Lettera aperta di Fabio Di Palma
Caro Angelo, Carissimi Colleghi,
con l'ultima Circolare Castelli abbiamo e stiamo "raschiando il fondo del Barile" con una argomentazione ovvia,e deviante, Castelli ha ribadito, che l'esecuzione è anche l'indagine anagrafica, quanto noi tutti sappiamo, che l'indagine anagrafica è prodromica o quanto meno complementare ad un successivo atto dell'Esecuzione, volutamente Castelli, ha omesso di ricorrere all'Istituto Giuridico dell'Analogia, che poteva sortire gli effetti sperati e meno squalificanti, e volutamente si è soffermato, come da pressioni ricevute in sede Ministeriale, alla partecipazione del creditore al pignoramento, che come ben tutti sapete, nella stragrande maggioranza delle volte si traduce in uno " Sfizio" del creditore, forte della presenza dell'Ufficiale, che sebbene non recuperi nulle si toglie "letteralmente lo sfizio" di vedere sequestrati mobili vecchi e televisori, che se glieli asportiamo, il debitore ne regala uno in omaggio... (Da sempre ritengo che la partecipazione del creditore all'esecuzione è un modo elegante per dire....Ufficiale di te non mi fido.
L'Analogia avrebbe apportato giusta copertura ad una defaillances normativa, sostituendo ad una normativa inesistente, una norma disciplinante casi analoghi, non equiparando fattispecie profondamente diverse, come l'atto esecutivo e l'indagine anagrafica, (L'Ufficio Anagrafe non è debitore, è e rimane come in Francia e Spagna, Ente Informatore), estraneo al sinallagma esecutivo. Non entra quindi nella fase esecutiva tipica, meglio nel rapporto esecutivo e pertanto ascrivibile al Modello C.
Ribadisco, che occorre predisporre un tariffario nuovo, in Via analogica rideterminato come in Francia prendendo le giuste determinazioni da quello Notarile e Forense e poi.... step By step...
A Presto Fabio.