UNIONE ITALIANA

UFFICIALI GIUDIZIARI

 

Cari colleghi, v'invio copia del Progetto di Legge delega per la Riforma
della Professione degli Ufficiali Giudiziari con una premessa che vi chiedo
di leggere.
Il Progetto è un adeguamento alle modifiche legislative intercorse dalla sua prima stesura, sotto il Ministro Flick, ad oggi.
L'U.I.U.G. non aveva e non ha perso la convinzione e la volontà di portare avanti la battaglia per la privatizzazione della professione dell'Ufficiale Giudiziario. Il quinquennio politico che si sta per chiudere, ha visto i nostri sforzi scontrarsi contro un atteggiamento politico-governativo che, pur ritenendo valide le nostre proposte, nei fatti ha realizzato uno svilimento ed esautoramento della figura e delle funzioni dell'Ufficiale
Giudiziario.  Le modifiche legislative effettuate, il voler a tutti i costi comprimere l'Ufficiale Giudiziario e le sue atipiche funzioni nell'abito ingessato dell'impiegato statale, l'imperante concetto della devoluzione ad ogni costo (nel senso letterale del termine) e qualunque cosa ciò comporti, ha portato le nostre categorie a sentirsi come "figli di un dio minore", mettendole l'una contro l'altra e gli uni contro gli altri (vedi il corso-concorso), causando in tal modo la perdita di quella passione e di quell'attaccamento necessario per l'espletamento della nostra professione.
Quei piccoli orticelli, che tanto danno hanno fatto alle nostre categorie, sono stati, in questa situazione, coltivati ed innaffiati con più forza ed egoismo, affossandoci così ancora di più, poiché abbiamo visto il nostro futuro avviarsi lungo un percorso lontano dal nostro passato ma anche da quel futuro da tanti di noi agognato: la libera professione.
Per questo motivo l'U.I.U.G. considera questo momento politico come fondamentale per imprimere una svolta DIVERSA alla nostra professione. Per questo abbiamo la necessità che tutti i colleghi ci aiutino per far sentire la voce della categoria con maggior forza, non solo iscrivendosi ma anche
con un minimo d'impegno, poiché la forza di pochi volontari non potrà uguagliare l'unione di tanti. Vi prego di divulgare e confrontare le nostre idee, poiché se continueremo con un'acquiescenza silente, rotta solo da poche voci, non potremo che continuare a farci sospingere lungo una china che ci porterà a perdere definitivamente le nostre funzioni rendendoci vuoti
gusci pieni solo del nostro nome, fino a perdere anche quello per dissolversi nel marasma delle Cancellerie.
Sono attivi a questo fine sia il sito dell'U.I.U.G. all'indirizzo http://www.uiug.com, sia il sito della nostra rivista "Il Portavoce"
all'indirizzo http://www.iitalia.com/ilportavoce che un forum di discussione attivato da un collega, Antonio Bettino di Udine, all'indirizzo it.free.ufficiali.giudiziari dove scambiarsi opinioni (per maggiori informazioni potrete contattarlo all'indirizzo e-mail funiculi@libero.it).

DINO