Informativa AUGE 1/2007 > Italia 16 gennaio 2007

L'AUGE, attraverso i suoi rappresentanti, è parte integrante dell'Union Internationale des Huissiers de Justice.

     In data 5 gennaio 2006 su invito dell' Union Internationale des Huissiers de Justice, una delegazione della nostra Associazione, composta dagli Ufficiali Giudiziari A. D'Aurora (Cesena), A. Mascioli (Tivoli), A. Carrera (Roma) e I. Maialetti (Tivoli), è stata ricevuta a Parigi dal suo Presidente Jacques Isnard.

 La convocazione dei rappresentati dell'AUGE da parte dell'UIHJ era finalizzata ad acquisire informazioni sull’attuale situazione degli ufficiali giudiziari in Italia ed in particolare sulle prospettive future di sviluppo della professione anche a seguito dell'entrata in vigore - marzo 2006 - della riforma di alcuni articoli del codice di procedura civile.

Nell’incontro l'AUGE ha evidenziato le problematiche che ancora oggi ostacolano la giustizia italiana ed in particolar modo l’attività dell’ufficiale giudiziario. A questi disagi abbiamo inoltre evidenziato anche i segnali positivi che giungono dal mondo politico e istituzionale con riferimento all’inversione di tendenza nei confronti del ruolo che l'ufficiale giudiziario italiano può svolgere all’interno di un sistema economico avanzato e competitivo.

Sono stati posti all’attenzione dei nostri attenti ed interessati interlocutori i reali disagi degli ufficiali giudiziari italiani dovuti principalmente, oltre che ad una disattenzione politica ed istituzionale di questi ultimi anni, anche da una totale assenza di strumenti nuovi ed adeguati all'evoluzione del "mercato del diritto" nonché - fattore non trascurabile - alle diatribe interne che rallentano e hanno allontanato la prospettiva di sviluppo e dignità già raggiunta dai colleghi europei.  

Abbiamo inoltre rappresentato all'UJHJ che la crisi della giustizia italiana ed il serio pericolo che l'Italia sia tagliata fuori dall'Europa ha indotto il governo italiano, in alcuni casi appoggiato anche dall'opposizione, ad un cambiamento di tendenza rispetto al passato, in cui viene invocata una riforma del sistema giudiziario, snellendo le procedure e riducendo al minimo la burocrazia. La presentazione di alcuni progetti di legge negli ultimi due mesi del 2006 - ed altri che si apprestano a presentare - è la prova concreta a tale inversione di tendenza. 

Proprio in relazione ai progetti di legge presentati, la nostra associazione ha esposto la sua idea di riforma che si è concretizzata nel progetto fatto proprio da parte di alcuni gruppi politici - sia di governo che di opposizione - per l'istituzione di uno statuto liberale dell’ufficiale giudiziario.

Il Presidente Isnard, nel complimentarsi per l’impegno e l’alta qualità del progetto presentato, ha auspicato il desiderio che anche il governo Italiano opti per una riforma totale della figura dell’ufficiale giudiziario in senso libero professionale come ha fatto di recente anche il governo Tedesco.

Nei paesi dell’Unione Europea infatti, solamente l’Italia e l’Austria sono rimaste ad adottare un sistema dove l’ufficiale giudiziario è un funzionario statale, con tutte le conseguenze del caso.

Nei paesi in cui è stata introdotta la riforma dell’ordinamento dell’ufficiale giudiziario in senso libero professionale, ha aggiunto Isnard, c’è stato un grande balzo in avanti del recupero dei crediti e un miglioramento evidente del sistema economico, inoltre, il Presidente ha voluto sottolineare i progressi che ha registrato la professione in Europa e i vari punti d’eccellenza che ogni paese ha saputo valorizzare.L’esempio è della Romania che in cinque anni dalla riforma ha registrato un evidente miglioramento della professionalità ed efficacia dell’azione degli ufficiali giudiziari.

 

Il Presidente Isnard, ha mostrato molte perplessità sull’introduzione anche in Italia della dichiarazione patrimoniale del debitore. Infatti, in Germania e anche in Spagna dove è stata introdotta da circa quattro anni, questo strumento coercitivo della collaborazione del debitore si è rivelata un fallimento.

Una nota di biasimo è stata rivolta alla scarsa partecipazione dell’Italia ai grandi temi internazionali e alle attività dell’Unione. Si è fatto notare la necessità di un maggiore e qualificato impegno, condizione imprescindibile per contribuire ad assolvere i compiti che l’UIHJ si prefigge.

 

Dopo una lunga ed accorata discussione, il Presidente Jacques Isnard, ha designato, in via provvisoria, Arcangelo D'Aurora (presidente AUGE) e Andrea Mascioli (Vice presidente) come componenti del Comitato Scientifico - organo di ricerca e formazione UIHJ -  al fine di rappresentare l'Italia in seno all'UIHJ.

Tale nomina sarà ufficializzata nel prossimo consiglio permanente di Bucarest.

Una tale apertura nei confronti della delegazione Italiana rappresenta un momento storico in quanto saremo chiamati a svolgere un ruolo attivo all’interno di questa prestigiosa istituzione internazionale accreditata presso l’O.N.U., la Convenzione dell’Aja e  il Consiglio d’Europa.

Il compito assegnatoci nel contempo ci gratifica, ma ci rende consapevoli dell’impegno che dovremo assolvere.

Già nei prossimi mesi del 2007, saremo chiamati ad essere operativi:

a breve dovremo farci promotori presso gli atenei Italiani di un progetto dell’UIHJ, volto a conferire una borsa di studio con lo scopo di promuovere la figura dell’ufficiale giudiziario nei suoi aspetti peculiari. Saremo ben lieti di prendere contatti con gli studenti e con il mondo accademico, ponendoci come interlocutori tra l’UIHJ e chi del il mondo Universitario Italiano, voglia prendere parte al progetto.

- Dal 19 al 20 di Aprile siamo stati invitati a partecipare ai lavori di “Euro-Med” che si svolgeranno a Marrakech

- Nel mese di Maggio parteciperemo al Consiglio Permanente di Bucarest ed infine non potremo mancare all’appuntamento di Novembre a Parigi.

 

 Fatte queste brevi premesse e ritornando in Italia, non possiamo che confermare e affermare che la liberalizzazione della professione dell'ufficiale giudiziario italiano è diventata un fattore di sopravvivenza della categoria stessa in quanto se non si pone fine:

NON SERVIAMO A NESSUNO - neanche a noi stessi - Pertanto occorrono:

- idee chiare

- unità

- ribellione

- nuova dignità professionale.  

- adeguamento al mercato e sviluppo della professione che non può essere solo limitata alle notificazioni ed esecuzioni e l'Europa su questo punto è già all'avanguardia;

- nuova mentalità

 

Forse molti - o pochi - di noi non hanno ancora capito che il ruolo dell'UG all'interno di un paese industrializzato come l'Italia è fondamentale per l'andamento dell'economia e degli investimenti: se riusciamo a capire questo ed a realizzare una figura che ha traguardi di efficienza operativa e organizzativa  possiamo raggiungere anche il nostro obiettivo individuale: la dignità professionale ed economica. In caso contrario saremo sempre nelle mani di persone incapaci di far funzionare i nostri uffici perchè condizionati da oscuri - non tanto - poteri economici che nelle nostre funzioni hanno intravisto un bussines. 

 

L'AUGE non si ferma anzi, dopo la legittimazione ricevuta dall'Unione Internazionale, inizia un percorso verso nuovi orizzonti, nuove prospettive, nuova dignità, orgoglio e passione per un lavoro che non può essere emarginato perchè fa comodo a coloro che hanno tutti gli interessi a non far funzionare la giustizia: non si può pagare 33 centesimi per una notifica fatta a mani dall'UG e dieci euro per una notifica a mezzo posta, non si può contribuire con 4 euro per una esecuzione forzata e migliaia di euro allo stimatore da noi nominato e che svolge l'attività sotto la nostra responsabilità!!! .... non è solo una questione economica, ma ribadisco di dignità e orgoglio.

Noi dell'AUGE la pensiamo così .... se ci sei e condividi... puoi solo unirti e lottare con noi, indipendentemente dalla tua appartenenza sindacale... a noi basta che dentro sei un .... ufficiale giudiziario.

Noi siamo agguerriti e pronti .... tu, caro collega, fai la tua scelta di campo!

© Associazione Ufficiali Giudiziari in Europa 


    


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