e …la lotta continua
UFFICIALI GIUDIZIARI TIVOLI: chi sono?
di Luigi Nardella, Ufficiale Giudiziario Tivoli
A poco meno di 15 giorni dall’inizio …dell’impari lotta che, giova ricordare, prevede il blocco delle autovetture private a partire dal 01Ottobre 2005, non possiamo non registrare, con profonda soddisfazione e con una punta di narcisismo, che il palazzo sta …scricchiolando e con esso tutte le sue …granitiche certezze, e che le minacce iniziali si stanno sciogliendo come la neve al sole, trasformandosi in esortazioni e suppliche.
Preso atto di ciò, si rende necessario rispondere alla domanda che ci giunge da più parti, posta da gran parte dei colleghi, su chi sono veramente gli Ufficiali Giudiziari di Tivoli.
Santi o eroi?, tanto per mutuare le parole dell’attivissimo, irriducibile, fondamentalista, omnipresente collega Andrea Mascioli.
E’ bene che si sappia che non siamo uno sparuto gruppo di riottosi colleghi in cerca di avventure, amanti del chiacchiericcio e dei salotti romani, figli, per dirlo con padane parole tanto care all’illustre referente ministeriale, della Roma…sfaticata e …ladrona. Siamo invece un gruppo di coraggiosi colleghi che amano fortemente la loro professione e che vogliono riappropriarsi dei loro diritti e delle loro prerogative di lavoratori.
Quindi, non santi e nemmeno degli eroi, piuttosto gente comune, uomini, donne e padri di famiglia, disposti a tutto pur di riconquistare la posizione che gli compete nell’ambito di quel panorama normativo tanto caro al legislatore quando, nel lontano 1959 con il D.P.R. 1229, volle dare lustro e dignità alla categoria degli Ufficiali Giudiziari, eleggendola, nella fattispecie, a figura prioritaria dell’impianto codicistico.
Quindi, la nostra iniziativa non ha la pretesa di colmare un vuoto legislativo che dura ormai da troppi anni, né intenti insurrezionali, ma dare un contributo serio alla risoluzione dei tanti, troppi, problemi che affliggono la nostra categoria. Ecco che nel solco del cammino intrapreso, non ci possiamo permettere ripensamenti o sbandamenti, ma dobbiamo tirare diritti verso l’obiettivo che ci siamo imposti e che ci permettiamo di ricordare ancora una volta: la riconquista della nostra dignità di uomini prima ancora che di lavoratori, quale necessario passo verso lo sviluppo della nostra personalità.
Quanto a questo, non si può dire che non siamo in perfetta sintonia con il dettato costituzionale e con la scelta di tipo “personalistico” fatta dal legislatore costituente nel momento in cui ha dato vita alla nostra Costituzione; una Costituzione, è bene riproporre, tutta incentrata sui diritti dell’uomo e sullo sviluppo della sua personalità. Allora, non dobbiamo permettere ad alcuno di offendere la nostra dignità di uomini, di soffocare le nostre aspirazioni, di mortificare le nostre aspettative di cittadini prima ancora che di lavoratori, di porre in essere nei nostri riguardi comportamenti vessatori, indegni in uno stato di diritto, men che meno in uno stato sociale che dovrebbe, al contrario, porsi al servizio dell’intera comunità e cercare, almeno allo stato tendenziale, di realizzare l’uguaglianza sostanziale. Pertanto, di fronte ad una P.A. cieca, arrogante e sorda a qualunque richiesta di aiuto, non abbiamo potuto fare altro che resistere per poi imbastire una reazione razionale in grado di dare forza e voce alla nostra disperazione; consapevoli di recitare la parte di chi sa che non ha più nulla da perdere ed è pronto a giocarsi tutto in un attimo. Allora ci siamo guardati in faccia e, dopo aver attinto alle nostre forze, abbiamo capito che bisognava sollecitare e indirizzare l’azione di alcuni parlamentari verso il governo nazionale, affinché quest’ultimo si sentisse vigilato e controllato dal parlamento sovrano con lo strumento dell’interrogazione e dell’indagine conoscitiva. Abbiamo poi rivolto la nostra attenzione verso i maggiori quotidiani nazionali nel tentativo di risvegliare le coscienze dei colleghi, sopite ormai da troppo tempo, convinti più che mai che è colpevole qualsiasi indifferenza o peggio ancora qualunque atteggiamento fatalistico e rinunciatario.
Ai colleghi vogliamo dire: “Sappiate che è improduttivo, impopolare e sconveniente per i …detentori del potere attaccare un gruppo di lavoratori decisi, pronti a tutto, consapevoli di essere dalla parte della ragione, che i recenti fatti hanno…costretto, ad ergersi, loro malgrado, a paladini di un’intera categoria, custodi dei diritti propri di ognuno, faticosamente conquistati nel corso degli anni, se non attraverso il rischio di far diventare costoro dei martiri, dei soggetti inattaccabili (è così che in parte ci sentiamo oggi noi di Tivoli) da immolare sull’altare della giustizia.
Veniteci incontro, non abbiate timore, non rimanete indifferenti e latitanti di fronte agli innumerevoli problemi che ci affliggono e che non ci consentono di ridisegnare per noi e per i nostri figli una vita migliore.
Abbiate il coraggio di rialzare la testa in ogni sede e di contattarci con ogni mezzo e vi daremo il vademecum dell’Ufficiale Giudiziario; una sorta di “istruzioni per l’uso” che vi consentirà di fronteggiare l’emergenza e di galleggiare di fronte a chi tenterà in tutti i modi di dissuadervi, usando lo strumento del ricatto e della coercizione, in luogo di strumenti democratici come il convincimento e la concertazione”.
TRANQUILLI, POSSONO FARCI DI TUTTO TRANNE CHE IMPOSSESSARSI DELLE NOSTRE MENTI E GUIDARE LE NOSTRE AZIONI!!
Forza e coraggio
Per l‘Unep di Tivoli
Dr.
Luigi Nardella
LETTERE APERTE - COMUNICATI - INFORMATIVE UNEP
12 ottobre 2005 > Andrea Mascioli > UG UNEP TIVOLI < Lotta dura 16 ottobre 2005 > due articoli sull'UNEP di Tivoli....IL Messaggero ... IL Tempo 12 ottobre 2005 > Interrogazione Parlamentare > UNEP di Tivoli 10 ottobre 2005 > Ufficiali Giudiziari ...con le palle > Autodenuncia alla Procura di TIVOLI 29 settembre 2005 > Ufficiali Giudiziari ... con le palle 2 < Velletri > Cari colleghi questa è un'altra puntata della ns. vicenda speriamo che prima o poi l'ufficiale giudiziario riesca a sollevare la testa e a rendersi conto che anche lui o lei è un essere con una dignità. Uniti possiamo.. 28 settembre 2005 > Ufficiali Giudiziari ...con le palle > Diffida al Ministro 21 settembre 2005 > Andrea Mascioli >UG unep Tivoli > Carissimi colleghi è giunta l'ora della riscossa > VERBALE ASSEMBLEA PERSONALE UNEP 19.09.2005 |