Elevare il ruolo degli ufficiali giudiziari tratto dal sito
Il procedimento d’ingiunzione è una forma speciale,
particolarmente rapida, di un ordinario processo di condanna al pagamento di una
determinata somma di danaro o alla consegna di una determinata quantità di cose
fungibili. La caratteristica della rapidità è dovuta da una fase cognitiva
sommaria e senza contraddittorio effettuata dal giudice. Ciò viene giustificato
dal tipo di credito e dalla prova (scritta), che lo fanno sembrare ai suoi occhi
reale ed esigibile. Quando il giudice ritenga il ricorso re-golare e ricevibile
dal debitore, glielo ingiunge avvisandolo che è tenuto al pagamento entro
quaranta giorni, che possono essere ridotti a dieci o aumentati a sessanta per
giusti motivi, salvo la possibilità di opporvisi. Nel caso in cui il debitore
non vi si opponga le copie del ricorso e del decreto notificate as-sumono forza
esecutiva. Con questa breve analisi si è potuto constatare come il procedimento
ingiunti-vo sia uno strumento efficacissimo. Ma è tutt’altro che efficace
quando il debitore si opponga allo stes-so, poiché si dà luogo ad un ordinario
processo ove il contraddittorio è assicurato, e con esso il giudizio del
giudice.
Ma analizziamo qui la prima fase e cioè quella ingiuntiva. Quest’attività è
caratteriz-zata da un accertamento oggettivo, che impegna quotidianamente molti
magistrati in un momento, quello attuale, in cui per tentare di smaltire cause
ordinarie arretrate è stato necessario istituire delle sezioni stralcio, con
collegi giudicanti formati da magistrati in pensione e avvocati. E’ per questo
che da più parti, sia nel mondo dottrinale e giudiziario che politico, ci si
domanda se valga ancora la pena affidare la fase di accertamento oggettivo a
giudici togati o se sia ormai
giunta l’ora di delegarla a tecnici quali gli ufficiali giudiziari.
Prendiamo ad esempio l’esperienza francese,
che è caratterizzata da ufficiali giudiziari (huissiers), ausiliari del
giudice, i quali, prima dell’intimazione, possono convo-care i debitori per
tentare un bonario componimento
con pagamento rateizzato, sempre che il creditore sia d’accordo; accordo da
certificare con apposito verbale affinché la legge gli riconosca efficacia
ese-cutiva. Tutto ciò renderebbe ancor più rapida la procedura ingiuntiva e
darebbe luogo ad un maggior numero di composizioni bonarie, salvando
insolvibilità momentanee che se rigidamente osservate de-generano spesso in
fallimento.
Così facendo, oltre ad elevare il ruolo degli
ufficiali giudiziari, si toglierebbe l’immenso carico dei procedimenti
ingiuntivi ai magistrati che potrebbero così finalmente dedicarsi con più
tranquillità ai procedimenti ordinari arretrati.