Unione
Italiana degli Ufficiali Giudiziari
Segreteria
Nazionale : 47100 Forlì FC (ITALY) Via
S. Pellico 18 c/o A. D’Aurora
Membre
de l’Union Internationale des Huissiers des Justice et officiers Judiciaires
- 42, rue De Douai , 75009 PARIS - Membro Consultivo del Consiglio Economico e
Sociale dell’ONU - Membro della Convenzione dell’HAYE – Membro del
Consiglio d’Europa.
Al
Ministero della Giustizia
A tutti gli Ufficiali Giudiziari
Oggetto:Soggetti
sindacali titolari della contrattazione e attribuzioni extracontrattuali degli
ufficiali giudiziari. Risposta alla nota di CISL FPS GIUSTIZIA, UNSA SAG, CGIL
FP, UIL PA, RDB, CISAL GIUSTIZIA, FLP GIUSTIZIA
...il comunicato dei sINDACALISTI.
Con la presente mi permetto di fare alcune SERIE precisazioni in risposta alla nota diretta al Ministero della Giustizia dalle OO.SS. in merito a quanto indicato in oggetto.
Premesso che questa associazione non ha nulla da eccepire su quanto già prevedono le norme contrattuali e le leggi in merito alla rappresentanza prevista dall’articolo 6 del CCNL 1998 - 2001 se non quello di una ferma presa di posizione in totale dissenso nei confronti di questi soggetti sindacali che hanno sottoscritto un contratto devastante per la categoria degli Ufficiali Giudiziari.
Mio malgrado, e al fine di fare opportuna chiarezza, sento l'obbligo di precisare che il tentativo sindacale di delegittimare questa Associazione, si nutre nella reale incapacità di confrontarsi con le questioni vere che coinvolgono la categoria degli ufficiali giudiziari.
Noi rivendichiamo la tutela di interessi concreti per lo più in un ambito, quello delle attribuzioni proprie degli ufficiali giudiziari, estranee, per quanto ignoto ai sindacati, alla materia squisitamente contrattuale e al potere di rappresentanza di cui all'art. 6 del CCNL ricordato dalle OO.SS.
Ci riteniamo rappresentativi e non semplici rappresentanti, noi viviamo sulla nostra pelle i problemi della esecuzione civile, dell'organizzazione e gestione degli uffici, della gestione e amministrazione delle somme degli uffici, e …
siamo persone che si sentono Istituzione dello Stato, che lavorano in silenzio sapendo che mai avranno riconoscimenti per ciò che di buono hanno fatto per tamponare a dei disastri sia istituzionali che sindacali e, che soffrono in silenzio per le continue umiliazioni quotidiane nel rispettare regole, siano esse ordinamentali o contrattuali anche quando non siano di nostro gradimento o a noi scomode; Siamo però persone che comunque chiedono rispetto perché operano con disciplina ed onore; non e' questo, un certificato di garanzia ne' tanto meno una ricetta di infallibilità, e' semplicemente impegno personale di tutti noi ed obbligazione morale ad osservare l'articolo 54 della nostra Costituzione che altri in questi anni hanno ignorato e disatteso.
Non serviranno le circolari di nuova scrittura sindacati-amministrazione a fiaccare il nostro orgoglio di lavoratori, troviamo la forza di reggere il confronto sulla importanza delle funzioni che svolgiamo, contro la riduzione e i tentativi di dequalificazione professionale perpetrati sarà vincente la forza dell'importanza del ruolo che ricopriamo nella concreta tutela dei diritti dei cittadini e dei reali compiti che con senso di responsabilità e abnegazione personale continuiamo a svolgere.
Ed è su questa strada che l’UIUG continuerà con fermezza a perseguire interventi legislativi, politici e istituzionali capaci di affrontare le problematiche del settore UNEP sotto il profilo di recupero di efficienza con il raggiungimento di una qualità del servizio che veda da una parte il rispetto delle reali esigenze di tutela dei diritti del cittadino e dall’altra un riconoscimento di professionalità, dignità e capacità operativa ad una figura EUROPEA che sindacati e amministrazione si ostinano ad equiparare ad un impiegato statale con rivendicazioni e provvedimenti marginali del tutto inadeguati a produrre una significativa inversione di tendenza al collasso del processo civile italiano.
Pertanto, questa associazione, che ha già ottenuto un riconoscimento ufficiale con la nomina di un proprio rappresentante all’interno della commissione di riforma del processo civile, chiede al Signor Ministro ed ai Capi di dipartimento di Codesto Ministero, di operare con senso di responsabilità mantenendo ben distinti i temi di interesse contrattuale e sindacale da quelli più propriamente inerenti le attività dell'ufficiale giudiziario estranee al contratto e al potere regolamentare dei sindacati.
Ritengo che il senso di responsabilità dimostrato dal Sig. Ministro debba estendersi ai responsabili degli uffici ministeriale perché coinvolgano questa associazione nei lavori che attengono a materie diverse da quelle squisitamente contrattuali come ad esempio la istituenda Commississione per le disapplicazioni delle norme legislative che riguardano l'ufficiale giudiziario.
Ciò si rende necessario perché, come la semplice lettura dell'ordinamento D.P.R. 1229/59 conferma, quali portatori di interessi diffusi e concreti dei lavoratori, possiamo difendere le prerogative ordinamentali che una troppo semplicistica estensione contrattuale vorrebbe sovvertire.
Ricordo, a titolo esemplificativo, quanto sintetico, che il contratto non può regolare materie che vanno a coincidere con le attribuzioni di cui l'ufficiale giudiziario è titolare in forza di specifiche disposizioni di legge, così come non può estendersi a disciplinare istituti come l'età in cui viene collocato in quiescenza - 72 anni - (se vero è che l'amministrazione continua a ritenerla estranea al rapporto di lavoro contrattualmente regolato…).
L'ufficiale giudiziario non è tutto contratto, o sindacato, per fortuna!!!
Arcangelo
D’Aurora - Segretario Nazionale dell’Unione Italiana degli Ufficiali
Giudiziari
...il comunicato dei sINDACALISTI.
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