Corte di Appello di Potenza

U.N.E.P.

Via Nazario Sauro  Tel. 0971-472233 Fax 0971-491748  

Email:unep.ca.potenza@giustizia.it

pasquale.digioia@giustizia.it

Ringraziamento del collega Pasquale Di Gioia (con la propria relazione)

 Carissimi colleghi

         Permettetemi di esprimervi, ancora una volta, il mio ringraziamento e l’apprezzamento per l’adesione veramente eccezionale data al convegno del 6 novembre.

         E’ un segno di grande vitalità e d’interesse che sicuramente ci fa onore.

          Un ringraziamento particolare ai colleghi che sono intervenuti nel dibattito dimostrando grandi doti di conoscenza e di equilibrio.

         Credo sia in questo momento importante che si riesca a raggiungere unità e coesione.

         Il nuovo che avanza non ci deve spaventare ma deve essere oggetto di attenzione e riflessione.

         Bisogna vere il coraggio di guardare in prospettiva per essere pronti a trarre vantaggio dalle innovazioni tecnologiche che comunque trasformeranno profondamente il nostro modo di operare.

          Pensare di mettersi di traverso per fermare il nuovo che avanza equivale ad essere espulsi dal contesto.

         Credo che dal convegno, al di la di qualche coloritura in eccesso, siano venuti fuori alcuni elementi importanti:

-          La partecipazione massiccia, oltre che dei colleghi, dei più alti esponenti del Dipartimento per     l’Organizzazione Giudiziaria, cosa questa a memoria mai verificatasi:

-          L’ Impegno assunto dai Direttori Generali del personale e della Formazione e dei Servizi informativi automatizzati ad informatizzare il settore UNEP;

-           La evidenza  che l’informatizzazione non rappresenta solo la trasposizione acritica di modelli codificati ma può offrire strumenti per una profonda trasformazione di settori di attività che languono (vedi esecuzioni mobiliari . .  e non solo) 

 

         Non bisogna  indulgere né al vittimismo né ritenere di poter avere certificati di garanzia che nessuno ci potrà mai dare.

          I processi di esternalizzazione e di e-government nella P. A. non sono una invenzione per farci dispetto ma una realtà con la quale fare i conti.

         Ricordo a me stesso quello che con estrema onestà intellettuale ha detto la dott. Rolleri ….. non posso dirvi, perché non lo so, come saranno le notifiche fra cinque anni . . ..

          La profonda trasformazione in atto, dal cartaceo al digitale, porta a trasformazioni veloci con le quali misurarsi.

          Bisogna saper interpretare il nuovo ed essere propositivi e pronti.

         L’ing. De Costanzo ci ha parlato di e-government. per chi l’ha ascoltato è chiara la direzione che la P. A. non può che intraprendere.

         Cerchiamo allora con realismo di dare un seguito a questo convegno stabiliamo un rapporto di attenzione sicuramente critico ma anche  propositivo nei confronti dell’amministrazione cercando ognuno di noi di fare la propria parte

         Un caro saluto a tutti

         Pasquale Di Gioia


Dall’analisi delle necessità ad una proposta operativa

 Buongiorno a tutti

   Desidero, innanzitutto, ringraziare gli illustri relatori e le Autorità presenti che sicuramente arricchiranno il dibattito sull’interessante tema oggetto del convegno; un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno creduto e lavorato nel progetto che viene presentato oggi.

            Particolare ringraziamento merita tutto il personale dell’UNEP di Potenza che con grande professionalità e spirito di servizio, ha lavorato nelle fasi di verifica e sperimentazione del programma, prodigo di suggerimenti e incitamento.

            Desidero ancora ringraziare tutti i colleghi presenti in così gran numero a testimoniare l’attenzione della categoria per l’informatizzazione consapevoli dell’assoluta, inderogabile necessità di colmare i ritardi sin qui accumulati e coscienti che i servizi UNEP, opportunamente informatizzati, faranno quel salto di qualità in termini di efficienza di efficacia e di economicità che caratterizzano una Pubblica Amministrazione moderna  ed attenta ad individuare, valorizzare ed incentivare il personale interno prima di procedere ad esternalizzare i propri servizi.

            Quella che oggi viene presentata è un’esperienza concreta che dimostra come l’informatizzazione della Giustizia non sia qualcosa di futuribile , un esperimento dall’esito incerto, ma una strada praticabile verso il conseguimento di obbiettivi ambiziosi.

            E’ un occasione che ci permette di ribaltare una tendenza:

            Non un programma calato dall’alto, ma costruito tenendo presente le esperienze maturate e coniugando queste con la necessità di mettere a disposizione degli addetti ai lavori e dell’utenza non applicazioni sofisticate, ma, soluzioni semplici ed efficaci sia per l’utenza che per l’organizzazione dell’ufficio.

            L’obbiettivo di fondo è rappresentato dalla necessità di creare uno strumento unitario capace di uniformare l’informatizzazione degli UNEP creando dei protocolli idonei a far dialogare gli UNEP fra di loro e con i propri utenti nell’ambito della più generale rete della PA.

            Il progetto si propone in maniera ambiziosa di evitare che l’utente debba trovarsi in un labirinto di programmi frammentari, di requisiti di accesso contrastanti e di moduli dispersivi.

            Un sistema trasparente dove siano ben chiare le opportunità disponibili senza che l’utente sia costretto a decifrare la complessa burocrazia che si trova a monte.

            Un sistema quindi che consenta di:

§         Ridurre i costi

§         Migliorare la flessibilità operativa degli UNEP

§         Incrementare la qualità del servizio

§         Aumentare la velocità di risposta del personale riducendo drasticamente i tempi della prestazione

Grande importanza riveste, in questo ambito, il metodo utilizzato per l’informatizzazione che non deve costituire solo un’innovazione tecnologica  ma deve favorire una diversa struttura organizzativa con le logiche ricadute sul piano dell’efficienza dell’efficacia che ne costituiscono i fini più attesi.

Una corretta informatizzazione deve insomma non solo apportare miglioramenti dei servizi esistenti ma deve poter offrire il necessario supporto tecnico per consentire all’amministrazione di individuare nuove necessità da soddisfare.

Si pensi, come vedremo in seguito all’esecuzione mobiliare digitale con vendita dei beni on-line.

            Il processo d’informatizzazione degli UNEP è stato finora affidato ad iniziative isolate e personali distribuite a macchia di leopardo sul territorio.

            Nonostante le difficoltà e le carenze di mezzi sono, comunque, maturate in questi anni realtà di notevole valenza ed esperienze che sicuramente potranno, proficuamente, essere  messe a disposizione dell’amministrazione qualora, logicamente, questa vorrà servirsene. 

            L’attuale situazioni in termini di necessità di hardware appare non particolarmente gravoso per l’amministrazione in quanto moltissimi uffici hanno una struttura informatica sufficiente a garantire i bisogni.

             Se poi, come auspicabile, si dovesse procedere agli ulteriori e comunque necessari interventi non sulla base di  assegnazioni di generiche postazioni di lavoro ma con interventi mirati idonei a soddisfare le particolari esigenze quali quelle di gestire degli sportelli informatizzati, si potrebbero ottenere risultati di assoluto rilievo in assoluta economia di gestione.

            Il progetto d’informatizzazione degli UNEP realizzato e sperimentato presso l’UNEP di POTENZA parte da un processo di reingegnerizzazione di un software in uso da oltre un decennio e che ha subito nel corso degli anni continue verifiche ed aggiornamenti.

            Gli uffici UNEP sono organizzazioni eteronome in quanto non governano in alcun modo i flussi in entrata e, cioè, la quantità di notificazioni ed esecuzioni da espletare.

            Per qualsiasi organizzazione non controllare gli input che deve trasformare in output rappresenta un grande problema in quanto rende difficile ogni forma  di notificazione ed allocazione ottimale delle risorse.

Di qui l’importanza di un  software che riesca a gestire i flussi in maniera veloce, flessibile riducendo al minimo la possibilità di errore e con una struttura che consenta un’adeguamento veloce delle risorse alle necessità.

Nella realizzazione del progetto si è partiti dalla creazione di un gruppo di lavoro costituito dal sottoscritto, dal dott. Cosimo Santopietro esperto informatico del Ministero della Giustizia  e da un gruppo di programmatori esterni.

I presupposti operativi sono stati:

§        Condivisione

§        Interoperabilità

 

CONDIVISIONE

Il concetto di fondo dell’intero progetto parte dalla constatazione del prezioso valore dell’informazione  e dalla necessità che una volta inserito un dato questo sia disponibile per qualsiasi altra attività e per qualsiasi utente del sistema.

INTEROPERABILITA’

Qualunque soluzione adottata avrebbe dovuto interagire con i software in uso presso le Cancellerie e con i software esterni all’amministrazione quali ad esempio ARIANNA delle Camere di Commercio per i protesti cambiari.

In poche parole, per chi come me non è un tecnico, interoperabilità significa che i programmi ed i relativi dati devono essere in grado di “parlarsi” evitando quindi la creazione di monadi che lungi dal semplificare l’attività condurrebbero ad una paradossale complicazione (di qui l’uso dello standard .XML utilizzato anche per il processo telematico e alla cui sperimentazione sicuramente gli UNEP potranno dare, se messi nelle condizioni di farlo, un prezioso contributo)

Il programma realizzato attraverso una serie di automatismi e parametrizzazioni:

Þ    velocizza le operazioni di registrazione degli atti,

Þ    limita al minimo le possibilità di errore,

Þ     consente ricerche veloci per qualsiasi campo,

Þ     permette la personalizzazione di tutte le stampe.

L’attenzione non è stata però rivolta solo all’efficienza interna ma anche all’attività di ricezione degli atti in modo da evitare il formarsi di code agli sportelli venendo cosi incontro alle esigenze degli utenti.

           

            Nella realizzazione del programma va evidenziato come si sia reso necessario da un lato tener presente una realtà di uffici privi di qualsiasi esperienza informatica dall’altra la consapevolezza che la firma digitale, il documento informatico stravolgerà completamente il modo di operare.

Da qui la necessità di realizzare un programma di semplice utilizzo, amichevole, intuitivo ma che contiene in sè tutte le funzionalità utili ad interagire con realtà in fase avanzata d’informatizzazione.

Da una realtà fondata sul cartaceo, insomma, ad una digitale