LETTERA APERTA (a firma di diversi Dirigenti UNEP) per il Signor Ministro della Giustizia ROMA 

Oggetto: esame posizione dei Dirigenti UNEP in servizio.

 I sottoscritti Amoroso Gaetano,Alfieri Nicola, Mazarino Eugenio, Rizzo Giuseppe, Di Liberto Roberto, Papale Luigi, Carola Alfonso, Galdiero Caterina, Petrelli Aldo, Rocca Mario, Orlando Vito, Saba Salvatore, Silvagni Giovanni, Pantaleo Rocco, Brunetti Claudio, Tabano Orlando, Addeo Anna Maria,Conforti Pasqualino, Chianese Domenico, Lupis Roberto, Filocamo Francesca, Di Gioia Pasquale tutti in servizio quali Dirigenti UNEP rispettivamanente della Corte di Appello di Cagliari, del Tribunale di Oristano, della Corte di Appello di Genova, del Tribunale di Termini Imerese, della Corte di Appello di Palermo, del Tribunale di Udine, della Corte di Appello di Trieste, della Corte di Appello di Reggio Emilia, della Corte di Appello di Lecce, della Corte di Appello di Brescia, del Tribunale di Marsala, del Tribunale di Alghero, del Tribunale di Cosenza, del Tribunale di Lamezia Terme, tribunale di Cinquefronti, della Corte di Appello di Catanzaro, del Tribunale di Tropea,del Tribunale di Castrovillari, del Tribunale di Sidernio, del Tribunale di Locri,  della Corte di Appello di Reggio Calabria, della Corte di Appello di Potenza, tutti  regolarmente nominati con singoli provvedimenti dei competenti organi giudiziari, espongono quanto segue:

Il Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi di codesto Ministero ha pubblicato la graduatoria dei candidati ammessi ai percorsi formativi relativi ai procedimenti di selezione interna per ufficiale giudiziario C3 e C2, redatta in attuazione di apposita previsione del contratto collettivo integrativo del settore sottoscritto il 5 aprile 2000, sicuramente illegittima perché in contrasto col D.P.R. 1229/59.

I criteri posti a base di tale graduatoria, infatti, finalizzati a coprire i posti di Dirigente UNEP sulla base del titolo di studio (laurea) e della generica anzianità di servizio, senza tenere in alcuna considerazione la professionalità e l'esperienza maturate nello specifico settore dai Dirigenti attualmente in servizio, alcuni da molti anni, nel rispetto della normativa finora vigente.

In conseguenza dell'improvviso ed inaspettato cambiamento dell'assetto organizzativo degli uffici e delle carriere, peraltro non previsto da alcuna norma di legge, ma solamente da una regolamentazione introdotta, per la prima volta, nella stesura del nuovo contratto collettivo,- gran parte degli esponenti si sono visti costretti a produrre ricorso, ciascuno alla Sezione Lavoro del Tribunale competente per territorio, per ottenere il rispetto della posizione di lavoro e di carriera già da tempo acquisita e dignitosamente mantenuta.

Tutto questo perché l'assurdo meccanismo posto a base della selezione, non tenendo in alcuna considerazione il servizio utilmente prestato nella posizione dirigenziale, ha comportato la esclusione dalla graduatoria di gran parte degli attuali Dirigenti UNEP che, in tal modo, finiranno con l'essere sostituiti da personale senza alcuna esperienza nel delicato settore, con l'unico requisito di essere prossimo alla pensione.

Siffatta impostazione del delicato problema è riuscita solamente a creare una esasperata conflittualità, sicuramente molto negativa specie nell'attuale momento in cui l'organizzazione statuale richiede ai propri dipendenti il massimo dell'efficienza e della produttività.

Senza dire che il prevedibile accoglimento delle azioni giudiziarie promosse comporterebbe gravi conseguenze sull'ordinato svolgimento dell'attività degli Uffici, specie se nel frattempo dovessero trovare svolgimento e conclusione  i corsi illegittimamente programmati.

E' perciò incomprensibile come, specie nella presente delicata fase di generale riordino dei servizi, il Ministro della Giustizia possa aver deciso di privarsi dell'apporto lavorativo degli esponenti, che hanno concretamente dimostrato, pure con personale quantitativamente insufficiente, di riuscire a fornire prestazioni efficienti per il buon funzionamento dell'attività di settore.

Non è casuale che, per scongiurare una così patente ingiustizia, ma sopratutto per evitare che un settore pubblico di rilevante interesse debba privarsi di specifiche professionalità faticosamente acquisite (per sostituirle con il conferimento di incarichi a qualche burocrate demotivato, in attesa della pensione), sia stato presentato il progetto di legge n. 981, attualmente in attesa di iniziare l'iter parlamentare approvativo, che ha lo scopo di porre ordine nello svolgimento delle carriere nell'assegnazione degli incarichi dei Dirigenti UNEP.

E' per questo che i sottoscritti, confidando nella capacità già più volte dimostrata nell'affrontare concretamente i più gravi problemi dell'apparato giudiziario, chiedono un diretto interessamento dell'E.V. onde conseguire una sollecita e positiva definizione della questione in esame, contemperando le esigenze dell'Amm/ne, che abbisogna dell'apporto di personale già utilmente sperimentato, con i diritti  già acquisiti dai Dirigenti attualmente in servizio  per effetto di provvedimenti legittimamente assunti dai competenti organi giudiziari.

Chiedono, altresì,  che una loro rappresentanza venga ricevuta dall'E.V., o da una qualificato collaboratore, per meglio fornire ogni opportuno chiarimento in ordine alla grave situazione determinatasi. 

Il sottoscritto dichiara che tutti i Dirigenti indicati in epigrafe hanno sottoscritto un originale del presente atto per cui tutti sono a disposizione dell’Onorevole Ministro ove lo stesso ritenga di acquisirli.

Potenza, li 16 aprile ’02

    Pasquale Di Gioia - Dirigente Unep-Corte di Appello Potenza