Salvatore Cartarasa
UNEP: Nuoro
Qualifica: Ufficiale Giudiziario B3
argomento: Interpelli e mobilità
Messaggio di
Cartarasa
Risponde:
Umberto Satolli.
Adriana Fresta - UG B3 -
Rossano
14/9/2003 La risposta di
Salvatore Saba - UNEP Alghero " Al collega di Nuovo per sequestro"
18/9/2003 risponde Pino Lobrano
Messaggio di
Cartarasa
cari colleghi,
vi sembra giusto che non vengono pubblicati più interpelli "decenti"
da almeno 4 anni? Come pensate si possa sentire una "persona" (perché
siamo queste, anche se al Ministero non la pensano così!) costretta a vivere
nell'alea di un trasferimento?
Con la promessa (mai mantenuta) che dopo il biennio di permanenza nella
prima sede di assegnazione avrebbe potuto chiedere un'altra sede?
... e invece mi ritrovo a vivere in una città che non ho scelto (perché faccio
parte di quei fortunati che sono stati "assegnati alla sede
d'ufficio"), dove non voglio far crescere i miei figli!
Poi sono arrivati i corsi di riqualificazione (grande figata!) che permettono
però solo a pochi fortunati "anziani" di poter passare all'area
superiore (anche in altro Distretto di Corte d'Appello) o ad altra figura
professionale (per es. cancelliere C1) a costo di vedere dimezzato il proprio
punteggio e dopo il superamento di una selezione aggiuntiva!!
Un'alternativa ci sarebbe: la mobilità diretta tra amministrazioni. Occorre però
che trovata l'altra amministrazione con posto disponibile si riesca ad avere il
"nulla osta" dal Ministero della "Giustizia" dove le domande
rimangono stranamente "parcheggiate"!
Cosa mi consigliate di fare dopo sette anni di sequestro di persona? Va bene che
sono in Sardegna, ma i Sardi non hanno colpa!
Non abbiamo come tutti gli altri dipendenti ministeriali la possibilità di
essere trasferiti?
Caro
collega sequestrato,
molti sudditi del nostro ministero hanno ottenuto dal giudice del lavoro un
provvedimento che impone ai despoti di pubblicare immediatamente un interpello
per quei posti vacanti che i tiranni vogliono che rimangano tali, per scopi
molto particolari e su cui non mi dilungo. Previo contatto con i colleghi
battistrada, avvia il tuo ricorso con buone probabilità di vittoria. Un sincero
"in bocca al lupo". Umberto Satolli - Unep Perugia.
Non
credo di essere l'unico Ufficiali giudiziario B3 interessato ai trasferimenti,
ma non lo vedo mai come argomento di discussione, perché?
Avete qualche notizia?
I bollettini non dovevano essere semestrali? dove sono finiti gli ultimi otto?
Se qualcuno mi può dare un qualsiasi consiglio, lo ringrazio, sin d'ora.
Adriana
Caro D’Aurora,
aproffito
della presente per salutarti e rinnovarti
i complimenti per il sito e, sin d’ora ti ringrazio dello spazio che mi vorrai
concedere visto che l’argomento esula dalle problematiche unep, afferendo ad
altre ma ugualmente degne di attenzione.
Rinvengo sul sito da te diretto, una lettera di un Collega con la quale chiede consigli al Collega Satolli circa gli interpelli.
Lo stesso espone, giustamente, le inerzie e le ingiustizie che una Amministrazione non sempre all’altezza causa e determina.
Fin qui controfirmo ed esprimo solidarietà al Collega.
Lo stesso però, insensatamente e forse convinto di avere umorismo innato, testualmente conclude: “… dopo 7 anni di sequestro di persona, va bè che sono in Sardegna, ma i Sardi non hanno colpa”.
Caro
collega, augurandoLe di poter a breve ottenere il tanto sospirato trasferimento
in uno Le auguro di poter in futuro fare un uso delle parole (non alludo
evidentemente alla parte lessicale ove comunque…) misurato, contenuto e
riflessivo. Tale uso La renderebbe immune da ricadute infelici,
ineleganti e trascurate. (Nescit vox missa reverti)
Vede caro Collega, non Le chiedo dove è nato, troppo facile sarebbe per me seguire la medesima vis comica visto che qualunque delle 20 Regioni italiane è facilmente aggredibile solo in quanto le piazze italiane, ovunque ubicate, non sono quelle ateniesi. Purtroppo delinquenza, malcostume, arroganza e facili guadagni imperversano dalle Alpi alle Piramidi …
Però deve sapere, vista la certezza in misura di quanto lei ignora, che il sequestro di persona da noi ha sempre e solo 2 vittime: il sequestrato e la Sardegna. Lei neanche può immaginare il danno che tale reato arreca a questa bellissima isola.
Lei, sono certo, non ha letteralmente idea di cosa e di quanto i Sardi hanno dato, anche in termini di vite umane, affinché Lei per primo possa liberamente scrivere, liberamente sfogare i Suoi problemi e liberamente (e spero inconsciamente) costruire sciocchi nessi umoristici.
Comunque si tranquillizzi, grazie a valorosi Magistrati (Sardi), al lavoro delle forze dell’ordine e agli stessi Sardi da diversi anni ormai non si verifica tale orrendo crimine.
All’apertura dell’anno giudiziario, da tempo ormai, il Procuratore Generale trascura completamente l’argomento.
Non vorrei, caro collega, che Lei non solo sia rimasto l’unico a parlarne, ma sia anche l’unico caso di sequestro in Sardegna.
Se cosi fosse, mi tranquillizzo pure io, non foss’altro, non me ne abbia, perché gli autori finalmente sono da ricercare altrove, magari proprio in quel “paradiso” da noi chiamato “Continente”, ove Lei aspira “allevare i suoi figli”. Tanto le auguro, però mi creda, anche i figli allevati da queste parti, non tutti intraprendono la strada del banditismo, alcuni scelgono di fare i Presidenti della Repubblica, altri si accontentano di presiedere il Consiglio dei Ministri o la Corte Costituzionale e altri ancora lavorano (e lavorano) tutti i giorni contro i mali atavici che attanagliano la nostra terra. Non ultimo “la stupida generalizzazione”.
E, visto che lavora a Nuoro, le consiglio, almeno finche perdura lo stato di “detenzione”, di visitare il museo Grazia Deledda o Sebastiano Satta, sono certo che li troverà qualche libro la cui lettura le consiglio, foss’anche solo per capire quanto vi sia sincerità in me quando le auguro al più presto “il rilascio” ma allo stesso tempo ne stigmatizzo e ne biasimo l’ironia.
La ringrazio della parte finale della sua frase “ma i Sardi non hanno colpa”, se non altro perché la sua precisazione (dovuta sic!) non solo ci esenta da qualunque responsabilità ma soprattutto consente di indirizzare, gia da subito, le indagini altrove.
Confido nelle sue prossime letture affinché possa facilmente realizzare quale sia il senso della presente e con esso il nervo scoperto di un popolo orgoglioso, laborioso e ospitale (a prescindere).
Absit
iniuria verbo
Risposta
a Saba e Cartarasa
...Pino Lobrano
Non
vorrei aggiungere benzina ad un fuoco che non doveva
accendersi e lungi da me l’intenzione di impiantare polemiche, meno che mai
con l’amico Tore Saba di Alghero,
né vorrei passare per il difensore d’ufficio del Collega Cartarasa
che non credo di aver avuto il piacere di conoscere di persona.
Mi
permetto di dire la mia in quanto sardo, se non per
nascita, per parte paterna e per tutta la vita trascorsa in Sardegna.
Onestamente,
non mi sono sentito offeso dalla lettera del Collega Cartarasa,
mi pare di capire che se la prende con tutti fuorché con i sardi.
Il
“sequestratore”, secondo lui, è il Ministero. Allora aggiungo che il
Ministero è anche recidivo in quanto ha
“sequestrato” anche l’aggiornamento delle trasferte (dal 1996) e la
liquidazione degli arretrati sulla giudiziaria.
Auguro
a Cartarasa di potersi trasferire al più presto
dove preferisce e capisco perfettamente che voglia far crescere i propri figli
vicino a nonni, zii & Co.,
come tutti vorremmo per noi.
Sono
sicuro che partirà con la scorta di pane carasau,
pecorino doc, vino di Oliena
e tornerà a fare le vacanze in Sardegna.
Pino
Lobrano – Sassari
Salvatore
Cartarasa
Ringrazio il collega Pino Lobrano (che non ho avuto modo di conoscere ai recenti
corsi sulle esecuzioni): hai colto pienamente il senso del mio intervento,
grazie.
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