lunedì 01 dicembre 2014 << ULTIMO AGGIORNAMENTO>> lunedì 01 dicembre 2014

 

 

Invito tutti i soci AUGE a partecipare attivamente .... per dimostrare chi siamo veramente! Facciamoci valere una volta per tutte dando impulso ad una vera azione che ci renda protagonisti nello scenario nazionale ed internazione. Mi sono rotto di subire (Angelo).

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7/2/2013 > Flora Scarpa

..trovo veramente saggio e interessante volgere lo sguardo alle “alternative”;  non certo, come tu stesso dici , per abbandonare l’idea della libera professione, ma per guardare in faccia alla realtà del momento e non lasciarci sfuggire opportunità di miglioramento che senza dubbio meritiamo ..Sempre grati ti siamo.

 

 

5/2/2013 > Orazio Melita

Gentili colleghe, cari colleghi, ritengo che questa proposta abbia un grande merito di fondo ovvero quello di essere un momento di unificazione di una categoria lacerata da stupidi conflitti interni che ci hanno fatto dimenticare che intorno a noi il mondo cambiava e che privati con pochi scrupoli sono ben contenti di prosperare con una giustizia civile inefficiente; un occasione per disincagliare la nostra professione dall'abbandono in cui è stata lasciata da questa amministrazione.

Legarci mani e piedi alla cancelleria ci ha fatto calare a fondo, noi esprimiamo una professionalità e delle funzioni ben diverse da loro e dalle unioni contra naturam non ci si può aspettare niente di buono.

Come Angelo, anch'io ritengo che all'interno del panorama del pubblico impiego non potremo mai sviluppare le nostre potenzialità, tuttavia altro grande merito di questa proposta è quello di introdurre dei principi di professionalità ed efficienza pur all'interno di un contesto di pubblico impiego, quale che sia il prossimo ministro della giustizia non potrà non tenere conto di questa nostra proposta.

Cari colleghi alzate la testa dal "fiero pasto" delle trasferte e guardatevi intorno, anche i colleghi dei paesi che definiremo con ingiustificata spocchia "del terzo mondo" sono avanti a noi!!!

 

5/2/2013 > Arturo D'Alterio

Ho letto con attenzione la proposta auge di riforma per un nuovo procedimento esecutivo. Sono orgoglioso di far parte di un associazione che si propone come parte attiva e qualificata di riforme in materia di giustizia. Ho lasciato un commento in merito all’introduzione dell’atto di significazione, forma di messa a conoscenza diretta sempre più necessaria in un contesto di informatizzazione e chiusura di sedi giudiziarie. Vorrei in questa sede però motivare le modifiche che ritengo necessarie. L’atto di significazione in ambito giudiziario ed extragiudiziario deve essere di esclusiva competenza dell’ufficiale giudiziario, senza l’integrazione di servizi postali . Deve essere indirizzato quanto più possibile alla conoscenza diretta dell’interessato, evitando di dover significare a minori, a casalinghe straniere o a genitori anziani .In quest’ottica ritengo più qualificato il soggetto delegato che potrebbe essere anche un non convivente, magari potrebbe essere il legale di fiducia. Infine ritengo che sia incompatibile con le forme del 143 c.p.c. in quanto in questo caso la significazione non è mai iniziata.

Riporto sotto la mia proposta dell’ atto di significazione:

Articolo 137 bis. Significazione

La significazione è effettuata personalmente dall’ufficiale giudiziario, su istanza di parte o su richiesta del pubblico ministero o del cancelliere.

L’ufficiale giudiziario esegue la significazione mediante consegna al destinatario di copia conforme all’originale dell’atto e informa il destinatario dei principali elementi del contenuto dell’atto stesso, con particolare riguardo ai tempi di impugnazione.

L’Ufficiale Giudiziario redige processo verbale di tutte le operazioni di cui al comma precedente, nel caso in cui la significazione risulti impossibile menziona le circostanze che hanno determinato tale impossibilità.

La significazione può essere richiesta alla residenza e in subordine al domicilio o alla dimora.

Se non è presente il destinatario, l'ufficiale giudiziario lascia avviso contenente l’ indicazione del giorno e ora in cui si recherà nuovamente nel luogo di residenza, domicilio o dimora. Se all’ulteriore accesso non è presente il destinatario , l'ufficiale giudiziario lascia un avviso contenente l’invito a ritirare personalmente, o a persona da lui designata, l’atto presso l’ufficio dell’Ufficiale Giudiziario entro un mese.

Dal momento della consegna al destinatario e comunque decorsi  trenta giorni dal secondo accesso dell’ufficiale giudiziario, l’atto di significazione si intende come conosciuto dal destinatario.

 

5/2/2013 < Salvatore Tranchina

Si, tutto ok. Se poi si potesse essere in regime di libera professione sarebbe ancora meglio. Il dubbio che si possa portare a buon fine il progetto è, purtroppo, molto alto.Se si rimane sempre in questa situazione di semi-statalismo, perchè la scuola di formazione dovrebbe essere finanziata dagli interessati e non dallo stato?

 

 

5/2/2013 > Diego Ferro

Ho letto la proposta e la trovo ottima. Si capisce immediatamente che chi l'ha redatta conosce bene le modalità operative e gli intralci da rimuovere per rendere il  lavoro più efficiente. 

Mi permetto di dare qualche suggerimento.

1) L'imposta di registro sui verbali di pagamento, di rinvio per acconto, o di assegnazione ecc., io la abolirei del tutto, sia perché si tratta di una odiosa imposta sui debiti, a carico di chi a volte fa notevoli sforzi per pagare nelle mani dell'ufficiale giudiziario, sia perché costituisce comunque un intralcio. Il recupero del credito, specie in una situazione di crisi economica come la attuale, deve essere il più possibile facilitato. L'eliminazione del tetto minimo di imposta di 168,00 euro non basta, perché comunque il dover depositare gli atti in cancelleria e poi, per il cancelliere, il dover inviare gli atti all'Agenzia delle Entrate per la tassazione, il dover pagare l'imposta ecc. costituiscono attività defatiganti e, specie per i piccoli importi, potrebbero determinare un gettito per l'erario addirittura inferiore alle spese di spedizione degli atti da un ufficio all'altro. Insomma, eliminiamo del tutto questa fastidiosa imposta e semplifichiamoci la vita.

2) Direi di prevedere un termine di validità del vincolo imposto sui beni dichiarati ex art. 492 c.p.c., un tempo, cioè, in cui i beni e i crediti dichiarati si considerano pignorati nei confronti del debitore, ma durante il quale il creditore deve dare nuovo impulso alla procedura, per far conoscere la sua volontà circa l'opportunità di andare avanti o meno. Talvolta accade, infatti, che i beni dichiarati siano di scarso pregio e il creditore non fa sapere se intende insistere nelle operazioni di pignoramento.

3) Per chi, oltre a un territorio sulla terraferma, ha competenza sulle isole, talvolta il costo del traghetto è superiore all'indennità di trasferta, o la erode sensibilmente. Suggerisco, in questi casi, di aggiungere il rimborso spese del biglietto all'indennità di trasferta.

4) Non condivido la proposta di percepire una somma aggiuntiva per il caso in cui si facciano le foto senza ausilio di terzi. Le foto ed i filmati sono strumenti che io, con la mia personale macchina, utilizzo moltissimo al fine non solo di descrivere fedelmente i beni, ma anche per risparmiare tempo nella verbalizzazione. I files con le immagini li trasmetto poi, via e mail o con altro supporto, agli avvocati o ai commissionari che me ne fanno richiesta. Si tratta di modalità operative che vanno incentivate, e non rese economicamente più gravose, perchè facilitano le operazioni sia nel momento della verbalizzazione che in quello successivo della vendita, ed anzi suggerirei, se un domani le vendite saranno affidate a noi, di inserire, in un nostro sito internet, una banca dati dei beni in vendita, con tanto di foto e di prezzi. Mi capita spesso di far vedere in giro le foto memorizzate nella mia macchina e di trovare persone interessate all'acquisto, ma purtroppo, non essendo affidata a me la vendita e ignorando persino lo stato della procedura esecutiva (se è ancora pendente, se il prezzo è stato ribassato ecc.) non posso fare altro che fornire il nominativo dell'avvocato del creditore per ottenere da questi le informazioni del caso. Se invece esistesse una nostra banca dati, con foto, stime e prezzi ricavati dalla vendita, potrei avvalermi anche di un utile strumento per rendermi conto di quale può essere il prezzo di realizzo di un bene pignorato, vedendo le stime e i ricavati di beni simili (mi capita spesso, infatti, di sbagliare le stime). 

Un'altra cosa: sarebbe meglio se i verbali si potessero depositare entro 48 ore, anziché entro 24. A me capita spesso, infatti, di lavorare in ufficio la mattina, di uscire il pomeriggio per andare in zona, facendo magari un pignoramento, poi di dormire a casa e la mattina dopo di riandare in zona prima di rientrare in ufficio, ma quando rientro ormai la cancelleria è chiusa e il deposito diventa impossibile. Questo problema sarà maggiormente avvertibile in futuro, quando chiuderanno le sezioni distaccate e per tutti le distanze da coprire diverranno maggiori, ancor più se si pensa che molti non hanno casa nella stessa città in cui sarà ubicata l'unica sede di tribunale.

 

5/2/2013 < Francesco Filippone

Ciao Angelo,

mi fa piacere leggere la tua proposta, che si traduce nell'adozione - diciamo così - del modello Equitalia, anch'essa organizzata in uffici ma composta da potenti e ben retribuiti funzionari, ex dipendenti privati di banche commerciali.

Sappiamo che ormai sono loro a disporre di fulminei ed efficaci mezzi di recupero del credito ed agli ufficiali giudiziari è rimasto il ruolo di spauracchio, intervenendo sempre tardivamente nei confronti di soggetti che hanno già subito azioni conservative erariali.

Il bello è che Equitalia interviene telematicamente, limitandosi a comunicare, a mezzo posta, al contribuente di aver "afferrato" le proprietà mediante ipoteche e ganasce fiscali, mentre a noi è restato il compito di subire sfoghi e sceneggiate, dovendo intervenire personalmente sui resti dell'esecuzione esattoriale.

Credo pertanto che andrebbe valorizzato il compito dell'ufficiale giudiziario nell'esecuzione in forma specifica piuttosto che nell'espropriazione, ove spesso si assiste anche all'intervento avocante di Equitalia nella procedura con crediti privilegiati. Bene in questo senso la significazione, specie per atti che interessino i tanti stranieri od analfabeti destinatari di atti e provvedimenti giudiziari.

Sulle indagini patrimoniali preventive, specifichi che potranno essere attuate solo su istanza del creditore, mentre io le avrei previste per tutti i casi in cui l'ufficiale giudiziario dispone del collegamento con le banche dati.

Se passasse, ci saremmo comunque arrivati con parecchi anni di ritardo (Riscossione spa è stata costituita nell'ottobre 2004).

Sinceramente, è il modello che auspicavo più di tutti, perché eviterebbe la fratricida concorrenza tra singoli liberi professionisti e non prevede, per noi che abbiamo sognato e vinto un concorso  pubblico, di doversi dolorosamente slegare dalla PA.

 

 

5/2/2013 < Pio Maria Villani < Ottima iniziativa >

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