Al Capo Dipartimento Dr. Nicola Cerrato

 Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi – Direzione Generale del Personale e della Formazione  Ufficio V – Roma


p.c. Al Signor Ministro della Giustizia

On. Roberto Castelli


Oggetto: Notificazioni per posta  e i circa 5 milioni di euro all’anno che l’Erario versa nelle casse della SPA Poste.


 Ill.mo dott. Cerrato,

mi rivolgo alla Sua persona con la speranza che riuscirà a trovare il tempo per approfondire - in prima persona ed in maniera totale e radicale tutte le problematiche che riguardano l’U.N.E.P. e gli Ufficiali Giudiziari al fine di porre fine – una volta per tutte – alle costanti umiliazioni che Codesto Dicastero  – a torto o a ragione, dipende ovviamente dai punti di vista – infligge alla nostra categoria.

 Parto dalle ultime note ministeriali, non perché le altre sono meno peggio (non è per ora il caso di elencarli), ma semplicemente perché danno l’idea della metodologia usata da Codesto Dicastero nell’interpretare norme che riguardano i nostri servizi e che puntualmente vanno sempre in una direzione.

 Non mi sento vittima anzi mi dà la forza per convincermi sempre più della nostra “diversità”  - in senso positivo – perché se è pur vero che noi Ufficiali Giudiziari spesso non troviamo del tempo libero per occuparci di questioni burocratiche, siamo coscienti del ruolo che abbiamo di fronte ad un popolo sfiduciato e disorientato da una giustizia tra le peggiori dell’Unione Europea e ce ne assumiamo tutte le responsabilità: cosa che altri non fanno e non manifestano una minima volontà di rinnovarsi.

 Le due note a cui mi riferisco sono state pubblicate sul mondo giudiziario (organo d’informazione UNEP), e riguardano l’interpretazione di leggi in materia di notificazioni da eseguirsi fuori dal territorio comunale ove ha sede l’ufficio.

Una nota che offende la mia dignità, la nostra professionalità ed il dinamismo storico dell’Ufficiale Giudiziario.

Queste note, rispetto alle altre, hanno una caratteristica particolare: non ha lo Stato come “controparte” (anzi l’interesse dello Stato è dalla nostra parte) ma la …SPA POSTE  ITALIANE.

 Prima di esporre la personale “perplessità”  mi chiedo se secondo Lei è normale che il Dipartimento chieda all’Ispettorato Generale in data 28/2/2002 un “apprezzato parere” sull’interpretazione di un articolo di legge risalente a 20 anni fa? Un dubbio ministeriale non su questioni secondarie, ma su un servizio primario e d’istituto come la notificazione degli atti in materia penale.

Un dubbio  per chiarire se l’ufficiale Giudiziario è autorizzato ad effettuare la notifica di un atto penale fuori comune. Se permette, l’incertezza di Codesto Dipartimento mette in grave difficoltà chi fino ad oggi, e per 20 anni, ha notificato a mani un atto penale, spesso con più destinatari, a circa 1 euro (spesso meno) contro gli oltre 5 euro per destinatario della notifica per posta.

Non so come commenterà tutto questo dottor Cerrato, ma ha certamente del paradossale.

   La nota del 10 gennaio 2002 - che non è un parere, ma una vera interpretazione - in relazione ai biglietti di cancelleria, impone l’obbligo della[notifica a mezzo posta per tutti gli atti da eseguirsi fuori dal comune ove ha sede l’ufficio, a nulla rilevando la sua eventuale sopravvenuta onerosità , ferma restando la possibilità che sia la parte interessata a chiedere che la notifica venga eseguita di persona, con il relativo diritto di trasferta.” ]

Ciò significa che quando l’indennità di trasferta è inferiore al costo della raccomandata – pagata dallo Stato ad un costo maggiorato del 15% – l’ufficiale giudiziario è costretto dalla legge – secondo il parere di Codesto Dicastero - ad incrementare il bilancio passivo dello Stato a favore della S.P.A. POSTE.(Paradosso legislativo o interpretazione dubbia?)

 E’ vero dott. Cerrato, l’ordinamento afferma proprio questo, ma il punto è un altro: cosa significa il concetto di parte, quando la parte è l’Amministrazione.

 Se la parte è rappresentata dall’Avvocato o dal cittadino che decide di spendere di più preferendo la notifica a mezzo posta anziché quella a mani, credo e ritengo sia un “SUO” problema, anche se nel nostro piccolo si tenta di far capire alla parte privata i rischi che comporta la notifica a mezzo posta. ( la Cassazione è sovraccarica di ricorsi provocati dalla notifica a mezzo posta ed in particolare dagli adempimenti del portalettere)

 Il punto qui è leggermente diverso, perché qui siamo di fronte alla gestione di denaro pubblico  che noi tutti pubblici dipendenti, siamo tenuti a non sprecare quando esiste una reale alternativa di risparmio di spesa pubblica.

 La nota prosegue in merito alla richiesta di notifica a mani…”  Tale ipotesi potrebbe concretizzassi con la richiesta dell’ufficio giudiziario che dovrà valutare di volta in volta l’opportunità della notifica di persona anziché a mezzo posta, tenendo conto di PARTICOLARI motivi, che potrebbero essere dettati da ragioni di urgenza della notifica stessa.”

Questo significa che se il funzionario di cancelleria presume che i tempi della notifica per posta non garantiscono il rispetto dei termini processuali, l’Ufficiale Giudiziario dovrà rimanere a disposizione e correre quando si trova tra le mani un atto bruciante.

Se mi permette, tutto questo offende il decoro e la professionalità di tutta la categoria a cui appartengo orgogliosamente.

 … e quella nota conclude senza concludere…”Pertanto, si conferma quanto previsto dalla sopracitata normativa che prevede, per le notificazioni da eseguirsi fuori comune, la notifica a mezzo del servizio postale, salvo l’ipotesi che sia la parte a voler richiedere la notifica di persona.”

…La parte…cioè L’amministrazione Stato che …in materia penale a nome sempre di Codesto Dipartimento sostiene nella successiva nota del 28/2/02…” Quest’ufficio ribadisce di non poter fornire interpretazioni o dare direttive che stravolgono i contenuti cogenti della normativa predetta, anche se ciò comporta un aggravio per l’Erario di circa sette miliardi all’anno per le sole notifiche penali da eseguirsi a mezzo posta.”

 Dr Cerrato, credo che siamo veramente unici al mondo.

 Sembra superfluo sottolineare che gli uffici NEP sottopongono le indennità di trasferta oltre alla tassazione IRPEF anche ad una trattenuta del 3% destinata al fondo spese sempre più al verde  ed insufficiente  per acquistare beni di prima necessità, comprese quelle buste color verde.

 Dr Cerrato, Lei personalmente, come la vede?

Chi è il responsabile secondo Lei di questo danno erariale?

Lo Stato stesso, L’amministrazione che non si identifica in parte/Stato, il cancelliere che non è in grado di quantificare la differenza tra spese postali e costo della trasferta o l’Ufficiale giudiziario che a volte disattende tali direttive provocando un danno postale perché si è ricordato che le norme citate si riferiscono ad un ente che non è più pubblico?

 Basterebbe poco veramente poco per risolvere l’intera questione: un invito ai Capi dell’Ufficio di dare disposizioni ai Dirigenti UNEP di valutare la convenienza, per i soli atti dove è previsto il pagamento a carico dell’Erario, tra notifica personale ed a mani. Non mi sembra sia contro la volontà del legislatore anzi lo rispetta e non lo offende nel disporre la riduzione di almeno il 90% della spesa pubblica di oltre 5 milioni di di euro all’anno per le notificazioni penali e civili.

 Se ciò non fosse sufficiente ritengo che portando a conoscenza del Signor Ministro i costi sostenuti dall’Erario per tale servizio e prospettando una semplice soluzione che consiste nel sostituire una sola parola “DEVE” con “PUO’” dal 1 comma dell’art.107 dell’ordinamento UG e dal 2° comma dell’art.1 della legge 890/82 per ridurre notevolmente tale spesa pubblica, sono convinto che il Ministro, non esiterebbe ad inserire tale modifica nel DPR sulle spese di giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri pochi giorni fa.

 Concludo con una speranza, che anche nel nostro paese - come già avvenuto in quasi tutti i paesi dell’U.E. – venga istituito l’atto di significazione limitando in questo modo la notificazione per posta ad atti di comunicazioni di secondaria importanza. E’ su questa strada che l’Europa si muove ed è su questa direzione che il nostro paese deve crescere per integrarsi con i nostri partner europei.

Arcangelo D’Aurora

 


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