categoria e per la velocizzazione dei processi nella legge di conversione del Decreto legge sulla digitalizzazione del sistema giudiziario. L’impresa come sempre è ardua, ma noi ci stiamo provando con la stessa determinazione con la quale sosteniamo il disegno di legge Berselli.

 

Il Consiglio dei Presidenti ha avuto il seguente ordine del giorno:               

 

Ore 10,00

1) Saluto di benvenuto del Presidente

  Arcangelo D’Aurora ha ringraziato tutti i presenti, una ventina circa i Presidenti intervenuti, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, da Ventimiglia a Viterbo, da Pordenone a Latina, da Orbetello a Brescia e poi Verona e Bassano del Grappa e via di seguito.  D’Aurora ha voluto innanzitutto evidenziare la necessità del confronto tra tutti coloro che nelle sedi territoriali rappresentano l’AUGE e sostengono la nostra riforma. Ha illustrato il percorso dell’AUGE nell’ambito internazionale- (il riconoscimento ufficiale dell’UIHJ ottenuto dall’AUGE quale unica rappresentante dell’Italia nell’Unione internazionale degli ufficiali giudiziari e l’invito rivolto all’AUGE, quale rappresentante degli ufficiali giudiziari italiani, da parte della Fondazione di diritto Continentale alla 3a Conferenza dei Giuristi del Mediterraneo che si terrà a Roma dal 7 al 9 giugno prossimo

  http://www.auge.it/congresso_auge/fondazione_2010a.pdf).

  Quest’ultimo evento in particolare, al quale D’Aurora ha già partecipato alla seconda edizione, tenutasi al Cairo l’anno scorso, costituisce per l’AUGE e per l’ufficiale giudiziario italiano una grande occasione di visibilità mediatica, grazie alla presenza degli organi di stampa nazionali che interverranno alla Conferenza.

D’Aurora si è soffermato poi sulla trasmissione RAI “dieci minuti di….” dedicata all’AUGE e al DDL Berselli. (la trasmissione è andata poi in onda su RAI TRE giovedì 28 gennaio alle ore 9,15 nell’ambito di Rai Parlamento e per chi non l’avesse vista segnaliamo il link sulla pagina NOVITA’ del sito AUGE www.auge.it;) 

Infine, prima di dare l’avvio ai lavori, D’Aurora ha esortato, come sempre, tutti i Presidenti a sentirsi parte attiva dell’associazione avanzando proposte, intraprendendo progetti nei loro territori, affinché si possa consolidare l’idea che gli ufficiali giudiziari italiani, attraverso l’AUGE, hanno afferrato tra le mani le sorti del loro futuro e intendono dirigerlo verso un riconoscimento concreto del loro valore.     

 

Ore 10,10

2) Attività dell’AUGE nel 2009

 Il lavori sono proseguiti con Andrea Mascioli, Vice Presidente AUGE, il quale ha illustrato brevemente tutta l’attività sostenuta dall’AUGE nel 2009 che elenchiamo nello schema sottostante:

AGENDA 2009

GEN.  Congresso AUGE - Rimini

FEB.   Formazione Bruxelles

MAR. Audizioni Commissione Giustizia DDL 749

MAG. Riunione Presidenti Delegazioni Europee Parigi

GIU.   Giornata Mondiale dell’Ufficiale Giudiziario – Perugia: Inaugurazione della scuola di formazione

OTT.   Congresso della Fondazione dei Giuristi del Mediterraneo (Cairo)

SET.   Congresso UIHJ di Marsiglia

OTT.  Giornata di Formazione -Bologna

NOV. Consiglio Permanente dell’UIHJ -Parigi

DIC.   Salone della Giustizia di Rimini

  Mascioli ha illustrato poi i due maggiori progetti a cui l’AUGE è stata chiamata a partecipare e a cui ha dato avvio nel 2009, ossia il progetto: E-JUSTICE, intrapreso grazie alla collaborazione con la Camera nazionale degli ufficiali giudiziari francesi per la costituzione di una rete informatica europea degli ufficiali giudiziari che si concretizzerà con la istituzione di un sito in cui verranno inseriti tutti gli ufficiali giudiziari europei al fine di interagire tra di loro, favorendo in tal modo la notificazione, la significazione e la esecuzione delle decisioni dei giudici europei. Il progetto E-Justice sarà un progetto, che se approvato, sarà finanziato con i fondi europei e darà pertanto all’AUGE la possibilità di rilanciare in ambito europeo l’ufficiale giudiziario italiano in modo da creare le premesse per una futura e cospicua collaborazione con tutti gli ufficiali giudiziari del nostro continente.

 

Il secondo progetto messo in cantiere nel 2009, la SCUOLA NAZIONALE DI PROCEDURA, è stato illustrato dal Coordinatore della Scuola Orazio Melita il quale ne ha specificato scopi e finalità. “La Scuola di formazione è di tutti gli ufficiali giudiziari,” ha chiarito Melita, “e tutti devono e possono dare il loro contributo. Il progetto è ambizioso certo, ma necessario: senza formazione, quella vera, non si approda in nessun porto. Il nostro sforzo mira a costituire un corpo docenti motivato e pronto a raccogliere le sfide e le problematiche che sempre attanagliano la nostra attività di ufficiali giudiziari che operano nei contesti più disparati e per questo devono unirsi. Lo scambio di esperienze, gli incontri formativi, il senso di appartenenza ad un gruppo che mira ad un salto di qualità della prestazione offerta ci spinge necessariamente ad innalzare il nostro livello di preparazione specifica che non potrà fermarsi certo alle poche nozioni apprese durante la preparazione del concorso o che presumiamo di apprendere dall’esperienza quotidiana. La formazione accelera il tempo di apprendimento e migliora la qualità dell’esperienza: la conoscenza attraverso la sola esperienza è un processo valido, ma lento. E sappiamo tutti come non basti una vita per colmare certe lacune.”   

Melita ha pertanto esortato tutti a dare il proprio contributo alla Scuola di Procedura e ha invitato coloro che volessero organizzare incontri formativi nelle loro sedi a prendere contatto con lui stesso e con i membri del direttivo AUGE in modo da ricevere un adeguato supporto all’evento che intendano proporre.   

 

Ore 10,20

3) L’iter del DDL 749 (Berselli) in Commissione Giustizia

Giuseppe Marotta, Segretario Organizzativo AUGE, ha aggiornato la platea sul momentaneo blocco dell’iter del DDL Berselli in Commissione Giustizia. “Ci sono alcune priorità”, ha esordito Marotta, “sotto gli occhi di tutti: processo breve e intercettazioni stanno monopolizzando l’attività della Commissione Giustizia. Il Presidente Berselli tuttavia ci ha rassicurato che non appena sarà concluso l’iter di questi due disegni di legge il nostro sarà di nuovo posto all’attenzione della Commissione. Nel contempo si è impegnato a sollecitare il Ministro della Giustizia affinché analizzi in maniera dettagliata il DDL 749 per valutarne tempi e modalità di attuazione.” E questo vorrà dire, in caso di successo, una sicura sponsorizzazione da parte del Governo del nostro disegno di legge. Certo non possiamo negare che ci sono delle sacche di opposizione da parte dei sindacati, (concetto che sarà poi ribadito dal senatore Berselli durante l’intervista a “dieci minuti di….andata in onda il 28 gennaio) che hanno certamente determinato il blocco dell’iter del DDL in Commissione. Ma di questo abbiamo già espresso ampi commenti in merito e riteniamo che quella in Commissione Giustizia sia stata una squallida azione dei sindacati che non solo hanno bloccato una riforma che avrebbe riqualificato tutti e con attività concrete, ma ha aperto il campo alla firma di un contratto integrativo capace di infliggere severe e sonore umiliazioni a tutti gli ufficiali giudiziari C1 e B3 senza distinzioni. E le sorprese, da quanto si apprenderebbe dalle stanze ministeriali non sarebbero finite: c’è addirittura chi ha sentito parlare di una sorta di cancelliere esecutivo che provvederà ad effettuare gli sfratti e altre piccole esecuzioni mentre i pignoramenti potrebbero essere affidati a società private già operative sul campo del recupero crediti giudiziali e delle spese di giustizia…immaginate lo scenario. (e per gli scettici vi invitiamo ad ascoltare le parole del Segretario Generale della UILPA Salvatore Bosco intervento al congresso degli ufficiali giudiziari B3 in cui dichiara apertamente del pericolo che vi abbiamo accennato, cioè la possibile cessione a privati delle funzioni degli ufficiali giudiziari C1. Video su: http://www.ufficialigiudiziari-uilpa.it/)

 

Marotta ha poi concluso spiegando come l’AUGE cercherà di dare impulso anche alla calendarizzazione del DDL Mazzatorta che, seppure sbilanciato troppo a favore degli istituti vendite giudiziarie, con i quali comunque l’AUGE ha già stretto un accordo in merito al fine di evitare ogni conflittualità e lasciare spazio invece a una proficua sinergia, mira tuttavia a istituire la libera professione per l’ufficiale giudiziario attribuendogli funzioni e attività primarie e rilevanti.

E in merito al DDL Mazzatorta appare superfluo evidenziare che la prima richiesta che sarà posta in essere dall’AUGE sarà l’abolizione della discriminante dei B3 che quel disegno di legge al momento escluderebbe dalla libera professione. E possiamo dirvi di esserci già mossi in tal senso e di aver ottenuto concrete rassicurazioni.  

 

Ore 10,30

4) Il Contratto integrativo Giustizia: risvolti sugli UNEP

  Mascioli ha ripreso la parola illustrando, da protagonista, gli scenari e le trattative che hanno portato alla firma del contratto integrativo. Mascioli era al Ministero durante una delle ultime sedute conclusive per la firma del contratto e ha potuto constatare come non vi fosse più alcuna speranza di fermare la catastrofe che ci stava colpendo. Ormai i giochi erano fatti, e al di là delle opposizioni sindacali la proposta dell’Amministrazione era quella che tutti conosciamo e indietro non si sarebbe potuti tornare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Non vogliamo ripetere sempre le solite critiche, ma siamo certi che se a marzo scorso in Commissione Giustizia, durante le audizioni sul DDL Berselli, i sindacati avessero avuto un atteggiamento di accettazione del DDL Berselli come base per discutere di un rilancio serio dell’ufficiale giudiziario, oggi non saremmo qui a quantificare i danni presenti e futuri del contratto integrativo. 

Ciononostante, ha continuato Mascioli, stiamo registrando da parte delle compagini sindacali una sorta di ripensamento in merito alla bocciatura del DDL Berselli, ripensamento che non può che essere accolto con favore da noi dell’AUGE. La CISL, in particolare, ha manifestato l’intenzione di richiedere un tavolo di trattativa all’Amministrazione in merito alla istituzione della libera professione per l’ufficiale giudiziario al fine di individuare un percorso comune che assuma come base di discussione il DDL Berselli, in modo da stabilire tempi e modalità di approdo alla libera professione, salvaguardando i diritti e i compensi di coloro che intendano permanere nella Pubblica Amministrazione. Non escludiamo l’ipotesi in una eventuale sede di accordo la possibilità di proporre un periodo di coesistenza parallela (2 o 3 anni) di ufficiali giudiziari pubblici dipendenti e ufficiali giudiziari liberi professionisti in modo da offrire l’opportunità ai primi di verificare la bontà delle nostre proposte e ai secondi di dare avvio ai propri studi professionali garantendogli comunque la possibilità di collocarsi in aspettativa per i primi due o tre anni.      

 

Ore 11,00

3) Illustrare le decisioni del Direttivo:

  Giovedì 14 Gennaio 2010 si è tenuto in Bertinoro (CF) la riunione del Direttivo dell’AUGE in cui sono state individuate le linee guida che l’AUGE perseguirà nel 2010 per dare un impulso concreto al DDL Berselli. Marotta ha descritto pertanto in che modo l’AUGE intende perseguire questo obiettivo e quale saranno le strategie da mettere in campo, con la consapevolezza che il futuro sia tuttavia imprevedibile e che non tutto ciò che programmiamo potrà essere necessariamente attuato.

 Comunque sia, quelli che seguono saranno i progetti che impegneranno l’AUGE nel 2010, progetti che potrete seguire aggiornati nell’istituenda pagina denominata AGENDA nel nostro sito www.auge.it/agenda

 

 

5) Progetti e obiettivi dell’AUGE per il 2010

14/16 Gen. Cesena- Riunione Direttivo AUGE e Presidenti sezioni AUGE

   28   Gen. Roma - Trasmissione RAI 3– 28 gennaio 2010 ORE 9,15 

  6/7   Feb.  Algeri. Convegno organizzato dalla Camera nazionale ufficiali giudiziari d’Algeria

  11    Feb.  Pordenone – Corso sui procedimenti di esecuzione forzata

  18    Feb.  Pordenone – Corso sui procedimenti di esecuzione forzata

  26    Feb.  Bergamo Auditorium Collegio Vescovile - Convegno sulle notificazioni e sul DDL749 – Bergamo

  25    Feb.  Bruxelles - Giornata di Formazione dell’UIHJ

   -     Apr.  Giornata di Formazione AUGE

  5/6  Mag. Glasgow (Scozia) - Consiglio Permanente UIHJ)

  7/9   Giu.  Roma - Congresso della Fondazione dei Giuristi del Mediterraneo –

  10   Giu.  3a Giornata Mondiale dell’Ufficiale Giudiziario indetta dall’UIHJ

   -     Giu.  Consiglio Direttivo AUGE

         Lug.  Roma - Convegno sulla libera professione

   -     Ott.   Giornata di Formazione AUGE

   -     Nov.  Parigi - Consiglio Permanente UIHJ 

   -     Dic.   Rimini  2° Salone della Giustizia

 

In merito alle strategie da perseguire il Direttivo AUGE, ha continuato Marotta, intende innanzitutto incrementare le attività di comunicazione interna ed esterna dell’AUGE. La trasmissione RAI del 28 gennaio è un primo segnale concreto verso questa direzione, ossia aumentare la visibilità dell’AUGE e dell’ufficiale giudiziario. Il Direttivo intende pertanto verificare la possibilità di affidare ad agenzie esperte in comunicazione la gestione dell’AUGE in qualità di associazione rappresentativa degli interessi degli ufficiali giudiziari italiani. Sappiamo che la comunicazione è un arma vincente e parte dei nostri sforzi verranno spesi in quest’ottica: rendere visibile l’ufficiale giudiziario, l’AUGE e il suo progetto di riforma. Come noterete dall’agenda il 2010 vedrà l’AUGE impegnata in molti convegni in cui si discuterà delle funzioni dell’ufficiale giudiziario. A Pordenone, ad esempio, in Febbraio ci saranno due eventi formativi a cui parteciperanno, in qualità di docenti, Dario Mascia, collega di Pordenone e Arcangelo D’Aurora. http://www.auge.it/congresso_auge/locandina_pordenone.pdf

Riteniamo che sia questa l’unica strada percorribile per conseguire il nostro obiettivo: rendere credibile gli ufficiali giudiziari, valorizzarne l’immagine e nel contempo esaltarne la necessità nel nostro sistema giuridico. Per questo motivo abbiamo invitato e continuiamo ad invitare, come sempre, tutti i Presidenti delle sezioni AUGE ad attivarsi presso le sedi territoriali ed organizzare riunioni con gli iscritti al fine di spiegare la strada che abbiamo intrapreso e di sostenerci in questo progetto che speriamo diventi sempre più un progetto collettivo.

    Aumentare la visibilità dell’ufficiale giudiziario, dell’AUGE e del nostro progetto di riforma vuol dire investire tempo e denaro. Vuol dire impegnarsi in prima persona con Enti, Istituzioni, Personalità Politiche, Media, Fondazioni e quant’altro occorra per far sì che una piccola associazione come la nostra possa diventare un soggetto professionale credibile e apprezzato. Essere giunti sui canali RAI come AUGE è un grosso obiettivo di cui andiamo orgogliosi, ma non basta. Per questo motivo stiamo progettando un evento di forte impatto mediatico che dovrebbe tenersi a Roma in luglio, al fine di consolidare l’immagine dell’AUGE tra i media nazionali.

 

Ore 11,20

Coffè break

 

Ore 11,40

6) Relazioni dei Presidenti di sezione

  Dopo la pausa caffè, i lavori sono ripresi con le relazioni dei Presidenti e degli ospiti. Marotta nella veste di moderatore ha dato la parola al collega Enzo Testa di Milano. Testa ci ha parlato di uno studio condotto dalla Regione Lombardia in merito alla possibilità di affidare agli ufficiali giudiziari lombardi la riscossione dei tributi regionali e altre attività connesse all’ufficiale giudiziario da svolgere in regime di libera professione. Testa si è impegnato pertanto ad aggiornarci in merito, non appena si avranno ulteriori sviluppi dell’ipotesi in esame.

Sono seguite poi le relazioni di Costabile Funicello, Presidente AUGE di Orbetello, che concordava con l’ipotesi di accordo con la CISL e con qualsiasi organizzazione sindacale che volesse assumere come base il DDL Berselli. Francesco Consoli, Presidente della sezione AUGE Giarre, ci ha ricordato come oramai non ci sia più tempo da perdere e come la stessa denominazione di funzionario unep sia un pericoloso segnale verso l’estinzione della figura dell’ufficiale giudiziario. Consoli ha richiamato inoltre l’attenzione su come la CISL da sempre si sia dichiarata favorevole alla libera professione ma concretamente non abbia mai fatto nulla per attuarla. Alberto Monari, Presidente della sezione AUGE Piacenza, ha invece dimostrato perplessità in merito all’eventuale ipotesi di accordo con la CISL riservandosi approfondimenti in merito. Pertanto dopo alcuni brevi interventi degli altri Presidenti, Andrea Mascioli e Giuseppe Marotta hanno precisato, al fine di evitare ogni incomprensione e strumentalizzazione, i punti degli eventuali accordi che si dovessero intavolare sia con la CISL, sia con altre organizzazioni sindacali che volessero dialogare con l’AUGE, per cui:

 

 

L’oggetto dell’accordo riguarderà solo ed esclusivamente la riforma relativa alla libera professione  dell’ufficiale giudiziario;

Si stringeranno accordi solo in seguito a segnali concreti da parte delle organizzazioni sindacali che si dichiarino pubblicamente, con comunicati ai loro iscritti, disponibili a prendere come base dell’accordo il DDL 749 (Berselli)

Le suddette organizzazioni sindacali dovranno adoperarsi per dare nuova energia al processo d’approvazione del DDL 749 rendendosi disponibili ad un costruttivo dialogo con l’AUGE.  

L’AUGE si dichiara disponibile a discutere in merito ai vari punti del DDL Berselli e in particolare sulla fase di transizione alla libera professione prevedendo l’ipotesi di coesistenza di ufficiali giudiziari liberi professionisti e di ufficiali giudiziari dipendenti pubblici i quali potranno optare per la libera professione entro 2 o 3 anni, ovvero potranno essere collocati nel ruolo esaurimento degli ufficiali giudiziari pubblici dipendenti, sulla scorta di quanto accaduto in altri paesi europei che hanno adottato un regime liberale per i loro ufficiali giudiziari.        

 

Ore 13,00

Pausa pranzo

 

Ore 14,00

7) Suddivisioni delle attività tra i Presidenti di sezione

La ripresa dei lavori è stata condotta da Marotta il quale ha elencato tutte le attività che i vari Presidenti dovranno porre in essere nei loro territori, al fine di innalzare il livello di riconoscibilità dell’AUGE quale associazione che rappresenta gli interessi degli ufficiali giudiziari mirando ad una riforma che elevi gli standard qualitativi dei servizi offerti e, per queste ragioni, propone l’istituzione della figura dell’ufficiale giudiziario libero professionista. Pertanto oltre a dettare le linee generali che tutti i Presidenti potranno seguire, si è provveduto, grazie alle proposte spontanee di alcuni Presidenti ad assegnare ad alcuni di loro dei compiti specifici. L’AUGE nel limite delle disponibilità finanziarie e delle priorità stabilite, deciderà caso per caso circa l’impegno di spesa cui farsi carico. Pertanto a tutti i Presidenti sono invitati ad attivarsi per l’avvio di iniziative autonome che ritenessero opportuno intraprendere, in particolare si è deciso di dare impulso alle seguenti attività tese a:

 

1) Aumentare il coinvolgimento dei colleghi, intensificare la comunicazione pubblicizzando le attività dell’AUGE, promuovere iniziative volte all’istituzione dell’ufficiale giudiziario libero professionista.

   2) Intensificare la raccolta fondi; L’AUGE si sostiene grazie al contributo volontario dei suoi associati ed è fondamentale per la sua esistenza l’autonomia finanziaria.

3) Intensificare la presenza sui media locali e nazionali, che possano essere presenti ad eventi, manifestazioni, momenti formativi e che possano divulgare efficacemente le iniziative e le attività che  di volta in volta andremo a realizzare;

4) Intensificare la produzione scientifica e la presenza di nostri elaborati su riviste specializzate e del settore giuridico legale, che possano veicolare la nostra idea in maniera efficace nell’ambiente accademico.

5) Intrattenere costanti rapporti con gli organismi locali e nazionali dell’avvocatura, del notariato e delle altre professioni, per metterli a conoscenza delle opportunità e dei vantaggi derivanti da un eventuale approvazione della nostra riforma;

6) contattare gli Osservatori sulla Giustizia del proprio territorio per parlare della nostra riforma

7) contattare i Consigli dell’ordine degli avvocati per chiedere le delibere di appoggio al DDL 749

8) collaborare con la redazione del sito AUGE per rispondere ai sempre maggiori quesiti posti sul FORUM;

9) Individuare progetti e iniziative a livello  regionale, provinciale o locale che finanzino progetti per il miglioramento del servizio giustizia ove l’AUGE possa utilmente inserirsi.

 

Sono state inoltre assegnate, grazie a proposte spontanee di alcuni Presidenti le seguenti attività:

 

1) Mattia Della Vittoria Scarpati, Presidente AUGE Ventimiglia, si è dichiarato disponibile ad effettuare un filmato che illustri il modus operandi di un ufficiale giudiziario francese;

2) Alberto Granieri Galilei, AUGE Caltagirone e Michele Meo, Presidente AUGE Milano, (assente ma contattato in precedenza) si sono dichiarati disponibili a studiare le modalità per accedere ai fondi europei;

3) Maurizio Federici si è dichiarato disponibile a portare all’attenzione di parlamentari europei di sua conoscenza l’approvazione da parte della CEPEJ (commissione europea per l’efficienza della Giustizia) della raccomandazione 17/2003 che individua i punti comuni e gli standard qualitativi ai quali tutti i paesi europei dovrebbero attenersi per una migliore efficienza del servizio degli ufficiali giudiziari. http://www.auge.it/documenti/cepej2009a.pdf

4)Giuseppe Candura, Orazio Melita, Francesco Consoli, e Alberto Granieri Galilei si sono dichiarati disponibili ad organizzare una giornata di formazione in Sicilia;

5) Antonino Borgia, Presidente AUGE Brescia, interpellato, si è dichiarato disponibile a coadiuvare la  Segreteria Organizzativa, collaborando con Giuseppe Marotta nelle attività che saranno in seguito stabilite. 

 

ore 15,00

Dibattito finale e approvazione  

L’assemblea ha concluso i lavori approvando all’unanimità le linee guida stabilite dal Direttivo, auspicando tuttavia un maggiore coinvolgimento di tutte le compagini che compongono l’AUGE. Marotta al quale spettavano i saluti finali ha concluso auspicando e invitando tutti i Presidenti a collaborare tra di loro nell’ambito regionale per rafforzare la presenza dell’AUGE sul territorio. Prendendo spunto dalla richiesta dei colleghi venuti a Cesena dalla Sicilia (Granieri Galilei, Melita, Candura e Consoli) i quali hanno manifestato la necessità di istituire la sezione Regionale dell’AUGE siciliana, Marotta ha invitato tutti i Presidenti ad effettuare incontri tra le varie sezioni esistenti nelle regioni al fine di trovare insieme risorse e idee per creare eventi AUGE regionali e verificare la possibilità della creazione di sezioni AUGE regionali. Nel Veneto per esempio vi sono ben 5 sezioni AUGE (Verona, Padova, Bassano del Grappa, San Donà di Piave, Castelfranco Veneto) che potrebbero svolgere in maniera più efficace la loro azione unendosi.

 

Ore 15,50

7) Date dei prossimi incontri

Prima delle foto ricordo l’assemblea veniva informata circa le date dei prossimi incontri.

Direttivo si riunirà nei mesi di Gennaio e Giugno.

Il prossimo Consiglio dei Presidenti si terrà a Gennaio il giorno seguente la riunione del Direttivo. Salvo eventuali riunioni straordinarie.

 

Il Direttivo AUGE