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Breve presentazione del corso...

di Angelo D'Aurora

 

Care amiche, amici,

non è il primo seminario che organizzo, ma ogni volta provo forti emozioni quando mi trovo di fronte donne e uomini VERAMENTE STIMOLATE AD ESSERE protagonisti prima di tutto con se stessi, poi verso gli altri.

 

Siamo qui per darvi una mano nella preparazione del concorso, ma credo che voi siete qui prima di tutto perché amate le sfide, in fondo la vita stessa è una sfida continua, dove realizzare un obiettivo spesso dipende più da noi che dai condizionamenti forti che possiamo ricevere dall’esterno.

 

In questi ultimi mesi tramite il sito, ho ricevuto numerosi e-mail, potendo così riscontrare un elevato livello di interesse verso la professione dell’Ufficiale Giudiziario ed è per questo motivo che posso tranquillamente affermare che coloro che sono qui, sono coloro che otterranno dei risultati.

 

Non lo dico per incoraggiavi, ma vedere questa professione come un obiettivo per trovare un lavoro è la peggior maniera di affrontare questo esame, sia per la delicatezza della funzione, sia per la complessità della materia.

E’ una professione del futuro, dove spero si realizzi quell’ideale che da alcuni anni sto portando avanti , come associazione, che ha lo scopo di portare l’Ufficiale Giudiziario verso i vertici della giustizia europea.

 

Questo seminario non è un corso, come ho avuto modo di ripetere più volte, …qui non troverete le risposte a tutti i dubbi, ma lo scopo mira più in alto,…vuole rappresentare la stimolazione vincente a raggiungere una preparazione ottimale al fine di rincontrarci qui un giorno come colleghi.

 

Un’altra cosa negativa, che vi prego di non pensarci, è quel fenomeno italiano, che tutti ne parlano nei corridoi, ma mai in sedi ufficiali. Parlo delle raccomandazioni, che nei decenni passati, è inutile negarlo, rappresentava l’elemento primario per affrontare un concorso.

 

Io credo che questo fenomeno esiste ancora, se pur velato e mai come in passato, ma vi posso assicurare, ed il collega Mauro vi potrà confermare questo, perché è stato componente della commissione di esame, che la gente che merita è sempre stata premiata.

 

Ho dato una lettura ai precedenti quesiti e temi che sono stati dati nei concorsi precedenti, e mi sono accorto, e penso che lo avete fatto anche voi, che non è facile rispondere neanche con a disposizione i vostri testi.

 

Le domande che saranno preparate per questo concorso ritengo saranno ancora peggio, questo perché una seria selezione può avvenire solo in questo modo…ed è per questo motivo che la vedo sotto l’aspetto positivo, in quanto vedo che solo il candidato che porterà con sé un bagaglio di informazioni adeguato troverà la concentrazione e la capacità di dare delle risposte giuste.

 

Per questo motivo, e dalle mie personali indagini, che ritengo che non va trascurato nulla ed in particolare ho voluto inserire nel programma del seminario la firma digitale ed elettronica o le notifiche all’estero, perché oggi rappresentano delle attività proprie e fondamentali dell’ufficiale giudiziario. Argomenti che possono sfuggire ai candidati, ma non certamente alla commissione del concorso.

 

Forse quando uscirete di qui lunedì sera, ci sarà qualcuno che si lamenterà, nonostante il mio chiarimento…..voglio sperare invece, che questa simbiosi tra voi e noi continui ancora, voglio che al termine del seminario, chi è intenzionato a ritornare per risolvere i dubbi prima di affrontare il concorso si faccia avanti,…. Questo per me rappresenta, dal punto di vista personale la maggior gratificazione di questo corso…la voglia di rivedersi ancora.

 

Vi faccio un esempio..ma non mettevi a ridere….

A tutti è capitato di innamorasi…

quale è l’elemento scatenante dell’innamoramento?

….. la bellezza dirà una parte di voi…

altri diranno la dolcezza…

altri diranno la ricchezza…

io credo invece che la parte scatenante di un innamoramento sono gli occhi…che rappresentano lo specchio di ognuno di noi…e saper leggere in questa  profondità  rappresenta l’unico vero elemento che fa scattare la molla del cuore.

 

Questo esempio era solo per dirvi, che la professione dell’Ufficiale Giudiziario è particolare…chi guarda a questa professione senza valutare cosa rappresenta effettivamente l’Ufficiale Giudiziario è un matrimonio destinare a fallire…destinato al divorzio con depressione.

 

Solo se cercate di capire come entrare in questo mondo riuscirete a entrare nella mentalità giusta dello studio, che non è solo la sentenza di cassazione o l’interpretazione della dottrina, ma la vostra.

 

Di solito faccio sempre la presentazione dei docenti del seminario, credo che in questa sede non serve, lascio a voi le valutazioni, voglio solo dirvi di  sfruttarli nel senso di sollecitarli verso le vostre esigenze, perché dal punto di vista della preparazione e dell’umanità sono persone eccezionali, cariche di amore verso di voi…. Non è stato facile metterli insieme, per i numerosi impegni, ma, e questo mi gratifica molto, lo fanno per me e andrea, per quello che siamo riusciti a trasmettere loro dai precedenti seminari….. questo è bello, perché non siamo solo qui per darvi, ma anche per ricevere le vostre emozioni che sono le nostre.

 

Mi piace dirlo, ma quello che faccio di solito lo faccio con il cuore, preferisco il cuore alla razionalità, anche se mi porta a volte a delle delusioni, ma ho imparato ad accettare il sorriso come il pianto, ed essere idealista più che realista, mi porta ad essere sempre ottimista perché sono convinto che il pessimismo è la peggior morte di ogni professione nonché  di ogni uomo o donna.

La professione dell’Ufficiale Giudiziario è una professione delicata, particolare, difficile e piena di sfumature di esasperazione, disperazione…

 Non c’è mai la monotonia del burocrate, ogni giorno è un giorno diverso dall’altro, si fanno nuove conoscenze, una crescita interiore continua, sociale, e per coloro che dicono “IO non farei mai questo lavoro” rispondo…lo so, non è per Lei.

Io amo questa professione e lo faccio con passione… Dire che sfrattiamo la gente, dire che buttiamo i mobili per strada, dire che siamo senza un cuore….è falso, ma non posso negare che ci sono colleghi che fanno questa professione senza aver ricevuto quell’innamoramento che vi ho prima detto.

La professionalità di ogni Ufficiale Giudiziario

-  non è solo nel modo di saper applicare questi principi freddi delle leggi,

-  non è solo avere la consapevolezza che ci troviamo di fronte a due principi fondamentali del cittadino: da una parte un dovere ad adempiere e dall’altra un diritto da rispettare.

-  Non è solo valutare il confine tra atto possibile ed omissione di atti d’ufficio;

- Non è solo valutare le proprie responsabilità penali civili e patrimoniali;

ma saper utilizzare questi strumenti senza umiliare la dignità delle persone…. e se riuscite a fare questo…se riuscite a strappare un sorriso anche a chi deve rilasciare la casa… è una gratificazione al di sopra di tutto e tutti.

 Quando si esegue uno sfratto, vi troverete spesso di fronte ad un cittadino proprietario esasperato perché non riesce a rientrare in possesso di un bene di sua proprietà e dall’altro la disperazione di deve uscire a volte senza avere un tetto.

 L’ultimo caso che ho in carico è uno sfratto in cui da una parte vi è un a persona di 84 anni, malato di cancro che deve rilasciare una casa che ha abitato per 40 anni. Tenuto  conto che non può beneficiare delle proroghe per legge riservate a quei comuni ad alta densità abitativa, il proprietario, a sua volta sfrattato, spinge, minaccia, affinché lo sfratto sia eseguito immediatamente.

 Cosa dice la legge.?

Recarmi sul posto, insieme alla forza pubblica, visto che non ci sarà possibilità di un adempimento spontaneo,

-sfrattare questa persona

consegnare le chiavi al proprietario e depositare il verbale.

 Sono proprio queste occasioni che valorizzano la nostra professione…sono queste le situazioni in cui la nostra capacità di risolvere eventi drammatici ci consentono di sentirci gratificati o meno di questa professione.

Risolvere queste situazioni al di là del dettato normativo, non è un dovere di ogni Ufficiale Giudiziario, ma lo è per me Ufficiale Giudiziario. E’ tutta qui la differenza.

 A questo punto non voglio farvi perdere tempo prezioso, perché siamo qui per studiare insieme, per intraprendere una strada importante per la giustizia, una strada che ha lo scopo di far rappresentare la giustizia italiana con una elevata professionalità, con competitività, nei confronti di una Europa che ci vede come una palla al piede, e io credo che l’avvicinamento a quella giustizia europea…prosegue anche in questa sedei, ….comincia anche da voi.

grazie  angelo


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