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Ill.
mo Avvocato,
la
presente comunicazione ha lo scopo di informarLa - e sensibilizzarLa. L’Unione
Italiana Ufficiali Giudiziari da
alcuni anni sta portando avanti, e con decisione,
una proposta di riforma che riguarda la professione dell’Ufficiale
Giudiziario, e precisamente la trasformazione della figura burocratizzata
attuale in una nuova figura libero professionale dinamica (Huissier de Justice)
capace di porre fine al “collasso” istituzionale del processo di esecuzione.
La
nostra proposta, si basa principalmente sui seguenti punti:
1)
Istituzione di un
pubblico ufficiale operante in regime di libero mercato. Questo
significa che ogni studio legale avrà la possibilità di scegliere il pubblico
ufficiale che per professionalità, per la qualità delle prestazioni, gli darà
più affidamento, così come avviene oggi nella scelta del notaio.
2)
Centralità del
processo di esecuzione nelle mani dell’Ufficiale Giudiziario. L’Ufficiale
Giudiziario dovrà avere una capacità organizzativa tale - per ragioni di
concorrenza e di competitività europea - che una volta che riceverà il titolo
esecutivo e l’atto di precetto dovrà essere in grado di portare a termine la
procedura entro termini “umani”(la media di Francia, Belgio, Olanda, ecc…
è di circa un mese), secondo un iter processuale europeo:
a)
accertamenti preventivi patrimoniali del debitore per valutare la
solvibilità del debitore.
b)
Notificazione dell’atto di precetto;
c)
Pignoramento (con assistenza di un fabbro) con asporto dei beni pignorati
affidati ad un custode o a se stesso;
d)
vendita dei beni pignorati in una sala delle aste gestita dal consiglio
distrettuale degli ufficiali giudiziari;
e)
distribuzione del ricavo.
f)
L’intervento del giudice nell’esecuzione forzata dovrebbe limitarsi
alla garanzia della legittimità dell’azione degli organi esecutivi.
g)
Possibilità
per l’Ufficiale Giudiziario di formare titoli esecutivi stragiudiziali e di
procedere ad atti di constatazione con effetti estintivi dell’esecuzione già
iniziata, in caso di adempimento della pretesa assistita dal titolo esecutivo,
ovvero con effetti estintivi o sostitutivi del titolo originario per intervenuta
conciliazione fra le parti.
Altro
importante aspetto è rappresentato dal titolo esecutivo europeo. L’ Union
Internationale des Huissiers de Justice, sta portando avanti un ambizioso
progetto europeo: la tutela del credito europeo mediante una rete di
collaborazione tra professionisti Ufficiali Giudiziari.
Questo significa che se un avvocato dovrà far eseguire un pignoramento
in Francia sarà sufficiente consegnare il titolo all’Ufficiale Giudiziario
italiano il quale attraverso i propri colleghi oltre frontiera sarà in grado di
portare a termine la procedura.
Ill.
mo Avvocato,
Una
commissione di studio recentemente istituita (Commissione Vaccarella) sta
provando a razionalizzare e modernizzare il codice di procedura civile e quindi
anche il processo esecutivo. Ma le modifiche normative e le novità legislative
avranno bisogno, per dispiegare tutta la loro efficacia, anche di una riforma
dell’organo dell’esecuzione, cioè dell’Ufficiale Giudiziario secondo un
modello libero professionale.
I
nostri soci di sostegno appartenenti alla classe forense, la stessa O.U.A. in un
recente convegno e il consiglio nazionale forense alcuni anni fa, sono stati
tutti concordi nell’auspicare “Una
ridefinizione della natura e delle funzioni degli ufficiali giudiziari con
preferenza per un modello libero professionale sul modello degli "huissers
de justice" francesi e con maggiori poteri ispettivi ed adeguati
incentivi”
Per
questo motivo, riteniamo IMPORTANTE allargare i consensi all’interno della
classe forense perché insieme riusciremo a ristabilire il giusto processo e far
cessare quell’assurdo paradosso in cui in
cui si trova oggi la giustizia civile:
-
Da
una parte i cittadini che sono costretti a rinunciare a far valere un diritto,
anche nel caso in cui sia ragionevolmente sicuro di poter ottenere una pronuncia
giudiziale favorevole, e
-
Dall’altra
una lentezza e un’inefficienza a tutto vantaggio del soggetto che, da una
pronuncia non favorevole, ha più da perdere.
Noi
dell’Unione Italiana Ufficiali Giudiziari chiediamo più responsabilità,
professionalità, dignità perché desideriamo essere delle figure utili alla
società, al paese, al cittadino. Siamo contro l’assistenzialismo, contro i
sindacati confederali che ci hanno contrattualizzato, e siamo consapevoli che questa riforma non sarà per tutti,
perché sarà un investimento su se stessi. Coloro che non avranno queste
capacità di gestire in concorrenza questo particolare settore della giustizia,
secondo regole europee, si dovranno rassegnare ad optare per i ruoli
all’interno dello Stato, in quanto tale riforma non è più una questione di
scelta, ma di esigenza nazionale ed internazionale.
Questa
riforma è a costo zero, genera nuovi posti di lavoro, sgrava la spesa pubblica
di circa 600.000 euro e, quello che più è importante, emargina i cosiddetti
“parassiti della giustizia” che nella loro illegalità legalizzata
rappresentano dei centri dell’usura e del riciclaggio di denaro.
In
attesa di una sua cortese risposta o riflessione, chiediamo alla classe forense
fiducia, così come ha già dimostrato in questi anni, perché solo uniti e
determinati si potranno cambiare le culture, le mentalità e… quelle nicchie
di potere sempre più desiderose di fare i propri interessi a discapito della
collettività.
Restiamo
disponibili e fiduciosi ad ogni utile confronto o approfondimento di questa
delicata e importante materia.
Un
grazie di cuore.
ANGELO