Associazione di studio, formazione e informazione per la valorizzazione della figura dell’Ufficiale Giudiziario e gli uffici N.E.P. 

angelo@auge.it -  www.auge.it  - Arcangelo D'Aurora - 47023 Cesena via Curiel 5 (UNEP Cesena) 347.23.58.950 - 0547/26882 - 0543/370367 (casa)

Aggiornato ..... venerdì 02 ottobre 2009

Presentate nei mesi di gennaio, febbraio, marzo 2005 e maggio


Atto Camera < lunedì 17 gennaio 2005 nella seduta n.569

Interrogazione a risposta orale 3-04059 presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN - circoscrizione PIEMONTE 2 Collegio: 12 - Cossato)


Atto Camera < lunedì 24 gennaio 2005 nella seduta n.573

Interrogazione a risposta scritta 4-12525 presentata da VINCENZO SINISCALCHI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO - Collegio: 2 - Napoli – Vomero)


Atto Senato < martedì 25 gennaio 2005 nella seduta n.725

Interrogazione a risposta scritta 4-07975 presentata da ANTONIO IOVENE (Gruppo DS-U - Regione di elezione: CALABRIA)


Atto Camera < giovedì 27 gennaio 2005 nella seduta n.576

Interrogazione a risposta scritta 4-12632 presentata da PIETRO MAURANDI (DS-ULIVO - circoscrizione XXVI (SARDEGNA) Collegio: 9 – Iglesias)


Atto Camera < mercoledì 16 febbraio 2005 nella seduta n.587
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03981 presentata da PIETRO MAURANDI (DS-ULIVO -
circoscrizione XXVI (SARDEGNA) Collegio: 9 – Iglesias)


Atto Camera < martedì 22 febbraio 2005 nella seduta n.590

Interrogazione a risposta scritta 4-13145 presentata da GABRIELLA PISTONE (COMUNISTI ITALIANI - Collegio: 5 - Roma-Pietralata)


Atto Camera < mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.599

Interrogazione a risposta orale 3-04331 presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN - circoscrizione PIEMONTE 2 Collegio: 12 - Cossato)


Atto Senato < mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.759

Interrogazione a risposta scritta 4-08311 presentata da FRANCESCO SALZANO (UDC - Nocera Inferiore - Salerno)


Atto Camera < mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.599
Interrogazione a risposta in Commissione 5-04121 presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN - circoscrizione PIEMONTE 2 Collegio: 12 - Cossato)


Atto Senato < martedì 3 maggio 2005 nella seduta n.791 < Interrogazione a risposta scritta 4-08610 < presentata da MICHELE FLORINO (AN - Regione di elezione: Campania - Membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) 


    Atto Camera < mercoledì 11 maggio 2005 nella seduta n.624 <Interrogazione a risposta scritta 4-14379 presentata da GIULIANO PISAPIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - circoscrizione III (Lombardia 1)) 



  

Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-04059
presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN -
circoscrizione PIEMONTE 2
Collegio: 12 - Cossato
) lunedì 17 gennaio 2005 nella seduta n.569


DELMASTRO DELLE VEDOVE e MEROI. – Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:

le gravi carenze di organico degli uffici degli ufficiali giudiziari, ormai sostanzialmente diffuse in quasi tutti i distretti di Corte d’appello, stanno creando disfunzioni insostenibili al funzionamento della giustizia ed un danno – anche economico – maggiore del costo degli ufficiali giudiziari che necessiterebbero per l’espletamento completo di tutti gli adempimenti civili e penali;

è enorme il numero di dibattimenti penali che vengono rinviati, dai magistrati giudicanti, per difetto di notifica agli imputati o ai testimoni;


la conseguenza di questi numerosissimi (ed evitabilissimi) rinvii è il numero abnorme dei procedimenti che finiscono con sentenze di non doversi procedere per essere i reati prescritti per intervenuta prescrizione;


nell’ambito della giustizia civile, è insostenibile il numero di atti di precetto che perdono efficacia per il decorso dei termini previsti dal codice di procedura civile per l’impossibilità di eseguire il pignoramento mobiliare a causa della insufficienza degli organici degli Ufficiali Giudiziari;

sia nel settore civile che nel settore penale la giustizia sconta le conseguenze delle carenze di organico di questi preziosissimi personaggi, autentico perno su cui ruota l’intero ingranaggio della macchina processuale;


le recenti relazioni nelle cerimonie di inaugurazione degli anni giudiziari hanno confermato i tempi letteralmente «biblici» della nostra giustizia, non a caso duramente perseguita dagli organismi europei;

il tentativo di risolvere una parte dei problemi evidenziati attraverso la convenzione con Poste Italiane S.p.A. sembra essere destinato ad un epilogo insoddisfacente, e per di più con costi elevati, tenuto conto del fatto che la pratica giudiziaria insegna che proprio le notificazioni a mezzo del servizio postale sono quelle che creano il maggior numero di problemi e le più ricorrenti eccezioni di nullità -:


se, al fine di garantire un regolare funzionamento alla giustizia civile e penale, non ritenga di dover provvedere con la massima urgenza alla copertura degli organici degli Ufficiali Giudiziari in tutti i distretti di Corte d’Appello, dovendosi in ogni caso privilegiare, sia nel campo della giustizia civile che nel campo della giustizia penale, la notifica a mani dei destinatari degli atti da parte di personale qualificato, non potendosi certamente pretendere dal portalettere preparazione giuridica e conoscenza delle norme dei codici di procedura civile e di procedura penale e dovendosi invece considerare che la regolarità della notificazione degli atti può rimuovere una causa non secondaria dei tempi insopportabilmente lunghi giustizia.

(3-04059)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-12525
presentata da VINCENZO SINISCALCHI (
DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO - Collegio: 2 - Napoli – Vomero) lunedì 24 gennaio 2005 nella seduta n.573



SINISCALCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

a seguito di una precisa disposizione contenuta nella legge finanziaria, per l'anno 2005, il ministero in indirizzo ha assunto l'impegno di porre rimedio alla mancata assunzione di ufficiali giudiziari vincitori di pubblico concorso;

i suddetti vincitori di concorso, ad oggi ancora penalizzati dalla mancata assunzione, si riferiscono al bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, del 13 dicembre 2002, n. 98 (assunzione di 443 ufficiali giudiziari);

nel dicembre 2004 veniva avviata la procedura di assunzione di una parte di vincitori di concorso che, conseguentemente, portava all'impiego in servizio di 248 unità (su 443);

le richiamate 248 unità, professionalmente qualificate, in data 20 dicembre prendevano servizio esclusivamente presso le sedi di Corte di appello di Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia e Genova (con evidente penalizzazione per le sedi giudiziarie «centromeridionali»);

ad oggi restano ancora privi di assunzione ben 195 vincitori di concorso e permane di concreta attualità la grave carenza di organico negli uffici Unep ove nessuna assunzione in servizio è stata disposta nel richiamato lasso temporale;

le richiamate carenze di organico si inquadrano, peraltro, in una situazione di precarietà di impiego determinata anche dal lungo lasso temporale intercorso tra l'ultimo concorso bandito ed il precedente datato 1995;

secondo l'interrogante la più sollecita assunzione in servizio dei 195 vincitori di concorso si rende necessaria oltre che nell'ambito di un doveroso riconoscimento del diritto all'impiego effettivo per i soggetti interessati, ingiustamente penalizzati, anche per sopperire alle gravi carenze di organico -:

con quali tempi modalità e programmazione il competente ministero intenda fare fronte all'obbligo di assunzione dei numerosi vincitori di concorso ad oggi ancora penalizzati ed in attesa di impiego presso gli uffici;

se non ritenga prioritario ogni sforzo finalizzato alla più celere assunzione dei predetti;

se il Ministro interrogato sia in grado di specificare le modalità con le quali intenda dar corso alle procedure di «mobilità» - di cui alla richiamata disposizione della Finanziaria 2005 - in rapporto alla eventuale assunzione degli «idonei» che potrebbero trovare impiego nell'anno in corso.(4-12525)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

 

Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-07975
presentata da ANTONIO IOVENE (
Gruppo DS-U - Regione di elezione: CALABRIA) martedì 25 gennaio 2005 nella seduta n.725


IOVENE. – Al Ministro della giustizia. Premesso:

che il problema delle vacanze degli organici del personale amministrativo negli uffici giudiziari incide notevolmente sulle disfunzioni che si verificano nel concreto esercizio dell'attività giurisdizionale;
che i posti previsti dall'attuale pianta organica degli ufficiali giudiziari C1 sono 2289, di cui sono effettivamente coperti solo 1468, con una vacanza di posti pari a 821 unità;
che i posti previsti dall'attuale pianta organica dei cancellieri C1 sono 7468, di cui 6854 effettivamente coperti e 614 posti da coprire;
che in data 8/11/2002 il Ministero della giustizia bandiva concorsi distrettuali per esami di ufficiale giudiziario, area funzionale C, posizione economica C1, per complessivi 433 posti;
che nel bando veniva indicato il numero di posti messi a concorso per ogni regione;
che espletate le prove concorsuali e approvate le graduatorie in data 1º/4/2004 il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi, Direzione del personale e della formazione, Ufficio III concorsi e assunzioni, evidenziando le gravi carenze e difficoltà gestionali ed organizzative derivanti da una scopertura nell'ambito della figura professionale di ufficiale giudiziario C1 di 817 posti su 2289, richiedeva l'assunzione dei vincitori;
che nel mese di agosto 2004 il Governo, a procedura già espletata, decideva l'assunzione di soli 154 vincitori del concorso e che, solo successivamente, il numero di 154 veniva portato a 248 unità;
che, secondo il Ministero, i 248 nuovi ufficiali giudiziari andrebbero a coprire l'emergenza determinatasi nei distretti che hanno maggiori vacanze di organico, ovvero solo quelli situati nel Nord Italia, mentre le esigenze degli altri distretti saranno risolte attraverso l'avvio della mobilità dai distretti che usufruiranno delle nuove assunzioni, con il risultato che queste sedi prima si riempiranno con i nuovi assunti e successivamente si svuoteranno per i trasferimenti;
che a fronte di 443 vincitori di concorso (a cui si potrebbero aggiungere altri 700 dichiarati idonei avendo superato le prove di esame) soltanto 248 saranno assunti, determinando così una disparità di trattamento di cui beneficeranno esclusivamente le regioni del nord a scapito di quelle del sud;
che, per fare un esempio, in Calabria su 40 posti vacanti sono stati solo 11 i vincitori del concorso che dovrebbero essere assunti e 80 gli idonei;
che la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge finanziaria 2005) al comma 97, lettera c), prevede, nell'ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all'assunzione di cui al comma 96, prioritaria l'immissione in servizio, per la copertura delle vacanze organiche nei ruoli degli ufficiali giudiziari C1 e nei ruoli dei cancellieri C1 dell'amministrazione giudiziaria, dei vincitori e degli idonei del concorso pubblico per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario C1;
che l'art. 9 della legge 3/2003 consente l'utilizzazione degli idonei delle graduatorie dei pubblici concorsi per la copertura delle vacanze di organico;
che il 15 luglio 2004 il Ministero della giustizia ha sottoscritto con Poste Italiane spa una convenzione per la gestione integrata delle notificazioni degli atti giudiziari;
che l'attività di notificazione degli atti giudiziari è affidata dai codici di procedura civile e penale all'ufficiale giudiziario, pubblico ufficiale dipendente del Ministero della giustizia, e che la notificazione degli atti richiesti dagli uffici giudiziari è gestita direttamente dagli uffici NEP;
che per tale attività la legge dispone l'eventuale ricorso agli organi di polizia giudiziaria (polizia, carabinieri, vigili urbani, polizia penitenziaria) solo in casi di eccezionale gravità;
che ogni anno circa 2000 ufficiali giudiziari, impegnati quotidianamente nell'attività di notificazione, espletano circa 20 milioni di notificazioni di atti giudiziari;
che per la notificazione penale l'ufficiale giudiziario impiega anche il proprio mezzo di trasporto e percepisce, a rimborso di tutte le spese sostenute, e solo per notificazioni con esito positivo, un'indennità forfettizzata compresa tra 0,33 e 1,20 euro, mentre per quella civile è in fasce chilometriche;
che la società Poste Italiane S.p.A. propone questo servizio ad un costo medio di 8,37 euro per ogni notificazione (salvo modifica di aumento), compresa la provvigione del 180 per cento annuo (15 per cento mensile) che lo Stato versa per il pagamento differito delle raccomandate;
che il servizio proposto da Poste Italiane è molto oneroso e impegnativo per lo Stato (8,37 euro a notificazione contro gli attuali 0,33 euro) e va in direzione opposta rispetto agli obiettivi programmatici di contenimento della spesa pubblica senza offrire alcun effettivo beneficio a vantaggio dei servizi alla giustizia;
considerato:
che la figura professionale C1 ha una valenza vitale, in quanto è l'unica figura in grado di conglobare funzioni di reggenza degli uffici e funzioni istituzionali e le carenze si ripercuotono notevolmente sull'efficienza dell'ufficio, se non si tramutano in una vera e propria impossibilità a funzionare dell'ufficio stesso;
che il sud ed in particolare la Calabria stanno vivendo una vera e propria emergenza criminale e che occorre velocizzare i processi, garantire la certezza dell'amministrazione della giustizia anche coprendo i buchi di organico di tutto il sistema giudiziario;
che la decisione adottata dal Ministero di assumere solo il 50% degli aventi diritto e di destinarli esclusivamente a coprire i buchi di organico nelle zone del nord Italia va sicuramente nella direzione opposta rispetto alle esigenze di garantire una rapida ed efficace azione di contrasto alla criminalità, soprattutto nel Mezzogiorno;
che l'ufficiale giudiziario svolge da sempre l'attività di notificazione degli atti giudiziari a bassissimi costi, assolvendo così ad una funzione sociale ed ammortizzando in modo considerevole i costi della giustizia;
che l'attività di notificazione consiste nel portare a conoscenza delle parti gli atti processuali;
che tale attività si incardina in ogni fase e grado del processo civile e penale e da essa discendono imprescindibili termini processuali a pena di nullità e/o di decadenza;
che la delicatezza dei contenuti degli atti processuali (processi di mafia, ordini di costituzione, ricorsi, appelli, ecc.) richiedono cautela e riservatezza ad un pubblico ufficiale per svolgere questa attività;
che la gravità ed il pericolo insiti nel conferire la gestione di questo delicato servizio della giustizia ad un soggetto privato appare evidente, e ricondurre le delicate attività svolte dall'ufficiale giudiziario, organo primario deputato dalla legge all'attività di notificazione, ad un ruolo secondario e subalterno realizza un'illegittima ed inopportuna invasione di competenze da parte di un terzo soggetto privato;
che la stipula di una convenzione con la società Poste Italiane S.p.A. per la gestione delle notificazioni degli atti giudiziari non è certamente orientata al recupero di efficienza dell'attività giudiziaria, diminuisce il senso di sicurezza del cittadino e viola le norme sulla privacy;
che, infatti, le notificazioni eseguite a mezzo del servizio postale costituiscono uno dei punti di maggiore inefficienza ed inefficacia a causa della scarsa certezza della consegna, dei tempi, dei soggetti abilitati e dei luoghi obbligatoriamente previsti;
che l'ufficiale giudiziario è obbligato a conoscere ed attenersi strettamente al rispetto di tutti i principi disposti dalla legge e, in qualità di pubblico ufficiale, garantisce la terzietà, la segretezza degli atti del proprio ufficio e la tutela della privacy, rafforzata dalla recente attuazione del decreto legislativo n. 196/03;
che la convenzione in oggetto disporrebbe la trasmissione telematica degli atti da notificare alla Società Poste Italiane e l'istituzione di un registro cronologico gestito in comune dagli uffici giudiziari e dagli uffici postali violando, in modo evidente, ogni diritto di tutela alla privacy delle parti e la segretezza degli atti,
si chiede di sapere:
se non si considerino le scelte effettuate una dannosa e grave penalizzazione delle regioni meridionali;
se non si ritenga opportuno, al fine di migliorare e rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata soprattutto in Calabria e nel Mezzogiorno, coprire tutti i buchi di organico del sistema giudiziario, utilizzando tutti i vincitori del concorso nonché gli idonei, al fine di velocizzare i processi e garantire la certezza dell'amministrazione della giustizia;
se non si ritenga utile verificare, alla luce dei costi e dei risultati, l'utilità, l'efficacia e gli eventuali limiti dell'esternalizzazione del servizio di notifica degli atti giudiziari.

(4-07975)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12632
presentata da PIETRO MAURANDI (DS-ULIVO -
circoscrizione XXVI (SARDEGNA)
Collegio: 9 – Iglesias)
giovedì 27 gennaio 2005 nella seduta n.576



MAURANDI e CARBONI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

il comma 97, lettera c) dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria per il 2005), dispone che il Ministro della giustizia, in via prioritaria, provveda all'assunzione di tutti i vincitori e degli idonei al concorso per l'assunzione di 443 ufficiali giudiziari in posizione economica C1, di cui al bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, del 13 dicembre 2002, n. 98;

nel dicembre 2004 è stata avviata la procedura di assunzione di 248 vincitori di concorso nelle sedi di Corte d'appello di Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia e Genova -:

con quali tempi e con quali modalità intenda procedere all'assunzione degli altri 195 vincitori di concorso nelle altre sedi di Corte d'appello.(4-12632)


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03981
presentata da PIETRO MAURANDI (DS-ULIVO -
circoscrizione XXVI (SARDEGNA)
Collegio: 9 – Iglesias)
mercoledì 16 febbraio 2005 nella seduta n.587

MAURANDI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:

la legge finanziaria per il 2005 (legge n. 311 del 30 dicembre 2004) ha apportato alcune significative modifiche rispetto alle leggi finanziarie degli anni precedenti per quanto concerne la disciplina relativa alle assunzioni che possono essere effettuate dalle pubbliche amministrazioni, stabilendo limiti più stringenti che in qualche caso rischiano di determinare serie difficoltà nel funzionamento delle amministrazioni medesime, se non addirittura di pregiudicarne l'operatività;

esemplare risulta, a tale proposito, il caso dell'amministrazione della giustizia che sembra particolarmente penalizzata dal blocco del turn over;

in questo quadro è comunque prevista, al comma 96, la possibilità di procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, a nuove assunzioni, in deroga al blocco del turn over, per fronteggiare indifferibili esigenze di servizio di particolare rilevanza ed urgenza;

tra le priorità esplicitamente richiamate dalla stessa legge finanziaria per il 2005 nell'ambito delle assunzioni da effettuare in deroga al blocco, il comma 97, prevede alla lettera c), l'immissione in servizio nei ruoli degli ufficiali giudiziari C1 dei vincitori e degli idonei al concorso pubblico per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 98 del 13 dicembre 2002;

per le assunzioni in deroga è istituito uno specifico fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia, con uno stanziamento pari a 40 milioni di euro per il 2005, a 160 milioni di euro per il 2006 e a 280 milioni di euro per l'anno 2007 ed a 360 milioni di euro a decorrere dal 2008;

l'attivazione della deroga al blocco è comunque subordinata all'adozione di un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze;

risulta, in particolare, che nel dicembre 2004 è stata avviata la procedura di assunzione di 248 vincitori di concorso nelle sedi di Corti d'Appello di Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia e Genova -:

se sono già state poste in essere le procedure necessarie per consentire le assunzioni indicate dalla legge finanziaria in deroga al blocco del turn over, ivi compresa l'eventuale immissione in ruolo degli altri 195 vincitori di concorso nelle altre sedi di Corte d'Appello. (5-03981)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13145
presentata da GABRIELLA PISTONE (
COMUNISTI ITALIANI - Collegio: 5 - Roma-Pietralata) martedì 22 febbraio 2005 nella seduta n.590



PISTONE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

è stato portato a termine il concorso a 443 posti di Ufficiale giudiziario C1, bandito in data 8 novembre 2002, con l'approvazione definitiva delle graduatorie generali di merito;

nel dicembre 2004 l'Amministrazione ha assunto solo n. 248 Ufficiali Giudiziari (di cui n. 154 a seguito dell'autorizzazione disposta con decreto del Presidente della Repubblica 25 agosto 2004 e n. 94 con l'utilizzo del contingente della autorizzazione alle assunzioni per l'anno 2003 disposte con il decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 2003) valutandone la priorità di copertura limitatamente ai distretti giudiziari del Nord (Torino, Milano, Brescia, Trento, Trieste, Venezia e Genova);

la legge finanziaria 2005 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 306 del 31 dicembre 2004) prevede al comma 97 che «...Nell'ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all'assunzione di cui al comma 96 è prioritariamente considerata l'immissione in servizio: ...c) per la copertura delle vacanze organiche nei ruoli degli ufficiali giudiziari C1 e nei ruoli dei cancellieri C1 dell'amministrazione giudiziaria, dei vincitori e degli idonei al concorso pubblico per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 98 del 13 dicembre 2002;...»;

la scopertura solo nell'ambito del profilo professionale C1, nel Ministero della Giustizia, ammonta a ben 1.435 unità (a circa 10.000 unità se si prendono in considerazione tutti i comparti e le altre figure professionali);

la figura professionale C1, nel Ministero della Giustizia (ma non solo) ha una valenza vitale, in quanto è l'unica figura in grado di conglobare funzioni di reggenza degli Uffici e funzioni istituzionali (dell'Ufficiale Giudiziario o del Cancelliere), e le carenze si ripercuotono negativamente sulla efficienza dell'ufficio, se non si tramutano addirittura in una vera e propria «impossibilità a funzionare» dell'Ufficio stesso;

sono noti i casi di udienze che non possono avere regolare inizio e svolgimento per mancanza degli Ufficiali giudiziari e del personale addetto o di importanti servizi di cancelleria inevitabilmente trascurati per le stesse ragioni;

la deroga specifica nella finanziaria permette di coprire le forti carenze delle piante organiche del Ministero della Giustizia (pari a più di un terzo rispetto a quelle previste con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 dicembre 2002);

i posti previsti dall'attuale pianta organica degli Ufficiali Giudiziari C1 sono 2.289 di cui sono effettivamente coperti solo 1.468, quindi l'attuale scopertura è di circa 821 posti (in particolare presso il Tribunale di Caltagirone risulta scoperto 1 posto di U.G. C1 e 2 presso la Sezione Distaccata di Grammichele);

i posti previsti dall'attuale pianta organica dei Cancellieri C1 sono 7.468, di cui 6.854 effettivamente coperti, quindi l'attuale scopertura è di circa 614 posti (presso il Tribunale di Caltagirone sono scoperti 2 posti di Cancellieri C1);

l'Amministrazione Giudiziaria, pertanto, viste anche le innumerevoli segnalazioni sia dell'utenza sia dei Capi di Corte d'Appello nei vari distretti, in deroga al generale blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, potrà procedere all'assunzione di tutti i vincitori e di tutti gli idonei del suddetto concorso solo quando sarà stata concessa una specifica autorizzazione dal Dipartimento della Funzione Pubblica;

sarebbe opportuno utilizzare al più presto e completamente la graduatoria degli idonei al fine di coprire, oltre che i posti in concorso, tutti quelli previsti nella dotazione organica nell'ambito della figura dell'ufficiale Giudiziario C1;

la procedura concorsuale ha dato luogo alla proclamazione, in totale, di circa 1.196 idonei (compresi i 443 vincitori), e considerato che la carenza investe tutto il personale inquadrato nell'area funzionale C, figura professionale C1, sarebbe auspicabile che gli ulteriori idonei in graduatoria in applicazione della vigente normativa in materia venissero assunti nell'ambito delle cancellerie giudiziarie, stante la loro identica posizione economica C1 e le identiche competenze richieste (laurea in giurisprudenza, economia e commercio o Scienze Politiche) -:

se non ritenga opportuno attivarsi al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni del Ministero della Funzione Pubblica riguardo alla assunzione dei vincitori ed idonei al concorso a 443 posti, indetto con decreto ministeriale dell'8 novembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 13 dicembre 2002. (4-13145)

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-04331
presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN -
circoscrizione PIEMONTE 2
Collegio: 12 - Cossato
)  mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.599



DELMASTRO DELLE VEDOVE e MEROI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

la questione relativa alla notificazione degli atti giudiziari a mezzo del servizio postale continua a destare forti perplessità nel mondo degli operatori della giustizia;

la scelta della convenzione con Poste Italiane S.p.A. ha inteso offrire centralità al sistema di notificazione degli atti a mezzo del servizio postale ed è considerata una scelta di difficile, se non impossibile, condivisione da parte degli operatori del diritto;

innanzi tutto i costi che tale scelta comporta sono decisamente maggiori di quelli esposti dalle notificazioni personali eseguite dagli Ufficiali Giudiziari;

correlativamente la quota del costo di competenza degli Ufficiali Giudiziari si assottiglia in maniera assai sostanziosa, privando gli Ufficiali Giudiziari stessi di un introito non trascurabile;

è notorio, per tutti coloro che operano nel mondo del diritto, che la percentuale più alta di atti con difetti di notificazione è quella espressa dagli atti notificati a mezzo del servizio postale, con conseguenze molto serie sulla durata dei processi sia civili che penali, costretti a subire rinvii per la rinnovazione delle notificazioni;

tale situazione non può naturalmente addebitare colpe agli ufficiali postali in quanto essi non posseggono la professionalità giuridico-procedurale degli Ufficiali Giudiziari, specificamente preparati ad eseguire un compito delicatissimo e difficile;

si è gia avuto modo di dire - in altro e precedente atti di sindacato ispettivo - che, fra l'altro (e la circostanza non è certo di poco conto), la notificazione personalmente eseguita dall'Ufficiale Giudiziario, sia in sede civile che in sede penale, costituisce, soprattutto per i cittadini meno colti, un primo importante momento di riflessione e di suggerimento giuridico, con l'indicazione dei termini previsti dai codici di rito e dunque con un primo orientamento offerto al cittadino nel momento in cui riceve un atto solitamente complesso e difficile da interpretare -:

se non ritenga di dover rimeditare le iniziative in tema di notificazioni civili e penali, restituendo centralità alla figura di elevata professionalità dell'ufficiale Giudiziario, con vantaggi sia in termini di costi, sia in termine di regolarità delle notificazioni, sia in termini di approccio qualificato al cittadino che riceve atti di difficile comprensione.(3-04331)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 


Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08311
presentata da FRANCESCO SALZANO (UDC -
Nocera Inferiore - Salerno)  mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.759


SALZANO. – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della giustizia. Premesso che:

a seguito della disposizione di cui al comma 97, lettera c), dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria 2005), il Ministro in indirizzo ha assunto l'impegno di porre rimedio alla mancata assunzione di ufficiali giudiziari vincitori di concorso pubblico per l'assunzione di 443 ufficiali giudiziari in posizione economica C1, bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, del 13 dicembre 2002, n.98;
nel dicembre 2004 è stata avviata la procedura di assunzione di 248 vincitori di concorso nelle sedi di Corte d'appello di Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia e Genova;
ad oggi restano ancora privi di assunzione 195 vincitori ed idonei del concorso e permane la grave carenza di organico di circa 900 unità di ufficiali giudiziari,
si chiede di conoscere con quali tempi e con quali modalità si intenda procedere all'assunzione dei restanti vincitori ed idonei del concorso nelle altre sedi di Corte d'appello.
(4-08311)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-04121
presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE (AN - circoscrizione PIEMONTE 2
Collegio: 12 - Cossato
) mercoledì 9 marzo 2005 nella seduta n.599


DELMASTRO DELLE VEDOVE, GHIGLIA, GIANNI MANCUSO, MEROI, LA STARZA, ARRIGHI, BELLOTTI, ALBERTO GIORGETTI, BUTTI, CARRARA e LO PRESTI. -
Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'Ordine degli Avvocati di Biella ha evidenziato, una volta di più, la situazione letteralmente tragica ed insostenibile dell'Ufficio Notifiche, Esecuzioni e Protesti presso il Tribunale di Biella, nonché alla situazione di gravissima carenza di personale nelle Cancellerie del Tribunale medesimo, particolarmente nella Cancelleria Civile;

l'Ordine degli Avvocati - ed insieme ad esso i magistrati - hanno effettuato innumerevoli interventi per ottenere l'assegnazione di personale ottenendo, come sconfortante risposta, che la situazione del Tribunale di Biella in realtà non sarebbe dissimile da quella di altre realtà del Distretto di Corte d'Appello di Torino e che, comunque, non vi sono le risorse economiche per l'assunzione o il trasferimento di personale al Tribunale di Biella;

in realtà nessuno dei Tribunali piemontesi è conciato come il Tribunale di Biella ed anzi vi sono Tribunali in cui gli ufficiali giudiziari sono addirittura in esubero rispetto al carico di lavoro dell'ufficio cui sono assegnati;

per quanto concerne, invece, la giustificazione di natura economica, l'Ordine degli Avvocati di Biella ha inteso effettuare una ricerca al fine di verificare quanto i cittadini biellesi stiano pagando per un servizio sostanzialmente inesistente, ricavando dalle Cancellerie i dati relativi alle somme versate per contributo unificato e parte dei diritti di copia e ricavando dall'Agenzia delle Entrate di Biella il dato complessivo dell'imposta di registro per gli atti giudiziari;

le cifre così ottenute dicono che i Biellesi versano per la giustizia civile del Tribunale cittadino la somma annua di euro 1.350.000,00;

è di tutta evidenza che tale importo, che dovrebbe essere una tassa e cioè, secondo il diritto tributario, una somma di denaro che viene versata da chi richiede un servizio pubblico divisibile inferiore al costo del servizio, non solo non è una tassa ma nemmeno una tariffa, in quanto il costo complessivo per il funzionamento della giustizia civile non è verosimilmente superiore, e l'importo ricavato non viene dunque destinato allo scopo per cui è esatto ma distratto ed evidentemente utilizzato per spese diverse dal funzionamento della Giustizia;

oggi, in concreto, vi è una situazione di totale paralisi dell'UNEP che da ben più di un anno non esegue più pignoramenti né sfratti ed effettua le notifiche con ritardi assolutamente inaccettabili, sino alla decisione, comunicata in data 7 marzo 2005, di non accettare più alcun atto se non scadente in giornata, mentre le Cancellerie sono rette da una sola persona, con la conseguenza che, quando questa si ammala, o usufruisce di legittimi periodi di ferie, il lavoro resta fermo e l'arretrato che si cumula non viene più smaltito;

tutti gli appelli inoltrati al Ministero della Giustizia si sono rivelati, a tutt'oggi, assolutamente vani, mentre l'esasperazione cresce ed ha ormai superato ogni limite di guardia;

nel caso di specie, il Tribunale di Biella non versa nella generalizzata situazione di difficoltà cui si riesce solitamente a far fronte con il senso di responsabilità e con la professionalità di magistrati, avvocati e personale amministrativo, ma è in stato pre-agonico ed ormai non è più in grado di svolgere, neppure in forma minimale, la propria importante funzione, salvo che non vengano inviati almeno tre ufficiali giudiziari e personale di cancelleria;

gli avvocati biellesi, che già nel giugno 2004 effettuarono una clamorosa protesta, occupando, con la toga sulle spalle, la centralissima Via Repubblica, sembrano disponibili a sacrosante manifestazioni di protesta laddove non si provveda con urgenza assoluta, atteso che, in questo momento, a Biella si può parlare senza tema di smentite di denegata giustizia;

è altresì bene ricordare la Biella è centro del settore tessile-laniero e comunque distretto industriale di grande rilevanza per il «made in Italy» sicchè il Tribunale Civile ha una mole di lavoro decisamente sostenuta e non può permettersi di rimanere per mesi e mesi in condizione di assoluta paralisi -:

se sia a conoscenza delle condizioni incredibili in cui versa il Tribunale Civile di Biella e, segnatamente, l'Ufficio Notifiche, Esecuzioni e Protesti;

se non ritenga indilazionabile l'invio di almeno tre Ufficiali Giudiziari e di personale di cancelleria, tenendo conto delle somme che i Biellesi versano per la Giustizia Civile ed indicate in premessa;

se non ritenga comunque di inviare immediatamente una ispezione per la verifica delle condizioni di assoluta paralisi in cui è ridotto il Tribunale di Biella.(5-04121)


Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-08610
presentata da MICHELE FLORINO (AN - Regione di elezione: Campania - Membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) martedì 3 maggio 2005 nella seduta n.791


FLORINO. – Ai Ministri della giustizia e per la funzione pubblica. Premesso:
che nei giorni scorsi sono giunte allo scrivente numerose petizioni popolari con le quali viene denunciata la mancata assunzione di alcuni vincitori e degli idonei al concorso per ufficiale giudiziario per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 98 del 13 dicembre 2002;
che le prove del suddetto concorso si sono concluse nel mese di giugno 2004;
che alcuni partecipanti vincitori, e quelli risultati idonei, attendono ancora oggi di essere assunti;
che risulta infatti che, nel corso del 2004, il Ministero della giustizia abbia autorizzato solo l'assunzione dei vincitori concorrenti per i distretti di Corte d'Appello del Nord (Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto);
che la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005)», all'articolo 1, comma 97, stabilisce che, nell'ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all'assunzione di cui al comma 96, è prioritariamente considerata l'immissione in servizio – tra gli altri –, per la copertura delle vacanze organiche nei ruoli degli ufficiali giudiziari C1 e nei ruoli dei cancellieri C1 dell'amministrazione giudiziaria, dei vincitori e degli idonei al concorso pubblico per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 98 del 13 dicembre 2002;
che risulta, inoltre, che la grave carenza di organico degli ufficiali giudiziari superi largamente il numero dei vincitori e dei candidati risultati idonei,
l'interrogante chiede di sapere:
quali siano i motivi della mancata assunzione di tutti i vincitori e degli idonei al concorso per ufficiale giudiziario e, in particolare, in base a quali criteri siano stati assunti solo i vincitori concorrenti per i distretti di Corte d'appello di alcune regioni del Nord, stante la carenza di organico su tutto il territorio nazionale;
se i Ministri in indirizzo non intendano adottare provvedimenti volti all'immissione in servizio di tutti i candidati vincitori e idonei al concorso suddetto, al fine di garantire a tutti il diritto al lavoro.(4-08610)


Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14379
presentata da GIULIANO PISAPIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - circoscrizione III (LOMBARDIA 1)) mercoledì 11 maggio 2005 nella seduta n.624


PISAPIA e RUSSO SPENA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

sono state definitivamente approvate le graduatorie generali di merito relative al concorso a 443 posti di Ufficiale giudiziario «C1», indetto con decreto ministeriale dell'8 novembre 2002;

nel dicembre 2004, a fronte dei 443 vincitori del suddetto concorso e dei 750 risultati idonei, sono stati assunti dall'Amministrazione solo 248 Ufficiali Giudiziari dei quali, 154 a seguito dell'autorizzazione disposta con decreto del Presidente della Repubblica 25 agosto 2004 e 94 con l'utilizzo del contingente della autorizzazione alle assunzioni per l'anno 2003 disposte con il decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 2003. Tali assunzioni sono inoltre state effettuate sulla base di una valutazione di priorità limitatamente all'organico dei distretti giudiziari dei Nord (Torino, Milano, Brescia, Trento, Trieste, Venezia e Genova);

la legge finanziaria 2005 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 306 del 31 dicembre 2004), al comma 97, prevede che «...nell'ambito delle procedure e nei limiti di autorizzazione all'assunzione di cui al comma 96 è prioritariamente considerata l'immissione in servizio: ...c) per la copertura delle vacanze organiche nei ruoli degli ufficiali giudiziari C1 e nei ruoli dei cancellieri C1 dell'amministrazione giudiziaria, dei vincitori e degli idonei al concorso pubblico per la copertura di 443 posti di ufficiale giudiziario C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 98 del 13 dicembre 2002;...»;

nel solo ambito del profilo professionale «C1», nel Ministero della giustizia, lo scoperto ammonta a ben 1.435 unità (che arriva a circa 10.000 unità, se si considerano tutti i comparti e le altre figure professionali);

la figura professionale «C1», nel Ministero della giustizia (ma non solo), riveste un importante ruolo, in quanto è l'unica figura in grado di concentrare funzioni di reggenza degli Uffici e funzioni istituzionali (dell'Ufficiale Giudiziario o del Cancelliere);

le carenze di organico rispetto a tali professionalità, oltre a ripercuotersi negativamente sull'efficienza dell'ufficio, hanno determinato e determinano in alcuni casi una vera e propria «impossibilità a funzionare» dell'Ufficio stesso;

vi sono stati casi di udienze che non hanno potuto avere regolare inizio per mancanza degli Ufficiali giudiziari o altro personale, e sono sempre più frequenti i casi di importanti servizi di cancelleria inevitabilmente trascurati per le stesse ragioni;

la deroga specifica approvata nella finanziaria 2005 permetterebbe di coprire le forti carenze delle piante organiche del Ministero della giustizia (pari a più di un terzo rispetto a quelle previste con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 dicembre 2002);

in particolare, considerato che i posti previsti dall'attuale pianta organica degli Ufficiali Giudiziari «C1» ammontano a 2.289, e che quelli effettivamente coperti sono solo 1.468, vi sarebbero circa 821 posti scoperti (ad esempio, presso il Tribunale di Caltagirone, risulta scoperto i posto di U.G. «C1», e 2 presso la Sezione Distaccata di Grammichele);

i posti previsti dall'attuale pianta organica dei Cancellieri «C1» sono 7.468, di cui 6.854 effettivamente coperti, quindi l'attuale scopertura ammonta a circa 614 posti (per fare riferimento allo stesso Ufficio Giudiziario di cui sopra, non si può non rilevare che presso il Tribunale di Caltagirone sono scoperti 2 posti di Cancellieri C1);

la procedura concorsuale ha dato luogo alla proclamazione, in totale, di circa 1.196 idonei (compresi i 443 vincitori);

se si considera che la carenza di organico investe tutto il personale inquadrato nell'area funzionale C, figura professionale «C1», sarebbe auspicabile che gli ulteriori idonei in graduatoria venissero assunti, in applicazione della vigente normativa in materia, nell'ambito delle cancellerie giudiziarie, stante l'identica posizione economica «C1» e le identiche competenze richieste (laurea in giurisprudenza, in economia e commercio, o in Scienze Politiche);

l'Amministrazione Giudiziaria, in deroga al generale blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, per poter procedere all'assunzione di tutti i vincitori e di tutti gli idonei del suddetto concorso necessita di una specifica autorizzazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica;

in data 11 aprile 2005, il Ministero della funzione pubblica, nel dettare i criteri alle Pubbliche Amministrazioni per la richiesta di autorizzazione per le assunzioni di personale da effettuare nel corso dell'anno 2005, nell'ambito delle deroghe alle assunzioni, ha espressamente fatto riferimento alla norma della legge finanziaria che riguarda l'assunzione dei vincitori ed idonei al concorso per Ufficiali Giudiziari «C1» -:

se il Ministro della giustizia abbia formulato una richiesta al Ministro della funzione pubblica di autorizzazione del personale da assumere e, in caso positivo, in che termini numerici sia stata effettuata tale richiesta;

in caso negativo, se non ritenga opportuno attivarsi al più presto per chiedere ed ottenere le necessarie autorizzazioni da parte del Ministero della funzione pubblica per l'assunzione di tutti i vincitori ed idonei al concorso a 443 posti, indetto con decreto ministeriale dell'8 novembre 2002.(4-14379)


Le interrogazioni parlamentari presentati nel periodo gennaio/maggio 2005 in formato pdf
Le interrogazioni parlamentati presentati nel 2004