UNIONE ITALIANA
UFFICIALI GIUDIZIARI
PREINTESA BIENNIO ECONOMICO MINISTERI 2000-2001
PREMESSA
Con il presente documento le parti si danno atto che il processo di
privatizzazione del rapporto di lavoro, iniziato dai contratti collettivi della
tornata contrattuale 1994 – 1997 ed accelerato dal CCNL del 16 febbraio 1999,
relativo al quadriennio 1998 – 2001 per la parte normativa e primo biennio
economico 1998 – 1999, ha consentito di pervenire ad obiettivi di
riorganizzazione e di ammodernamento degli apparati centrali dello Stato, anche
attraverso l’attivazione di nuovi meccanismi di gestione del personale volti
al perseguimento di una maggiore efficienza dei servizi con un impiego più
razionale delle risorse, fornendo alle Amministrazioni una pluralità di
strumenti normativi ed economici particolarmente idonei a modificare in concreto
la realtà delle amministrazioni.
Con lo stipulando CCNL per il biennio economico 2000-2001, le parti intendono
confermare gli istituti previsti nel CCNL sottoscritto in data 16.2.1999,
allo scopo di valorizzarne ulteriormente la valenza innovativa, accentuando
l’autonomia e la responsabilità delle singole amministrazioni per
consentire alle stesse di orientare le proprie scelte, secondo gli obiettivi
prioritari di ciascuna.
Premesso quanto sopra, al fine del rinnovo del CCNL 2000-2001 le parti
concordano, in via conclusiva, sulla regolazione dei seguenti istituti :
A) INCREMENTI CONTRATTUALI
1. Aumenti sullo stipendio in misura pari a £ 96.000 medie mensili procapite
per tredici mensilità, di cui £ 36.000 a decorrere dal 1.7.2000 e £ 60.000
dall’1.1.2001 (gli importi includono un parziale recupero del differenziale
tra l’inflazione programmata e quella effettiva per l’anno 2000);
2. Aumento sull’ indennità di amministrazione per tutti i dipendenti del
comparto in misura media mensile pro-capite di £ 13.000 per dodici mensilità,
a decorrere dal 1.7.2000. Tale incremento viene rideterminato, in misura media
mensile pro capite di £ 18.000 per dodici mensilità a decorrere dal 1 gennaio
2001 con riassorbimento del precedente aumento;
3. Gli aumenti medi pro-capite di cui ai punti 1 e 2 sono parametrati nelle
Tabelle allegate, sulla base dei valori retributivi in essere, secondo le
posizioni economiche ricomprese in ciascuna area del sistema
classificatorio.
B) UTILIZZAZIONE DI ULTERIORI RISORSE
1. Prima della loro ripartizione ed assegnazione alle singole
Amministrazioni da parte del Ministero del Tesoro, le risorse complessive
destinate ai compensi per il lavoro straordinario, dal 1 gennaio 2001, sono
permanentemente ridotte di una quota pari ad un ulteriore 5% della spesa
relativa all’anno 1999. Tali risorse saranno utilizzate nello stipulando CCNL
con decorrenza dal 1 gennaio 2001;
C) FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE
1. Le parti confermano quanto previsto dall’art. 19,
comma 1, ultimo periodo dalla legge n. 488 del 1999, in base al quale
tutti i provvedimenti e le iniziative di attuazione del nuovo ordinamento del
personale, ad eccezione dei passaggi da un’area funzionale all’altra,
continuano ad essere finanziati esclusivamente dalle risorse dei fondi unici di
amministrazione e in ogni caso quelle destinate alla contrattazione integrativa.
In tal senso la contrattazione collettiva integrativa individua nell’ambito
del Fondo unico di amministrazione le risorse da destinare sia al finanziamento
delle progressioni economiche verticali all’interno di ciascuna area ai sensi
dell’art. 15 lett. B del CCNL 16.2.2000, nonché degli sviluppi economici di
cui all’art. 17 del medesimo contratto e delle posizioni organizzative.
Dalla data di utilizzo delle risorse per le finalità citate, il Fondo viene
ridotto delle somme corrispondenti, le quali sono riassegnate al
Fondo stesso dalla data di cessazione dal servizio a qualsiasi titolo o di
passaggio di area dei dipendenti che ne hanno usufruito.
2. Il CCNL 2000-2001, anche al fine di assicurare lo sviluppo della
contrattazione di secondo livello e di finanziare l’ incremento della
produttività, il miglioramento qualitativo delle prestazioni e l’innalzamento
della qualificazione professionale, destinerà al Fondo unico di amministrazione
ulteriori risorse economiche, così individuate:
a) risorse derivanti dall’utilizzo dei risparmi della retribuzione
individuale di anzianità goduta dal personale comunque cessato dal servizio, a
decorrere dall’1.1.2000, stimabili in £ 12.000 medie mensili pro capite per
il 2000 e in ulteriori £ 12.000 per il 2001;
b) risorse del Fondo unico di amministrazione, già utilizzate per
finanziare le progressioni economiche verticali all’interno di ciascuna area
funzionale ai sensi dell’art. 15 lett. B del CCNL 16.2.2000, nonché gli
sviluppi economici e le posizioni organizzative di cui agli artt. 17 e 18 del
medesimo contratto, riassegnate dai capitoli degli stipendi dell’
Amministrazione al Fondo stesso dalla data del passaggio di area o di cessazione
dal servizio a qualsiasi titolo avvenuta, del personale che ne ha usufruito;
c) risparmi derivanti dalla riduzione di personale in applicazione dell’art.
20, comma 1, lett. G), punto 20/ter della legge 488/99;
d) £ 16.000 pro-capite mensili per dodici mensilità dall’1.1.2001;
D) PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Ai fini di una completa attuazione dell’art. 36 del CCNL
sottoscritto in data 16.2.1999, la parti concordano che definiranno con apposito
accordo la costituzione del Fondo complementare categoriale esprimendo sin
d’ora l’orientamento comune che la quota di contribuzione da porre a carico
del datore di lavoro e da destinare al Fondo pensioni sia determinata nella
misura dell’1%. L’accordo è comunque subordinato all’individuazione
complessiva delle risorse che sarà effettuata nella citata legge finanziaria
per il 2001 ed al corrispondente atto di indirizzo in materia all’Aran da
parte dell’organismo di coordinamento intersettoriale.
E) CONCLUSIONE DEL NEGOZIATO
Le parti, in considerazione del fatto che le risorse già stanziate
per i rinnovi contrattuali dalla legge 488/99, saranno integrate solo con
l’entrata in vigore della legge finanziaria 2001, concordano che l’ipotesi
di accordo, di cui ai punti precedenti, sarà siglata immediatamente dopo
l’approvazione della suddetta legge finanziaria con la quale sarà assicurata
la copertura degli oneri a carico del bilancio dello Stato e consentita, nel
2001, la corresponsione degli aumenti relativi alla revisione del tasso di
inflazione programmata.
DICHIARAZIONE A VERBALE ARAN
In ordine alla lettera B della presente preintesa, l’ Aran,
su richiesta delle OO.SS., si impegna, prima della sigla
dell’ipotesi di accordo, a verificare con il proprio Comitato di settore
la possibilità di assegnare al Fondo unico di amministrazione una
ulteriore quota del 5% delle risorse complessivamente destinate ai
compensi per il lavoro straordinario ai fini dell’incremento delle
risorse di cui all’art. 31, comma 1, secondo alinea del CCNL del 16.2.1999.
DICHIARAZIONE A VERBALE
In ordine alla lettera B della presente preintesa, la CGIL – FP, la
CISL- FPS, la UIL- PA, la CONFSAL –UNSA prendono atto dell’impegno dell’Aran
a verificare con il proprio Comitato di settore la possibilità di
assegnare al Fondo unico di amministrazione una ulteriore quota del
5% delle risorse complessivamente destinate ai compensi per il lavoro
straordinario ai fini dell’incremento delle risorse di cui all’art.
31, comma 1, secondo alinea del CCNL del 16.2.1999
DICHIARAZIONE A VERBALE
CGIL-F.P., CISL-FPS, UIL-PA e UNSA-CONFSAL, nel sottoscrivere il presente
protocollo si riservano di riaprire le trattative qualora dovessero riscontrare
negli altri comparti della pubblica amministrazione l’attribuzione di benefici
tabellari non coerenti con l’intesa raggiunta.
AUMENTI sul TABELLARE
Prima tranche decorrenza 1-7-2000 Seconda
tranche decorrenza 1-1-2001 Totale a regime
A1/A1S
30.000
51.000
81.000
B1
32.000
54.000
86.000
B2
34.000
56.000
90.000
B3/B3S
36.000
60.000
96.000
C1/C1S
39.000
66.000
105.000
C2
43.000
72.000
115.000
C3/C3S
47.000
79.000
126.000
Dir.div.RE.
54.000
91.000
145.000
Isp.gen.RE
59.000
98.000
157.000
INDENNITA’ DI
AMMINISTRAZIONE
Importo aumenti
decorrenza 1-7-2000 Totale a regime decorrenza 1-1-2001
A1 e A1S
9.000
13.000
B1
10.000
15.000
B2
11.000
16.000
B3 e B3S
13.000
18.000
C1 e C1S
14.000
20.000
C2
16.000
22.000
C3 e C3S
18.000
26.000
Dir.div.R.E.
23.000
31.000
Isp.gen.R.E.
24.000
32.000
COMUNICATO CGIL-FP- CISL-FPS-UIL-PA
PREINTESA COMPARTO MINISTERI BIENNIO ECONOMICO 2000/2001
Il giorno 13 novembre è stata firmata la preintesa per il secondo biennio economico del CCNL per i dipendenti dei Ministeri.
Il rinnovo del Comparto Ministeri è il primo che viene realizzato nel pubblico impiego, relativamente al biennio 2000/2001. Tale rinnovo si colloca in una fase estremamente significativa per l’intera stagione contrattuale. In tale scenario, i risultati ottenuti sul piano retributivo e la qualità delle scelte compiute, hanno avuto un’eco straordinaria anche al di fuori del pubblico impiego.
A conferma di ciò, nei giorni che hanno preceduto la firma e soprattutto dopo la preintesa, Confindustria si è resa protagonista di un durissimo attacco.
L’elemento fondamentale, che ha consentito alle parti di raggiungere l’ accordo, è stata la scelta di dare una lettura non staticamente burocratica dell’accordo del 23 luglio 1993 sulla politica dei redditi, realizzando un recupero sostanziale dello scostamento tra l’inflazione programmata e quella reale all’interno del biennio di riferimento.
Nei mesi scorsi vi erano stati diversi momenti critici nel rapporto negoziale. In virtù di tali difficoltà, l’iniziativa del sindacato si era sviluppata in tre direzioni: la discussione in preparazione del DPEF da cui derivò la correzione dell’inflazione programmata per il 2001 (portandola all’1,7%); il confronto con il Governo sull’ipotesi della Finanziaria da cui derivarono ulteriori fondi per i rinnovi contrattuali; la sollecitazione al Governo per presentare un emendamento alla Finanziaria per lo stanziamento delle risorse necessarie per l’avvio dei fondi della Previdenza complementare
L’esito positivo di questi confronti è stato
determinato dalla determinazione del Sindacato di far rispettare lo spirito
dell’accordo del 23 luglio, ma anche di proseguire sulla strada delle riforme
della Pubblica Amministrazione a cui devono essere collegate le necessarie
risorse economiche.
BENEFICI ECONOMICI
L’incremento contrattuale complessivo al 1 gennaio 2001 è di 154.000 lire medie mensili, pari ad un aumento annuo di 1.944.000 lire. Tale importo realizza un incremento del 4,6% sulla retribuzione media del comparto (individuabile a B3), superiore, quindi, ai tassi d’inflazione programmati (1,2% per il 2000 e 1,7% per il 2001) e alle somme già stanziate per la contrattazione integrativa (0,2% per il 2000 e 0,2% per il 2001).
Le 154.000 lire mensili di incremento sono così
suddivise:
· 96.000 retribuzione tabellare (per tredici mensilità)
· 18.000 indennità di amm.ne (per dodici mensilità)
· 16.000 fondo di amm.me (F.U.A.) (per dodici mensilità)
· 24.000 dal recupero della retribuzione di anzianità (R.I.A.) per
coloro che cessano dal servizio nel biennio 2000/2001
La prima tranche degli aumenti ha decorrenza 1
luglio 2000;
la seconda al 1 gennaio 2001.
Per la prima volta, l’entrata a regime del contratto scatta all’inizio dell’anno, superando, in modo strutturale, qualsiasi discussione sugli effetti di trascinamento degli incrementi e realizzando una migliore difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni.
La scelta di individuare una cifra fissa di 18.000 lire, parametrate in base alla posizione economica rivestita, d’incremento dell’indennità d’amministrazione, consente di ridurre, in parte, le differenze tra i diversi ministeri, nonché di intervenire su quest’istituto come se fosse trattamento fondamentale.
Un’altra importante novità riguarda il F.U.A.
Oltre agli incrementi già descritti, quali le risorse derivanti dalla RIA dei
cessati dal servizio e le 16.000 medie pro-capite, nonché quelle provenienti
dalla finanziaria in merito ai risparmi derivanti dalla riduzione del personale,
si aggiungeranno le somme già destinate ai passaggi interni alle aree, comprese
le posizioni super, nonché le indennità per posizione organizzativa, dei
dipendenti cessati dal servizio o che acquisiscono un passaggio d’area in
seguito alle selezioni previste dalla classificazione professionale.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Nell’accordo è definita la quota di
finanziamento a carico del datore di lavoro, nella misura dell’1% del monte
salari. Con tali risorse, è possibile avviare le procedure per la costituzione
del fondo per la Previdenza Complementare. La soluzione definita con la
preintesa, consente di dare seguito alle norme previste dalla riforma
previdenziale del 1995 offrendo la possibilità, soprattutto a coloro che hanno
il regime contributivo, di avere una più adeguata copertura pensionistica.
CONCLUSIONE DEL NEGOZIATO
L’ipotesi d’accordo potrà essere siglata
dopo che la Finanziaria sarà approvata dal Parlamento, poiché al suo interno
sono indicate le risorse necessarie per rendere pienamente esigibile quanto
previsto nella preintesa e che nella stessa, opportunamente, viene già
considerato, “in via conclusiva”.
CONSULTAZIONE
Le scriventi Segreterie nazionali ritengono
importante che si avvii la consultazione unitaria, tramite assemblee sui posti
di lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto Stato. Seguiranno
sintesi provinciali delle assemblee e valutazioni dei responsabili regionali.
Infine, per il giorno 20 dicembre è prevista, a Roma, presso l’auditorium di
V. Rieti, la riunione unitaria degli Organismi nazionali per una sintesi
nazionale.