Nella
riunione del 7 e 8 aprile 2001 a Roma, il comitato centrale UIUG
ha approvato il progetto di legge delega che avete – spero – esaminato e
valutato attentamente. Un progetto che è stato il frutto di un lavoro
scrupoloso di una commissione di studio presieduta dal Professor Picardi e
valutata positivamente dall'ufficio legislativo del ministero della giustizia.
La
stessa Unione Internazionale Huissiers des Justice
ha apprezzato il lavoro svolto ed ha dichiarato pubblicamente che tale progetto
fornirà agli Ufficiali Giudiziari italiani il miglior
statuto del mondo perché è in perfetta sintonia con i principi
europei.
Le
modifiche che abbiamo effettuato non riguardano l'aspetto politico, ma è la
conseguenze di leggi e contratti che sono stati emanati successivamente alla
presentazione del progetto Picardi. In particolare nella parte transitoria si è
provveduto alla eliminazione del vincolo di anzianità
per gli ex Assistenti UNEP.
Il
progetto è, sin da ora e prima dell’inizio della nuova legislatura, portato a
conoscenza degli ufficiali giudiziari al fine di consentire a tutti di fornire
un contributo attivo con delle nuove idee e suggerimenti o di
incoraggiamento, per far giungere nelle aule parlamentari la proposta.
Invia
un messaggio con il Tuo consiglio senza dimenticare di valutare la fattibilità
e senza entrare in rivendicazioni specifici in quanto il progetto fornisce solo
delle direttive generali sull’istituzione della liberalizzazione degli
Ufficiali Giudiziari: i particolari saranno discussi ed emanati con i decreti
delegati.
Le
buone idee saranno valutate dalla categoria (e non solo) attraverso questo sito
e discusse nella prossima riunione del comitato centrale.
Se
non hai proposte, ma dubbi, esponi le tue incertezze, sono convinto che
troveranno sempre una risposta esauriente.
PROPOSTE.
D. Desidero porre all’attenzione dell’UIUG una questione a cuore di alcuni ufficiali giudiziari che sono indecisi verso questo grande passo: l’assegno integrativo. |
R. L’assegno
integrativo - integrazione da parte della cassa nazionale agli ufficiali
giudiziari che per diversi
motivi (sedi disagiate, lunghe assenze per malattia, ecc..) non
raggiungano un reddito medio predeterminato su scala nazionale , così
come è previsto per i notai - ritengo che potrà essere inserito nel
progetto solo come fondamento. E’ bene precisare che sarà la
categoria del futuro, attraverso i rappresentanti eletti nella cassa
Nazionale, a determinare modalità, criteri e parametri nazionali da
prendere in considerazione per l’erogazione
dell’integrazione menzionata.
|
D.Perché
non prevedere la possibilità del “ripensamento” per quei colleghi
che una volta optato per la libera professione si accorgono di avere un
cuore statale? |
R.La
possibilità del “ripensamento”, utile agli indecisi ed inutile per
chi ha capito il prestigio della professione liberale,
non è stato inserita nel progetto di riforma in quanto
l’estensione di norme generali sul pubblico impiego che prevede che un
dipendente pubblico ha facoltà di chiedere l’aspettativa con la conservazione del posto per ricoprire un
incarico in altri settori. Ritengo sia applicabile anche nel nostro caso.
E’ una proposta, anche questa, che sarà valutata dal Direttivo, sull’opportunità di inserire un principio sul ripensamento nel progetto di riforma degli Ufficiali Giudiziari. |
Credo che fra i punti
importantissimi sui quali si chiede assoluta garanzia ci siano:
1° l'esclusiva nelle
competenze degli atti affidati all'ufficiale giudiziario;
2° il numero
"definito" o "chiuso" che dir si voglia degli
esercenti la professione, per distretto di Corte d'Appello stabilito
dal Consiglio Nazionale degli U.G.
cordiali saluti Francesco Consoli
socio
UIUG ufficio NEP Cuneo
fgconsoli@freemail.it
Caro Francesco sono sicuramente due punti che non vanno assolutamente trascurati e che come avrai notato sono stati inseriti come principio nel progetto di legge. |
Sono un ufficiale
giudiziario B3, ho letto la vostra proposta, sono sostanzialmente
d'accordo con l'impostazione che proponete rivolta al superamento
dell'attuale ambiguo status professionale, a mezza strada tra il
lavoro autonomo e il lavoro dipendente, che è fonte di problemi e incongruenze
di ogni tipo. Quindi, concordo con l'approccio
"riformista" della professione, nella direzione che
voi proponete. Detto questo, faccio solo rilevare che è giusto e
doveroso dare la possibilità a chi non vuole svolgere la libera
professione (le ragioni possono essere tante e tutte legittime), di
optare per l'assorbimento nella pubblica amministrazione, o in mobilità,
oppure nello stesso settore giudiziario, con un inquadramento
compatibile con le mansioni, la professionalità, la
retribuzione, acquisite. Quindi, un eventuale disegno di legge
delega deve prevedere necessariamente questa possibilità, poi
per il resto, come già detto, concordo su tutto.
Paolino ettore,
ufficiale giudiziario B3
Caro Ettore, quanto scrivi è giusto ed è già previsto nel progetto di liberalizzazione della professione. |
Attenzione: a causa di temporanei problemi sul server, il modulo potrebbe non funzionare. Assicuratevi che quando cliccate su invia si apra la pagina " Form Confirmation". Se non compare, in questo caso inviare i dati richiesti con la relativa comunicazione con un clic qui.