Associazione di studio, Formazione e Informazione per la valorizzazione della figura dell'Ufficiale Giudiziario e degli uffici N.E.P.Consiglio Permanente dell’Union Internationale des Hussiers de Justuice et Officiers Judiciares’ < Parigi, 28 e 29 novembre 2007


 

 

Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa

Union Internationale des Hussiers de Justuice et Officiers Judiciares’

 L’indipendenza della giustizia e degli ufficiali giudiziari

... in formato pdf > clicca qui

 Durante l’ultima settimana di novembre si è tenuto il consiglio permanente dell’UIHJ, la più importante autorità dopo il congresso internazionale. Così come nel 2006, prima del congresso, si sono tenuti dei gruppi di studio ai quali hanno partecipato i membri dell’UIHJ ed i cui temi sono stati scelti per la loro grande attualità: la constatazione, il sequestro e la composizione amichevole dei crediti.

Ciascuno ha preso parte al dibattito e tale iniziativa ha raccolto un grande successo. Jacques Isnard, presidente dell’UIHJ, ha aperto il consiglio permanente il 29 novembre con un discorso introduttivo e di benvenuto. Ha salutato l’assemblea costituita dai membri delle delegazioni presenti ed, in particolar modo, i rappresentanti della Repubblica della Bielorussia e della Tailandia, intervenuti per l’occasione. Egli ha ringraziato la Camera nazionale francese degli ufficiali giudiziari:”che ci ha accolto con benevolenza per la crescita che la nostra organizzazione può perseguire mediante un’azione rivolta a più fronti tenendo ben alto il nome dell’UIHJ”.

 Il Presidente ha, poi, pronunciato un discorso sull’indipendenza della giustizia e, come corollario, sull’indipendenza degli ufficiali giudiziari: “Parlare di giustizia significa comprendere il sistema nel suo insieme. La giustizia nella sua accezione classica comprende i magistrati, ma anche gli ausiliari ed i funzionari ministeriali” ha detto. Partendo dal concetto di una giustizia indipendente e dall’indipendenza del potere giurisdizionale, il Presidente ha precisato che il tema dell’indipendenza della giustizia è estensibile. Citando Locke e, poi, riprendendo Montesquieu con il suo “Esprit des lois” egli ha ricordato: “In ogni stato ci sono tre tipi di poteri il potere legislativo, il potere esecutivo delle cose che derivano dal diritto delle genti ed  il potere di esecuzione che deriva dal diritto civile”.

 Secondo Isnard l’indipendenza della giustizia è un valore costituzionale condiviso dal giudice e dall’ufficiale giudiziario. Esaminare il problema dal solo lato del potere del giudice significa dare una nozione riduttiva dell’indipendenza della giustizia. Troppo spesso si pensa che la giustizia esaurisca il proprio ruolo nel momento in cui si pronuncia una sentenza.

Gli stessi magistrati mostrano poco interesse per ciò che accade dopo la pronuncia delle loro decisioni e raramente si chiedono se sia comprensibile, alle parti del processo, il loro provvedimento.

 Progressivamente, constata il Presidente, il mondo politico, quello giudiziario ed anche gli operatori economici manifestano una sensibilità crescente nei confronti dell’esecuzione dei titoli giudiziari.

L’Unione Europea, per prima, ha conferito centralità alla libertà, alla sicurezza ed alla giustizia (Consiglio di Tamper del 1999), ma anche la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto il diritto all’esecuzione dei giudicati come parte integrante di un giusto processo (Caso Honrsby contro Grecia del 1997). Un diritto autonomo di esecuzione è sancito anche nella Raccomandazione del 9 settembre 2003 del Consiglio di Europa.

 Isnard ha parlato nel suo discorso di un progetto di statuto unitario ed unico per tutti gli ufficiali giudiziari dell’Africa, nell’ambito dell’Ohada, presentato sotto il patrocinio dell’UIHJ. “L’ufficiale giudiziario liberale ed indipendente, come è stato più volte dimostrato, è un esempio ed una parte dell’indipendenza della giustizia”. ha rammentato il presidente.

 Egli ha, infine, menzionato i casi, troppo numerosi, in alcuni paesi, nei quali l’ufficiale giudiziario subisce le vessazioni  e le sanzioni, o addirittura è costretto al carcere per essersi opposto alle intimidazioni, per aver rispettato la legge onorando la sua nobile missione e cioè quella di eseguire un giudicato pronunciato nel nome del popolo e della Repubblica.

 La mancata esecuzione delle decisioni dei giudici è un vero attentato alla democrazia. Il Presidente ha concluso affermando che per il raggiungimento di una giustizia indipendente occorre avere non solo un potere giurisdizionale indipendente, ma anche degli ufficiali giudiziari anch’essi indipendenti e liberi.

 Kazakhstan, ARYM, Cile, Mauritania: quattro paesi dai quattro continenti approdano all’UHIJ

 Gèrard Ploux, membro dell’ufficio della Camera nazionale degli ufficiali giudiziari francesi, che ha preso il posto di Paul Rochard, ha evidenziato che si è assistito ad un formidabile sviluppo dell’UHIJ. La camera nazionale francese ha rinnovato all’UHIJ ed al suo ufficio le sue felicitazioni per la grande diffusione nel mondo dell’UHIJ  ed il suo rallegramento di accogliere delegazioni dai paesi di tutto il mondo nella “casa degli ufficiali giudiziari del  mondo”.

Si è poi tenuta la cerimonia di introduzione dei nuovi membri nell’UIHJ.

 Primo fra tutti è stato il turno del Kazakhstan. Durante il congresso degli ufficiali giudiziari di questo paese che si è tenuto nel giugno 2007 ad Astana si è parlato del progetto della liberalizzazione della figura dell’Ufficiale giudiziario secondo il modello francese ed è stato in questo contesto che è stata presentata la candidatura di questo paese all’UHIJ. Il rappresentante di questo stato membro ha sottolineato che l’indipendenza è alla base del funzionamento dei tribunali. Le decisioni dei giudici debbono essere eseguite dagli ufficiali giudiziari e, nonostante i tanti sforzi che questi funzionari fanno oggi per assicurare la giustizia, il sistema non è ancora al passo con le esigenze economiche del paese.

 Dopo aver confrontato i sistemi di molti paesi quali ed in particolare anche della Francia e della Germania , quello francese è sembrato essere il più efficiente. Il  Kazakhstan presenterà prossimamente un progetto di legge in parlamento  ed ha confermato la gioia per la collaborazione con l’UHIJ ed una totale apertura verso lo sviluppo dell’esecuzione dei giudicati.

Poi è stato il turno della Arym che ha presentato la propria candidatura con il patronato dei Paesi Bassi e che sta attuando una riforma delle istituzioni e l’istituzione di una figura di ufficiale giudiziario libero ed indipendente.

 Dopo L’asia e L’Europa è stata la volta di un paese del continente americano: il Cile. I contatti fra l’UIHJ e gli ufficiali giudiziari cileni sono iniziati quando un membro della delegazione francese dell’UIHJ si è recato in Cile, nell’ottobre 2007, nell’ambito di una missione dell’Unione Europea che ha visto protagonista il Ministero della giustizia francese.

Anche la Mauritania è entrata a far parte dell’UIHJ con lo scopo di ottenere, da parte dell’associazione, assistenza ed aiuto nell’elevazione degli standards della categoria e nell’esecuzione delle decisioni giurisdizionali.

 La Bielorussia, infine, ha preso parte ai lavori dell’UIHJ con l’auspicio di una prospera e duratura collaborazione fra l’associazione e gli ufficiali giudiziari del proprio Stato.

 Il Presidente ha, poi, tracciato un bilancio della situazione sottolineando che l’UIHJ conta, ad oggi, 64 membri e che nel solo anno 2007 l’Unione ha partecipato a 48 missioni. Egli ha, inoltre, sottolineato l’importanza della formazione per la categoria ed ha, a tal proposito, menzionato la creazione di un Istituto Internazionale di diritto civile e di procedura civile (IIDJPDE) che assomma in sé il Centro Internazionale di formazione (creato in collaborazione con la Scuola Nazionale di procedura di Parigi) presente in Romania, Tunisia, Lettonia, Ufohja, ma anche la prossima creazione di una Biblioteca Mondiale, di una rivista Juris-Union e di un Comitato Scientifico dell’UIHJ. “Questo istituto sarà un’arma fondamentale per la promozione e lo sviluppo dell’UIHJ” h dichiarato.

 L’UIHJ è estremamente attiva nel seno del Consiglio d’Europa, in particolare all’interno del CEPEJ, vero laboratorio dell’Europa.

 Ogni delegazione dei paesi presenti ha poi tracciato un quadro sintetico della posizione dell’ufficiale giudiziario nel proprio paese.

 La giornata mondiale dell’ufficiale giudiziario

 E’ stata presentata una brochure per la formazione elaborata dalla Scuola nazionale di procedura di Parigi in  materia internazionale.

 Sono stati indicati tre grandi temi: la formazione dei formatori, la comunicazione e lo studio di cinque regolamenti europei riguardanti la figura della professione dell’ufficiale giudiziario. Rientrano nei progetti internazionali paesi come. Il Kosovo, la Tunisia, il Libano e l’Ucraina.

Per quanto concerne il tema della comunicazione, è stata fissata la data del 12 giugno 2008 per celebrale la giornata mondiale dell’ufficiale giudiziario avente come tema: Che cosa vi aspettate dall’ufficiale giudiziario?”.

 “L’ufficiale giudiziario, elemento essenziale dello stato di diritto”, questo sarà il tema del prossimo congresso internazionale che si terrà a Marsiglia nel settembre 2009.

 Il Presidente Isnard ha concluso l’incontro ringraziando i partecipanti e tutti coloro che lavorano nell’UIHJ ed augurando a tutti di contribuire con il proprio operato alla missione della professione dell’ufficiale giudiziario.

- FINE -